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Melius Club

Amici immaginari o mutilati


melos62

Messaggi raccomandati

9 ore fa, artepaint ha scritto:

comunque .... potevi evitare di evirarti e scegliere  altre mutilazioni meno invadenti

Se non capisci chi è il mutilato, ciao core

9 ore fa, senek65 ha scritto:

Il vangelo secondo melos

Potresti sempre scrivere "gli atti degli apostati"

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16 ore fa, luimas ha scritto:

Un amico con cui ho tagliato i ponti da persona credente ma normale era diventato dopo un viaggio a Medjugorje era diventato un mistico impazzito

Io con un bigliniano, pure free/no vax

Ho provato in tutti i modi per svariati mesi, anche

riportando molteplici e puntuali confutazioni

Purtroppo un mix di ignoranza, orgoglio e presunzione.

Con  personali incrollabili interpretazioni della realtà 

Evidentemente, ciò che è proposto da biglirino è troppo accattivante e appagante, anche perché molto anticattolico e contro ogni mainstream

Del resto se non ci si informa, leggendo libri dedicati e non, si è alla mercé dei video proposti sul web (marketing da due soldi) che possono tramutarsi in un vero e proprio lavaggio del cervello

Amen 

 

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6 ore fa, melos62 ha scritto:

Se non capisci chi è il mutilato, ciao core

 

 

dall'ardento fervore me pari (ma non appari) don francesco spagnesi

 ovviamente mi riferisco solo al lato teologico, non a quello umano

passare all'Islam odierno sarebbe una ottima soluzione

ottima soluzione, ma per pochi, lefevriani compresi

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Bel soggetto, senza dubbio:

https://www.open.online/2021/09/15/prato-don-francesco-spagnesi-prete-arrestato/

Mi sfugge l'accostamento...boh

Dovrei riproporre, fino alla nausea, un estratto di S. Grof che spiega molto bene la differenza tra spiritualità e istituzione 

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@artepaint non c'entra un piffero con il thread, che evidentemente non sei capace di comprendere,  e sei inutilmente diffamatorio e offensivo nei miei riguardi. Anche a te dico: chi cazz ti conosce? Mi riservo di segnalare alla moderazione 

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Ripropongo S. Grof, ritenendolo alquanto interessante: La spiritualità è basata sull’esperienze diretta di dimensioni non ordinarie della realtà. Non richiede un luogo speciale o una persona ufficialmente nominata che medi il contatto col divino. I mistici non hanno bisogno di chiese o templi. Il contesto nel quale sperimentano le dimensioni sacre della realtà, ivi inclusa la loro propria divinità, sono i loro corpi e la natura. I preti officianti, al contrario, hanno bisogno di un collettivo istituzionale d’appoggio o della guida di un insegnante che abbia più di loro progredito nel viaggio interiore.

La spiritualità comporta un tipo speciale di relazione tra l’individuo ed il cosmo ed è, nella sua essenza, un affare personale e privato. In confronto, la religione organizzata è un’attività di gruppo istituzionalizzata che ha luogo in un’ubicazione designata, un tempio o una chiesa, e comporta un sistema di officianti nominati che possono o no avere avuto esperienze personali delle realtà spirituali. Una volta che la religione si trasforma in organizzazione, spesso perde completamente il collegamento con la sua fonte spirituale e finisce col divenire un’istituzione secolare che sfrutta le necessità spirituali umane senza soddisfarle.

Le religioni organizzate tendono a creare sistemi gerarchici che si concentrano sulla ricerca del potere, controllo, politica, denaro, possesso, e altre preoccupazioni secolari. La gerarchia religiosa disapprova e scoraggia le esperienze spirituali dirette dei suoi membri, perché favoriscono l’indipendenza e non possono essere efficacemente controllate. Quando tutto questo accade, la vita spirituale genuina continua solamente nei rami mistici degli ordini monastici ed estatici delle religioni coinvolte.

Non c’è dubbio che i dogmi di religioni organizzate si trovino generalmente in fondamentale conflitto con la scienza. La situazione è però molto diversa se si considera il misticismo basato su autentiche esperienze spirituali. Le grandi tradizioni mistiche hanno accumulato una grande conoscenza della coscienza umana e dei regni dello spirito in un modo che è simile al metodo che gli scienziati usano nell’acquisire conoscenza sul mondo materiale. Ciò comporta la necessità di una metodologia per indurre le esperienze transpersonali, una raccolta sistematica di dati e una convalida intersoggettiva.

Le esperienze spirituali, come qualunque altro aspetto della realtà possono essere sottoposte ad un’accurata ricerca e possono essere studiate scientificamente. Non c’è niente di non scientifico nello studio imparziale e rigoroso dei fenomeni transpersonali e delle sfide che presentano. Solamente tale approccio può rispondere alla domanda critica sullo status ontologico delle esperienze mistiche: esse rivelano la profonda verità su alcuni aspetti basilari dell’esistenza, come sostenuto dalla filosofia perenne, oppure sono prodotti della superstizione, fantasia, o malattia mentale, come la scienza materialistica ed occidentale li vede?

https://www.virginiasalles.it/due-interviste-a-grof?fdx_switcher=true

Del resto, lo stesso R. Panikkar affermo' che il cristianesimo ha bisogno di mistici per sopravvivere

 

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