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Esperienze di pre-morte


appecundria

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Esatto, fatti che non conosci, se non in teoria

Inoltre, dovremmo parlare di stati di coscienza non ordinari, o transpersonali

Ma nulla di nuovo, è sufficiente studiare i mistici di oriente ed occidente

Il Divino non è certo da considerare come un vecchio barbuto lontano da noi

Atman/Brahman

Molto interessanti gli studi di Stan Grof (Lsd e respirazione olotropica)

 

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briandinazareth
7 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Inoltre, dovremmo parlare di stati di coscienza non ordinari, o transpersonali

Ma nulla di nuovo, è sufficiente studiare i mistici di oriente ed occidente

Il Divino non è certo da considerare come un vecchio barbuto lontano da noi

Atman/Brahman

Molto interessanti gli studi di Stan Grof (Lsd e respirazione olotropica)

 

rimane il fatto che sono tutte cose sperimentabili da tutti con droghe o stimolazioni fisiche. 

l'uso delle droghe per il trance e l'avvicinamento al mondo dei morti, degli spiriti o dei è una cosa vecchia come il mondo.

l'esperienza è strettamente legata alla cultura di appartenenza, ovviamente. 

quindi c'è chi parla con gli antenati, con gli animali, con gli dei a sua conoscenza o, come huxley racconta, vedere l'infinito nella trama dei pantaloni di tweed.

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Comunque la pratica per eccellenza, rimane la meditazione

In cui vengono tracciati dei precisi percorsi

Se ti interessa, ma ne dubito, leggi S. Grof che giunge a conclusioni tutt'altro che banali

Ma già ti è tutto perfettemente chiaro, quindi.. meglio così

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briandinazareth

@LUIGI64

 

grof l'ho letto già molti anni fa,  come molti mistici...

  ma ricorda sempre che non riconosco il principio di autorità come criterio di verità, mi sono chiarissime le limitazioni umane, di tutti gli uomini, anche dei più grandi maestri, scienziati, artisti ecc.

ho sperimentato la meditazione, il DMT ancora no però! 🙂 e neppure la deprivazione sensoriale (altro modo semplice di far volare il cervello in modo trascendente)

 

4 minuti fa, Martin ha scritto:

in questi casi consigliano un bloody mary a colazione il giorno dopo...  😁

 

ma era strafatto di mescalina... il bloody mary funziona solo per l'alcool 😂
tra l'altro è un libretto molto interessante, anche perché scritto da un grandissimo...

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briandinazareth
3 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Brian, quale meditazione avresti sperimentato

 

non è elegante mettere in discussione quello che ti scrive un interlocutore in questo modo, eh 😉  

comunque l'ho fatta con un prete, diversi anni fa! notevolmente esperto della materia e molto bravo, francesco piras, un personaggio notevole 😉 

recentemente ho sperimentato tecniche di mindfullness (usando l'approccio di puddicombe).

in entrambi i casi sono cose interessanti e utili, anche senza ammantarle di significati trascendenti.

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Leggo di una certa deriva new age e vorrei esprimere alcune considerazioni.

Le esperienze ND sono antiche come il mondo e non riferibili, a mio avviso, ad esperienze più o meno mistiche o sciamaniche indotte con svariati sistemi "accessori" (meditazioni, funghi, droghe). Sono caratterizzate da una uniformità di accadimenti e sensazioni che prescinde da cultura, epoca, culti e fedi varie.

I racconti sono tutti simili: nessun uomo o donna moderni narra di situazioni moderne (viaggiavo su uno yacht stupendo... ascoltavo un impianto hi fi incredibile ecc.), ma l'esperienza è sempre fuori dal tempo e da contesti locali. Un arabo ed uno svedese narrano di situazioni del tutto scollegate dalle loro culture o contesti socio ambientali e molto simili. 

Anche l'umanità pre "sapiens" poneva cura nelle sepolture e le ornava, il che indicherebbe una "consapevolezza" di trascendenza e di vita dopo la vita sicuramente scollegata dalle religioni come le intendiamo noi: una forma di memoria ancestrale di qualcosa che conosciamo a livello inconscio?     

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briandinazareth
4 minuti fa, dago ha scritto:

Un arabo ed uno svedese narrano di situazioni del tutto scollegate dalle loro culture o contesti socio ambientali e molto simili. 

 

in realtà non è così. 
la stragrande maggioranza delle esperienze di quel tipo sono legate alla cultura e all'esperienza personale. 

vedere i morti o gli spiriti, animali guida, draghi, divinità ecc. rispondono al vissuto soggettivo.

quello che sembra costante è legato ad aspetti più legati alle esperienze "fisiche", per esempio esperienze extracorporee, tunnel bianchi (il famoso whitehole della ketamina) ecc. 

poi i nostri cervelli derivano tutti dalla stessa branca evolutiva, quindi non è strano trovare grandi affinità in situazioni di alterazione.

 

  • Melius 1
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briandinazareth

aggiungo una cosa:

esistono alcuni casi di persone che hanno avuto esperienze nde e che poi, in alcuni esperimenti, hanno assunto ketamina e altre sostanze simili. 

è interessante notare che hanno trovato l'esperienza estremamente simile, compresi gli incontri con diversi enti, l'uscita dal corpo, visioni della terra come se si fosse in orbita ecc.

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@briandinazareth

image.thumb.png.ba7a8c9397d38b05c1e6e127a7598381.png

 

Escluderei che in epoca medioevale si facesse uso di certe droghe (ed in fondo anche il viaggio di Dante rispecchia certi canoni).

Il punto è che certe sostanze sono presenti nel nostro fluido cerebrospinale ed è quindi ipotizzabile che in situazioni di fortissimo stress l'organismo produca maggiori quantità di queste sostanze per proteggerci dallo shock... e prepararci a quel che segue. 

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