Membro_0022 Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 5 ore fa, Velvet ha scritto: oggi tendono a livellare le asperità, le differenze, le personalità. Ovvero a impoverire l'umanità.
briandinazareth Inviato 11 Dicembre 2021 Autore Inviato 11 Dicembre 2021 53 minuti fa, Velvet ha scritto: Insomma, è più bigotto infatti, semplificando direi che accomuna destra e sinistra anche se con modalità apparentemente diverse. 11 minuti fa, appecundria ha scritto: Secondo me, invece, lo è sempre meno. Il problema è che ancor più velocemente cala l'adesione a quelle convenzioni sociali che ci facevano sorvolare - se non addirittura accettare - certe manifestazioni dei nostri simili. chiariamoci non vorrei buttare il bambino con l'acqua sporca, certe battaglie sono sacrosante ed è una conquista che certe cose non siano più accettate. è civiltà minima. ho espresso spesso il mio pensiero in proposito. ma accanto a questo non ti pare che siamo diventati generalmente più permalosi su questioni anche marginali? il film del mio nick sarebbe stato impossibile da distribuire adesso? probabilmente si. ci furono proteste anche nel 1979 quando uscì, ma nessuno diede peso alla cosa. oggi mi pare che tendiamo a dare più dignità a pretese assurde di rispetto della sensibilità di chiunque (da come dovrebbe essere babbo natale alla cancel culture). per qualche motivo anche noi ci sentiamo autorizzati a sentirci feriti e indignati da ogni stupidaggine, ingrandita in modo abnorme dai social e che se guardata da vicino ha rilevanza prossima allo zero. basta il finale di un'opera teatrale o favola che qualcuno decide di cambiare ed è subito:"attentato alla tradizione!", oppure decide di non cambiarlo e inevitabilmente "maschilista, si perpetuano gli stereotipi di genere!". e ci ritroviamo a parlare, indignati, di ogni singolo teatrante mai sentito prima che decide come interpretare un'opera.
Velvet Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 14 minuti fa, briandinazareth ha scritto: il film del mio nick sarebbe stato impossibile da distribuire adesso? Sarebbe impossibile. Ma sarebbe impossibile distribuire parimenti Giovannona Coscialunga o Il Portiere di Notte piuttosto che Querelle...ma forse anche Amici miei. Ciò che avvantaggia la generazione attuale (i nati post '90) nei confronti di queste tenebre ammantate di "civiltà" è il diritto di ignorare e di ignorarle. Ovvero il diritto di non sapere un razzo di ciò che ha preceduto l'era digitale. Ovvero di poter sapere tutto, ma solo nella forma condensata di ciò che restituisce una ricerca su gùgol. Per ritirare in ballo la Wertmuller, quando una giovane regista/vlogger la intervistò di recente rimproverandole il suo approccio poco empatico e poco femminista verso alcuni personaggi femminili dei suoi film (lei donna! ma come?..) la risposta è stata " a me del vostro femminismo non frega un czzo, preferisco la mia libertà".
Schelefetris Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 22 minuti fa, Velvet ha scritto: piuttosto quoque tu?!?!?!? 🤪
Velvet Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 32 minuti fa, Schelefetris ha scritto: quoque tu?!?!?!? La legion d'onore mi ha dato alla testa, chiedo perdono 1
Membro_0022 Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 1 ora fa, Velvet ha scritto: Ciò che avvantaggia la generazione attuale (i nati post '90) nei confronti di queste tenebre ammantate di "civiltà" è il diritto di ignorare e di ignorarle. Il problema è che non è un diritto ma un'imposizione forzata. 1 ora fa, Velvet ha scritto: " a me del vostro femminismo non frega un czzo, preferisco la mia libertà". Standing ovation, bravissima !
bombolink Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 2 ore fa, appecundria ha scritto: Secondo me, invece, lo è sempre meno. La metà dei film degli anni 70 e 80 oggi sarebbero fuori dalle sale.
