Membro_0022 Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 https://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/addio-a-carlo-vichi-patron-delle-tv-made-in-italy_38396116-202102k.shtml Ricordo i televisori MIVAR negli anni 80; in realtà non è che come qualità video fossero gran cosa, negli scaffali accanto ad apparecchi di altre marche presentavano quasi sempre un'immagine dai colori smorti e poco luminosa. Avevano il vantaggio di costare poco.
alberto75 Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 è stato un grande imprenditore, uno dei pochi rimasti in Italia, mi dispiace tanto 1
KIKO Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 Grande personaggio, ho conosciuto gente che ha lavorato per lui, uomo tutto d'un pezzo, incrollabile dalle sue convinzioni, duro ma generoso con le maestranze, uomo d'altri tempi. 1
Velvet Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 Sintesi negativa: un vecchio nostalgico fascista con il busto del duce sulla scrivania, padre-padrone che produceva rumenta a basso prezzo, e pure brutta. Sintesi positiva: un imprenditore coraggioso, che non ha mai chiesto un centesimo allo stato (se non quando gli è toccato mettere in cassa integrazione tutto il personale), che aveva il dogma della riparabilità e dell'eccellente assistenza per i suoi prodotti e che ha contribuito enormemente al territorio dove aveva insediato i suoi stabilimenti. Insomma, un uomo pieno di contraddizioni ma anche molto coerente con sè stesso fino alla fine. Sicuramente nel bene e nel male un grande personaggio. RIP
Ultima Legione @ Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 . Prendo atto della notizia con sincero e struggente dispiacere. . Non l'ho mai conosciuto e incontrato ma sicuramente insieme a tanti altri tra i quali mi viene da pensare a Ferruccio LAMBORGHINI, Adriano OLIVETTI, Giovanni BORGHI di IGNIS, Enzo FERRARI, la storia di Carlo VICHI e le loro biografie andrebbero insegnate nelle scuole per far comprendere realmente cosa veramente fú l'iniziativa impreditoriale italiana nel secondo dopoguerra che ha poi portato allo straordinario boom economico e al benessere diffuso del quale tutti ci avvantaggiammo negli anni '60. . E come qualcuno oggi scrive nelle righe di un giornale, cosa ben diversa da quell'altra categoria di ...... "imprenditori" 😡👿 che rispondono ai nomi di Riva, De Benedetti, Colaninno, Agnelli, Tronchetti Provera etc etc. che invece quel boom economico lo hanno ...saccheggiato a vantaggio personale e della loro privilegiata platea di azionisti. . Sicuramente l'autorevole Sig. VICHI, una persona......carismatica e "controcorrente", ma in una Italia ridotta in macerie e ancora divisa da laceranti quanto fraticide divisioni, ha costituito uno straordinario esempio di impreditorialitá (alla fine degli anni '80 produceva 400.000 televisori l'anno tutti in Italia e faceva 350 Miliardi di Lire di fatturato), tenacia, determinazione, passione e coraggio delle proprie idee e convinzioni. . Che la terra ti sia lieve Sig. Carlo.🌹 . 1
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 21 Settembre 2021 Moderatori Inviato 21 Settembre 2021 Ho appreso ieri sera la notizia, era comunque arrivato ad un bella età. RIP🌹
Jonas Rainer Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 @lufranz la qualità dell'immagine dei Mivar dipendeva molto dal tubo montato. I Mivar di fascia medio-bassa (ovvero quelli che si trovavano in offerta nei supermercati) spesso montavano tubi poco performanti (Videocolor in primis) e duravano poco (qualche modello si esauriva in garanzia). Mente invece le versioni di fascia alta montavano tubi Philips e non avevano nulla da invidiare alla concorrenza. Molto spesso, i Mivar venivano regolati male appositamente per far risaltare i prodotti più costosi. Peggio dei Mivar c'erano le prime tv con telaio Koreano e Turco (Beko e Vestel) rimarchiate con vari nomi (Amstrad, Portland, inno Hit, Aki) e alcune tv prodotte da Formenti. Ho conservato 3 14 pollici CRT Mivar (14p2) che utilizzo con i videoregistratori vintage. 2
claudiofera Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 A fine anni ottanta,era l'ottantotto o giù di lì,la Mivar sorpassò la Philips per numero di tv vendute in Italia.Era una notizia clamorosa.Ma se si voleva approndire un pò,la grande competitività del marchio dipendeva : 1 dallle condizioni del lavoro in fabbrica.Prima di tutto il mancato riconoscimento dei sindacati,e conseguentemente dei diritti dei lavoratori 2 dalla distrubuzione nei grandi magazzini tipo Standa ecc..3 dall'estrema economicità del prodotto.A favore,invece,c'erano la grande razionalità dei circuiti,portata veramente all'estremo ( tanto che il telaietto dei 14 pollici era molto simile a quello dei 28 pollici.,con effetto "se lo apri dentro non c'è niente " )..Onestamente,le serie primigenie ,quelle con il cassettino dei comandi che usciva dal frontale non erano affatto male,nè come estetica,nè come funzionamento,anche perchè montavano tubi Philips.Credo che Mivar pagasse la Rai per usarli negli studi,ed erano carini sui loro pidistalli dedicati..Ma poi ,raschi raschia raschia sul prezzo...a inizio anni 200,il cerchio si chiuse.Gli stessi 14 pollici -il loro cavallo di battaglia a 99 euro- erano improponibili,con tubi catodici turchi o polacchi talmente "scrausi" che avevano la luminosità di un tubo esaurito già da nuovi. 1
Velvet Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 1 minuto fa, claudiofera ha scritto: quelle con il cassettino dei comandi che usciva dal frontale Di quella serie in famiglia abbiamo avuto due BN, un 14" e un 21" a casa di mia nonna. Erano già i pieni anni '80 e comprare una TV in bianco e nero sembrava un controsenso. Ma il prezzo era talmente basso (telecomando compreso) che per seconda o terza TV andava benissimo, e come affidabilità si sono dimostrate a prova di bomba (credo siano state buttate ancora funzionanti). Un curiosità: il 14" non poteva essere spento o acceso da telecomando ma solo dall'interruttore generale sul cruscotto. Tanto che, avendolo nella mia cameretta da adolescente, lo collegai ad una prolunga su cui misi un interruttore a peretta.
