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La questione ucraina


newton

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Inviato
4 minuti fa, wow ha scritto:

Come diceva quello, ripeti una fesseria 5000 volte 

Grazie, nonostante Travaglio e La7 quindi è ottimo. 😄😉 

Inviato

però siamo davanti alla russia, ya-hooo

Inviato

Certo, che quando qualcuno vuole che solo il suo pensiero è quello giusto,che cavolo ci stanno a fare gli altri

 

Classifica libertà di stampa: Italia al 41° posto

Per quanto riguarda la classifica 2020 stilata da Reporter Without Borders, l’Italia si trova al 41° posto di questa speciale graduatoria, dietro a tutti gli altri principali Stati europei e anche a diversi Paesi in via di sviluppo.

 

Inviato

@audio2 L importante è partecipare(non vincere),come diceva "Pierre de Coubertin"😉

  • Haha 1
Inviato
14 minuti fa, nixie ha scritto:

Certo, che quando qualcuno vuole che solo il suo pensiero è quello giusto,che cavolo ci stanno a fare gli altri

Classifica libertà di stampa: Italia al 41° posto

Per quanto riguarda la classifica 2020 stilata da Reporter Without Borders, l’Italia si trova al 41° posto di questa speciale graduatoria, dietro a tutti gli altri principali Stati europei e anche a diversi Paesi in via di sviluppo.


 

https://www.money.it/Classifica-liberta-stampa-Italia-peggio-Ghana-Burkina-Faso


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Libertà di stampa, l’Italia al 41° posto: peggio di Ghana e Burkina Faso

Alessandro Cipolla

1 Ottobre 2020 - 14:20

41970

La classifica 2020 realizzata da Reporter Without Borders in merito alla libertà di stampa nel mondo vede l’Italia al 41° posto, dietro tutte le altre maggiori potenze europee e Paesi in via di sviluppo come la Namibia e il Burkina Faso.

 

 

 

Inviato

 

@nixie Peccato però che il grafico postato da @wow Antonio sia quello corretto e l’articolo da cui hai fatto tu il copia incolla riporti un grafico “taroccato”, nel link lo vedi pubblicato ma è quello qui sotto.

https://it.wikipedia.org/wiki/Reporter_senza_frontiere

Indice Mondiale della Libertà di Stampa

 image.png.055a41a936f3dd964c90e21d1183249e.png

Reporter Senza Frontiere compila e pubblica una classifica annuale dei paesi valutando la situazione di ognuno relativa alla libertà di stampa. I piccoli paesi, come Andorra, sono esclusi da questo rapporto.

Il rapporto si basa su un questionario inviato alle organizzazioni partner di Reporters Senza Frontiere (18 gruppi di libertà di espressione nei cinque continenti) e ai suoi 150 corrispondenti in tutto il mondo, nonché a giornalisti, ricercatori, giuristi e attivisti per i diritti umani.

Il sondaggio pone domande sugli attacchi diretti ricevuti dai giornalisti e dai media così come ad altre fonti indirette di pressione contro la stampa libera. RSF sottolinea che tale indice riguarda esclusivamente la libertà di stampa e non misura in alcun modo la qualità del giornalismo. A causa della natura della metodologia del sondaggio, basata su percezioni individuali, ci sono spesso ampi contrasti nella classifica di un paese da un anno all'altro.

 

Inviato

inoltre, la posizione italiana, è riferita pressochè esclusivamente dal fatto di minacce di mafia e/o giornalisti sotto scorta per analoghi motivi di criminalita... non certo perchè il "duecetto" di turno passa le "veline" da pubblicare... Se si ha un minimo di intelligenza, in Italia le fonti libere esistono... cosa che in Russia non mi risulta...

