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Che cos'è la neutralità di riproduzione di un impianto audio?


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Inviato
5 minuti fa, Titian ha scritto:

Per me entro certi limiti più bassi più riflessioni non implica suono peggiore semmai suono differente.

Bisogna quantificare "entro certi limiti", in gamma bassa +o-4-5 db, media da 300hz a 5hkz +o-1,5db è accettabile, oltre si sente che non è  neutrale. 

Inviato

Quello che dici è giusto. Ogni sala da concerto ha la sua acustica,  così come ogni nostra sala di ascolto.

Ma chi progetta auditorium da concerto, pensi che lo faccia ad orecchio? Sono studiati per avere una distribuzione dell'energia delle varie frequenze, piu simile possibile in ogni punto della sala.  E lo fanno con delle misure, non certo ad orecchio, e questi risultati,  sono talmente prevedibili e calcolabili, che i progetti li fanno al pc con tutte le simulazioni del caso.

O crediamo che facciano come noi a casa, cioè construiscono una sala a caso, senza criterio, ci fanno suonare un po di orchestre, e sempre ad orecchio spostano un po quella parete, o quell'angolo, o la posizione del palco?

Si basano su miaure e concetti stranoti, e li applicano. 

Cose che in poccolo, si può fare anche a casa.

 

Inviato

@Ggr uguale come lo fanno alla fine il suono risultante è diverso (anche di "molto") fra sale create  ed è anche diverso (entro certi limiti) dalle loro simulazioni fatte all'inizio tanto è vero che ci sono vari correzioni dopo gli inaugurazioni non per raggiungere risultati misurati migliori ma per avere un miglior suono percepito dagli essere umani (soggettività). Alla fine quello che conta è sempre il giudizio umano. Se una sala da concerto ha valori ideali ma a pochi piace il suono non ci va più nessuno la. E non diranno a tutta la popolazione: "non capite niente, dovete cambiare le vostre abitudini d'ascolto, questa sala è scientificamente perfetta, dovete abituarvi a questo suono" cosa che invece capita in parte nel hifi.

 

 

Inviato
5 minuti fa, Titian ha scritto:

ma a te interessa il suono buono o il contenuto della registrazione (neutralità rispetto al contenuto  della registrazione)?

L'ho già detto sono abituato ad un suono corretto e mi porta fastidio ascoltate la musica che mi piace con frequenze in eccesso o mancanti. Soprattutto la classica che se ben riprodotta si apprezza in modo più convincente rispetto al concerto dal vivo, la mancanza della visione dell'orchestra mette nelle condizioni di utilizzare l'orecchio cervello per ricostruire l'evento, quindi la correttezza del messaggio musicale è importante, più dell'audizione dal vivo. 

Inviato

@51111 sono convintissimo che nessuno sente una differenza netta con valori +- 2 o 3 db nella rif fra 300-5000khz. Semmai se si sente una differenza questa lo si sente anche  se viene corretto elettronicamente o attravero misure acustice nell'ambiente. Come scritto la misurazione rif lo si può fare (anzi bisognerebbe) anche farla sull'onda diretta (e riflesso entro 50ms).

Inviato

@Titian il suono ideale, non si può avere su tutti i posti a sedere. Quindi cercheranno di dare un ascolto medio di buon livello per tutti. Come è giusto che sia. Ma non lo fanno ad orecchio.  Poco ma sicuro.

Paradossalmente, in casa è più semplice. Un solo ascoltatore da soddisfare, un solo punto di ascolto ideale. Comunque mettetela come volete, c'è un utente che non ricordo, che ha a detta di tutti,  l'impianto più ben suonante per distacco. Guarda caso la sala l'ha fatta trattare da professionisti,  non ad orecchio.

