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Musica liquida: da dove iniziare?


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Inviato

@OLIVER10 questi sono i risultati che ottengo per l’esempio citato sopra,

direttori di orchestra e pianisti, con 4 click (usando MinimServer e Lumïn app)

… avevo provato Tidal e Qobuz ma non si arrivava mai a nulla di completo e organico …

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Inviato
14 minuti fa, OLIVER10 ha scritto:

il possesso rispetto all'utilizzo, il primo è destinato a sparire.

 

vero in parte, io ad esempio che sono abbastanza maniaco ho un NAS con backup su due distinti hd che accendo solo per il backup dei dati. Nella parola dati sono inclusi la musica, le foto, video etc. Qui non si parla della necessità di possesso quando di salvaguardare tutto il maremagnum dei dati digitali che ognuno di noi produce e possiede.

Parlando di musica è naturale che dopo un discreto tempo passato a riparo i cd di proprietà avendo cura, come giustamente afferma @Pippo87, di trattare tutti i metadati presenti nessuno si sognerebbe di non avere una copia del proprio lavoro.

 

Certamente se uno parte da 0 e si affida alla sola fruizione dei contenuti in internet ci sta che non sia necessario alcun backup cosa peraltro non possibile 😉

Inviato

scusate...io non parlo in senso assoluto

siamo una nicchia, la massa dei consumatori è indirizzata verso l'uso e non il possesso.

succede oggi anche con le auto e a maggior ragione con i sistemi digitali audio video.

I negozi sono spariti, mediaword restringe sempre più gli spazi cd-dvd-br.

Gli artisti escono su piattaforme diverse.

Poi è vero che siamo affascinati ancora dopo decenni dalle valvole...e da dischi di plastica neri.

(Ho personalmente un bel setup analogico che uso sempre meno...sigh)

Inviato

@OLIVER10 forse i cd spariranno (ne dubito …j ma comunque rimarranno sempre i download in vendita (Qobuz, HRA, PrestoClassical, ecc. dove peraltro puoi acquistare anche i supporti fisici)

L’ “uso” è quello dei consumatori (nel senso più deleterio del termine) di musica a cui non interessa, e non comprende, le differenze tra versioni di un’opera musicale … per questo motivo Spotify va alla grande …

Inviato
2 ore fa, Nacchero ha scritto:

120 GB credo.

Giusto ☺️

 

Inviato

Io ho un Innuos Zen Mk3 con 2tera di HD, va molto bene e con la nuova release dell'APP ha fatto un notevole salto. Ho rippato la mia Cdteca ma onestamente 95% ascolto lo streaming di Qobuz o la radio.

Si collega alla rete solo con Ethernet e cavo USB al DAC. Con il budget ipotizzato si dovrebbe tranquillamente prendere la serie MK2 che è stata anch'essa aggiornata al nuovo sistema e app.

  • Amministratori
Inviato

@OLIVER10 di norma il rippaggio dei cd serve per liquefare la cdteca, mettere i supporti fisini negli scatoloni, ed ascoltare solo da liquida e streaming. la comodità del cocktail audio U(non conosco il vault) era la possibilità di rippare un cd al momento dell'ascolto, quindi con calma. usare un lettore cd esterno su porta usb è una alternativa economica ma assai meno comoda, un lettore-masterizzatore esterno su porta usb lo si trova a 20 euro.

molto dipende da quanti cd si hanno, 100 e 3000 sono cose totalmente diverse.

io archivio cd e vinili su fogli excl con miei criteri, senza ecessive sofisticazioni in sottogeneri, più per evitare di comprare doppioni che pe fare ricerche dettagliate

ps ho un numero limitato di cd (piccolo ma diverso da zeo) che non trovo in streaming, soprattutto tango, pop e folk a diffusione locale, in questi casi il rippaggio è necessario