Velvet Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 8 minuti fa, claudiofera ha scritto: Credo che Mivar pagasse la Rai per usarli negli studi,ed erano carini sui loro pidistalli dedicati. Più facile che li cedessero in comodato d'uso gratuito, come avviene per questi tutti i prodotti riconoscibili in TV.
Jonas Rainer Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 @claudiofera Eppure i 14 pollici che possiedo (14P2) si vedono molto bene. Comunque credo che dipende dal lotto di tubi che montavano al momento. Ricordo una tv 28 pollici bifonica, senza televideo, con tubo Videocolor, che dopo un anno esatto dall'acquisto (presa a metà anni 90) aveva il tubo con il cannone del verde in corto circuito. La versione stereo con televideo (esteticamente identica, stesso mobile) invece aveva un tubo Philips ed è stata buttata funzionante (riparata una sola volta, la classica 100k sul primario dell'alimentatore aperta). Entrambe le tv furono acquistate lo stesso giorno (alla Standa). La versione bifonica costava meno di 500.000 lire, quella stereo+ televideo meno di 1 milione. il 14 pollici senza televideo costava sulle 250.000 lire. Se si andava su altri marchi, il 14 pollici superava le 300.000 lire, a meno che non prendevi una porcheria come Irradio, inno Hit e simili 1
Cabrillo Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 Ho ancora un Mivar 24/25 pollici stereo nella casa di montagna. Avrà 20 anni. Mai un problema. Grande Mivar!!. R.i.p. 🌷
claudiofera Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 @Velvet Facile...ma anche strano,visto che nello stesso periodo c'erano i Sony Triniton.Mi pare di ricordare qualche Domenica Sportiva : inquadravano i 16 pollici Mivar, usati come monitor vicino a conduttori e ospiti del programma..Onestamente,dal punto di vista della resa video non c'era paragone con i piccoli Triniton,luminosissimi e molto contrastati. Questo mi porterebbe a pensare che Mivar avesse ,come dire,una certa "familiarità" con il reparto acquisti della Rai.
Velvet Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 27 minuti fa, claudiofera ha scritto: Questo mi porterebbe a pensare che Mivar avesse ,come dire,una certa "familiarità" con il reparto acquisti della Rai. Se un'azienda ti dà in comodato gratuito 100 televisori e un'altra si fa pagare profumatamente la scelta è presto fatta. Ovviamente in regia avevano Sony e JVC. Ma in studio come monitor spia bastavano anche i mivar omaggio
Jonas Rainer Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 Da quel che ricordo, riforniva anche le trasmissioni Mediaset. Ricordo anche dei monitor montati nelle stazioni dei treni che erano dei Mivar senza tuner.
claudiofera Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 Della serie senza cassettino estraibile,prima della fine del tubo cianotico,si sono visti anche i loro 29 pollici a 100 h ...poi i primi lcd ,con panneli non pessimi e dotati di un caraterristico piedistallo a semiluna,ma con a bordo un digitale terrestre davvero indisciplinato....pare che li producesse assemblando schede cinesi, e rimettendoci di tasca sua.....
Paolo 62 Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 Vero. Avrebbe dovuto capire che era venuto il momento di chiudere.
dipparpol Inviato 21 Settembre 2021 Inviato 21 Settembre 2021 c'è mio nonno che è sempre stato fissato con i televisori mivar... li ha avuti per trent'anni... defunto un mivar... eccone un altro! chi glielo dice ora???
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