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Che cos'è la neutralità di riproduzione di un impianto audio?


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Inviato
5 minuti fa, Titian ha scritto:

La neutralità rispetto all'incisione, come lo definisci tu, lo si può solo arrivare solamente in una camera anecoica dove si sentono solamente le onde dirette. Tutto il resto è una aggiunta personale. RT60 = 0ms sarebbe l'ideale. Perché non tappezzate completamente la stanza con assorbitori di tutte le frequenze il più possibile e niente diffusori?

Su questo sono d'accordo, infatti ho precisato che ci si adopera per avvicinarsi il più possibile alla neutralità. In poche parole si cerca di eliminare i problemi dell'ambiente per non deturpare il messaggio musicale, poi ascoltare in anecoica non è un gran sentire, un buon ambiente di ascolto deve avere una rt60 non eccessivamente bassa per evitare di avere un suono chiuso. Ho citato più volte l'esperienza per ottenere una via di mezzo per un risultato veramente efficace.

Inviato

@51111 ma appunto qui per me sta il punto cruciale nell'affidarsi delle misurazioni. Queste fanno parte della fisica con fondamento matematica. Ma appena lo scopo è sentire entriamo nella psicoacustica che tiene in conto il nostro corpo, come il nostro organismo reagisce a fenomeni fisici (e anche psichici: lasciamoli a parte in questa discussione).

Se scrivi RT60 non deve essere eccessivamente bassa entriamo nella psicoacustica. L'acustica applicata si avvale di questa psicoacustica per determinare certe regole. Sono regole basati su esperienze di come il nostro udito (meglio percezione) reagisce in ambienti diversi, sono dati statistici fatti dalla psicoacustica. Ma mentre per una persona un RT60 del 0.2sec gli va benissimo, per un'altra il suono è troppo "secco". Allora con un RT60 0.2 una persona si sente più agevole per sentire quello che viene riprodotto mentre per un'altra il valore dovrebbe essere 0.3 o magari anche 0.4. Non puoi dire che un RT60 di 0.xy sia la migliore per avvicinarsi a quello che è inciso. No è una questione soggettiva, personale (meglio gruppo di persone). Sicuramente per via della statistica un valore RT60 di 1 secondo è negativo! .... ma solo in stanze piccole. In sale da concerto a dipendenza del genere musicale un RT60 che va dai 3.5 sec (frequenze basse) ai 1.5 (frequenze alte) è ideale. RT60 consigliabile è relativo al volume della sala.
Parlando di un rif anche qui si pensa che la linearità assoluta sia l'ideale da raggiungere. Hai mai provato a spostare il microfono di misurazione un cm a destra o sinistra oppure  3-5 cm più in alto o basso oppure angolato qualche grado da un'altra parte e vedere cosa succede alla tua rif? E chi ti dice qual'è la posizione giusta per avere una neutralità il più possibile? Poi il rif lo puoi manipulare / correggere sia elettronicamente che con cambiamenti nella stanza. Guarda a dipendenza del metodo, la differenza molte persone la sentono. La nostra percezione si lascia anche influire dalla rif nei primi 50-60 ms (l'onda diretta e le prime riflessioni se arrivano entro quel limite). E chi lo misura? Per fare anche un'altro esempio: è molto più percepibile un +4 db a 500-1000 Hz che uno a 30-50Hz. Questo per via del nostro udito. Un rif con un solo +5 db a 70 Hz (resto perfettamente lineare) è molto meno grave che un rif con un solo +5 db a 500 Hz anche se matematicamente  è lo stesso (un +5 db e il resto lineare). Per molti non  lo è e qui siamo di nuovo nel myfi, come interpretiamo i dai misurati. Ripeto non sono contro le misurazioni, trovo anch'io che una certa linearità misurata è necessaria e che ad orecchio è solo per coloro che vogliono godersi il suono senza farsi grossi problemi (non in senso negativo).

Inviato
33 minuti fa, 51111 ha scritto:

Ho citato più volte l'esperienza per ottenere una via di mezzo per un risultato veramente efficace.

questo è soggettivo e quindi "myfi" secondo me  (non in lato negativo 😁 )

Inviato

@Titian per il mio modo di vedere le cose, gli scenari sono ben divisi.

Le prestazioni strumentali di un apparecchio, e le prestazioni di quell'apparecchio, una volta che entra in casa mia.

È ovvio che il secondo scenario, è tutto my fi, ma gli ingredienti di base, devono essere hi fi. Quindi performare bene a partire dal banco di misura. Dopo di che, posso pensare di metterli nelle condozione di esprimersi al meglio nel mio ambiente.

