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Melius Club

La questione ucraina


newton

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Gaetanoalberto
Inviato
12 ore fa, appecundria ha scritto:

Il realismo ci dice che quando sei sul ring devi menare.

Ecco. Diciamo che il tema "sei sul ring" non è ancora del tutto condiviso da alcuni forumers. 

Alcuni fanno i secondi dei due pugili, qualcuno pensa di essere l'arbitro, altri siedono al tavolo dei giudici, molti sulle sedie degli spettatori (alcuni non paganti e con biglietto gratuito), parecchi passeggiano fuori dall'arena guardando il panorama. 

Quasi nessuno disposto a salire in pedana. 

Mah!

Speriamo bene. Roma brucia e Nerone se la ride. 

A proposito Appe, sto dalle tue parti per il matrimonio di mia nipote. Massa Lubrense. Che bei posti!

Mannaggia ai piemontesi ( @Panurge e presenti esclusi ovviamente) 

Inviato
5 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Hanno fatto cose “normali”, investito miliardi di dollari per la ricostruzione del paese, dato loro una parvenza di regole e di diritti, hanno permesso una maggiore integrazione della donna nella società e con essa hanno garantito loro maggiori diritti, hanno portato un maggiore livello di benessere diffuso ed offerto agli afghani la possibilità di addestrarsi militarmente e li hanno armati affinché potessero difendere le loro conquiste sociali e democratiche per non cedere subito ai talebani, tutti i componenti dell’esercito hanno deciso di non provarci neppure e sono scappati dismettendo la divisa ed abbandonando le armi, per la libertà propria e del proprio paese di deve anche combattere se la di desidera realmente, Ucraina docet.

 

Sì avevano impiantato pure tre nuove stagioni della famiglia Bradford a Kabul ma alla pilota il regista è arrivato strafatto di oppio ed è andato tutto a puttane.

Inviato
31 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Diciamo che il tema "sei sul ring" non è ancora del tutto condiviso da alcuni forumers. 

Inconvenienti della libertà di opinione  🙂 A me basta che sia chiara la mia.

Gaetanoalberto
Inviato
6 minuti fa, appecundria ha scritto:

libertà di opinione  🙂 A me basta 

Si, beh, la questione sul ring era esattamente questa... 🤓

Inviato
39 minuti fa, aldofranci ha scritto:

Sì avevano impiantato pure tre nuove stagioni della famiglia Bradford a Kabul ma alla pilota il regista è arrivato strafatto di oppio ed è andato tutto a puttane.

Tu puoi continuare a cercare di fare lo spiritoso, ma in Afghanistan in venti anni era stato fatto molto, soprattutto sul versante dei diritti della donna e dell’infanzia, niente a che vedere con il prima e con il dopo sotto i talebani, ma questo è persino superfluo dirlo.

Aldo “tieniti” i talebani e vivi felice. 

Inviato

ok, per alcuni occorre inviare armi per difendere la democrazia, la libertà etc

.

.

perchè non si chiede la stessa cosa per le altre guerre/conflitti che ci sono attualmente,  un aggressore che mina libertà / democrazia ci sarà sicuramente da fermare / abbattere ? ... se non ricordo male sono oltre 50 le guerre/conflitti per il mondo

Inviato

qualcuno aveva parlato dei figli di un dio minore

oppure non gliene fotte proprio niente a nessuno

Inviato
2 minuti fa, audio2 ha scritto:

qualcuno aveva parlato dei figli di un dio minore

oppure non gliene fotte proprio niente a nessuno

e allora chiamasi ipocrisia

Inviato

solo un pochino

come scrissi io, se trovano il petrolio nella striscia di gaza vedi che succede

  • Melius 1
Inviato
12 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Tu puoi continuare a cercare di fare lo spiritoso, ma in Afghanistan in venti anni era stato fatto molto

 

Sì in effetti la produzione del papavero da oppio e relativo mercato indotto sono schizzati alle stelle. 

Anche gli americani hanno fatto cose buone in Afghanistan. 

Sul resto non ti rispondo perché sembra di parlare a un bambino delle elementari. 

Inviato
20 minuti fa, aldofranci ha scritto:

Sul resto non ti rispondo perché sembra di parlare a un bambino delle elementari. 

