alberto1954 Inviato 29 Novembre 2021 Inviato 29 Novembre 2021 Mi occorre .. anzi no .. semplicemente la voglio una nuova lampada da scrivania.. Voglio una bella lampada design moderna e funzionale.. ovviamente sarà italica perche noi produciamo le migliori.. Indeciso tra le classiche Tolomeo o Tizio o Kelvin .. le sto studiando online.. quando mi capita su Ebay questo negoziante cinese di lampade... incuriosito mi metto a sfogliare le loro proposte...e realizzo che sono tutte veramente.... la negazione del design .. Ci provano in qualche caso a scimmiottare qualche lampada italica .. ma in generale è evidente che (da un punto di vista occidentale) non hanno nessun concetto del bello, delle proporzioni, della funzione.. insomma non capiscono il design. I cessi d'oro.. poi sono.. inarrivabili... chissà se hanno tentato di copiare senza capirlo Cattelan... (magari quel drittone Cattelan ha rivisitato loro??😁) https://www.ebay.it/sch/i.html?_dmd=2&iconV2Request=true&_ssn=ff19810&store_cat=0&store_name=ff9810&_oac=1&_sop=3
Partizan Inviato 30 Novembre 2021 Inviato 30 Novembre 2021 @alberto1954 La cafonaggine non ha patria! E' diffusissima e si diffonderà sempre di più, il disvalore della cultura è l'elemento trainante. Però, cosa cacchio centra con a fotografia? Ciao Evandro 1
alberto1954 Inviato 30 Novembre 2021 Autore Inviato 30 Novembre 2021 @Partizan Questo è l'incipit di questo ramo del forum La Fotografia e le altre Fotografia, Architettura, Design, Illustrazione, Pittura: se ne parla in questo spazio. Poi riguardo al negozio cinese quello che mi colpisce non è il kitsch.. ma l'assoluta mancanza della base grammaticale della bellezza nei prodotti industriali. Invece di manufatti artistici stupendi la storia cinese è colma...
landrupp Inviato 30 Novembre 2021 Inviato 30 Novembre 2021 @alberto1954 é invece l'esatto contrario di quel che pensi: il design di quella "paccottiglia" non è dovuto al cattivo gusto dei progettisti ma a quello dei potenziali acquirenti...in poche parole, sanno perfettamente quel che fanno e sanno soprattutto che il gusto del grande pubblico non è educato alla raffinatezza dei grandi 'maestri" del progetto piuttosto che al rarefatto minimalismo del miglior design industriale se non per numeri minoritari, ma piuttosto - come diceva Munari - ambisce ai rubinetti d'oro "per impressionare gli sciocchi"... Il pubblico vuole quello e quello gli viene dato, le aziende producono per vendere, non per diventare i più fighi del cucuzzaro o per far parte di ipotetiche cerchie ristrette di "eccellenze del design" (e pure qui, si potrebbe aprire un discorso lunghissimo): a loro modo sono dei geni e andrebbero studiati e ammirati, il mondo è pieno di marchi sconosciuti che producendo orribili pacchianate di pessimo gusto vendono n-mila volte più di Cassina o Artemide. Per dire, una volta disegnai una linea di sedute per un'azienda che aveva un piccolo "posto al sole" nel mondo del design di fascia alta, gente che ogni anno va a esporre il catalogo al Salone del mobile di Milano, ma i soldi veri - quelli con cui credo finanziassero parte delle loro ambizioni design-oriented - li facevano con il ramo d'azienda che produceva arredo in stile tradizionale tirolese per il mercato europeo e oltre, tutta roba di pessimo gusto in legno di pino o abete lavorato nelle loro falegnamerie in Slovenia, producendo anche conto terzi, credo qualcosa anche per Ikea... 1
ediate Inviato 30 Novembre 2021 Inviato 30 Novembre 2021 In genere, chi dispone di moltissimi soldi dispone, per legge del contrappasso, di pochissimo gusto e nessuna raffinatezza. Basta osservare i nuovi ricchi. Sono d'accordo con @landrupp , i veri soldi si fanno con le pacchianerie che richiedono questi signori. Chi produce questa roba è molto più furbo di tanti altri. 1 1
