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Melius Club

Provenienze e "transizione ecologica"


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Inviato

La tanto auspicata e incensata “acqua pubblica” perde nelle condotte colabrodo oltre il 40% dell’acqua trasportata. 
E io mo’ dovrei andare in giro puzzando per risparmiare un milionesimo di tutto questo spreco senza senso? 
Tra l’altro qua è pure un errore perché abbiamo i bacini che traboccano e l’acqua va consumata. Si deve consumare altrimenti la devono scaricare nei corsi d’acqua 

 

Inviato
4 ore fa, briandinazareth ha scritto:

non lo sapevo, ma perché? per cosa s usa tutta quell'acqua?

Anche l'acqua minerale è una paturnia tipicamente italiana, nessuno ne consuma più di noi. La cosa è aggravata dal fatto che disponiamo in gran parte di acqua del rubinetto di ottima qualità a costi irrisori.  L'acqua minerale richiede bottiglie, imballi, trasporti, e per legge le buttiglie devono essere sottoposte a due risciacqui con l'acqua in etichetta prima del riempimento tappato immesso in commercio. 

Ci si chiede: Quanto pagherà big-mineral le concessioni minerarie ? E' presto detto: Una mazza. I ricavi di vendita superano i 190 euro per ogni euro di concessione pagato.

Inviato

@Jack il mio è un delirio scherzoso, ma non credo che si discosti molto dalla realtà...credi davvero che oggi, anche con l'impegno dei governi (ammesso che si impegnino...), si possa preservare il pianeta? Anni e anni di inquinamento sconsiderato, e oggi,  che la vacca è uscita dalla stalla, chiudiamo la porta (è un detto della mia zona, per dire che ormai è troppo tardi...).

7 miliardi di persone hanno bisogno di tutto per la sopravvivenza (e alcuni neanche ce l'hanno), pensi che sia prodotto da industrie e aziende green?😁

Inviato

@ulmerino Penso, purtroppo che tu abbia ragione su tutto, ormai è troppo tardi per tutto, bisognava iniziare a pensarci 50 anni fa con politiche adeguate, non solo industriale, ma anche sociali…si doveva evitare a tutti i costi di arrivare a 7 miliardi di abitanti, la prima fonte di inquinamento, infatti, è l'uomo stesso…

Inviato
8 ore fa, Martin ha scritto:

L'acqua minerale richiede bottiglie, imballi, trasporti, e per legge le buttiglie devono essere sottoposte a due risciacqui con l'acqua in etichetta prima del riempimento tappato immesso in commercio

con le gassate è anche peggio perchè oltre a tutto questo li dentro ci finisce lo zucchero e basta pensare a come lo fanno e da cosa lo ricavano. quindi secondo me i 7 litri per bottiglia sono molti

ma molti di più.

Inviato
8 ore fa, Martin ha scritto:

L'acqua minerale richiede bottiglie, imballi, trasporti,

Anche qui, una cosa che non dice mai nessuno ma che potrebbe essere fatta domani e sicuramente più utile ed efficace per l'ambiente e gli oceani delle automobiline a pile: obbligo del contenitore in vetro con cauzione.

Basta plastica per i liquidi alimentari di ogni specie, acqua compresa.

 

 

Eh ma poi l'industria del PET, i cindacati, la mammina pancina che fa fatica a portare la spesa...

 

Inviato
9 ore fa, Jack ha scritto:

Tra l’altro qua è pure un errore perché abbiamo i bacini che traboccano e l’acqua va consumata. Si deve consumare altrimenti la devono scaricare nei corsi d’acqua 

Cosa che ho detto anch'io. Se a Milano si riducono i consumi ci troviamo tutti i seminterrati sott'acqua.

Inviato
16 minuti fa, Velvet ha scritto:

Anche qui, una cosa che non dice mai nessuno ma che potrebbe essere fatta domani e sicuramente più utile ed efficace per l'ambiente e gli oceani delle automobiline a pile: obbligo del contenitore in vetro con cauzione.

Quella del vetro è meno ecologica di come la raccontano: Il vetro pesa da 20 a 50 volte la corrispondente bottiglia in pet e di pari passo va l'energia legata agli oneri di trasporto, ai quali si aggiungono quelli del ritorno e ritrattamento dei vuoti.  Ovviamente il pet non deve essere disperso in ambiente, ed è fondamentale un corretto ed esteso sistema di riciclo. 

Inviato

Interessanti tutti i vostri contributi, grazie.
 

