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La questione ucraina


newton

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Gaetanoalberto
Inviato

@Velvet Facciamo che almeno la mia Valentina finisca l'Universitá a TS. Stai tranquillo, ho parlato con Vlady e ha firmato un trattato in cui assicura il FVG non sarà attaccato. 

extermination
Inviato
11 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Sia chiaro che mi riferisco alle rispettive aree politiche. 

Chiarissimo! Anche perché a sinistra ci son dei geni dunque impossibile equivocare.

  • Haha 1
Inviato
48 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

per effetto di movimenti di protesta liberamente espressi a mai repressi

ahaha, ma se è stato un carnaio simile al g8 di genova.

craxi si è visto poi che fine ha fatto

moro

mattei

le stragi

ustica

il cermis

i servizi segreti deviati

mi sa che abbiamo visto un altro film

Inviato

dai vari dibattiti tv e analisi di analisti, sembra appurato che oltre algli usa anche l'inghilterra ha interesse che la guerra continui, forse è solo perchè sono quelli più legati agli usa? non so, ditemi...

Inviato

sono i più legati agli usa, la russia gli sta sulle palle e visto che all' orango biondo

non sta andando tanto bene sta cercando di muoversi per entrare nella storia.

basta che la bomba però gliela tirino nel suo didietro.

  • Haha 1
Inviato

@audio2 fle pulizie del sabato  la lavatrice  stirato ?  Mi raccomanfo il gatto  e il minestrone

Gaetanoalberto
Inviato
27 minuti fa, audio2 ha scritto:

ma se è stato un carnaio simile al g8 di genova

Boh. A me pare che i missili non li abbiano messi. Mi sarò sbagliato. 

Gaetanoalberto
Inviato

@audio2

Mindia! Sempre a cercare il pelo nell'uovo! Tolgo il "mai repressi". 

Ti accontento. 

 

"Alla fine della giornata si contarono 18 fermati e circa un centinaio di feriti e contusi, di cui 4 molto gravi.

Subito gli italiani solidarizzarono con il movimento. Il Pci, come accadde in tutte le più importanti battaglie sui diritti, seguì a ruota la società civile. Poi vennero Chernobyl e il referendum vinto contro il nucleare civile. La vicenda si concluse, dopo la caduta del muro di Berlino e la fine della contrapposizione dei blocchi Usa-Urss, con la smilitarizzazione dell’area dell’aeroporto di Comiso e con la vittoria dei gruppi pacifisti."

 

Asso vuoi che sia un centinaio di feriti e 4 fermati.

Ne conti di più in un normale derby Catania Palermo. 

Almeno non ci hanno invaso. 

 

Gaetanoalberto
Inviato
33 minuti fa, bost ha scritto:

anche l'inghilterra ha interesse che la guerra continui, forse

Ho provato a ricordare che, per quanto antipatici, gli inglesi hanno ormai nel DNA quel fatto che, non reagendo subito con Hitler, si sono trovate le V1 e V2 sulla capoccia. 

Perciò hanno la sindrome da reazione immediata, vedi Malvinas

  • Thanks 1
Inviato

ma se gli hanno dichiarato guerra per primi.

Gaetanoalberto
Inviato
4 minuti fa, audio2 ha scritto:

se gli hanno dichiarato guerra per primi.

Ah, giusto, colpa loro! 

Parlavo di Ciamberleinn e quelle cose lí

Inviato
1 ora fa, ascoltoebasta ha scritto:

programma,vi ricordate quando alcuni sostenevano che NATO e USA nulla c'entravano?

Stai facendo un analisi che non tiene conto dell'ordine degli eventi. 

È roba che si fa su Facebook. 

Il ruolo degli attori in campo è in divenire. Cambia nel tempo. 

 

Inviato

chamberlain è stato un grandissimo statista, che ha cercato la pace fino all' ultimo e fino all' ultimo

ha sfangato la guerra, nel frattempo peraltro riarmandosi quindi facendosi trovare pronto, e facendo

trovare pronto anche churchill che si è trovato la minestra sul piatto.

