Questo è un messaggio popolare. _Diablo_ Inviato 4 Dicembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Dicembre 2021 L'audiofilo errante . Questa definizione si può declinare in due significati: il primo è quello di chi “vaga” senza un punto di riferimento, il secondo invece è da intendersi in senso morale in quanto vive ripetutamente nell’“errore”. . L’audiofilo errante infatti vaga per i negozi e fiere di Hi-Fi come fosse uno zombie, senza meta o scopo preciso. Si sofferma ore e chiede ai negozianti sempre le solite cose, i quali ormai lo considerano come se fosse parte dell’arredamento. La malattia che si porta appresso però non è un virus epidemico, è solo la sua nevrosi. Lo si riconosce dalla sintomatologia portata alla prova o all’acquisto compulsivo di cose nuove, a volte di dubbia provenienza, d’occasione e dal buon prezzo, di cui perlopiù non ha bisogno. In generale è sempre accompagnato da una forte insicurezza e ansia di base. Dall’aspetto ipertrofico (stile Botero) oppure smunto e sovente ingobbito dall’abitudine di ricercare negli anfratti e nei piani bassi dei mobili da negozio. Il dito indice portato alla bocca con fare riflessivo, il gesto indicativo o alzato per attirare l’attenzione dei presenti sono i segnali di attacco, preceduti spesso da un leggero fremito. . Nutre il suo sapere su internet, sui forum, youtube, testate online o riviste cartacee…non si capisce bene se in un tentativo di lenire la sua ansia esistenziale oppure se tutto ciò sia concausa e origine della sua incertezza. Non possiede alta fedeltà verso un negozio o un negoziante di fiducia, essendo in cerca di occasioni si ferma laddove gli viene fatto il prezzo migliore e spesso compra cose a caso anche da internet. Salvo poi pentirsene e rivenderle dopo poco tempo. A volte però si diletta nell’accumulo. . Quello che però più del resto caratterizza l’audiofilo errante è la sorprendente inclinazione all’errore nella propria scelta. Nonostante i consigli disinteressati da parte degli esperti (ormai pur di levarselo di torno anche chi lavora nei negozi hi-fi si rassegna a dirgli la verità per il suo bene) o degli amici, lui persegue nel suo piano di acquistare l’occasione, non quello che veramente gli serve. A volte spende cifre notevoli anche in accessoristica, meglio se di esoterica natura, perfino scoraggiato dal negoziante stesso (ma non tieni famiglia?) giurando ogni volta di sentire miglioramenti incredibili lasciando interdetti amici e addetti. . Si ripresenta depresso nei negozi chiedendo permute per fare altri acquisti, rimanendo deluso della valutazione e accorgendosi infine di aver fatto un azzardo a prendere certi prodotti. Eppure questa esperienza non lo induce la volta successiva a dare ascolto a chi gli ha consigliato di fermarsi ad ascoltare, provare, prima di decidere. Sì perché un’altra caratteristica dell’Audiofilo errante è quello dell’acquisto alla cieca, sulla base del battage mediatico o dei consigli di qualche guru su internet. Al posto che scegliere quello che ha di fronte agli occhi va alla ricerca della soluzione più improbabile e remota. Puro acquisto istintivo. Tutto meno che fare la fatica di fermarsi a capire le proprie esigenze, fidarsi dei consigli di persone che gli vogliono bene o più esperte, per fare upgrade mirati ed efficaci. . La mente dell’audiofilo errante è viziata da bias, preconcetti e assiomi assoluti. Il più delle volte frutto di prove casuali elevate a verbo o riportate da altri. Oppure di un innamoramento verso uno specifico marchio di cui diventa presto un settario fondamentalista. Eppure dopo mesi o anni quando lo si reincontra è capace di rinnegare tutto, stregato ora da nuove diavolerie. Quello che colpisce è la totale mancanza di flessibilità di pensiero e il nevroticismo che a volte sfocia in conclamata depressione. Eppure ciò non gli impedisci di elargire consigli, spesso accompagnati da commenti sprezzanti o sentenzianti verso tutto ciò che è percepito alieno (le scelte altrui). Perciò se incapperete in questa creatura preparatevi a sorbirvi dei veri e propri sermoni in cui non sarete chiamati a partecipare, se non come meri spettatori. Eppure dietro a questa sicumera apparente si intravede l’insicurezza e la mancanza di un obiettivo chiaro avendo più volte cambiato impianti dai costi sensibilmente diversi. Laddove solitamente nel nostro Hobby si tende ad un miglioramento più o meno razionale e ragionevole. . ---- . Ora chiaramente