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Melius Club

Il rosso e il nero


ferdydurke

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Inviato

No, non voglio parlare del bel romanzo di Stendhal, ma riportare una personale esperienza. Vivo in una cittadina capoluogo di provincia al nord, sempre amministrata negli ultimi anni da sindaci di centro sinistra, con risultati alterni ma, comunque mai entusiasmanti. L'ultima tornata elettorale ci ha regalato un sindaco leghista che ha creato non poche apprensioni in diversi cittadini, me compreso. In realtà NON è cambiato nulla, nè in meglio, nè in peggio…tutto assolutamente uguale, le stesse strade piene di buche, gli stessi marciapiedi infidi, il solito traffico, i soliti ambulanti di colore a vendere in giro per il centro la solita merce falsamente griffata, i soliti furti degli zingari o degli slavi negli appartamenti, i soliti esercizi bangladini in pieno centro storico e, forse, pure qualche kebab in più. Le zone off-limits cittadine (es stazione) continuano a essere off-limits pure oggi, nonostante i proclami di legge e ordine pre-elettorali.

Non sono qualunquista, ma, sinceramente a che c….o serve oggi votare?

Inviato
6 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

ma, sinceramente a che c….o serve oggi votare?

Benvenuto tra “i narzisisti nicholsiani di confessione fassista” 😆

👍👏

  • Haha 1
Inviato
15 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

sinceramente a che c….o serve oggi votare?

mi auto cito da altro tread :  

" e a non sbattersene in questi anni a che è servito ?

ad eleggere una classe politica che mediamente si è dimostrata meno affidabile di una troia

di bordello turco di quarta categoria. "

 

  • Melius 1
Inviato

@acusticamente Mi trovi sostanzialmente d'accordo perchè io credo che tutti i dipendenti pubblici, funzionari e dirigenti che popolano gli uffici di un grosso comune, ma anche di uno piccolo, spesso e volentieri sono presenti solo perchè sono stati piazzati da tutto il politichese pregresso e dagli amici degli amici.

Spesso credo che siano gli stessi dirigenti pubblici ad ostacolare l'azione politica riformatrice dei nuovi arrivati, avvalendosi di tutti i tecnicismi con i "disposto-combinato" che le varie delibere, regolamenti, norme stratificate ed intrecciate diabolicamente creano un sistema che si autoprotegge impedendo i cambiamenti.

Secondo me i dirigenti pubblici non devono mai stare troppi anni in un ufficio, per evitare che si creino coalizioni economiche che impediscano le azioni politiche tese a cambiare le sorti di un comune e/o di ogni altro ente.

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
7 minuti fa, Peuceta ha scritto:

Secondo me i dirigenti pubblici non devono mai stare troppi anni in un ufficio, per evitare che si creino coalizioni economiche che impediscano le azioni politiche tese a cambiare le sorti di un comune e/o di ogni altro ente.

 

applausi a scena aperta.

ma ovviamente ci scontreremmo con il combinato disposto tra "tanto non cambia nulla", "ma l'esperienza.. (che nasconde il fatto che ci si è trovati una nicchia ecologica in totale confort zone) e tutte le scuse del mondo che cercano di ostacolare qualunque cambiamento.

è purtroppo non sono solo i politici o le persone che lavorano nella pa, ma è una cosa estesa a gran parte della cittadinanza, basti guardare le barricate contro la riforma del catasto, fermo dai tempi preunitari 😂


che poi va poco di moda, ma sarebbe il caso di valutare anche un le competenze... 

Inviato
23 minuti fa, acusticamente ha scritto:

Il cambiamento deve esserci prima di tutto in noi....

allora andiamo anche a memoria:

- prima votazione il pri di la malfa, per forza prima della caduta del muro non c'erano alternative

- seconda, la liga veneta di rocchetta, il federalismo era un obiettivo, poi con 5 regioni già autonome

perchè le altre no, combinato niente

- terza, mi pare il primo ulivo di prodi, un' inoculata, tra euro e bertinardo e riforme farlocche

- anni all' estero ed in giro per il mondo

- quarta, torno, non tanto aggiornato, c'era il pd di bersani, mi pareva che facesse meno schifo degli altri  poi invece mi ritrovo il trio lescano

- quinta, 5s mai con nessuno e si son fatti tutti.

allora sentiamo, dov'è che avrei sbagliato io.

Inviato
19 minuti fa, audio2 ha scritto:

dov'è che avrei sbagliato io.

🤣🤣 con quel CV lí? 🤣🤣

da toglierti seduta stante i diritti civili ostrega 😆

Inviato

forse dovevo votare dc, poi msi, poi berlu, poi la lega e fdi, magari andava meglio.

Inviato
2 ore fa, ferdydurke ha scritto:

No, non voglio parlare del bel romanzo di Stendhal, ma riportare una personale esperienza. Vivo in una cittadina capoluogo di provincia al nord, sempre amministrata negli ultimi anni da sindaci di centro sinistra, con risultati alterni ma, comunque mai entusiasmanti. L'ultima tornata elettorale ci ha regalato un sindaco leghista che ha creato non poche apprensioni in diversi cittadini, me compreso. In realtà NON è cambiato nulla, nè in meglio, nè in peggio…tutto assolutamente uguale, le stesse strade piene di buche, gli stessi marciapiedi infidi, il solito traffico, i soliti ambulanti di colore a vendere in giro per il centro la solita merce falsamente griffata, i soliti furti degli zingari o degli slavi negli appartamenti, i soliti esercizi bangladini in pieno centro storico e, forse, pure qualche kebab in più. Le zone off-limits cittadine (es stazione) continuano a essere off-limits pure oggi, nonostante i proclami di legge e ordine pre-elettorali.