Credo di aver già scritto altrove, e qui lo ribadisco, che finché ci occupiamo dei massimi sistemi non combiniamo un tubo.

Premessa: sono molto poco convinto che le cause di questo riscaldamento siano entropiche, né esistono prove che lo siano. Il clima è troppo complesso per permetterci certezze. Ma facciamo finta di crederci.

Sono invece convinto che stiamo facendo molto per distruggere il nostro pianeta coi rifiuti, ad esempio, e con gli sprechi.

E qui bisognerebbe lavorare molto di più. Soprattutto sugli sprechi di materie prime non rinnovabili, tipo petrolio, minerali e metalli rari. 
 

Per quanto riguarda l'acqua, capisco che sia un nonsenso usarne 7 litri per venderne un litro, ma teniamo anche conto che l'acqua di sorgente, se non si usa va ugualmente sprecata per vie naturali. Nessuno si sobbarca il costo di riempire centinaia di autobotti per portarla ogni giorno in Puglia o Sicilia, dove a volte manca.

D'accordo invece coi vuoti a rendere in vetro, che oltretutto rimane più buona (vale anche per il latte e tutte le bibite gassate. Vuoi mettere il sapore della bottiglietta di Coca Cola in vetro? Non c'è paragone con quella in lattina o plastica).

Inutile farci belli perché ricicliamo la plastica, con un processo energivoro. Se ne produciamo meno, i risultati sui risparmi di petrolio diventano notevolissimi, ed i mari ringraziano.


Io forse sarò un tipo sospettoso, ma questo improvviso scatenamento verso la riconversione-lampo, mi puzza di enorme business. Di creazione di nuovi mercati, in un mondo saturo dei consumi tradizionali.

Poco male, è sempre andata così e continuerà a succedere, vorrà dire che se abbiamo due soldi li investiremo in queste nuove attività, ma vediamo di non fare la solita figura degli allocchi che si bevono tutto ciò che viene loro offerto. Basta esserne consapevoli.

Manteniamo la calma, che qui mi pare che si stia correndo tutti in ordine sparso, e non va bene.

E lasciamo perdere la decrescita, che di San Francesco, nella Storia, ce n'è solo uno.

 

  • Melius 2
Inviato

@Martin Temo che a costo zero non vi sia nulla, se non cessare i consumi, che non mi pare una via praticabile.

Inviato

Il discorso è complesso, e le implicazioni potenzialmente terrificanti.

Ad esempio l’industria del riciclo e l’economia circolare, argomenti che conosco direttamente abbastanza bene, richiedono generalmente grandi quantità di energia e, salvo pochi prodotti (alcuni metalli), sono generalmente antieconomiche rispetto alla produzione primaria.

Di pochi giorni fa la notizia, passata al TG , che nel deserto di Acatama (Messico), sono riversate tonnellate di indumenti di scarto provenienti da tutto il pianeta. Tutti noi contribuiamo con le nostre abitudini di consumo. Ricordatela dimensione degli armadi nelle case dei nostri genitori e nonni, anche benestanti?

 

  • Melius 2
Inviato
12 minuti fa, Martin ha scritto:

Quella del vetro è meno ecologica di come la raccontano: Il vetro pesa da 20 a 50 volte la corrispondente bottiglia in pet e di pari passo va l'energia legata agli oneri di trasporto, ai quali si aggiungono quelli del ritorno e ritrattamento dei vuoti.

Mah, il vetro può essere riciclato ennemila volte con un semplice processo di sterilizzazione. Il pet richiede pulizia, fusione, termoformatura ecc.

Credo che il bilancio sia nettamente a favore del  primo. Non è che in nord europa dove riutilizzo e cauzione del vetro sono religione siano necessariamente fessi, credo.

Ovvio che va disincentivato il consumo ad cazzum di bibitaglia in genere, e su questo forse un bel bottiglione da 1 litro in vetro da portarsi in tasca può aiutare.

Inviato
6 minuti fa, ninomau ha scritto:

Ad esempio l’industria del riciclo e l’economia circolare, argomenti che conosco direttamente abbastanza bene, richiedono generalmente grandi quantità di energia

Appunto. Qui non si capisce ancora che la miniera del futuro è il minor utilizzo, non il maggior riciclo di monnezza inutile.

Inviato

Intanto per scrivere e cazzeggiare stiamo consumando energia.

