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Melius Club

Sanyo rd 5015


transcriptor

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Inviato

Salve, ho ritrovato in rete le immagini e il modello di un tape deck posseduto anni fa ( inizio anni 80 ) di cui avevo perso non il ricordo ma i sopracitati dati identificativi. Posto in immagine e chiedo a Voi se ne avete memoria.

Curiosando in rete ho trovato dei commenti lusinghieri non sul modello da me posseduto ma sul marchio.

Una cosa curiosa è stato anche il rapido declino fino alla chiusura dell azienda propio dopo aver conseguito dei successi!F98EBB59-52F4-4CA5-AFDD-C4080C100489.jpeg.6f34ea53ed6cc1acd9b90392a882fe31.jpeg

oscilloscopio
Inviato

@transcriptor  Ho un Sanyo RD-303, macchina basica e leggerina ma esteticamente apprezzabile, a livello sonoro non fa urlare al miracolo ma comunque si difende abbastanza bene

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  • Thanks 1
Inviato

@oscilloscopio bella con i V meter la mia aveva la fila di led verdi meno affascinante. Se ti capita prova a leggere la storia del marchio, è curiosa e intrigante

  • Thanks 1
Inviato

Il mio primissimo registratore a cassette (mono) fu proprio un Sanyo, il modello M-48M (usava 4 pile minitorcia, ne ho consumato a carrettate prima di comprare, qualche anno dopo, un alimentatore alla GBC). Fedele compagno per lunghi anni (me lo comprò mio padre, forse avevo 7 o 8 anni) fu protagonista di "clamorose" registrazioni di Hit-Parade con Lelio Luttazzi alla radio con il microfono in dotazione e altrettanto clamorose "zittite" a mia madre che parlava mentre registravo... 😄 Mi ricordo che usavo le primissime cassette vergini Philips, che già al tempo, seppur modeste, erano ben superiori alle coeve BASF (che sono sempre state una schifezza, dalla notte dei tempi 😂 ). Ma più che altro, compravo (pochi) nastri preregistrati: peccato che non ne abbia più nemmeno uno. Per la cronaca, le Philips di quel modello da 60 minuti erano rosse, le 90 blu, le 120 verdi.

sanyo.jpg

philips.jpg

  • Amministratori
Inviato

@transcriptor il modelo produttivo jap era legato ai numeri, le grnadi case per ogni modello dovevano vendere migliaia di pezzi al mese, sotto n certo plafond nepure considravano la produzione. La progressiva riduzione del mercato ha portato alla chiusura di anti marchi storic, hanno retto quelli con una produzione iversificata (technics, yamaha sony ecc). Anche pioneer e onkio,nonostante prodotti di siccesso oggi paiono in difficoltà

Inviato

Riguardando questi vecchi modelli di deck mi chiedo se si fosse raggiunto l’apice della loro evoluzione ( in termini di qualità) o se ,si fosse proseguito, vi fossero stati ulteriori margini di aumentare la loro bontà.

Forse di tutti i dispositivi hi fi erano quelli nati più deficitari ma con il tempo si sono evoluti più degli altri in termini non tecnici ma di reale qualità d ascolto.

Le risposte in frequenza di altri apparecchi poco sono mutate nel tempo a differenza dei deck.

Eppure , anche se scomparsi dalla produzione rimangono delle immagini iconiche del passato che stentano a scomparire del tutto come invece accade x altre merci.

Se qualche mio conoscente viene a trovarmi e lo alieto al suono di musica riprodotta da un deck scatta un meccanismo di fascinosità rara x altre oggetti!

Inviato

@transcriptor

11 ore fa, transcriptor ha scritto:

Se qualche mio conoscente viene a trovarmi e lo alieto al suono di musica riprodotta da un deck scatta un meccanismo di fascinosità rara x altre oggetti!

Verissimo, forse perché alle cassette è generalmente associata la gioventù dei sessantenni, di cui faccio parte. È anche il comparto hifi dove ci sono stati miglioramenti realmente tangibili ed udibili anni dopo anno: i tuner hanno suonato più o meno tutti uguali, idem per gli amplificatori (a parte le ovvie, seppur minime, variazioni timbriche tra l’uno e l’altro), l’unico comparto dove le variazioni e le evoluzioni sono state clamorose è stato quello dei deck a cassette e dei relativi nastri (forse nei nastri l’evoluzione è stata ancora più eclatante). Chi ascolta il mio Studer non può credere che a riprodurre musica sia una cassetta, ma la “dura realtà” è quella… anche top di gamma dell’epoca di altri marchi suonano molto, molto bene. Le cassette sono state sempre sottovalutate da una sorta di snobismo tecnologico e audiofilo che, specie dalla metà degli ‘80 in poi, non ha veramente avuto alcuna ragione d’essere. 😉

  • Melius 2

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