Inviato

@dondo confermo: avevo un Innuos Zenith MK2, venduto ad un amico, anch’esso si è aggiornato al nuovo firmware e nuova app (che personalmente ritengo fantastica, unisce Qobuz e files in una unica libreria, che io sappia questa cosa viene fatta solo da Roon, ma l’app di Innuos è gratis …)

Inviato
3 ore fa, OLIVER10 ha scritto:

è il concetto che dobbiamo rimuovere

il possesso rispetto all'utilizzo

Sono d'accordo, capisco sia un passo che necessiti di uno sforzo mentale, ma è la soluzione più logica e pragmatica. Se poi uno ne fa un fatto sentimental/affettivo, il discorso decade.

 

2 ore fa, stefano_mbp ha scritto:

L’ “uso” è quello dei consumatori (nel senso più deleterio del termine) di musica a cui non interessa, e non comprende, le differenze tra versioni di un’opera musicale … per questo motivo Spotify va alla grande …

Non sono assolutamente d'accordo, è forse più vero il contrario. Da quando mi sono abbonato a Spotify (ormai qualche annetto fa), e poi a Tidal, non ho più acquistato un cd e rimpiango tutti i soldi spesi in decenni di passione. Con la musica in streaming mi si è aperto un mondo, uguale o superiore in qualità, e infinitamente superiore in quantità.

Quella libreria piena di cd mi pesa ogni volta che la guardo.

  • Melius 1
Inviato

@n.enrico … come sempre questione di opinioni … e di gusti, certo che se non ascolti musica classica  tutto cambia, altrimenti è un vero strazio

Inviato

Due terzi dei miei cd sono di musica classica, ma in streaming trovo tanto ma tanto di più.

  • Amministratori
Inviato

@n.enrico lo streaming, come tutte le cose, ha aspetti positivi e negativi, ma di norma quantità e qualità non vanno d'accordo. quando si compra un supporto fisico è giocoforza farsi una cuktura a priori, le possibilitò di acquisto son limitate e questo obbliga a scegliere. con lo streaming posso scegliere tutto, ma non ascoltare tutto, e le infinite possibilitò possono portarmi a passare da un brano all'altro senza approfondire.

giustamente poi ognuno usa le modalità a lui più consone, il futuro poi è imprevedibile, pensa a trovarti sotto un governo che decide di vietare certi autori o generi per motivi politici e li blocca sulla rete. oppure quando ci sarà solo lo streaming e le reti potrebbero decidere che certa musica poco richiesta è inutile che sia ad intasare i server. 

ai tempi del videonoleggio potevo affittare tutti i cinepanettoni i film di pierino e simili, ma titoli cul me li son dovuti comprare. e parlo di capolavori ch han fatto la storia del cinema, magari muri e in bn, tipo babilonia di griffith, il settimo sigillo di bergman, il primo film sugli zombi (anni 30), melies, e anche film recenti che han vinto premi ma poco botteghino.

Inviato
12 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

quando si compra un supporto fisico è giocoforza farsi una cuktura a priori, le possibilitò di acquisto son limitate e questo obbliga a scegliere.

E' un po' lo stesso discorso che si fa con la fotografia: prima del digitale il rullino te lo dovevi comprare, gli scatti erano limitati e sviluppare costava; quindi, prima di scattare, ci pensavi bene, la foto la studiavi. Col digitale puoi fare duemila scatti senza spendere una lira e se fanno schifo cancelli tutto e ricominci. Quindi verrebbe da dire: meglio prima. Eppure i grandi fotografi ci sono ora come c'erano un tempo; quindi alla fine - come sempre - conta il manico più che lo strumento.

Nell'ascolto della musica il manico siamo noi, siamo noi che rendiamo lo streaming una cosa positiva o negativa, e personalmente non riesco a immaginare un vero appassionato di musica cui non si illuminino gli occhi davanti ad una discoteca illimitata per pochi euro al mese.