Inviato
2 minuti fa, 51111 ha scritto:

la mancanza della visione dell'orchestra mette nelle condizioni di utilizzare l'orecchio cervello per ricostruire l'evento

basta semplicemente chiudere gli occhi. Lo faccio sempre, nessun problema riesco concentrarmi di più unicamente sul suono e le emozioni che porta.
Se ti interessa la correttezza del messaggio musicale dovrebbe interessarti anche esattezza del posizionamento degli strumenti nella scena musicale e esattezza dell'aurora che hanno a dipendenza dal carattere dello strumento. Tutte cose che per me entrano nel concetto neutralità (invece qui si parla unicamente del timbro) e che non si può misurare con tutti rif, RT60, ETC ecc ecc.... Il messaggio musicale di un pezzo orchestrale incomincia dalla sua disposizione precisa e voluta così dal direttore perché risalta il carattere del pezzo nel senso dato dal direttore. Quindi poter sentire la posizione esatta dei gruppi musicali (specialmente viole, celli e flauti, clarinetti, oboi) durante tutto il pezzo e che questa non cambia neanche minimamente è altrettanto (se non più)  importante che un rif lineare per esempio. Chiaro che un rt60 minore aiuta a poter distinguere la posizione ma è di grand lunga non l'unico fattore e non lo troverai nelle misurazioni finora citate.

Inviato
23 minuti fa, Titian ha scritto:

Quindi poter sentire la posizione esatta dei gruppi musicali (specialmente viole, celli e flauti, clarinetti, oboi) durante tutto il pezzo e che questa non cambia neanche minimamente è altrettanto (se non più)  importante che un rif lineare per esempio. Chiaro che un rt60 minore aiuta a poter distinguere la posizione ma è di grand lunga non l'unico fattore e non lo troverai nelle misurazioni finora citate.

Una RiF non lineare copre le frequenze delle viole, celli, flauti e clarinetti (effetto mascheramento) quindi è importante che sia ben amalgamata su tutto lo spettro, l'RT60 ottimale rende distinguibile in modo netto il timbro dei singoli strumenti facilitando così la localizzazione. Tutto è importante in primis una buona incisione e quindi un ottimo sistema in grado di estrarre più informazioni possibili.

Inviato
25 minuti fa, Ggr ha scritto:

Guarda caso la sala l'ha fatta trattare da professionisti,  non ad orecchio.

anch'io mi sono fatto arrivare a casa i due specialisti più rinomati in Svizzera per cercare di ottimizzare l'acustica. Purtroppo non li avevo chiamato quando avevo fatto fare la stanza (e ufficio) dall'inizio. Uno che fa l'acustica per conto suo per me è altrettanto mify come uno da da sè gli apparecchi hifi. Se si fa l'acustica allora da professionisti con esperienza che capiscono le relazioni di tutte le misurazioni in modo perfetto.

Inviato
42 minuti fa, 51111 ha scritto:

Una RiF non lineare copre le frequenze delle viole, celli, flauti e clarinetti (effetto mascheramento) quindi è importante che sia ben amalgamata su tutto lo spettro, l'RT60 ottimale rende distinguibile in modo netto il timbro dei singoli strumenti facilitando così la localizzazione.

e come l'hai verificato? Hai provato diversi rif con differenze di +-1.5 db per verificare quello che scrivi e per giustificare per esempio il limite che hai scritto qui fra 300 - 5kHz è basato su fatti concreti ripetibili? E su che base affermi che il timbro di un singolo strumento sia quello che tu reputi "distinguibile in modo netto" o no e che se cambio un poco l'RT60 non lo è più? Su esperienze soggettive personali o perché la fisica lo dice che è così da qualche parte in qualche libro?

Fra l'altro così per curiosità in posti professionali per la creazione della registrazione il limite è normalmente +-3 db e certi fanno 1-2 db, nessuno va giù a 1.5 db.

Inviato

@Titian mi riferivo alle basse frequenze in eccesso, sono quelle che creano il mascheramento. 

Inviato

@Titian ma qui,  almeno io, non ragiono su piccola scala. Casa mia, casa tua, o casa di un altro. Il mio è un discorso teorico. Le misure servono eccome. 

Certo, le misure fatte in casa da me, sono my fi. Ma un my fi che ha un riferimento oggettivo  cioè una certa linearità della risposta. 

Personalmente,  è molto più razionale del my fi, fatto di continue combinazioni di cavi punte pecette, accordate ad orecchio. Se  my fi deve essere, che abbia almeno dei responsi oggettivi. 

Inviato

Se un impianto e' mediocre puoi misurare quanto vuoi e fare tutte le equalizzazioni digitali che vuoi ma resterà sempre mediocre

Inviato
23 minuti fa, ClasseA ha scritto:

Se un impianto e' mediocre puoi misurare quanto vuoi e fare tutte le equalizzazioni digitali che vuoi ma resterà sempre mediocre

Qualsiasi impianto se non messo nelle condizioni di suonare, avrà un risultato scarso, se invece verrà ottimizzato con professionalità il suo rendimento sarà pari alla sua qualità. 