il tono di tutto questo è semiserio e iperbolico. Eppure alcuni tratti qui descritti sono parte reale di persone che ho incontrato. Tema che mi piacerebbe riuscire ad approfondire. . Vi riconoscete (almeno in parte) in questa definizione e descrizione? Sapete di amici, conoscenti o forumer audiofili che soffrono di questa specifica condizione? Riuscite a raccontare degli episodi che a distanza di anni vi lasciano perplessi? Cosa proporreste come soluzione a questo malessere? Sì perché per certi aspetti questo thread vorrebbe essere confessionale, conoscitivo del fenomeno e (auto) critico. Perché almeno una volta nella vita può capitare di comportarsi come un audiofilo errante. Farsi del male con delle scelte avventate, andare a cercare la soluzione più esotica ignorando quelle sotto il proprio naso, pontificare sulle scelte altrui e magari ricadere nell'errore dopo non molto tempo. Raccontatevi. 2 1 3
massimojk Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 Seppur non mi riconosca nella descrizione questa narrativa irriverente e si iperbolica è divertente e al contempo ci restituisce in modo ironico quella figura di appassionato nel quale si rischia di assomigliare. In ogni caso la figura dell'errante è applicabile a tanti contesti e sempre ovunque una persona si dedichi a una passione sia essa il ballo, l'escursionismo in montagna, la filatelia, il collezionista di ossa (no quello no , magari quello è un reato) e chi più ne ha più ne metta. Raccontarsi? Beh nulla di che visto che personalmente anche se come tanti hi speso i primi solidi per un impianto hi-fi oggi sono una persona che considera i propri giocattoli come strumenti per godere le emozioni che la musica ti sa regalare. In ogni caso grazie per questo post che regala il piacere di una lettura divertita e tutto sommato feroce... W la musica 2
Simo Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 Le passioni che sfociano nella irregionevolezza non sono altro che un modo per cercare di riempire sintomi di disagio e lacune esistenziali. Un surrogato della droga. Purtroppo la maggior parte degli appassionati che conosco soffrono di questa patologia, che viene sdrammatizzata come fosse un gioco ma direi che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria malattia. Senza non si venderebbe altro che l'essenziale,in tutti i campi. Posso sembrare drastico ma in fondo penso ci sia parecchia verità.
Ggr Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 Non mi riconosco. Non ho amici vicini con cui confrontarmi. Non vado a fiere Mi piace capire la tecnica e la fisica che c'è dietro il fenomeno audio. Diffido dei guru. Ragiono moltissimo prima di comprare. Vado sempre nello stesso negozio E ogni volta che vado, non faccio perdere tempo. Compro. 2
Gici HV Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 Io compro pochissimo e nei negozi ci vado molto raramente...
Mighty Quinn Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 1 ora fa, _Diablo_ ha scritto: La mente dell’audiofilo errante è viziata da bias, preconcetti e assiomi assoluti Anche di quello stanziale L'unica discriminante è chi lo ammette e chi dice cose tipo: - ed eravamo in cinque e tutti lo abbiamo sentito e quindi è cosi - e lo ha sentito pure la mia compagna dalla cucina - e costa la metà e quindi non era suggestione - e la differenza era eclatante Ecc.... 2
captainsensible Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 1 ora fa, _Diablo_ ha scritto: Raccontatevi. A raccontare comincia tu 😁 CS
Questo è un messaggio popolare. Fabio Cottatellucci Inviato 4 Dicembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Dicembre 2021 30 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto: L'unica discriminante è chi lo ammette e chi dice cose tipo: Adducendo come spiegazione, se uno dissente, la famosa Trimurti: - sei sordo; - hai un cesso d'impianto; - sei un pezzente che non si può permettere un impianto come il mio e pertanto lo sminuisci. Ti racconto un aneddoto. Una volta scrissi la recensione di un apparecchio per Videohifi, dicendo che suonava bene, e questa era un'affermazione un po' eretica perché aveva caratteristiche poco amate dagli audiofili. Subito uno scrive che lui lo aveva ascoltato per tre pomeriggi interi (c'aveva un caxxo da fa'?) grazie a un negozio compiacente (non gli serviva lo spazio?) insieme a tre amici (tipo pensionati davanti al cantiere). La cosa sarebbe stata già ridicola di suo, se io non avessi avuto in mano l'unico esemplare presente in Italia, e forse in Europa, in quel momento. Metà delle prove d'ascolto che leggiamo sono proiezioni dell'ego o spremute di preconcetti, non sono fatti reali. E più il contesto viene descritto come inoppugnabile, più è grossa la bugia. 6