Inviato
25 minuti fa, n.enrico ha scritto:

E' un po' lo stesso discorso che si fa con la fotografia: prima del digitale il rullino te lo dovevi comprare, gli scatti erano limitati e sviluppare costava; quindi, prima di scattare, ci pensavi bene, la foto la studiavi. Col digitale puoi fare duemila scatti senza spendere una lira e se fanno schifo cancelli tutto e ricominci. Quindi verrebbe da dire: meglio prima. Eppure i grandi fotografi ci sono ora come c'erano un tempo; quindi alla fine - come sempre - conta il manico più che lo strumento.

… infatti con il digitale non sono diventati tutti come Cartier-Bresson o Capa … se vai a vedere la loro grandi foto erano comunque scelte tra sequenze di 5/10 scatti …

28 minuti fa, n.enrico ha scritto:

non riesco a immaginare un vero appassionato di musica cui non si illuminino gli occhi davanti ad una discoteca illimitata per pochi euro al mese

Concordo, se i metadati fossero gestiti bene, ma purtroppo così non è almeno per la musica classica e quindi una ricerca come quella che ho riportato prima diventa snervante se non impossibile, perché la ricerca deve essere facile e immediata, non una caccia al tesoro.

Ripeto, il problema si presenta soprattutto per la musica classica e se il criterio non è principalmente l’opera ma piuttosto la versione/esecuzione.

Magari questo mio punto di vista è condizionato dal fatto che ho una libreria di dimensioni “generose” … circa 12k album di cui 8.5k di musica classica cresciuta nei decenni seguendo prima il criterio dell’opera e successivamente quello della versione/esecuzione il tutto taggato con ossessiva coerenza e determinazione.

Con questi presupposti non c’è servizio di streaming che tenga … tranne IDAGIO visto che, come dicevo, Primephonic è per ora in standby grazie a Apple.

Inviato

Di classica sostanzialmente ad oggi non ne ascolto, possiedo inoltre solo una manciata di cd. Ascolto per lo più musica rock, rock-pop, rock-blues, cantautorato sia americano che italiano.

 

Rippare lo ritengo utile perchè non tutti gli artisti sono su piattaforme tipo Tidal e Qobuz (per non parlare di artisti che non sono mai nemmeno stati ristampati in CD ma esistono solo le versioni in LP, da qui la necessità di salvaguardia..)

Comunque direi che il cerchio, in merito alla scelta, si sta stringendo su questi 3 prodotti: Cocktail X50, ZENmini mk3 e Bluesound vault 2i. Farò delle ricerche e poi vi aggiornerò.

 

Per quanto riguarda l'utilizzo del servizio streaming di una qualsiasi di queste macchine come funziona? Bisogna obbligatoriamente fare un abbonamento a Tidal o Qboz?

Inoltre leggendo la discussione ho scoperto che ne esistono molti di più si servizi streaming che non conoscevo (es idagio, deezeer ecc...) Per cosa si differenziano i vari servizi?

Inviato
1 ora fa, stefano_mbp ha scritto:

una ricerca come quella che ho riportato prima diventa snervante se non impossibile, perché la ricerca deve essere facile e immediata, non una caccia al tesoro.

Ah, su questo sfondi una porta aperta, il motore di ricerca all'interno delle app è assolutamente inadeguato; o scrivi il nome esatto o non trova nulla, quindi se sei interessato all'integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven di Richter e scrivi "Beethoven Richter" non ti trova nulla. Frustrante.

Inviato
31 minuti fa, Filippo1991 ha scritto:

Per quanto riguarda l'utilizzo del servizio streaming di una qualsiasi di queste macchine come funziona? Bisogna obbligatoriamente fare un abbonamento a Tidal o Qboz?

Eh beh, per forza.

Inviato

leggendo un po' in giro ho trovato che la app della cocktail audio è fatta tendenzialmente male, nel senso che tende ad inchiodarsi abbastanza spesso, rispetto a quella di Innuos.

Pareri in merito?

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