Vai al contenuto
Melius Club

La questione ucraina


newton

Messaggi raccomandati

Inviato
2 ore fa, LUIGI64 ha scritto:

Pensa che un cretinetto mi ha inviato un video fake Russo, per sconfessare la strage di Bucha, di un manichino che veniva utilizzato come finto cadavere da alcuni soldati

Sono i video che giravano i primi giorni e che sono stati tutti “smontati” e classificate come fake dai debunker.

Inviato
2 ore fa, wow ha scritto:

Sostanzialmente stiamo discutendo da 2000 pagine su quel oltre e sul concetto di ragionevole. 

Siamo in loop perché costantemente, dopo che si sono esaurite le giustificazioni più astruse su riparte con gli stessi argomenti già discussi, sta minchiata dei cadaveri che si sarebbero dovuti decomporre si era già discussa al tempo e ci siamo ritornati e ci ritorneremo ancora più avanti stai sereno, funziona così.

Inviato

@appecundria

A proposito di "Maria Dolens" ti segnalo che è stata fusa presso la fonderia Paolo Capanni del mio paese.

Anche noi montanari sappiamo fare qualcosa.IMG_4065.thumb.jpeg.b3b04a6cdfbf19ce1ceddb2449246331.jpeg

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
42 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Non ne conoscevo l'esistenza

Maria Dolens, suona ogni sera per sempre. Per ricordare i caduti della Grande Guerra e intimare agli uomini la pace. Se ti capita, vai a sentirla, è una esperienza che non si dimentica. 

Ci sono altre commemorazioni, la più famosa avviene ogni sera e per sempre a Ypres (ricordi l'iprite?). Le bandiere vengono abbassate (in simbolo di gettate) a terra.

Dopo WW1 si stabilirono questi moniti ad aeternum... non dimentichiamoli.

  • Melius 1
Inviato
21 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Sono i video che giravano i primi giorni e che sono stati tutti “smontati” e classificate come fake dai debunker.

Ma necessita essere "predisposti" per prendere subito per buoni quei fake

Gaetanoalberto
Inviato

@appecundriaQuest’anno, in tempi non ancora sospetti, ho visitato per la prima volta il sacrario di Redipuglia.

Anche quella un esperienza.

Inviato
4 ore fa, wow ha scritto:

Orsini esprime opinioni, dotte quanto vuoi, ma opinioni. Un anatomo patologo della Sapienza, non della parrocchia, è uno scienziato. Questo particolare a volte sfugge. 

... L'ho già scritto, mi pare... 

Per me Orsini è il caso lampante di persona sotto "kompromat"... 

 

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Kompromat

 

ascoltoebasta
Inviato

Però sarebbe da chiarire perchè se il massacro di Bucha (come dichiarò il governo Ucraino) è avvenuto durante l'abbandono della città da parte dei russi il 30 marzo,i cadaveri fossero già li il 19 marzo.

E  l'ordine (1° aprile) del capo della polizia speciale ucraino di uccidere qualunque civile senza fazzoletto blu al braccio, in effetti si vedono molti cadaveri col fazzoletto bianco o senza.

Credo sia più importante che discutere della temperatura a Bucha in quei giorni.

briandinazareth
Inviato

La cosa che mi colpisce e che quelli che hanno dubbi su tutto credono senza problemi alla propaganda di un dittatore come Putin.

 

Non riescono a capire la differenza fra le  testimonianze dei reporter di guerra che non vengono assassinati per quello che documentano e le veline di un regime che uccide i giornalisti non allineati.

 

Oggi i russi hanno lanciato i missili durante l'incontro con l'ONU, ci rendiamo conto di cosa significhi?

 

A me fa contemporaneamente pensare che il mondo non può arrendersi a Putin e che questo dittatore, secondo a pochissimi come ferocia e follia, potrebbe veramente usare l'atomica... 

  • Melius 1
Ivo Perelman
Inviato
10 ore fa, audio2 ha scritto:

i politici e i loro servi sono dei comprovati mentitori

seriali su ogni argomento possibile.

nessuno vuole comprare un auto da loro

Inviato
4 ore fa, Ivo Perelman ha scritto:

nessuno vuole comprare un auto da loro

Tutti in concessionario da Putin però a quanto vedo, lui non è un politico infatti.

Inviato

https://www.corriere.it/opinioni/22_aprile_28/10-cultura-editorialecorriere-web-sezioni-61a59f30-c723-11ec-9886-30033cb6ccfe.shtml

Il passo inatteso di Biden 

di Giuseppe Sarcina28 aprile 2022

Il presidente ha abbandonato prudenza e gradualismo per orientarsi sulla linea tracciata nel 1940 da Franklin Delano Roosevelt: «L’America sarà l’Arsenale della democrazia»

Nelle ultime settimane Joe Biden ha abbandonato prudenza e gradualismo. È passato dalla formula adottata da Barack Obama, «leading from behind», cioè orientare le scelte dell’Occidente restando nelle retrovie, alla riedizione dello slogan coniato nel 1940 dal presidente Franklin Delano Roosevelt: «L’America sarà l’Arsenale della democrazia».