  • Melius 2
Inviato
3 minuti fa, ilbetti ha scritto:

Se si ha un minimo di intelligenza, 

Sommessamente...posso dire che sto iniziando a dubitare

 

Inviato

 

Trovato anche le motivazioni della quarantunesima posizione sulla libertà di stampa di cui ha riportato @nixie fa decisamente riflettere, sia nelle motivazioni sia sulla classifica e sul suo significato che è praticamente nullo per quello di cui discutevamo:

 

https://rsf.org/en/italy
 

I giornalisti spesso presi di mira

 Circa 20 giornalisti italiani stanno attualmente ricevendo 24 ore su 24 la protezione della polizia a causa delle intimidazioni, minacce di morte e attacchi a cui sono stati sottoposti, soprattutto da organizzazioni criminali e reti mafiose.  Il livello di violenza contro i giornalisti continua a crescere, soprattutto a Roma e nella regione circostante, e nel sud.  A Roma i giornalisti sono stati aggrediti fisicamente nel corso del loro lavoro da membri di gruppi neofascisti e aggrediti verbalmente durante manifestazioni, ad esempio da membri del Movimento Cinque Stelle (M5S), che faceva parte della coalizione di governo.  Nel complesso, i media italiani hanno potuto continuare a lavorare liberamente durante la pandemia nonostante il decreto Cura Italia del 17 marzo 2020 con il quale agli enti statali è stato ordinato di interrompere la gestione delle richieste di accesso ai documenti (se non di estrema urgenza) per mancanza di personale o  a causa del pericolo di infezione.  L'accesso ai dati è stato quindi più difficile per tutti i media nazionali.  Ma il problema principale per i giornalisti italiani sono stati i negazionisti del coronavirus – una schiera eterogenea che include guerriglie urbane, attivisti “senza maschera”, neofascisti, teppisti, “anarchici” e infiltrati della criminalità organizzata – che spesso hanno minacciato e aggredito fisicamente i giornalisti, soprattutto quelli che coprono  l'ondata di proteste di ottobre e novembre 2020.

 

Inviato
31 minuti fa, ilbetti ha scritto:

Se si ha un minimo di intelligenza, in Italia le fonti libere esistono... cosa che in Russia non mi risulta...

ma noncielodicono

Inviato

Ho letto alcuni passaggi di un’intervista a “Rossijskaja Gazeta”, il quotidiano ufficiale del governo russo, di Nikolaj Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza nonché uno dei pochi consiglieri del presidente Vladimir Putin.

Costui ritiene prossimo il crollo del mondo "americano-centrico" e dichiara: «È una realtà in cui bisogna vivere con una linea di comportamento. La Russia ha scelto la via della piena tutela della propria sovranità, della ferma difesa degli interessi nazionali, dell’identità culturale e spirituale, dei valori tradizionali e della memoria storica. Gli europei hanno fatto una scelta diversa. Hanno adottato i cosiddetti valori liberali, anche se in realtà si tratta del neoliberismo che promuove la priorità del privato sul pubblico, l’individualismo che sopprime l’amore per la Patria. Con una tale dottrina l’Europa non ha futuro. Sarà costretta a imparare di nuovo le lezioni non apprese».

Quanto meno curioso è il richiamo all'identità culturale e sprituale, ai valori tradizionali e, soprattutto, alla memoria storica. Patrushev evidentemente ha dimenticato cosa hanno significato per coloro che hanno vissuto in Unione Sovietica nel periodo stalinista le pughe del periodo, la strage dei kulaki, le deportazioni in Siberia. Altro aspetto curioso sono gli strali contro l'individualismo, quasi che vivesse ancora in un sistema economico in cui vi è la socializzazione dei mezzi di produzione. Tono e contenuti sono del tutto simili alla propaganda del periodo fascista. Sembra di leggere dei passaggi da "La dottrina del fascismo" di Mussolini.

Inviato
2 minuti fa, Savgal ha scritto:

La Russia ha scelto la via della piena tutela della propria sovranità, della ferma difesa degli interessi nazionali, dell’identità culturale e spirituale, dei valori tradizionali e della memoria storica.

pure l'Italia
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Inviato
Adesso, appecundria ha scritto:

pure l'Italia

Anche tu però, Salvini si riferiva agli italiani di Russia. 

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