Questo è un messaggio popolare. Mighty Quinn Inviato 4 Dicembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Dicembre 2021 @Fabio Cottatellucci Quadrimurti: Manca: Non ciai la cultura perché non conosci il suono degli strumenti musicali veri cioè quelli della musica classica in particolare di quella più triturante...'nzomma non ti sottoponi tutti i mesi al puzzenring di Wagner e all'hammerschlag sugli zebedei di Mahler al musikverein (tra la terza e la settima fila altrimenti non vale) 7
Mighty Quinn Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 12 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Metà delle prove d'ascolto che leggiamo sono proiezioni dell'ego o spremute di preconcetti, non sono fatti reali. E più il contesto viene descritto come inoppugnabile, più è grossa la bugia. Ottimista Metà? Siccome è quasi Natale (si può ancora dire?) mi sento ben predisposto e dico 98.2%, circa
_Diablo_ Inviato 4 Dicembre 2021 Autore Inviato 4 Dicembre 2021 @FabioSabbatini Trovo non siano assoluti, solo "relativi". Uno in quel caso fa una prova e conclude. Resta stanziale. La differenza è tra essere contenti e non esserlo. L'audiofilo errante invece sembra perennemente insoddisfatto perchè sbaglia proprio a scegliere per se stesso. E' questo il focus, non quello che intendi tu. Se uno è convinto delle proprie cose non c'è conflitto. . @captainsensible Un esempio per capire quello che intendo, un amico audiofilo con cui ho fatto molti ascolti negli anni ma che non è mai convinto veramente, sempre in cerca ecc. Secondo me continua a prendere cose che non gli piacciono, da anni. Infatti cambia spesso, da cose costose e ingombranti a cose piccole ed economiche e viceversa. Alla fine dell'ennesimo ciclo di cambio decido di accompagnarlo sistematicamente, tra una buona scelta individuiamo un diffusore da stand che gli piace davvero, è in un negozio vicino, perfetto per la stanza, se lo può permettere, sentito col suo ampli andava benissimo ecc. Lo riascoltiamo almeno 2-3 volte, spettacolo, praticamente mancava solo la firma. Io lo rinforzavo e sostenevo perchè finalmente aveva trovato qualcosa che anche secondo me gli sarebbe andato alla perfezione. Pochi giorni dopo lo risento, oh ma sai che mi è capitata un'occasione pazzesca e mi manda con con entusiasmo le foto di questa cassa di un marchio mai visto e sentito. Ti giuro me l'han fatta sentire e suonava da dio. Beh ovvio il listino era più alto ma me l'ha fatta a metà perchè era un demo. Ah beh allora! Risultato: ovviamente suonava da schifo nel suo impianto e nel suo ambiente. L'ha rivenduta dopo pochissimo tempo. Deve essere una sorta di rifiuto verso l'ovvio non lo so, un gesto tafazziano. Un errore che un audiofilo con anni di esperienza non dovrebbe mai fare: prendere a scatola chiusa una cassa dopo averla sentita una volta, in un impianto sconosciuto. Ma poi avendo dall'altra parte la certezza di avere un buon suono! Eccolo l'audiofilo errante.
_Diablo_ Inviato 4 Dicembre 2021 Autore Inviato 4 Dicembre 2021 45 minuti fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Metà delle prove d'ascolto che leggiamo sono proiezioni dell'ego o spremute di preconcetti, non sono fatti reali. E più il contesto viene descritto come inoppugnabile, più è grossa la bugia. E più ci crede l'audiofilo errante? Visto che a volte sembra fidarsi più dei giudizi altrui (ma non di chi gli è vicino, di chi è più lontano) che di quello che sente con le sue orecchie. Come se la realtà fosse troppo banale per essere accettabile.
flamenko Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 La semplificazione di un universo così sconfinato a due/tre categorie è eccessivamente riduttiva e forse sintomo di parca conoscenza del fenomeno. La psichiatria audiofila va ben oltre le porte del nostro sistema solare….🤷♂️🤪🤪
_Diablo_ Inviato 4 Dicembre 2021 Autore Inviato 4 Dicembre 2021 2 ore fa, Simo ha scritto: Purtroppo la maggior parte degli appassionati che conosco soffrono di questa patologia, che viene sdrammatizzata come fosse un gioco ma direi che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria malattia. Riesci a farci un esempio o riportarci un episodio significativo?