A volte sarebbe meglio tacere, si farebbe miglior figura:
 

https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/sulla-pelle-degli-afghani-32853

In caduta libera?

A quattro mesi e mezzo dal ritorno dei Talebani nelle stanze del potere, l’economia afghana è in caduta libera. Il collasso economico registrato nell’ultimo trimestre è senza precedenti ed entro un anno potrebbe verificarsi una contrazione del 40% del suo prodotto interno lordo. In un paese storicamente dipendente dagli aiuti esterni, le sanzioni internazionali e il congelamento dei beni della Banca centrale afghana che si trovano fuori dal paese, hanno determinato l’arresto di importanti flussi di credito, con il risultato che non c'è più denaro per le transazioni quotidiane e il prezzo dei beni di prima necessità è salito alle stelle. Gli stipendi dei lavoratori del settore pubblico – medici, infermieri e insegnanti – non vengono pagati da mesi, le strutture sanitarie non hanno mezzi per pagare il carburante che garantisce il funzionamento di generatori e ambulanze e l’erogazione dei servizi di base non può essere garantita. Per questo continuano a moltiplicarsi le voci di chi chiede che l'Occidente modifichi il suo approccio alla questione afghana: “Il mondo è seduto in attesa che i Talebani compiano progressi non ben definiti su una serie di norme e principi senza favorire una soluzione allo stallo. I Talebani, d'altra parte, o non sono disposti a soddisfare queste aspettative o non sono chiari sulle loro intenzioni”, spiega in modo efficace Peter Maurer, presidente del Comitato della Croce Rossa internazionale, che aggiunge: “Le conseguenze sono evidenti a tutti: lo stato si sta disintegrando, la regione si sta destabilizzando e le persone stanno esaurendo ogni speranza”.

 

Le donne: ultimo fronte di resistenza?

È in questo contesto che, negli ultimi mesi, le donne hanno visto erodere le conquiste e i diritti faticosamente raggiunti negli ultimi 20 anni. Da quando sono saliti al potere, i Talebani hanno approvato una serie di norme via via più repressive riguardo lo status delle donne nella società: l’ultima – imposta nella provincia di provincia di Balkh e di Herat, ma si teme che sia estesa su scala nazionale – è quella che vieta loro l’uso dei bagni pubblici. Una legge che nulla ha a che vedere con la cultura islamicae che invece rappresenta una grave violazione dei diritti umani, soprattutto in un paese distrutto dalla povertà in cui molte persone non hanno a disposizione acqua calda. Attivisti e attiviste per i diritti delle donne manifestano per le strade di Kabul con cadenza quasi quotidiana, nonostante i divieti e la repressione del riesumato ministero “Per la propagazione della virtù e la prevenzione del vizio”. Con coraggio e dignità – come racconta Tolo News, una delle poche voci indipendenti nel paese – le manifestanti afghane rivendicano istruzione e lavoro femminile, rinnovando gli appelli alla comunità internazionale a non rimanere inerte davanti ai diritti traditi delle donne in Afghanistan.

 

 

 

Inviato

È la volta buona che si ritorna a produrre in Italia.

Anche perchè qualcuno dovrà pur lavorare.

Inviato
21 minuti fa, bambulotto ha scritto:

100% grano italiano è solo per la pasta integrale 

Può essere. 😄😉 

Inviato

La situazione disastrosa dell'Afghanistan dopo 20 anni di cura USA ha un responsabile, i soldi per gli stipendi degli statali cioè i pochi soldi che ha la banca centrale afghana  sono congelati alla Federal reserve. Una porcheria disastrosa uno dei tanti disastri di una politica estera occidentale guerrafondaia. D'altra parte il presidente degli USA non ha alcun potere all'interno del suo paese ed è solo un War Lord. Vivere nel ricordo dei soldati americani che liberarono insieme ai russi l'Europa dal nazifascismo è consolatorio ma quel paese non c'è più, è un paese ammalato e drogato di violenza ora si parla di armare gli insegnanti nelle scuole perché possano difendere i bambini dalle stragi. Manco nella Repubblica delle banane. Che tristezza.

Inviato
4 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Può essere. 😄😉

 

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