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Melius Club

La questione ucraina


newton

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Inviato

se in russia hanno gli oligarchi in ucraina ci sono gli oligarchini

Membro_0022
Inviato
8 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Non ti incazzare 😉 se parli di una cosa specifica

Fraintendesti.

Brian, bisogna spiegare la situazione a chi legge (e anche a chi scrive).

Qui sul forum ognuno ha il suo ruolo, assegnato da anni e anni di frequentazione assidua.

Io sono quello che quando fa il serio di solito fa il serio, ma ogni tanto ci deve mettere in mezzo una putt... per far divertire il pubblico.

Tu sei quello pedante che prende tutto sul serio e risponde seriamente anche a quel che serio non è.

Poi io faccio finta di incazz... e si va avanti

Ecco il disegnino di esempio.

 

image.thumb.png.a88e60e418da79fce5fbb9a39951954c.png

 

Inviato

@Gaetanoalberto ah ma sulla assenza  di giudizio etico da parte di Marx sono d’accordo, ma il Nazareno ha scritto pure, in risposta a lufranz, della “mancanza dei concetti” in evidente riferimento alla citata (insana) teoria base del marxismo, ovverosia la collettivizzazione dei mezzi di produzione. Ma forse avrò frainteso.

Inviato

 

Ottimo articolo di Anna Zafesova per “la Stampa”

-

Un decreto presidenziale per impedire agli investitori stranieri di vendere le loro partecipazioni nelle società russe: Vladimir Putin ordina alla valanga sui mercati di fermarsi, forse convinto che può comandarli come i suoi carri armati. Ma è un fiume in piena, e i titoli russi stanno diventando carta straccia: Sberbank, la maggiore banca russa, ha perso alla borsa di Londra il 91% del suo valore.

 

Non sono solo le sanzioni europee, americane e britanniche, è un banale calcolo dei rischi del continuare a fare affari con un Paese che ha ribaltato l'ordine e il diritto internazionale, e due giganti petroliferi, la Shell e la British Petroleum, annunciano l'intenzione di liberarsi delle loro cospicue quote nelle società energetiche statali russe.

 

E i vip occidentali che sedevano nei consigli d'amministrazione dei giganti economici di Mosca stanno rassegnando le dimissioni uno dietro l'altro, con la visibile eccezione dell'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, i cui collaboratori si stanno licenziando in segno di protesta per la sua posizione più che ambigua. Non è chiaro se il premier Mikhail Mishustin ha avuto il coraggio di spiegare al padrone del Cremlino che non tutto il mondo gli obbedisce, e che i mercati in particolare non si possono controllare, meno che mai spaventare.

 

D'altra parte, il centro demoscopico Fom ha appena pubblicato un sondaggio nel quale sostiene che l'appoggio degli elettori al presidente è cresciuto in pochi giorni dal 60% al 71%, e che i russi applaudono le bombe sganciate sulle città ucraine. I russi possono continuare a scendere in piazza contro la guerra, andando incontro alle manette - gli arrestati negli ultimi giorni sono ormai quasi 7 mila - e a inondare i social di colombe della pace e proteste contro la guerra, ma sono informazioni che difficilmente raggiungeranno il Cremlino.

 

Il think tank inglese Rusi sostiene che anche dietro alla clamorosa sottovalutazione della resistenza ucraina ci sia stato un sondaggio, commissionato dal nono direttorato dell'Fsb, l'erede del Kgb: mostrava una società ucraina divisa, scoraggiata, con Volodymyr Zelensky al 27% di gradimento. Al Cremlino non sanno giudicare una democrazia: le elezioni si vincono con percentuali bulgare, i sondaggi mostrano sempre un appoggio entusiasta ai vertici, e così un leader che è in testa ai sondaggi della popolarità con "solo" un quarto dei voti viene considerato un debole fallito.

