Velvet Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 Pro ovviamente, ma in italia sarebbero da rivedere profondamente. Anzi, sarebbero da rivoltare come un calzino. Personalmente mi piace molto il modello partecipativo tedesco. 1
wow Inviato 11 Ottobre 2021 Autore Inviato 11 Ottobre 2021 Personalmente rimprovero ai sindacati la corsa al ribasso, per esempio, nel settore della scuola: lavorare tutti, lavorare (e guadagnare) meno.
Questo è un messaggio popolare. dago Inviato 11 Ottobre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Ottobre 2021 Allo stato completamente inutili ed inefficaci, così come sono. Il sindacato (di lotta?) forse ebbe un suo perchè fino a trenta, quaranta anni fa, quando conseguì anche significative conquiste. Oggi, e da un bel po', sono inutili, arcaici ed autoreferenziali. Poca voce in capitolo (anzi nessuna), poca voglia di sporcarsi realmente le mani e di mettersi "contro" e d'altro canto, ed a loro parziale discolpa, a chi interessa più se indicono uno sciopero? Non certo alla classe diciamo padronale (che ne è contenta, risparmia e non vede l'ora di disfarsi di qualche lavoratore specie nelle grandi realtà), nè al pubblico che manco se ne accorge... pubblico che viceversa se ne accorge solo quando si blocchino dei servizi essenziali ed allora lo scioperante diventa nemico, altro che solidarietà. Il concetto di rappresentanza (e tutela ecc.) deve evolversi; come? Bella domanda. 3
lampo65 Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 E quando si occupano troppo dei loro iscritti e di chi il lavoro ce l'ha non va bene...e quando invece lavorare meno per lavorare tutti, non va bene... È in crisi la rappresentanza TUTTA. Stamani sentivo Spezia su radio 24 arrabbiarsi con uno che ce laveva coi sindacati che non hanno ottenuto il tampone gratis, ed era giusto assaltare la CGIL... Eh beh, quando per anni racconti tutti i giorni che non va bene niente, i magistrati, i politici, i sindacati, la pubblica amministrazione, la scuola, i professori ( gli imprenditori, ecco quelli sono bravi )...basandoti sulle notizie che inevitabilmente trovi su un giornale nazionale tutti i giorni, poi non ti lamentare se la gente non distingue nemmeno i ruoli, non sa cosa può fare un sindacato, o che non va bene niente, si può sfasciare tutto. 2
extermination Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 I sindacati hanno meno " forza" teorica di un tempo e di quella forza teoricamente disponibile ne utilizzano meno di un tempo ..senza escludere che in molte circostanze mangiano assieme ai "padroni " raccogliendo solo le briciole ( per coloro che rappresentano) 1
maurodg65 Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 Basta guardare a come è regolata la rappresentanza sindacale e come funziona nella pratica in altri paesi, come la Germania ad esempio, da noi sono utili solo a giustificare la loro sopravvivenza.
Questo è un messaggio popolare. Martin Inviato 11 Ottobre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Ottobre 2021 I sindacati, al di la di ridicoli tentativi, sono rimasti fermi al modello della fabbrica novecentesca: Mansionari, tempari, gerarchie fisse, orari scolpiti nel granito. A voler essere generosi è un modello tramontato da almeno 30 anni a favore del "tutti fanno tutto a seconda di quello che serve e quando serve". Sono sostanzialmente avversi alla contrattazione individuale (nei paesi scandinavi, poderosamente sindacalizzati, è considerata invece cosa di estrema sinistra, li sono le c.d. associazioni datoriali a spingere per la contrattazione collettiva, e sono puntualmente assaliti alla giugulare dai sindacati più "rossi". Roba da far piangere Landini) Ho fatto il rappresentante sindacale anni fa (89-92) fa, dove c'era ancora parte di quel lavoro "di fabbrica" cui accennavo prima, tuttavia già allora quando c'erano da discutere minimi termini di flessibilità il sindacato si squagliava come neve al sole. Un esempio: Le maestranze trasfertiste chiedevano una settimana di 4ggx10 ore, l'azienda era d'accordo, la fiom fece muro: Non poteva permettersi di appoggiare in prima battuta qualcosa che anche l'azienda approvava. Non era esito di regolare contrattazione su "piattaforma di rinnovo aziendale". Mancavano evidentemente le riunioni-fiume alla camera del lavoro tra camicie dall'ascella pezzata, portacenere ricolmi di cicche, maniche avvolte e cravatte smollate. Un infinito mondo di chiacchiere che non partoriva che topolini rachitici, e che strombazzava aumenti di poche migliaia di lire come fossero la presa della Bastiglia. A livello microsindacale, dal mero pdv del lavoratore, era fastidiosa l'incessante opera di difesa di imboscati, assenteisti, ladri, e chi più ne ha più ne metta. Si tratta di enti, e lo dico con rammarico, per i quali ho perso quasi totalmente la fiducia. Peraltro pure "a sinistra" si sono fatti ormai sorpassare da cobas e usb come "protettore di prima istanza" agli occhi dei lavoratori. 5
audio2 Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 il punto è che il mondo sindacale è trasversalmente odiato dalla maggioranza della popolazione. già farli diventare non dico simpatici ma neutri aiuterebbe non poco. ovvio che se poi sono li solo per fare carta, dove vado io per esempio prendono 24 euro fissi a pratica, ed è tutto combinato ad arte in modo che ci devi andare più e più volte quindi 24 x n e queste carte non risolvono e i costi e gli appuntamenti e le file, tutto fa brodo.