Altrimenti ci prendiamo tutti apparecchi qualsisi, che suonano in modo grossolano, perché intanto poi nei nostri ambienti tutto diventa relativo.

E comunque, io quando parlo di misure,  non mi riferisco solo a quelle da loboratorio. Parlo di misure, fatte nel mio ambiente e nel mio punto di ascolto,  a valle di tutta la catena. Quindi quanto di più vicino alla realtà ci possa essere.

Inviato

@Ggr sono d'accordo con il tuo approcio. Mi chiedo quali apparecchi in vendita hanno misurazioni sballate. Per lo più bisognerebbe chiedersi come hanno raggiunto quelle misurazioni che pubblicano.

 

10 minuti fa, Ggr ha scritto:

E comunque, io quando parlo di misure,  non mi riferisco solo a quelle da loboratorio. Parlo di misure, fatte nel mio ambiente e nel mio punto di ascolto,  a valle di tutta la catena. Quindi quanto di più vicino alla realtà ci possa essere.

ho appena dato una risposta a@51111 per riguarda le misurazioni in ambiente. Quella realtà che dici è una soggettiva anche se hai dei grafici e dati calcolati matematicamente con formule fisiche, cosa oggittiva. Ma non sono assolutamente contro il processo di fare misurazioni a casa, anzi li faccio almeno una volta al mese. Personalmente non oserei mai dire che mi avvicino ad una realtà a parte la mia.

Inviato
2 ore fa, Titian ha scritto:

Forse alla fine quelli che cercano la fedeltà "alla musica" dovrebbero creare un gruppo per sè, creare un hobby nuovo non mischiarsi con gli audiofili hifi.

 

Il fruitore dell'impianto appassionato di musica mediamente non misura proprio nulla di solito. Chi si "diletta" in misure è una ultra minoranza.

Forse dovrebbero loro creare un gruppetto... hehe

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, Ggr ha scritto:

trovo insensato fare il parallelo tra un musicista che giudica il suono del suo strumento, e l'appassionato che giudica il suono del suo impianto.

 

Come dire che non possiamo commentare un paesaggio nel momento in cui è dipinto su tela...

Inviato

È chiaro che da un lato c'è l'approccio dello storico dell'arte che da secoli offre analisi estetiche.

Dall'altro i misuratori o... misuroni... ( personalmente li accetto solo se sono progettisti e creano qualcosa allora sì che possono aver bisogno di alcune misure).

Ma per ascoltare bene la musica non si è mai sentito si debba misurare

Inviato
3 minuti fa, ClasseA ha scritto:

Come dire che non possiamo commentare un paesaggio nel momento in cui è dipinto su tela...

nella musica classica (scusate se mi limito a questa, è solo perché è l'unica che "conosco") la differenza fra il suono di quello che si potrebbe ottere dal master è notevolmente meno differente dal "originale" (stesso pezzo suonato in una ipotetica sala da concerto) che un dipinto paesaggistico dall'originale.

  • Thanks 1
Inviato

Ecco. Quindi a maggior ragione lo possiamo ascoltare, confrontare e giudicare 

Inviato
13 minuti fa, ClasseA ha scritto:

Ma per ascoltare bene la musica non si è mai sentito si debba misurare

Forse non lo hai mai sentito tu.

Quindi, secondo te, per sentire bene la musica,  bisogna andare ad orecchio, e se quello che sento non mi piace,  invece di fare qualche miaura per capire a grandi lenee dove sono i problemi, provo ad  equalizzare il suono che ci piace, provando centinaia di combinazioni di cavi dal costo astronomico, o cambiando continuamente componenti?

Perché anche chi non misura, ha un suo suono ideale da raggiungere. Vorrei conoscere il percorso che fa per arrivarci.

Il mio l'ho detto. Non ho ancora capito il vostro. 

Inviato
8 minuti fa, ClasseA ha scritto:

Ma per ascoltare bene la musica non si è mai sentito si debba misurare

Per carità non voglio dire che ognuno di noi debba misurare per ascoltare musica, però, se si sente l'esigenza di cambiare spesso diffusori o componenti perché insoddisfatto, prima di mettere mani al portafoglio, deve cercare di sistemare bene il sistema. E' in questo caso che bisogna prendere la decisione, entrare nel vortica di cambiare spesso componenti oppure settare l'impianto per bene utilizzando le misure.