 

Una dittatura patisce sempre dell'assenza del feedback negativo, nessuno ha il coraggio di riferire informazioni sgradite al capo supremo, e quello che chiunque fosse stato per un giorno a Kyiv sapeva - che gli ucraini potevano essere divisi sui leader, i partiti e le idee, ma unanimi nell'amore per l'indipendenza nazionale - si è trasformato in qualche passaggio moscovita nelle rassicurazioni che non vedevano l'ora di tornare sotto la mano del Cremlino. Nonostante gli studi di marxismo obbligatori all'epoca sovietica, Putin si mostra un pessimo allievo che continua a non comprendere che è l'esistenza a condizionare la coscienza e non il contrario.

 

E così la Duma approva il carcere per chi "diffonde fake" sulla guerra, che non si può nemmeno chiamare "guerra", pena la censura. Ieri la magistratura ha oscurato la storica radio Eco di Mosca, che nemmeno i golpisti comunisti nell'agosto del 1991 avevano osato chiudere, e la tv via cavo Dozhd, le ultime emittenti che tra mille difficoltà cercavano di fare informazione.

 

Con un'ostinazione orwelliana il Cremlino insiste a tacitare qualunque voce non allineata, ordinando "misure esaustive" contro chi diffonde informazioni e chiama alla protesta in piazza. L'ultimo bersaglio è Wikipedia, minacciata di oscuramento per la sua voce sulla guerra in Ucraina, mentre la durata dei talk show propagandistici in tv viene raddoppiata. Per informare i russi di quello che sta accadendo però bastano i tabelloni dei cambivaluta, i terminal dei bancomat con i contanti esauriti e gli schermi dei voli verso l'Europa e l'America cancellati.

 

Il governo ha ordinato agli 80 mila turisti rimasti all'estero di rientrare in patria con i propri mezzi, mentre gli aerei per Istanbul ed Erevan, o altre destinazioni non ancora bloccate, sono pieni di chi preferisce fuggire, anche se Putin ha vietato di portare fuori più di 10 mila dollari in contanti (e di trasferire soldi all'estero). Le frontiere per ora sono aperte, ma per il resto la Russia si sta trasformando rapidamente in una nuova Unione Sovietica.

 

Non ci saranno più carte di credito, né mutui, sostituiti dai contanti nascosti nel materasso. Non ci saranno più prime visioni di Hollywood, che ha sospeso la distribuzione nelle sale russe. Non ci saranno più auto di lusso: Bmw, Mercedes, Volvo e GM hanno fermato le esportazioni, e i marchi rimasti sul mercato stanno aumentando vertiginosamente i prezzi, per cercare di fare fronte alla previsione dell'inflazione che si aggira intorno al 20-30%. Ma il colpo finale è arrivato dalle maggiori società di container internazionali, come la Maersk: senza di loro, il traffico merci con la Russia viene praticamente annientato.

 

Dare ordini ai mercati di non cadere troppo, in questo disastro, sembra quasi un sintomo di follia. Ma il governo di Mishustin va oltre, e stanzia fino a un trilione di rubli dal fondo della ricchezza nazionale per sostenere i titoli russi in picchiata. È il "tesoretto" petrolifero accumulato negli anni, che Putin si era rifiutato di utilizzare per proteggere i russi dal Covid.

 

Oggi, dopo un milione di morti per coronavirus, il fondo viene aperto per salvare dalla miseria gli oligarchi di Stato. Se il collasso dei mercati proseguirà, una somma astronomica tolta ai contribuenti verrà polverizzata. Se si fermerà, lo Stato russo avrà acquistato a prezzi stracciati i big dell'economia, in una meganazionalizzazione che riporterà definitivamente l'Urss per la quale Putin e i suoi elettori provavano tanta nostalgia.

 

  • Melius 1
Membro_0022
Inviato
7 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

Ma forse avrò frainteso.

