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Il criminale Andrea Graziani, generale


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Inviato

 

NON SI ERA TOLTO IL SIGARO DALLA BOCCA AL PASSAGGIO DEL GENERALE  GRAZIANI, PER QUESTO L'ARTIGILIERE ALESSANDRO RUFFINI VENNE FUCILATO

“Noventa di Padova, 3 novembre 1917 ore 16.30 circa. Il generale Andrea Graziani di passaggio vede sfilare una colonna di artiglieri da montagna. Un soldato, certo Ruffini di Castelfidardo, lo saluta tenendo la pipa in bocca. Il generale lo redarguisce e riscaldandosi inveisce e lo bastona. Il soldato non si muove. Molte donne e parecchi borghesi sono presenti. Un borghese interviene e osserva al generale che quello non è il modo di trattare i nostri soldati. Il generale, infuriato, risponde: “Dei soldati io faccio quello che mi piace” e per provarlo fa buttare contro un muricciuolo il Ruffini e lo fa fucilare immediatamente tra le urla delle povere donne inorridite. Poi ordina al T. colonnello Folezzani (del 280 artiglieria campale) di farlo sotterrare: “È un uomo morto d’asfissia” – e, salito sull’automobile, riparte. Il T. colonnello non ha voluto nel rapporto [porre] la causa della morte. Tutti gli ufficiali del 280 artiglieria campale possono testimoniare il fatto."

La triste vicenda di Alessandro Ruffini viene così raccontata dal giornale socialista “L’Avanti!” il 28 luglio 1919. Il generale Graziani, lungi dal fornire alcuna giustificazione all’evento nei giorni seguenti rincara la dose dalle pagine de “Il Resto del Carlino” e dello stesso quotidiano del PSI. Egli infatti sostiene che mentre era in piedi sull’automobile, ad osservare la sfilata delle sue truppe udì dei soldati “ pronunciare ripetutamente – rivolti ad un compagno – le parole: ‘levati il sigaro, levati il sigaro.” Andrea Graziani rivolse allora lo sguardo a Ruffini e convinto di scorgere sul suo volto un sorriso beffardo non ci pensò due volte a farlo fucilare.
“Valutai tutta la gravità di quella sfida verso un generale […], valutai la necessità, secondo la mia coscienza, di dare subito un esempio terribile atto a persuadere tutti i duecentomila sbandati che da quel momento vi era una forza superiore alla loro anarchia […] Legato il soldato dai carabinieri della scorta, lo ho fatto immediatamente fucilare contro il muro della casa vicina; tutto ciò si è svolto nel tempo di quattro o cinque minuti.”
Graziani infine negò di aver fatto occultare l’accaduto e dichiarò solennemente che tutto ciò è avvenuto “per il bene della Patria in pericolo”.

Così moriva Alessandro Ruffini, 23 anni, crivellato dai colpi dei carabinieri su un muro di Noventa.
La sua colpa aver tenuto un sigaro o una pipa in bocca e forse, forse, aver fatto un sorriso di troppo.

Cannibali e Re

Anni dopo il generale Graziani morirà cadendo da un treno tra Prato e Firenze. Su questa vicenda abbiamo scritto un racconto breve, il Volpe. Trovate qui la trilogia dei nostri racconti: https://bit.ly/3G0yLPe

 

Inviato

Lo fece pure fucilare alla schiena.   Nello stato maggiore italiano i casi psichiatrici non erano pochi, e dopo la disfatta di Caporetto si accanirono nel peggiore dei modi. 

Inviato

E poi c'è ancora qualche imbecille che si dispiace perché il fascismo è finito, e cerca di perpetuarne i "valori", perché il fascismo ha fatto anche cose buone. Sì, vallo dire a Ruffini o a Don Minzoni. Per fortuna questa ideologia è destinata a scomparire assieme a questi sciagurati che vivono nel passato, al punto da potersi definire morti che camminano.

  • Thanks 1
Inviato

Qui si prova che il fumo fa male. 

A parte l'umorismo macabro, la prima guerra mondiale è stato il delirante campo d'azione di una catena gerarchica inetta, criminale e cialtrona.

A partire dalle decimazioni, passando dalle tragiche bravate di d'annunzio e finendo con le brigate di fanti meridionali mandate contro le trincee austriache semplicemente per assorbire il fuoco nemico, permettendo ai successivi reparti di superare i reticolati passando su strati di cadaveri di compatrioti.

Poi sappiamo quale fu la guerra coloniale di questo criminale fino all'epilogo politico nell'MSI. 

 

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.fanpage.it/esteri/quando-gli-italiani-in-3-giorni-massacrarono-30mila-uomini-donne-e-bambini-innocenti-in-etiopia/&ved=2ahUKEwiwiuyzmv3zAhUS3qQKHd6fBi04ChAWegQIHxAB&usg=AOvVaw1QNHhv0gxeFKw-djyNt7zL

 

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  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, stanzani ha scritto:

Noventa di Padova, 3 novembre 1917 ore 16.30 circa.

1917… Ruffini … fascismo… mumble mumble 🤔

🙄

Inviato

il fascio di azione rivoluzionaria nasce nel 1914... mumble mumble sta cippa...

  • Haha 1
briandinazareth
Inviato
5 minuti fa, Jack ha scritto:

1917… Ruffini … fascismo… mumble mumble 🤔

 

beh, graziani è stato un elemento di spicco del fascismo. dice nulla l'abissinia?

del resto da una bella personcina del genere cosa ci si poteva aspettare?

 

 

Inviato

@Jack ma cosa mi menzioni? hai letto cosa ho scritto? somaro lo dici ai tuoi pari

Inviato
1 minuto fa, wow ha scritto:

Se non bastasse è stato repubblichino e presidente onorario del msi. 

Antonio razzo anche ti ci metti ? Son due Graziani diversi!!!😂😂

briandinazareth
Inviato

 jack ha ragione, è un altro generale graziani. 

ma, ovviamente, fascista entusiasta pure lui 😂

del resto cosa aspettarsi da un personaggio del genere? 

diciamo che la difesa a prescindere del fascismo ha preso un'altra toppa 

Inviato
Adesso, Jack ha scritto:

Son due Graziani diversi!!!

 

si ma io parlavo della data secondo te incongruente con il fascismo

cosa diamine mi quoti a fare per parlare di ciccio graziani?

Inviato

Non conoscevo l'episodio riportato dall'opener e pensavo si trattasse del famigerato rodolfo graziani. 

Però le considerazioni su l'alto  comando italiano della 1ww restano 

Inviato

@lello64 ma ancora parli?! 😂😂😂

2 minuti fa, wow ha scritto:

Però le considerazioni su l'alto  comando italiano della 1ww restano 

Assolutamente. Però non c’entrano niente col fascismo. 


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