audio2 Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 poi per esempio hai bisogno di farti fare le pratiche per i voucher agricoltura ( cd libretto famiglia ) vai li, eh ma noi non le facciamo mica queste cose qua, deve andare da un consulente del lavoro.
audio2 Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 infine anche da un punto di vista personale fanno a gara con i politici a chi fa er mejo der bigoncio. l' ex sindacalista capo di prima della cisl, 336 mila euro l' anno di stipendio, più di mattarella e poco di meno di un presidente degli usa. il cindacalista ora in voga, quello del cencio della miciura ( cit. ) mentre parla degli statali col sorriso tipo sorcio in bocca salta fuori con un eh ma a quelli giovani vanno affiancati gli anziani affinchè imparino come si fa. ( sia mai che per sbaglio quelli nuovi comincino con una insana voglia di lavorare ).
pino Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 Penso che l'inizio del distacco tra i Sindacati e la realtà lavorativa sia iniziato ufficialmente il 31 Luglio del 1993. Decine di milioni di lavoratori furono invitati da tutte le sigle sindacali a votare all'unanimità contro l'introduzione del lavoro interinale,l'abolizione della scala mobile e altri diritti ( governo Amato). Bruno Trentin che rappresentava ( avrebbe dovuto rappresentare )questi milioni di lavoratori,firmó a favore dell'introduzione. Fu una grande delusione,una pugnalata alla schiena,da parte di tutti fu tolta l'adesione alla tessera sindacale ( ad eccezione dei sindacalisti interni ). Lo stesso successe in tutte le altre aziende del privato. Oggi le aziende devono fare i conti con la concorrenza dei paesi in via di sviluppo,possono concedere poco,se poi vanno in rosso chiudono,scioperi o meno. Trenta anni fa, si aveva ancora potere di contrattazzione,ma come ho scritto sopra chi ci rappresentava ci ignorò. 1
Peuceta Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 Sindacalisti ...... dovrebbero essere tutti quanti condannati a lavori forzati (gratis). 1
Velvet Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 41 minuti fa, pino ha scritto: e altri diritti Si, tipo le baby pensioni a 38 anni con 20 di pseudocontributi. Avessero abolito prima certi "diritti" (la scala mobile, altra follia tutta italiana) le generazioni future non si sarebbero ritrovate un debito sul groppone spaventoso. 1
bungalow bill Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 Sono contro . I sindacalisti bisogna mandarli a lavorare nei campi con pochi euro all'ora . 1
pino Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 @Velvet Di fatto i vari governi succeduti han continuato a togliere diritti,hanno aumentato il carico fiscale dei lavoratori dipendenti,permettendo di introdurre tasse aggiuntive,regionali e comunali,aumentando il costo del lavoro,il carovita,ma non gli stipendi. Arriviamo così al Job Act , alla precarizzazzione estrema a stipendi da 1000 euro. I soldi son stati dilapidati da cattive amministrazioni,sprechi e altro,non certo per i pochi vantaggi che i lavoratori dipendenti hanno avuto da metà anni 70 agli inizi degli anni 90,e in quegli anni il lavoro in fabbrica era molto pesante poco salubre e poco automatizzato.
GianGastone II Inviato 11 Ottobre 2021 Inviato 11 Ottobre 2021 Mi sa che tra le innegabili varie non conoscete come pensano e si comportano i singoli indipendentemente da ogni: non possiedono il benche' minimo senso della partecipazione alla tedesca (per fare un esempio cosidetto virtuoso), fotti tu che fotto anche io, azienda e collEghi che sia. Siete teorici senza conoscere la realta'. 1
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