Non sono qualunquista, ma, sinceramente a che c….o serve oggi votare?

Sono tutti seduti allo stesso, pantagruelico banchetto.

Sono insieme, a spartirsi le portate, cercando di arraffarne più che possono.

D’altra parte (se si esclude il Conte 1) da Monti incluso in poi csx e cdx hanno più o meno sostenuto gli stessi governi.

Di cosa ti meravigli?

Non esiste soluzione democratica al problema, esisterebbe solo una soluzione eversiva ma probabilmente tale cura sarebbe peggiore del male.

Conviene preservare il proprio patrimonio dallo stato ladro con i denti ed armarsi legalmente, sperando che non ci sia mai bisogno veramente di doversi difendere.

In alternativa emigrare all’estero.

E’ l’Italia voluta da Boldrini & Co.

 

 

Inviato

penso anche che in una repubblica parlamentare non ci sono abbastanza tagliatori di nodi gordiani,

non ci sono limiti ai boiardi di stato che sono inseriti a tutti i livelli, non ci sono contrappesi tra un 

parlamento che fa quello che vuole ed un pdr che non è eletto direttamente, oppure il contrario,

pdr eletto anche di secondo livello ma governi e pdc decisi direttamente alla votazione. per forza che 

non funziona, senza andare ancora a vedere la divisione tra camera e senato.

e come dice collegatiper, il problema è sempre il banchetto.

acusticamente
Inviato

@audio2 non ho scritto che i governanti non sbagliano, anzi abbiamo n esempi contrari.  Il mio è un discorso di base e cioè che se molti o tutti finiamo in un atteggiamento cinico e disilluso (non che non ci siano le ragioni, lo comprendo) e ce ne sbattiamo non facciamo altro che fare quello che vogliono loro.

Quello che vogliono è che la politica nella gente comune sia ridotta ad un bar sport, dove al massimo ci si accapiglia per diversa fede, o ci si affidi ad una persona (personalità) come se potesse essere il salvatore della patria.

Ma quello che più di tutti gli fa comodo è il nostro disincanto, il dire “tanto non cambia nulla, che mi arrabbio a fare…”

Su questo dormono sonni tranquilli

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato

penso che l'idea dell'elezione diretta sia errata e ingenua, anzi, in genere aiuta il populismo che è in assoluto la maniera peggiore di affrontare i problemi. 

forse è solo che in tanti cercano il "campione", mentre sarebbe più saggio scegliere il "meno peggio", nel senso di comprendere che non esisterà mai un politico che possa rappresentarci integralmente o quasi, basti pensare a quanto sia difficile mettere d'accordo anche un piccolo condominio.

la ricerca del "campione", non può che portare frustrazione e risentimento, non esisterà mai quello all'altezza, anzi, quando ti trovi troppo spesso a pensare "lui si che ha ragione!", quando propone soluzioni semplici a problemi complessi, dovremmo immediatamente pensare che ci sta pigliando per cūlus. 



un elettorato che ragiona in maggior parte in questo modo finirà per eleggere molto spesso i peggiori e quelli dotati solo di ego e con poca voglia di fare politica in modo positivo.

e così via con i berlusconi, i renzi, il m5s ecc. 

il fatto che nessuno abbia troppo potere è una tutela perché rende necessario il compromesso e la discussione. 

nella sua imperfezione la democrazia liberale, anche la nostra, ha garantito e garantisce più di qualunque sistema spiccio che promette di risolvere i problemi. dati alla mano.

a questo aggiungiamo che i politici non vengono dalla luna e spesso ci rappresentano fin troppo bene.
una società che non sanziona moralmente la disonestà, la "furbizia" e il farsi solo i fatti propri (il familismo amorale di cui abbiamo già parlato)  non può produrre una classe politica particolarmente onesta e proba. 

anche perché una quota significativa degli elettori votano in base al piccolo favore, alla mancetta e simili... e poi ci stupiamo che votando un partito appoggiato dalla mafia, ad esempio, ci ritroviamo i mafiosi al potere...
 

Inviato
4 minuti fa, acusticamente ha scritto:

Su questo dormono sonni tranquilli

Sicuramente, perché in molti stiamo troppo bene ed abbiamo troppo da perdere per essere arrestati od uccisi da qualche servitore dello stato.
Però non durerà in eterno e qualcuno che sta male veramente lo sfizio di fare qualche azione eclatante se lo toglierà, non avendo nulla da perdere…speriamo bene…

Inviato
43 minuti fa, audio2 ha scritto:

allora sentiamo, dov'è che avrei sbagliato io.

Potevi startene all'estero, frequentare stereophile e risparmiarci sto piccio continuo? 

(scherzo ne') 😉

briandinazareth
Inviato

ah aggiungo, se nessuno si impegna minimamente per far politica, soprattutto coloro che hanno la soluzione per tutto al tavolino del bar, niente può cambiare. che nn significa solo aderire ad un partito naturalmente, intendo in senso più ampio.

perché spesso ci dimentichiamo che siamo cittadini sempre, non solo il giorno delle elezioni.

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