Il paragone è suggerito in una brillante analisi dell’«Atlantic Council», centro studi di Washington. Ma che cosa significa in concreto? Martedì 26 aprile, nella base Usa di Ramstein in Germania, il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha convocato i ministri di 43 Paesi per istituire «un gruppo di contatto permanente», una piattaforma «tecnica» per coordinare gli aiuti militari all’Ucraina. La novità è che sia Austin che ieri Biden hanno messo in chiaro quale sarà da qui in avanti l’obiettivo degli Stati Uniti: non solo respingere l’aggressione, ma «indebolire» l’armata putiniana al punto da impedire altri assalti a Paesi sovrani. Gli Usa, dunque, vogliono la sconfitta militare di Putin e, come ha detto ieri il presidente americano, sono pronti a fronteggiare «qualsiasi cosa» abbia in mente il Cremlino.

 

La possibilità di un negoziato si è come dissolta. O meglio: gli Stati Uniti non prenderanno alcuna iniziativa. Tocca a Putin «terminare la guerra che ha cominciato». Ed eccoci allora al muro contro muro: Putin vuole la resa di Zelensky; Biden vuole la resa di Putin. Tutto lascia pensare che avremo di fronte come minimo quattro-cinque settimane (stima di Austin) di guerra furibonda. Dall’inizio del conflitto il governo americano ha stanziato 3,4 miliardi di dollari aiuti in armi. Il resto dell’Alleanza Nato, più o meno, altri due miliardi. Ma ora la scala dello sforzo statunitense cambia drasticamente. Biden ha chiesto al Congresso un pacchetto da 33 miliardi di aiuti; di questi, 20 miliardi serviranno per inviare artiglieria pesante, droni, munizioni, missili anti-carro e anti-aereo all’esercito di Zelensky. Alcuni analisti, come l’ex consigliere del Pentagono Bing West, hanno scritto che «per vincere» l’Ucraina avrebbe bisogno di finanziamenti in armi per 40 miliardi di dollari. E questa sembra la strada scelta da Biden: trasformare ancora una volta il Paese «nell’Arsenale della democrazia», mobilitando l’industria bellica e chiedendo ai cittadini americani «un sacrificio» per «sconfiggere la dittatura». Esattamente come fece il presidente Roosevelt all’inizio della Seconda guerra mondiale. 

Biden, contrariamente a quanto spesso si sente dire nel dibattito pubblico in Italia, non ha cercato, non ha voluto lo scontro con Putin. Prima del 24 febbraio ha offerto un negoziato a tutto campo su sicurezza e armi nucleari al leader del Cremlino. Poi, per settimane, la Casa Bianca ha frenato la spinta di Zelensky e dei suoi alleati europei più bellicosi, come Polonia, Paesi Baltici e Regno Unito. Quindi niente «no-fly zone», niente «armi offensive». Biden ha aspettato, anche sperato, che Putin prendesse atto del fallimento militare e accettasse finalmente una trattativa seria.

La svolta è maturata all’inizio di aprile, quando «il dittatore» russo, sconfitto a Kiev ha rilanciato con la «fase due» nel Donbass. Nello stesso tempo sono venuti alla luce gli eccidi di Bucha. A quel punto Biden ha cambiato passo, sostenuto da un Congresso unanime e da almeno il 70% dell’opinione pubblica che, secondo i sondaggi, chiede al governo di «non voltarsi dall’altra parte». Rimane in piedi un solo vincolo: gli Usa non manderanno soldati a combattere in Ucraina. 

La nuova strategia americana complica, e parecchio, le scelte degli europei. Biden si aspetta che anche gli altri partner della Nato «facciano la loro parte», cioè aumentino sostanzialmente gli aiuti militari a Zelensky. Ma chi, a parte forse il Regno Unito, è in grado di aumentare di sei-sette volte gli investimenti per l’Ucraina? Realisticamente, nessuno. In queste condizioni sarà anche molto difficile spezzare la spirale e provare a riaprire le comunicazioni con Putin. Il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto sapere che ci proverà comunque. Anche per Mario Draghi ora si prospetta una visita più difficile del previsto, il 10 maggio a Washington. Biden chiederà al premier italiano «solidarietà» e «impegno comune» per isolare e battere Putin, non per dialogarci.

 

Inviato

Ecco una prima pagina così sguaiata da  avere pochi paragoni:

image.thumb.png.5175fc16146af02ba3575791589ad0db.png

  • Melius 1
Inviato

Oltretutto offensiva verso i propri lettori: sappiamo che siete analfabeti (di ritorno, di andata, in abbonamento), vi facciamo il disegno.

  • Haha 2
Inviato

La guerra si accorcia con la resa secondo questi qua

Inviato

 Biden fa rimpiangere Trump…se fossi americano voterei a vita per i repubblicani

Ospite
Questa discussione è chiusa.

  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Badge del Vinile Oro
      zigirmato
      zigirmato ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Oro
    • Badge del Vinile Arancio
      music.bw805
      music.bw805 ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Arancio
    • Contenuti Utili
      Eiji
      Eiji ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Reputazione
      Ultima Legione @
      Ultima Legione @ ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      Capotasto
      Capotasto ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
×
×
  • Crea Nuovo...