Questo è un messaggio popolare. landrupp Inviato 1 Dicembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Dicembre 2021 @ediate guarda, non dico nulla di nuovo, come funzionano certi meccanismi lo spiegò 40 anni fa Bruno Munari: . "Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero. È la manifestazione dell’importanza che viene data all’esteriorità e rivela la mancanza di interesse per tutto ciò che è elevazione culturale. È il trionfo dell’apparenza sulla sostanza. Il lusso è una necessità per tanta gente che vuole avere una sensazione di dominio sugli altri. Ma gli altri se sono persone civili sanno che il lusso è finzione, se sogno ignoranti ammireranno e magari invidieranno chi vive nel lusso. Ma a chi interessa l’ammirazione degli ignoranti? Forse agli stupidi. Infatti il lusso è una manifestazione di stupidità. Per esempio: a che cosa servono i rubinetti d’oro? Se da quei rubinetti d’oro esce un’acqua inquinata non è più intelligente, con la stessa spesa mettere un depuratore d’acqua e tenere i rubinetti normali? Il lusso è quindi l’uso sbagliato di materiali costosi che non migliora le funzioni. Quindi è una stupidaggine. Naturalmente il lusso è legato all’arroganza e al dominio sugli altri. È legato a un falso senso di autorità. In antico l’autorità era lo stregone che aveva abbellimenti e oggetti che lui solo poteva avere. I re e i potenti erano vestiti con costosissimi tessuti e pellicce. Più il popolo era tenuto nell’ignoranza e più l’autorità si mostrava paludata di ricchezze. E ancora oggi in molte nazioni si verificano queste manifestazione di apparenze miracolose. Contemporaneamente però nella gente sana si fa strada la conoscenza della realtà delle cose e non dell’apparenza. Il modello non è più il lusso e la ricchezza, non è più tanto l’avere quanto l’essere (per dirla con Erich Fromm). Man mano che l’analfabetismo diminuisce l’autorità apparente cade e al posto dell’autorità imposta si considera l’autorità riconosciuta. Un cretino seduto su un grande trono poteva forse suggestionare in un tempo passato ma oggi, e soprattutto domani, si spera che non sia più così. Spariranno i troni e le poltrone di lusso per i dirigenti imposti, gli arredi speciali per i capi, le cattedre di lusso alzate su pedane di mogano, i paludamenti, i gradi, e tutto ciò che serviva per suggestionare. Insomma, voglio dire che il lusso non è un problema di design." (Bruno Munari, "Da cosa nasce cosa") . Pensate che comprare il cesso d'oro sia poi così diverso dall'acquistare 30kg di metalli e legni pregiati stralavorati di tanti componenti hi-fi rispetto ai bisogni di auto-rappresentazione che entrambi soddisfano? Al di là dei toni "profetici" di alcuni passi della citazione sopra, Munari coglie perfettamente il bersaglio quando chiosa che Il sedicente lusso non è un problema di design, ma di marketing, ecco perché è inesatto pensare che dietro certe aziende che vendono pacchianate o cineserie ci siano designer impreparati, sprovveduti o dal pessimo gusto estetico...o meglio, è anche così in parte, ma sovente ci sono invece fior di professionisti che oltre ad avere competenze tecniche dei processi produttivi sono anche abili conoscitori del marketing, del gusto delle grandi masse o - se così possiamo dire - della "teoria dei bisogni" del cliente medio di loro riferimento...e posso garantire che disegnare una "cinesata" che venda milioni di pezzi non è da tutti, é una roba difficilissima da fare. 3
Partizan Inviato 1 Dicembre 2021 Inviato 1 Dicembre 2021 @alberto1954 La Fotografia e le altre Fotografia, Architettura, Design, Illustrazione, Pittura: se ne parla in questo spazio. Scusami, non avevo mai letto la dicitura sottostante. Quello scritto in piccolo, alla mia età, si inizia ad evitarlo... 🤣🤣🤣 Per il resto sono d'accordo con te e landrupp, ed ancora di più con Bruno Munari, genio italico assai poco celebrato. Senza andare tanto distanti, pensa la cafonaggine di celebrare oggetti di cattivo-cattivissimo gusto dei vari versace, doce&gabbana e tanti, tanti altri! Ciao Evandro
landrupp Inviato 1 Dicembre 2021 Inviato 1 Dicembre 2021 1 ora fa, Partizan ha scritto: Bruno Munari, genio italico Quanto è vera questa cosa: ebbi modo di assistere a un incontro molti anni fa con Munari da cui emerse la figura di una persona, prima ancora che di un "professionista", estremamente curiosa e con una intelligenza vivacissima rivolta a come si producevano le cose e ai meccanismi delle lavorazioni industriali, di cui studiava l'appropriatezza ma anche le possibili alternative con cui potevano essere applicate per arrivare a un risultato finale coerente, senza dimenticare il suo grande interesse per il mondo dell'infanzia, con cui condivideva la grande curiosità di cui prima, un vero e proprio genio che ogni designer dovrebbe studiare. 1
eccheqqua Inviato 1 Dicembre 2021 Inviato 1 Dicembre 2021 Roba da Casamonica 😱 9 ore fa, landrupp ha scritto: Bruno Munari, "Da cosa nasce cosa" Standing ovation. 1
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora