London104 Inviato 22 Settembre 2021 Inviato 22 Settembre 2021 Mi sono spesso chiesto se gli artisti della medesima nazione o area culturale degli autori siano favoriti nel lasciare interpretazioni di riferimento Reiner, Fricsay, Kertesz e Solti sono sicuramente tra i più’ grandi interpreti di Bartók, così come Kubelik della musica ceca, Per non parlare dei russi: Mravinsky, Kondrashin, Svetlanov e Gergiev. Oggi mi sembra che questo primato della terra d’elezione sia venuto meno, complice forse la globalizzazione culturale. Voi che ne pensate?
cele Inviato 22 Settembre 2021 Inviato 22 Settembre 2021 Se uno è bravo è bravo e basta... per tornare ai tuoi esempi Boulez è straordinario in Bartok e Stravinsky... piuttosto parlerei di repertorio di elezione... lo stesso Boulez non mi risulta essere stato grande beethoveniano o bruckneriano...
Gabrilupo Inviato 23 Settembre 2021 Inviato 23 Settembre 2021 @cele Concordo. Un fuoriclasse come Abbado sembrava quasi non avere limiti e ha saputo ampliare il suo repertorio con puntate almeno interessanti persino nel barocco mentre, contemporaneamente, tornava sui suoi "capisaldi" interpretativi con nuove idee (vedi Beethoven).
London104 Inviato 23 Settembre 2021 Autore Inviato 23 Settembre 2021 @cele ma un grandissimo in Debussy e Ravel si. Comunque la tua replica non risponde al quesito, che non era: possono interpreti di paesi diversi eccellere in un repertorio diverso dall’area culturale di provenienza o formazione?
Membro_0015 Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 Il 22/9/2021 at 19:10, London104 ha scritto: Mi sono spesso chiesto se gli artisti della medesima nazione o area culturale degli autori siano favoriti nel lasciare interpretazioni di riferimento Hai ragione, la tendenza e' quella al netto di diversi controesempi. Il Mozart ' italiano' rende meglio se in mano a direttori e soprattutto voci italiane, Wagner va meglio con direttori e cantanti tedeschi o cumunque nordeuropei ... Chiaro che la globalizzazione appiattira' le differenze etnico geografiche che implicano differenze anche culturali. Come in altre forme d' arte si perdera un po' la particolarita' .... Pero' direttori apolidi come abbado che dirigono bene verdi e brahms ce ne sonos empre stati e io li apprezzo per i russi il discorso e' piu' importante: indubbiamente il tchaikovsky o lo shostakvich di mravinsky o di rozhdestvensky (che adoro) lo ascolto molto piu' volentieri rispetto a quello di karajan o bernstein
Gabrilupo Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 @stanzani Abbado ha contribuito a far conoscere meglio Mussorgsky, a proposito di russi. Abbado è veramente un mondo a parte....
Membro_0015 Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 @Gabrilupo il mio direttore preferito, considerando l'ampiezza del reportorio. Altrimenti no sarebbe Carlos Kleiber (che dirige da Dio Otello e Traviata ma anche Weber Brahms Schubert e Wagner per inciso 🙂 )
mozarteum Inviato 18 Ottobre 2021 Inviato 18 Ottobre 2021 Io ritrovo queste cose piu’ nelle orchestre. Il Verdi eseguito alla Scala non lo senti neanche a Vienna o Berlino, intendo il suono, sotto adeguata bacchetta. Vi faccio un esempio: c’e’ un disco di cori verdiani della dg diretto da Abbado dove c’e’ odore di zafferano che non trovate da nessuna parte. Ed e’ Abbado. La trilogia romana di respighi eseguita dai cecilier (sentiti con Sinopoli pretre e pappano) non ha uguali. Karajan e Berliner gli manca il ponentino e lo sdilinquimento da grande bellezza. Per contro un Wagner sentito a Monaco o Bayreuth o un Bruckner coi Wiener ma a Vienna dove devi guardare le cariatidi d’oro mentre suonano le tube sono inarrivabili
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 18 Ottobre 2021 Moderatori Inviato 18 Ottobre 2021 19 minuti fa, mozarteum ha scritto: un disco di cori verdiani della dg diretto da Abbado dove c’e’ odore di zafferano che non trovate da nessuna parte. Sarà scivolato durante la miscelazione dell' impasto vinilico.
mozarteum Inviato 18 Ottobre 2021 Inviato 18 Ottobre 2021 Kertesz bravissimo anche in Brahms e Mozart. Quando annego’ i Wiener incisero da soli la sinfonia di Brahms che mancava dedicandogliela. E’ una semintegrale in realta’ quella decca
mozarteum Inviato 18 Ottobre 2021 Inviato 18 Ottobre 2021 Il 22/9/2021 at 21:31, cele ha scritto: stesso Boulez non mi risulta essere stato grande beethoveniano Quando ero ragazzo tempo di stereoplay si commentava la sua celeberrima quinta con pareri ovviamente del tutto discordanti. l’ottava di Bruckner e’ meravigliosa, l’ultimo Boulez e’ meno radicale come fu meno radicale l’ultimo Harnoncourt
nebraska Inviato 19 Ottobre 2021 Inviato 19 Ottobre 2021 @mozarteum si comprai quei cd di Kertesz Brahms e Mozart su tuo suggerimento..
nebraska Inviato 21 Ottobre 2021 Inviato 21 Ottobre 2021 Svetlanov, qualcuno mi sa dare qualche parere sulla sua qualità di direttore (repertorio russo)?
nebraska Inviato 28 Ottobre 2021 Inviato 28 Ottobre 2021 almeno c'è il guardian https://www.theguardian.com/news/2002/may/06/guardianobituaries.russia
London104 Inviato 28 Ottobre 2021 Autore Inviato 28 Ottobre 2021 @nebraska Le sue sinfonie di Tchaikovsky sono tra le migliori mai incise. Meglio dal punto di vista tecnico quelle registrate in Giappone ma dal punto di vista artistico io raccomando quelle registrate in Russia con Melodiya. 1
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora