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Dobbiamo prepararci all'ennesima Alitalia? TIM non sta tanto bene...


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4 ore fa, Velvet ha scritto:

 l'attuale azionista di maggioranza relativa è francese. . Quindi di fatto lo sono già.

 

lo so ma nn sono pardoni al 100% come potrebbe accadere ora se kkr si prende tutto.

Nonostante le tariffe tra le più care,e gli aumenti del tipo o paghi o recedi,tim è sempre stata in passivo.

Han fatto l'errore di sottovalutare il fatto che nel nostro paese,la gente non si fida delle compagnie telefoniche,e delle loro miopi politiche.

Per questo motivo molti mantengono il mobile con scheda a credito prepagato.

Niente capestri,codicilli,raccomandate.

A un aumento delle tariffe a tappeto,( ovviamente senza aumento dei servizi )con l'intento di incrementare fatturato ed utili,per compensare l'inefficenza del carrozzone che è,è seguito una unanime pioggia di passaggi ad operatori low-cost seri tipo Iliad.

Vodafone faceva anche peggio,più subdoli,piccoli aumenti ogni 6 mesi,dopo aver rotto le balle per tre anni con telefonate e messaggi con offerte valide,che duravano appunto 6 mesi.

Però loro non gravavano sullo stato Italiano.

1 ora fa, pino ha scritto:

Nonostante le tariffe tra le più care,e gli aumenti del tipo o paghi o recedi,tim è sempre stata in passivo.

..e c'è persino chi è interessato a rilevare interamente la società. Che scemi 🙄😂

Da un po' di giorni ricevo chiamate da voce automatica che propone contratti TIM, ovviamente chiudo subito, però mi hanno tolto anche la soddisfazione di mandare a quel paese l'ennesimo operatore/trice di call center....😅

Il 21/11/2021 at 09:52, Velvet ha scritto:

Di 22 miliardi di euro di debiti, nel caso non si fosse capito.

diciamo anche che nell'ultimo trimestre e' stato abbattuto di quasi 6 miliardi e che all'esordio il debito complessivo era di 35 miliardi

diciamo inoltre che con i tassi di oggi l'impatto del costo del debito e' piuttosto limitato.

Il punto findamentale e' uno e semplice: e' pensabile che le quote di maggioranza di una azienda che detiene la piu grossa infrstruttura di telecomunicazioni di un paese, quindi un asset piu che strategico, possa andare in mani straniere?

Questo e' il vero punto e su questo la politica giustamente si interroga.

Il parallelo con Alitalia che non ha alcuna infrastruttura e' a mio parere improprio

 

5 minuti fa, stefanino ha scritto:

Questo e' il vero punto e su questo la politica giustamente si interroga.

Si scorporino le infrastrutture, compresi i cavi sottomarini ecc ecc, le si metta in mano ad una public-company a guida nazionale e si lasci andare Tim al suo meraviglioso destino di grande operatore privato TLC.

Il governo ha gli strumenti per farlo. A volerlo.

Il 24/11/2021 at 08:27, tomminno ha scritto:

E prima ancora erano spagnoli

direi che tra il 40% di oggi di Vivendi e quella di OPA del 51% minimo c'e' una bella differenza

Direi che oggi con golden share e domani senza golden share la differenza e' ancora piu marcata

siamo certi che avere un fondo che si becca la TIM con il 51% sia una buona cosa?

Se questi dopo che hanno il 51% fanno lo split tra attivita commerciale e infrastruttura e si vendono la seconda alla Huawei o a Putin saremmo sereni e tranquilli?

 

 

4 minuti fa, Velvet ha scritto:

ad una public-company

quindi devi collocare in borsa questa nuova società  che non ha una rete commerciale ma solo la gestione di una infrastruttura.

Per te  avrebbe appeal ?

 

 

tra l'altro la proprietà pubblica delle reti fisiche è molto praticata proprio nella culla del capitalismo, gli USA, dove non sono poche quelle in mano alle municipalità, sia tlc che energia ed acqua. Le power.co e le tel.co riconoscono le fee richieste. Il "demarc point" è un termine pressoché sconosciuto nella telefonia europea, indica proprio il limite fisico di connessione delle reti distributive e in capo alla relativa tel.co

4 minuti fa, stefanino ha scritto:

quindi devi collocare in borsa questa nuova società  che non ha una rete commerciale ma solo la gestione di una infrastruttura.

Per me avrebbe molto poco appeal.

Si faccia come con RFI allora. Società per azioni in mano pubblica.

Per quanto riguarda le infrastrutture strategiche (TLC, ferrovie, acqua, autostrade) l'intervento del pubblico è una salvaguardia indispensabile all'interesse nazionale.

 

AI privati lasciamo pure le offerte del mese, Tim vision, il telefonino a rate e tutte le altre minchiate da concorrenza di strada.

15 minuti fa, Velvet ha scritto:

Si faccia come con RFI allora. Società per azioni in mano pubblica.

 e' l'opposto della pubblic company che proponevi prima 

mizzega mi salti da stato assente e azionariato diffuso a stato unico azionista 

ti vedo un po'  indeciso. (smile)

.

Parlando un istante di RFI , RFI fa parte di Ferrovie Dello Stato (la holding) che ne detiene il 100% delle quote e che ha in mano anche la rete commerciale (che nel caso che invece si prospetta per TIM sparirebe)

Aggiungerei che come modello di riferimento le nostre ferovie non mi piace granchè (perdono 70 milioni al mese....)

Direi di fare confronti con aziende che hanno business omogenei e che operano in mercati simili.

Valutiamo quindi ad esempio cosa fa la DT

E valutiamo anche con attenzione il trattato del Quirinale e quello che ne potrebbe discendere

52 minuti fa, stefanino ha scritto:

Se questi dopo che hanno il 51% fanno lo split tra attivita commerciale e infrastruttura e si vendono la seconda alla Huawei o a Putin saremmo sereni e tranquilli?

Io credo che l'unico valore di Tim sia proprio la rete.

1 ora fa, Martin ha scritto:

tra l'altro la proprietà pubblica delle reti fisiche è molto praticata proprio nella culla del capitalismo, gli USA, dove non sono poche quelle in mano alle municipalità, sia tlc che energia ed acqua. Le power.co e le tel.co riconoscono le fee richieste. Il "demarc point" è un termine pressoché sconosciuto nella telefonia europea, indica proprio il limite fisico di connessione delle reti distributive e in capo alla relativa tel.co

Oddio me le sono perse le municipalità nell'asta per le frequenze 5g della FCC. Ho visto tutti i carrier principali, ma nessun piccolo "comune".


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