Gaetanoalberto
Inviato

https://www.treccani.it/enciclopedia/arthur-neville-chamberlain

Direi che uno statista, premessa la nostra umana natura e che col senno di poi siamo tutti bravi, si giudica in base alla capacità della propria politica di raggiungere i risultati voluti. 

Nel suo caso l'obiettivo era la pace, fu costretto a dichiarare guerra, e l'esercito inglese gestito secondo i suoi eccezionali preparativi fu spazzato via in pochi giorni. 

Un po' quello che accadrebbe oggi se Putin non fosse stato fermato o quantomeno rallentato dalla contestata preparazione dell'esercito ucraino con l'aiuto dell'occidente. 

ascoltoebasta
Inviato
20 minuti fa, criMan ha scritto:

Il ruolo degli attori in campo è in divenire. Cambia nel tempo

Io la vedo in altro modo,e cioè si manifesta nel tempo.

Inviato
3 ore fa, 31canzoni ha scritto:

Dovresti dirlo a loro. Tutti e tre sempre in prima fila a non riconoscere ad esempio i tribunali per i crimini contro l'umanità. E lo sappiamo il perché, lo sappiamo tutti perché Bush e Biden sarebbero arrestati e condannati all'ergastolo appena mettessero piede fuori dagli Stati Uniti, e così Putin e così Xi quindi tutto bello e tutto giusto ma improbabile.


 

https://www.altalex.com/guide/la-corte-penale-internazionale

 

Nascita della Corte penale internazionale

La Corte penale internazionale è un’istituzione pensata e voluta dalla comunità internazionale sin dal 1948, quando l’Assemblea generale dell’ONU, nella Convenzione per la prevenzione e la punizione dei crimini di genocidio, (art. 6 della risoluzione n. 260) aveva previsto la possibilità per gli Stati di deferire i giudizi sui crimini di genocidio ad un Tribunale internazionale appositamente costituito.

Fu il periodo della guerra fredda ad allontanare l’accordo tra gli Stati per dar vita a questa istituzione, mettendo in stallo il progetto fino al 1994,  anno in cui venne costituito un apposito comitato all’interno delle Nazioni Unite. 

Grazie anche all’esperienza dei Tribunali per i crimini internazionali commessi nella ex Jugoslavia ed in Rwanda, si arrivò finalmente nel 1998 alla firma dello Statuto di Roma ed alla nascita della Corte penale internazionale.

Giurisdizione

La sede della Corte Penale Internazionale è all’Aja nei Paesi Bassi, dove si trova anche la Corte internazionale di Giustizia, altra giurisdizione internazionale da non confondere però con questa. La CIG infatti ha la propria base giuridica nella Carta delle Nazioni Unite e il compito di risolvere le controversie tra gli Stati membri dell’ONU, che attualmente sono 193.

La Corte penale internazionale,  invece si occupa dei crimini internazionali commessi dagli individui e non dagli Stati, ed ha la propria base giuridica nello Statuto di Roma, di cui fanno parte 123 Paesi. Non sono parte della Convenzione di Roma due delle superpotenze che siedono nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU,  Russia e Stati Uniti. Anche la Cina non vi ha aderito e neppure l’Ucraina ne fa parte, mentre Israele ha firmato ma non ratificato la Convenzione. 

La CPI  esercita le proprie funzioni ed i propri poteri sul territorio di qualsiasi Stato Parte ma, mediante una apposita convenzione a tal fine, la sua giurisdizione può estendersi al territorio di ogni altro Stato che ne faccia richiesta.

Quando un determinato crimine è entrato a far parte del diritto internazionale consuetudinario, la giurisdizione della Corte è estesa anche agli Stati non firmatari della Convenzione di Roma. E’ il caso ad esempio del genocidio, inteso come “l’'atto commesso nell'intento di distruggere in tutto o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”.

Crimini di competenza della Corte

Lo Corte penale internazionale esercita il proprio potere giurisdizionale sulle persone fisiche e non sugli Stati nazionali, in modo complementare alla giurisdizione penale degli stessi. La sua competenza è relativa ai crimini più gravi di rilievo per l’intera comunità internazionale, ed in particolare:

genocidio

crimini contro l’umanità

crimini di guerra

crimini di aggressione.