Simo Inviato 4 Dicembre 2021 Inviato 4 Dicembre 2021 @_Diablo_ l'amico che ti chiama arrapato perché ha in mente l'acquisto del finale definitivo (un 600 watt per canale, messogli in testa dal negoziante di turno) e il giorno successivo ti chiama dicendoti che ha trovato un finale a monotriodo da 20 watt e deve pilotare elettrostatiche da 83db di efficienza, ed ha già un impianto che molti si sognano. Per non parlare dei ragionamenti che cercano di giustificare la mossa, che di fatto sono solo meccanismi contorti di autocoinvincimento. Fai prima a dire che voglio qualche giorno di distrazione col giocattolo nuovo. Se non è follia questa... Capibile ma non ha senso, proprio per il ragionamento contorto che c'è dietro. Lo stesso per il ciclista che pensa di guadagnare watt con l'olio miracoloso per la catena da 30 euro per 20 ml, o le pulegge del deragliatore sovradimensionate, con gabbia in carbonio, anch'esse vendute per Tot watt in meno di resistenza e magari il Raider ha 10kg di sovrappeso. Le passioni sono sempre borderline e fanno fare spese che se le mogli sapessero... Secondo te un operaio può permettersi di cambiare bici da 10000 euro ogni due anni, eppure.. Lo stesso con lo stereo. Anch'io ci ho speso più di quanto potessi. Per fortuna mi è passata, per ora e cmq faccio sempre tutto da solo, senza cercare conferma o approvazione esponendo la mia debolezza 😛
Mighty Quinn Inviato 5 Dicembre 2021 Inviato 5 Dicembre 2021 7 ore fa, _Diablo_ ha scritto: non c'è conflitto Per me c'è eccome E c'è ad un livello profondo Dimostrazione: Contenti beati e tribolati stanziali ed errabondi giungono mooolto spesso alle stesse conclusioni tecnicamente e oggettivamente destituito di ogni fondamento e frutto al 99% delle proprie passioni Esempio pratico: ne abbiamo da poco discusso in altro thread.....fatti non chiacchiere al vento. Fai sentire a stanziali ed errabondi contenti o tribolati un impianto milionario con ampli rouge in classe D da due soldi oppure chesso' i mono gryphon più esosi e sai come va a finire A vista Fai il Test in cieco e suonano più o meno uguali con minime differenze. Non del tipo uno è superiore all'altro. Semplicemente un pelino diverso. Forse. La conclusione più supportata dai fatti è che il gryphon (o simili) è meglio dei classeddi da poveracci solo a blasone e solo a vista E questo è il più delle volte abbastanza insopportabile ammetterlo per entrambe le tipologie che in genere si vantano di sentire differenze pure se una zanzara ha fatto una puzzetta 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 5 Dicembre 2021 Amministratori Inviato 5 Dicembre 2021 Come la fate complicata. Il punto vero è sapere o non sapere cosa si cerca e dove si vuole e arrivare. Se non so cosa voglio., non lo troverò mai. Se lo so dopo pochi tentativi ci arrivo. Titti gli hobby hanno una componente irrazionale che porta a spendere molto di più per avere poco di più e con un ulteriore limite, se la musica che mi piace è registrata male più miglioro hw peggio rischio di sentire. Per scegliere i primi diffusori Seri ci ho messo 3 anni dii ascolti a casa di amici o in negozio, poi però li ho tenuti 25 anni. La ricerca dellassokuto porta fuori strada, potrei ascoltare con uguale soddisfazione con altri componenti, sia più costosi che economici Non ho un impianto perfetto e neppure migliore di tanti altri, ma mi piace, non credo di introdurre cambiamenti sostanziali al mio setup ma mai dire mai
jakob1965 Inviato 5 Dicembre 2021 Inviato 5 Dicembre 2021 8 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Metà delle prove d'ascolto che leggiamo sono proiezioni dell'ego o spremute di preconcetti, non sono fatti reali. Comincio a pensarlo anche io quando leggo di appassionati che hanno un giro di apparecchiature mensili da ascoltare e provare molto alto - come è possibile? O sono dei negozianti o assistenti in incognito (ma sarebbe persino inverosimile credo per un negozio un giro così) oppure sono cose direi inventate .. 2
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