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Babbo Natale balla in tutù


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Inviato

A Modena è tutto uno stracciarsi di vesti da parte del sovranismo locale e dei soliti decerebrati che commentano sui social per il Babbo Natale dell'artista Lorenzo Lunati, già batterista dei Rats, installato in Piazza XX settembre.

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Il Babbo Natale "danza' al ritmo di jingle bells:

I bambini ne sono divertiti. Tra gli adulti i commenti vanno dalla devirilizzazione di Babbo Natale, all'insulto ad una nostra (?) tradizione, alla condanna a chi vuole infilare la politica in ogni dove.

I favorevoli lo trovano divertente e vedono di buon grado le riflessioni suscitate dall'ottimo Lunati. 

Inviato

Insulto ad un simbolo della tradizione del Santo Natale Cristiano....

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Inviato

La Coca Cola (detentrice del copyright per il babbo natale tradizionale) che ne dice?

Inviato

A me fa piu’ impressione la crema per depilare le ascelle

Inviato

Comunque Lunati ha lanciato una bella provocazione. Babbo Natale è figura tradizionale di paesi dove l'omosessualità non è discriminata, Maria si è fatta mettere incinta da uno che non era il marito e Maddalena, che la chiesa ci ha dipinto come prostituta, probabilmente era la moglie di Cristo.

Inviato

@macmac1950 Chiedevo, cosa ti fa ridere del mio ragionamento? Tanto per capire, magari sbaglio io. Per quanto mi riguarda Luxuria può essere accusato solo di (eventuale) inadeguatezza al ruolo ed ecesso di folklore.

Inviato
2 ore fa, Guru ha scritto:

A Modena è tutto uno stracciarsi di vesti da parte del sovranismo locale e dei soliti decerebrati che commentano sui social per il Babbo Natale dell'artista Lorenzo Lunati, già batterista dei Rats, installato in Piazza XX settembre.

Francesco io non mi straccio di certo le vesti, facciano un po' come credono, però se ripenso all'albero a pedali di Pizzarotti a Parma, a mio avviso brut bombè e che tante critiche si attirò, se penso allo spelacchio della Raggi a Roma, se penso a tutti i maestosi abeti tagliati per essere portati a San Pietro a mostrare la magnificenza di nostra sorella chiesa, mi viene da chiedere, ma davvero ce n'era bisogno? Sarà che sto diventando vecchio, poi discutere sul bello o il brutto è lecito, ma a mio avviso se ne poteva fare a meno di alberi a pedali, di spelacchi, di magnifici abeti portati a morire a Roma e di babbi natale in tutù.

Inviato
24 minuti fa, Guru ha scritto:

Cristo.

E ti dimentichi che quel Cristo è nato profugo. 

Inviato
13 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

E ti dimentichi che quel Cristo è nato profugo. 

Ma quando mai? Cristo è nato dove è nato perchè sua madre e suo padre putativo si sono recati a Betlemme per il censimento

 

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Inviato

grazie, infatti volevo scriverlo io ma mi hai anticipato.

Inviato

e comunque anche allora come oggi i servizi comunali non funzionavano e per forza basta vedere chi

li gestiva.

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Inviato
20 minuti fa, edigio ha scritto:

Ma quando mai? Cristo è nato dove è nato perchè sua madre e suo padre putativo si sono recati a Betlemme per il censimento

E va bene ho sbagliato e mi scuso salvandomi però in corner: lo è diventato, così va meglio? 

"Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto. Egli si alzò nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto"

briandinazareth
Inviato
31 minuti fa, edigio ha scritto:

Ma quando mai? Cristo è nato dove è nato perchè sua madre e suo padre putativo si sono recati a Betlemme per il censimento

 

è vero, è diventato profugo dopo.

Inviato

si beh, un popolo di nomadi e semi nomadi, sai che fatica.

briandinazareth
Inviato
Adesso, audio2 ha scritto:

si beh, un popolo di nomadi e semi nomadi, sai che fatica.

 

ci devi stare, gesù è stato un profugo a tutti gli effetti 😂

«Nella fuga in Egitto il piccolo Gesù sperimenta, assieme ai suoi genitori, la tragica condizione di sfollato e profugo segnata da paura, incertezza, disagi (cfr Mt 2,13-15.19-23). Purtroppo, ai nostri giorni, milioni di famiglie possono riconoscersi in questa triste realtà. Quasi ogni giorno la televisione e i giornali danno notizie di profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie. In ciascuno di loro è presente Gesù, costretto, come ai tempi di Erode, a fuggire per salvarsi. Nei loro volti siamo chiamati a riconoscere il volto del Cristo affamato, assetato, nudo, malato, forestiero e carcerato che ci interpella (cfr Mt 25,31-46). Se lo riconosciamo, saremo noi a ringraziarlo per averlo potuto incontrare, amare e servire. Le persone sfollate ci offrono questa opportunità di incontro con il Signore.»


 


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