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L'analfabetismo scientifico del classico: l'origine dei noncielodicono?


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Inviato
4 ore fa, lufranz ha scritto:

disse più o meno "voi partite avvantaggiati, non avete competenze di matematica sbagliate da destrutturare come i vostri colleghi dello scientifico e dell'itis ma avete metodo di studio, vi troverete meglio e concluderete il corso in percentuale maggiore rispetto a loro".

sono le mie stesse considerazioni.

Io ho fatto il classico ITIS con indirizzo informatico e la salvezza di chi ha fatto quella scuola e' solo il triennio di informatica dove si usava il ragionamento e l'intuizione in alcune materie. Almeno quello , non era tutto "nozionismo".

Ricordo benissimo il prof di informatica che parlava della superiorita' del Liceo classico perche' forniva metodo e preparava la mente dello studente allo studio e l'analisi. Insomma la base per l'universita'che sarebbe seguita dopo.

Ed era cosi'.

 

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, vizegraf ha scritto:

Spiccato "Sense of humor"  ...

 

anche questa è una scappatoia spesso usata, far finta che sia humor. un classicone 😂

rimane il fatto che definire l'inglese lingua da bottegai èun problema culturale di chi compie l'affermazione.

Inviato

non ho letto tutta la discussione.

Ho visto la foto di diegofuffaro matrice dei tanti diegofuffaro qualunque.

Ammettendo che creda veramente a quello che dice quando apre bocca e' la palese espressione/dimostrazione come la cultura non salvi dall'essere covidiota. Perche' e' sbagliato l'assunto di base.

Un covidiota e' covidiota indipendentemente dal suo livello di cultura.

E' una questione legata al carattere e la psicologia della persona.

Per dire , il medico di base di mia moglie ha rischiato di morire con il covid . E' un novax convinto e non si vaccinerebbe ancora oggi se potesse tornare indietro.

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, criMan ha scritto:

Un covidiota e' covidiota indipendentemente dal suo livello di cultura.

E' una questione legata al carattere e la psicologia della persona.

Per dire , il medico di base di mia moglie ha rischiato di morire con il covid . E' un novax convinto e non si vaccinerebbe ancora oggi se potesse tornare indietro.

 

questo è vero, però statisticamente pare molto stretta la relazione tra essere novax e cultura, conoscenza scientifica e capacità di ragionamento. 

potremmo dire che la cultura non ci salva necessariamente ma aiuta moltissimo.

Inviato

 

3 ore fa, lufranz ha scritto:

Molti dei miei colleghi ingegneri vengono dal classico come me. Alla prima lezione di analisi matematica il prof chiese alla platea (oltre 300 anime, o forse animali) la scuola di provenienza. Quando si alzarono una trentina di mani del classico ci furono parecchi sorrisini di compatimento, ma lui (il temibile Beppe Modica) disse più o meno "voi partite avvantaggiati, non avete competenze di matematica sbagliate da destrutturare come i vostri colleghi dello scientifico e dell'itis ma avete metodo di studio, vi troverete meglio e concluderete il corso in percentuale maggiore rispetto a loro". Scoprimmo presto con piacere (gli altri invece con dispiacere) che aveva ragione.

Vero, ho un paio di esempi tra i miei familiari usciti dal classico e laureati in ingegneria e medicina... Però alla fine stiamo parlando di una preparazione finale scientifica e non umanistica ...

Cioè stiamo dimostrando che gli studi di carattere tecnico scientifico non sono solo alla portata di diplomati allo scientifico o negli istituti tecnici, ma anche per chi esce dal classico che, secondo il luogo comune, acquisisce un solido metodo di studio.

Però, il tema del dibbbattito verte su quale tipo di "educazione" consente di affrontare meglio la complessità della vita.

Io renderei obbligatorio il biennio di ingegneria prima dell'asilo. 😄

Tu? 😉   

briandinazareth
Inviato
Adesso, wow ha scritto:

Però alla fine stiamo parlando di una preparazione finale scientifica e non umanistica ...

Cioè stiamo dimostrando che gli studi di carattere tecnico scientifico non sono solo alla portata di diplomati allo scientifico o negli istituti tecnici, ma anche per chi esce dal classico che, secondo il luogo comune, acquisisce un solido metodo di studio.

 

esattamente, col caveat di prima sull'impatto della terribile combo classico/ingegneria sull'equilibrio umano di tante persone 😂

 

2 minuti fa, wow ha scritto:

o renderei obbligatorio il biennio di ingegneria prima dell'asilo. 😄

 

se a scuola si studiasse un po' di logica, seriamente, non avremmo bisogno neppure di questa tua perversione 😂
 

Fabio Cottatellucci
Inviato
59 minuti fa, Velvet ha scritto:

PS la lingua della scienza negli ultimi 50 anni è l'inglese, col greco e col latino al limite ci si può divertire alle cene della confraternita.