Inviato

@ulmerino Purtroppo il quadro che dipingi è assolutamente realistico ma non voglio e non posso lasciarmi travolgere da questo. Io penso che sia un lungo cammino e che la tecnologia ci aiuterà nel percorso. Non credo che la soluzione sia la rinuncia tel quel perché la rinuncia non convince la gente a cambiare comportamento.

Si devono e si possono fare le stesse cose con impatti di 4-5 volte più bassi... il riscaldamento domestico docet ad esempio. Il comportamento va guidato, indirizzato, con l’unico mezzo che il popolo capisce: il portafoglio, ma in modo intelligente non vessatorio. 

Togliere stupide tasse usate per pagare vizi e stipendifici basate sul valore economico e mettere tasse basate sull’impatto energetico e ambientale.

Via l’IVA sul prezzo e dentro una tassa sulla differenza tra peso netto e peso lordo di un bene confezionato, via imposte di registro ed imu e dentro una tassa sul consumo al mq ogni abitazione. Parametri catastali basati sull’APE per esempio (e già si inchiulerebbero i rottami del centro che pagano niente, valgono tanto ed impattano come opifici degli anni 60)

Industria: via l’Irap e dentro tassa sui consumi energetici ed emissioni di introito doppio o triplo. Tasse sull’importazione basate sugli stessi parametri sennò non importi...

Robe cosi insomma. 

Ma son fiducioso per i giovani anche perché sono molto ma molto più sensibili delle nostre generazioni e le scuole, una volta tanto, soprattutto elementari stanno facendo un gran lavoro per sensibilizzare.

Sono fiducioso sui giovani... se penso a quanto ignoranti e menefreghisti inconsapevoli eravamo noi e quanto non lo sono loro divento più fiducioso

Inviato
17 minuti fa, Velvet ha scritto:

Appunto. Qui non si capisce ancora che la miniera del futuro è il minor utilizzo, non il maggior riciclo di monnezza inutile.

E' notizia recente ad esempio che la Cina non voglia più rifiuti elettronici che gli arrivavano da tutto il mondo e in particolare i ricarica batterie dei telefoni cellulari smartphone tablet e personal pc vari, ma possibile che Samsung Nokia Apple etc etc non siano in grado di standardizzare un pacco batterie e che quindi qualsiasi caricatore vada bene per tutti? E' solo un esempio ma se ne potrebbero fare a centinaia.   

Inviato

@ferrocsm certo che sono in grado. Ma se non vengono obbligati dai consumatori non lo fanno. I consumatori li obbligano se ne hanno convenienza. La convenienza si genera con la tasassazione (questa si utile non l’irap o l’iva). Caricatore standardizzato passa, caricatore proprietario 5€al pezzo, anzi 20-30. Vediamo cosa compera la gente poi.

La tassazione ora è folle e indirizzata a caxzo... quindi non c’è spazio per quella a scopo ecologico. Abbattere l’una per calare pesante l’altra.

Non è la ricchezza delle persone il brutto del mondo bensì l’impatto che ognuno ha sull’equilibrio ecologico.

 

Inviato

@Jack ammiro il tuo ottimismo, che si contrappone al mio menefreghismo...l'inquinamento non lo fa l'uomo medio, con le auto o con i termosifoni...ma gli aerei, le petroliere, le navi,i naufragi con sversamento di petrolio, le industrie che scaricano qualsiasi cosa nei fiumi, ecc...noi siamo un granello di sabbia e per quanto possiamo impegnarci andrà solo a peggiorare...

Ho 50 anni e ho assistito a un cambiamento radicale dove vivo...c'erano campi dappertutto, si giocava tra erba, terra, a pallone, con le biciclette...oggi non è rimasto quasi nulla...tutto cemento, quartieri nuovi, e parlo di un paese che 30 anni fa aveva 1000 abitanti...0ggi ne ha 7000...e  dove abito è ancora vivibile...

Nella mia zona ad esempio, ci sono colline fatte di scarti di vernici e altre porcherie(nascoste dalla terra dagli anni 70), o vogliamo parlare delle industrie dell'amianto nel centro di Ascoli o delle industrie farmaceutiche che in passato (forse anche adesso) hanno sversato sostanze nocive nel fiume Tronto, falde acquifere inquinate e contadini che annaffiano le piante tramite acqua contaminata? E parliamo della mia zona, scarsamente popolata...

Gli effetti si vedono nel lungo termine e dureranno chissà quanto...figuriamoci in tutto il mondo...il senso di impotenza ti assale, fare quello che ci piace e fregarsene è la miglior difesa per vivere quello che ci resta...

Poi è il mio modo di pensare, sbagliato magari...

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