  • Melius 1
Inviato
32 minuti fa, ClasseA ha scritto:

Ma per ascoltare bene la musica non si è mai sentito si debba misurare

C'è un gruppo di persone che lo dicono continuamente ed è una base indispensabile come l'amen durante la messa.
Io ci filosofo sopra: incomincio a chiedermi cosa vuol dire "ascoltare bene"? Il "bene" mio è uguale al "bene" tuo o suo? E se io voglio ascoltare "molo bene" o ancora "meglio" cosa dovrei fare? Ma che criteri ho per dire "bene", "molto bene" o "ottimo"? Queste sono le questioni che mi interessano di più, non se l'RT60 è 0.25 o 0.3 o 0.2.

Inviato

Intanto prima bisogna avvicinarsi al proprio bene. 

Dopo c'è chi si accontenta, e fa bene da par suo, e chi vuole vedere anche altri mondi,  mettendo in discussione prima di tutto se stesso. Se si parte dal presupposto che il mio apparato uditivo non è infallibile, che quello che mi piace, potrebbe piacermi anche di più,  se non mi credo in baciato dalla divinità che mi fa riconoscere un suono corretto, allora faccio un bagno di umiltà,  e inizio a guardare anche cosa dice la scienza.  Potrei scoprire che la scienza conferma quello che sento, o potrebbe aprirmi nuovi orizzonti che neanche conoscevo, verso risultati ancora migliori. 

Non capisco chi aborrisce le misure tecnico strumentali,  poi cambia continuamente cavi e componenti alla ricerca di un suono, che stranamente è come un miraggio. 

Inviato
38 minuti fa, Titian ha scritto:

ci filosofo sopra: incomincio a chiedermi cosa vuol dire "ascoltare bene"? Il "bene" mio è uguale al "bene" tuo o suo? E se io voglio ascoltare "molo bene" o ancora "meglio" cosa dovrei fare? Ma che criteri ho per dire "bene", "molto bene" o "ottimo

Bassi in eccesso, mancanza di bassi per cancellazioni, gamma media ed alta  deturpata da troppe riflessioni, 

creeranno un suono non buono. Quando le frequenze sono distribuite con la stessa intensità su tutto lo spettro, si possono percepire tutte le informazioni del disco in modo chiaro, e questo è il sentire bene. 

 

 

Inviato
9 minuti fa, Ggr ha scritto:

Non capisco chi aborrisce le misure tecnico strumentali,  poi cambia continuamente cavi e componenti alla ricerca di un suono, che stranamente è come un miraggio. 

Il punto è che non sanno che suono vogliono veramente o hanno un'idea vaga. Se una persona misura e poi è convinto che quello è il suo suono perchè è matematica e fisica ok sa che per raggiungere il suono suono deve fare quelle misurazioni. Se non vcambiano le misure cambiando qualcosa vuol dire che è inutile cambiare, il suono è lo stesso.

Ma altre persone si accorgono che cambiando qualcosa (cavo) anche se le misure che si ottengono sono le stesse, percepisce delle differenze.

 

Inviato
19 minuti fa, 51111 ha scritto:

Bassi in eccesso, mancanza di bassi per cancellazioni, gamma media ed alta  deturpata da troppe riflessioni, 

creeranno un suono non buono.

Ma applicata alla musica classica a dipendenza della sala e dal posto in cui mi siedo questi valori cambiano ed il suono è equivalentemente buono / ottimo. Non andiamo in casi estremi parlando di + o - 15-20 db. Lo stesso concerto l'ho sentito molte volte in sale da concerto diverse a distanza di 1 giorno e questi valori cambiano molto eppure in tutti i casi il suono era ottimo e mi potevo concentrare completamente alla musica.

Proprio una settimana fa sono andato a sentire un concerto di un'orchestra locale suonare Tchaikowsky conc. per piano e orchestra e la prima sinfonia dello Shostakowich (!) in un sala da conferenza municipale. La grandezza della sala dove eravamo seduti era poco più grande del palcoscenico (!). Eppure anche se il rif non era certamente quella come in una sala da concerto adeguata, il suono era "fantastico".

Per me entro certi limiti più bassi più riflessioni non implica suono peggiore semmai suono differente.

 

PS: il giudizio del suono è sempre una cosa soggettiva abinata al criterio del giudizio visto che questo criterio è anche soggettivo.

Inviato
31 minuti fa, 51111 ha scritto:

creeranno un suono non buono.

ma a te interessa il suono buono o il contenuto della registrazione (neutralità rispetto al contenuto  della registrazione)?

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