Negli ultimi 50 anni.L'inglese va quindi bene per un sapere scientifico pret-a-porter 😉 
Ormai lo studiano tutti gli indirizzi, è la lingua dell'impero.

Inviato
2 ore fa, nullo ha scritto:

occasioni di vita, incontro e lavoro che ti stimolano e ti forgiano.

Si, la cultura umanistica da una “forma” a tutto cio’ che altrimenti resta rapsodico

Inviato
3 ore fa, Panurge ha scritto:

il 90% della popolazione che non capisce le proporzioni non è male come provincialità, e temo che sia molto più pericoloso per il paese rispetto a non conoscere i sette savi e la moglie di Socrate

 Siamo nell'era della tecnica non può che essere così. Però la tecnica non può essere il "fine", una volta fatto il vaccino, o aumentato il PIL, con ogni probabilità abbiamo bisogno di Socrate o di chi volete voi, com'era la moglie ?

briandinazareth
Inviato

ogni epoca ha la sua lingua franca e colta, che permetteva la comunicazione fra persone di cultura. 

se non la conosci perdi molte possibilità, anche solo di poter leggere direttamente cosa sta succedendo nel campo della conoscenza.

nella nostra epoca questa lingua è sicuramente l'inglese.

Inviato
1 minuto fa, lampo65 ha scritto:

com'era la moglie ?

Lui diceva: "Un tafano"

  • Haha 1
Fabio Cottatellucci
Inviato
12 minuti fa, wow ha scritto:

Però, il tema del dibbbattito verte su quale tipo di "educazione" consente di affrontare meglio la complessità della vita.

Io renderei obbligatorio il biennio di ingegneria prima dell'asilo. 😄

Tu? 😉   

Io ci andrei giù pesante con matematica e geometria dalle medie alla maturità, indipendentemente dall'indirizzo.

PS esistono Licei classici che integrano il programma con lo studio della matematica a pareggiare il programma dello Scientifico. Interessantissimo, purché rimanga poi tempo per vivere la propria gioventù. 

E non dimentichiamo che le superiori preparano alla vita, per la preparazione professionale c'è l'Università. Quindi non mi preoccupo della pronta applicabilità di quelc he si studia in un licelo; casomai, mi indigno perché la formazione culturale negli Istituti tecnici è terribilmente depressa, come se poi nella vita non servisse. Questo è davvero ottocentesco.

Inviato
39 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

l'accoppiata peggiore è certamente quella classico/ingegneria. 

Brutta cosa l'invidia!

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, lampo65 ha scritto:

Siamo nell'era della tecnica non può che essere così. Però la tecnica non può essere il "fine", una volta fatto il vaccino, o aumentato il PIL, con ogni probabilità abbiamo bisogno di Socrate o di chi volete voi, com'era la moglie ?

 

non confondiamo però scienza con tecnica. 

e direi che socrate ha decisamente fatto il suo tempo 😉 non perché non sia molto bello studiarlo, i filosofi classici mi sono sempre piaciuti tanto, ma perché anche nella logica,nella concezione della natura ecc. si fanno passi in avanti. 

intendo socrate per identificare quel rassicurante tentativo di riferirsi alla cultura totalmente stratificata e ormai obsoleta che è talmente acquisita da rappresentare uno sforzo intellettuale limitato.

Fabio Cottatellucci
Inviato
39 minuti fa, aldofranci ha scritto:

Ma infatti, in realtà è diventato una fabbrica di astrofisici. 

No, sereno, si rimirano statue di Cicerone dalla mattina alla sera. 

  • Haha 2
Fabio Cottatellucci
Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

se tu dici che gli economisti moderni, gli studiosi del comportamento ecc. non si basano su analisi quantitative stai dicendo una cosa non. solo falsa, ma che avvalora la tesi iniziale. 

Brian, nulla prescinde da un'analisi quantitativa.
L'errore è pensare che per riuscire a farla bisogni aver fatto lo Scientifico.

Inviato
3 ore fa, Martin ha scritto:

Il classico supera il 50% del totale medio, con prevalere del Centro-Sud

 Si sa che al Sud piace fare gli sboroni...

  • Haha 1
Fabio Cottatellucci
Inviato
2 minuti fa, maximo ha scritto:

Si sa che al Sud piace fare gli sboroni...

No, è che so' poetici di loro...

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