Inviato
2 ore fa, ClasseA ha scritto:

Se un impianto e' mediocre puoi misurare quanto vuoi e fare tutte le equalizzazioni digitali che vuoi ma resterà sempre mediocre

Un'acustica ottimale risalta le deficenze di un sistema. Però in diversi studi dove le misurazioni vengono fatte professionalmente ho incontrato un suono più impastato rispetto a un paio di sistemi in posti di acustica  trattati meno professionalmente. Il contrario avviene più spesso.

Inviato
5 ore fa, ClasseA ha scritto:

Se un impianto e' mediocre puoi misurare quanto vuoi e fare tutte le equalizzazioni digitali che vuoi ma resterà sempre mediocre

Quindi, seguendo questa logica, basta un buon impianto, e suona bene anche in una cubo do specchi?

Per quello che ne so, è più facile che suoni bene un impianto modesto ma perfettamente ottimizzato con l'ambiente, piuttosto che un impianto strtosferico buttato a caso in una stanza. Probabilmente mi sbaglio, visto che i costruttori fanno soldi sui nostri continui cambi di elettroniche, che speriamo pieghino le leggi della fisica.

Inviato

La musica va distinta tra amplificata e non amplificata.

Lo ripeto ancora

La musica amplificata per potersi sentite ha bisogno di amplificazione e di diffusori.

Chiaramente saranno differenti a seconda dello strumento che si deve amplificare.

Quindi emettono il suono da diffusori.

Gli strumenti non amplificati non hanno niente in comune con i nostri impianti.

Molti di essi riproducono in modo che comunque ci si posizioni intorno al musicista che suona lo strumento è quasi lo stesso.

Gli strumenti a fiato sono un poco più direzionali ma manco tanto.

Niente di più lontano da come riproducono il suono i nostri impianti.

Infatti mi sono sempre chiesto come facciano gli appassionati di classica ad ascoltare con un impianto! La risposta è presto data! Ci mette molto se non tantissimo il cervello.

A me che la classica piace ma la ascolto in percentuale molto bassa rispetto al resto la trovo molto lontana dalla realtà, tanto da non farmela piacere riprodotta.

E di impianti ne ho sentito tanti e di ogni tasca.

Inviato
1 ora fa, leoncino ha scritto:

Molti di essi riproducono in modo che comunque ci si posizioni intorno al musicista che suona lo strumento è quasi lo stesso.

Gli strumenti a fiato sono un poco più direzionali ma manco tanto.

Niente di più lontano da come riproducono il suono i nostri impianti.

Infatti mi sono sempre chiesto come facciano gli appassionati di classica ad ascoltare con un impianto! La risposta è presto data! Ci mette molto se non tantissimo il cervello.

 

riflessione per me interessante ma a canone inverso rispetto a quello che io e altri scrivono in merito già da molto. Proprio ora sto ascoltando Barbara Hewitt (Madame) nei primi preludi del clavicembalo ben temperato (J.S. Bach) con il mio impianto (lettore Koale Tube - ampli classe A - Bc ex 362 - diffusori Gato audio FM15

 

Parte di essi li ho ascoltati presso la sala Verdi qui a Milano - ovviamente sono ricordi ma una buona verosomiglianza con l'evento reale c'é:

 

- la classe A  permette un timbro - una texture del suono notevole - il pianoforte da riprodurre è una gran carogna

- i diffusori (anche se de 2 vie) dal costo di uno stipendio medio impiegatizio, riescono a dare un ottimo risultato

 

Quindi: nella realtà il pianoforte e la superficie inviluppo intorno a lui, emette   un campo sonoro complicatissimo tridimensionale - ma evidentemente (per me) la ricostruzione timbrica e scenica del suono con l'effetto stereo e con sorgenti semi puntiformi coerenti ben fatte, riesce a creare una gran bella illusione ; molto di più per me che con impianti complessi a x vie a y subwoofer - con z amplificatori etc....etc ....

 

Come a dire che a volte la semplicità se un poco pensata può portare a risultati rilevanti - da lì per me il vero motivo del successo dei diffusori bookshelf 

 

 

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