Forse anch'io, ma la cosa non mi preoccupa 😁

 

Inviato
16 minuti fa, lufranz ha scritto:

 

image.thumb.png.a88e60e418da79fce5fbb9a39951954c.png

Mi avete chiamato? Minki@ volete? 😂🤪 (putt@nata di alleggerimento)

Inviato

Intanto i Russi bombardano con cluster bomb l'università di Kharkiv. 

Si sa, la cultura è un'arma difficile da digerire per un dittatore assassino.

Inviato
5 minuti fa, newton ha scritto:

Ottimo articolo di Anna Zafesova per “la Stampa”

L'ho segnalato questa mattina alle 8  😉

 

Comunque giusto averlo riportato integralmente

Membro_0021
Inviato

I rifiugiati sono come i denti: sono belli quando sono bianchi

Inviato
2 minuti fa, newton ha scritto:

Un decreto presidenziale per impedire agli investitori stranieri di vendere le loro partecipazioni nelle società russe

 

5 minuti fa, newton ha scritto:

Dare ordini ai mercati di non cadere troppo, in questo disastro, sembra quasi un sintomo di follia.

Delirio di onnipotenza. Ho come l'impressione che stia iniziando a capire che gli è entrato siluro in qualche alvo.

 

6 minuti fa, newton ha scritto:

stanzia fino a un trilione di rubli dal fondo della ricchezza nazionale per sostenere i titoli russi in picchiata. È il "tesoretto" petrolifero accumulato negli anni, che Putin si era rifiutato di utilizzare per proteggere i russi dal Covid.

Oggi, dopo un milione di morti per coronavirus, il fondo viene aperto per salvare dalla miseria gli oligarchi di Stato

Capitalismo autarchico ai danni della gente. E qualcuno ha il coraggio di sostenere che si prende cura dei propri connazionali, certo, pochi e selezionatissimi, forse un centinaio su 144 milioni.

 

Inviato
9 minuti fa, Velvet ha scritto:

Intanto i Russi bombardano con cluster bomb l'università di Kharkiv. 

Ma sì, tanto oramai neppure la vergogna li rimane 

Inviato
2 minuti fa, Velvet ha scritto:

L'ho segnalato questa mattina alle 8

Ah...dormivo.

Comunque la nostra arma principale è questa e i movimenti dei mercati di queste ultime ore segnalano un coordinamento significativo e un panorama che si intravede sullo sfondo.

La russia s'impadronisce dell'ucraina e ci si impantana sotto diversi aspetti, militare ed economico, indebolendosi e non rafforzandosi.

Inviato
2 ore fa, criMan ha scritto:

Ho avuto clienti fieramente comunisti , fieramente con la foto del Che Guevara in studio , fieramente evasori fiscali..

Comunista è chi comunista fa

Mr Gump

 

Inviato

Abbiamo tutti il terrore che il pazzo Putin prema il bottone ma, fino ad ora, gli unici ad averlo fatto sono stati gli USA

GianGastone II
Inviato

@Velvet La strategia mi pare chiara, intimorire Kiev mentre si sfonda Karkhiv. Che poi basta un cordone martellante e tagliare energia e acqua. Insomma al momento la capitale la si sta solo sfiorando per ovvi motivi. Nel caso pure li.

Tutto cio' mi fa ribadire che Putin vivra' in un suo universo ma tutto fuorche' pazzo. Sta combattendo due fronti, uno lo sta controllando e un pezzetto alla volta ci entra, l'altro e' quello interno che tiene la botta.

Non riesco a trovargli problemi. Poi  ultima ratio se deve entrare nelle citta' con le truppe lo fara'. Certo resistenza tanta in quel caso ma per gli assediati viveri e acqua zero. E le munizioni finiscono. Pensi poi che gli importi molto di un qualche migliaio di morti se manco ha vaccinato la popolazione per fare cassa?

Insomma, lo dico chiaramente, il comico al potere fa il cretino dal giorno della sua elezione e continua adesso.

Scaltrezza zero.

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