Velvet Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 Parliamo pur sempre dove di un'epoca (la nostra) dove con due click hai tutta la pornografia dell'universo a portata di display, ma se ti azzardi a pubblicare sui social l'immagine di un dipinto di nudo, piuttosto che qualsiasi forma d'arte che non sia mutandata, la censura scatta implacabile. Io più che di emancipazione dalle convenzioni sociali retrive come ipotizza @appecundria lo definirei rincitrullimento collettivo o più elegantemente neo-oscurantismo di facciata. La mia personalissima impressione è che l'ipocrisia abbia preso il sopravvento, anzi sia arrivata a dirigere molti trend di massa. Perchè in fondo anche nel voler stabilire a livello globale ciò che è politically correct o conforme al wokism e ciò che non lo è, insiste una certa violenza di fondo. 1
appecundria Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 @bombolink mah, io non so se credere a questa cosa dei milioni di piccoli Pillon che si aggirano per il Paese. L'italiano è diventato tripolare, è uno sui social, un altro davanti alla tv ed un altro ancora nella vita reale. Ogni giorno sui social si indignano su qualcosa, ogni sera in tv se le danno di santa ragione ma quando vado al bar il prode Gennaro vuole sapere sempre le stesse due cose: se il Napoli vince lo scudetto e il numero di telefono della mia collega. Stop. Certo, a Napoli la gente ha una filosofia di vita un po' a se stante, dopo trenta secoli poche cose riescono ancora ad appassionarci, oltre alle due che interessano a Gennaro.
mozarteum Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 Piu’ che bigottismo vedo cloroformio spesso indotto dal cd politically correct. Il bigottismo e cioe’ avere paraocchi e suscettibilita’ al contempo e’ segno di chiusura mentale. Ma e’ tale, paradossalmente, anche quello che esclude pensieri non ortodossi secondo lo spirito del tempo. Quindi - in sintesi- puo’ essere bigotto anche chi taccia di bigottismo
piergiorgio Inviato 11 Dicembre 2021 Inviato 11 Dicembre 2021 @Schelefetris No, semplicemente una considerazione personalissima : appena ho letto ne è scaturita questa associazione. Lungi da me criticare alcunché : il forum non è mio, sono solo un ospite e non pago nemmeno per usufruirne quando ne ho voglia...
Martin Inviato 12 Dicembre 2021 Inviato 12 Dicembre 2021 L'abolizione della nobile pratica del duello ha generato una disordinata, non regolata ricerca del confronto e dell'uscirne "vincitori". E' un processo irreversibile. D'altronde ve lo vedete un duello oggi, coi padrini che si scambiano le rispettive comunicazioni dei rischi, i rapportini di calibrazione delle armi utilizzate, i verbali di collaudo delle stesse, nonché i piani di sicurezza e coordinamento con le prescrizioni dei DPI ? 1
briandinazareth Inviato 12 Dicembre 2021 Autore Inviato 12 Dicembre 2021 non volevo comunque buttarla sul politically correct e la sua critica che è diventata la cosa più mainstream possibile. anche perché ci si dimentica sempre cosa ci sia dietro. e aggiungo che non è male il concetto di non insultare le persone in modo greve, usando caratteristiche personali minoritarie. per alcuni è stato un bombardamento quotidiano da quando sono bambini, una sensazione che chi era più nei canoni non penso possa immaginare, io per primo. possiamo però dire che una certa intransigenza sul politically correct rientra perfettamente nella definizione di bigottismo, come l'offendersi per una battuta sulla religione o chiedere la censura per un babbo natale in tutù. il buffo ci spaventa? la permalosità arriva anche oltre, ad esempio le stupidaggini sulla tradizione sulle quali si fondano miti assurdi e con l'offesa immediata per qualunque reinvenzione o modifica, che poi è come le tradizioni si formano... a destra abbiamo i sovranisti e tutto il corollario del tutto deve rimanere come è sempre stato (un sempre stato falso, ovviamente), dall'altra parte, sinistra (anche se più americana), il concetto assurdo di appropriazione culturale come se veramente la "race" contasse veramente qualcosa. e su questo tema ogni singola frase detta da chiunque in qualunque parte del mondo, rilanciata in modo ossessivo dai social, si diventa tribù di indignati e offesi permanenti. gli esempi possono essere tantissimi.
extermination Inviato 12 Dicembre 2021 Inviato 12 Dicembre 2021 Un'Italiano su due, si indigna appositamente e pretestuosamente per rompere le balle al restante 50%.
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