Crimini di guerra

Sono crimini di guerra i comportamenti commessi dagli Stati, da enti internazionali, o da agenti statali, in violazione delle norme che disciplinano i conflitti armati, e più in particolare:

legravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra del 1949 e dei protocolli addizionali del 1997 (omicidio volontario; tortura o trattamenti inumani, inclusi gli esperimenti biologici; provocate grandi sofferenze o gravi lesioni all’integrità fisica o alla salute; distruzione ed appropriazione di beni, non giustificate da necessità militari o compiute su larga scala illegalmente ed arbitrariamente; crimini contro i prigionieri di guerra, deportazione, trasferimento o detenzione illegale; cattura di ostaggi)

Altre gravi violazioni delle leggi e degli usi applicabili, all’interno del quadro consolidato del diritto internazionale dei conflitti armati (attacchi intenzionali contro i civili, contro beni che non sono obiettivi militari, contro edifici di culto, ospedali, monumenti e beni storici ed artistici, contro mezzi e persone delle missioni di soccorso umanitario e di peace keaping, danni diffusi e duraturi all’ambiente naturale, uso di gas tossici, di armi biologiche, di armi e proiettili non consentiti, stupro, riduzione in schiavitù, deportazione degli occupati, o trasferimento della propria popolazione nei siti occupati etc..)

Crimini contro l’umanità

I crimini contro l’umanità sono  atti specificamente elencati all’art. 7 della Convenzione, commessi nell’ambito di un esteso o sistematico attacco contro popolazioni civili, e con la consapevolezza dell’attacco (omicidio, sterminio, riduzione in schiavitù, deportazione, imprigionamento, tortura, stupro, violenze sessuali, persecuzione contro un gruppo per ragioni di ordine politico, razziale, nazionale, etnico, culturale, religioso o di tenere sessuale, sparizione forzata di persone, apartheid, e infine tutti gli altri atti “inumani di analogo carattere diretti a provocare intenzionalmente grandi sofferenze o gravi danni all’integrità fisica o alla salute fisica o mentale”).

Crimine di aggressione

Inserito con l’all. I degli emendamenti del 2010, a seguito degli accordi di Kampala, l’art. 8 bis dello Statuto di Roma ha introdotto, tra le competenze della Corte penale, il “crimine di aggressione”. Si tratta della “pianificazione, la preparazione, l’inizio o l’esecuzione, da parte di una persona in grado di esercitare effettivamente il controllo o di dirigere l’azione politica o militare di uno Stato, di un atto di aggressione che per carattere, gravità e portata costituisce una manifesta violazione della Carta delle Nazioni Unite del 26 giugno 1945”. 

L’atto di aggressione è poi ulteriormente definito dalla norma come: “l’uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di un altro Stato”. Rientrano nella definizione di atto di aggressione: l’invasione, i bombardamenti, il blocco dei porti, l’attacco con forze armate o anche con eserciti mercenari etc.

La norma è frutto di  una difficile trattativa internazionale, dal momento che gli Stati non riuscivano a trovare un accordo sugli elementi definitori del crimine di aggressione, ma anche sul rapporto tra i poteri della Corte penale e  quelli del Consiglio di Sicurezza che ex art. 39 della Carta Onu ha il compito di accertare l’esistenza di minacce alla pace. 

La caratteristica del crimine di aggressione, rispetto alle aggressioni di competenza del Consiglio di Sicurezza, sta nel fatto che si tratta di un crimine individuale, e dunque non attribuibile ad uno Stato, ma alle persone che controllano l’apparato statuale. E’ esclusa ogni responsabilità oggettiva, occorre un profilo di dolo e possono essere ritenuti responsabili solo coloro che ordinano il crimine di aggressione e non i soldati o gli esecutori materiali. 

 

Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

FVG non sarà attaccato

Indichiamo San Marino, che ce frega, non è Italia.

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