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Melius Club

Perché la ricchezza non fa la felicità.


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extermination
Inviato
18 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

felicità ritengo sia

 

Daniel Gilbert, psicologo e ricercatore ad Harvard, ha speso parecchi anni a capire cosa sia la felicità.

Ecco le sue proposte:

Felicità emotiva. Si tratta di una sensazione affettiva, un’esperienza, uno stato soggettivo transitorio suscitato, anche se fondamentalmente slegato, da qualcosa di oggettivo presente nel mondo reale. Si può essere felici per un film, rimanere senza fiato davanti a un tramonto, essere appagati da una fetta di torta.

Felicità morale. Si tratta di un complesso di atteggiamenti orientati in senso filosofico. Se una persona conduce una vita retta e perbene ed è consapevole del significato etico delle proprie azioni, potrà sentirsi profondamente soddisfatta e contenta.

Felicità legata al giudizio. In questo caso la parola “felicità” è seguita da preposizioni come “per”, “di”, “che”. Una persona sarà felice di andare al parco o sarà felice per un’amico a cui hanno appena regalato un cane. Questo implica formulare un giudizio sul mondo, non in termini di sensazioni soggettive transitorie ma in quanto si individua una fonte di sensazioni potenzialmente piacevoli, passate, presenti o future.

 

briandinazareth
Inviato

@extermination

 

proprio gilbert sostiene che la ricchezza aumenta la felicità quando porta le persone dalla povertà fino alla classe media, dopo quel livello l'aumento di ricchezza non porta più alcuna felicità. 

 

Inviato

definiamo classe media, perchè i medi che conosco io con casa media famiglia media stipendio medio

non saranno sull' orlo del suicidio ma felici felici magari anche no

extermination
Inviato
4 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

proprio gilbert sostiene che

Certo. Quindi?!

Inviato

Attenzione che l’eccesso di virtu’ conduce al ridicolo

acusticamente
Inviato
5 minuti fa, extermination ha scritto:

Daniel Gilbert, psicologo e ricercatore ad Harvard, ha speso parecchi anni a capire cosa sia la felicità.

Dopo tutti questi ragionamenti che abbiamo fatto sono più portato a non catalogare sotto il termine felicità.

Mi sembrano più semplicemente diverse sfaccettature e diversi stati d’animo che hanno in comune il fatto di darti una sensazione positiva e di farti stare bene.

Forse, come scritto più sopra, il termine felicità viene sopravvalutato e magari con la pretesa di essere inclusivo di troppi elementi

Inviato
38 minuti fa, lufranz ha scritto:

Avvoca', io l'ho citato - come spiegato - per attizzare il fuoco.

Il mio punto di vista sulla questione è semplicissimo: una volta che si ha quello che ci serve per campare soddisfatti - e la soglia del "quanto" è del "soddisfatto" è tutto personale: a qualcuno serve la villa a Cortina, a me basta e avanza la casetta in Valdichiana (in Canada faceva troppo freddo) - meglio un'ora libera che cento euro in tasca in più che alla fine manco sai cosa farci.

La cosa fondamentale resta il non farsi mangiare la vita dal lavoro. Il lavoro deve essere al mio servizio, non io al suo.

Amen.

Bravo. 

Inviato
33 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

La felicità ritengo sia uno stato mentale (di coscienza), uno stato interiore

Bravo

briandinazareth
Inviato
3 minuti fa, extermination ha scritto:

Certo. Quindi?!

 

quindi torniamo all'assunto iniziale.

la ricchezza oltre un livello abbastanza contenuto non porta felicità ma il contrario. 

ma perché questo concetto infastidisce? che c'è di male a rilevare un fatto simile?

è anche una cosa saggia e pure scontata sapere che la felicità non arriva dal possesso o dal consumo sopra una certa soglia.

 

 

 

Inviato

È possibile anche che per stare bene siano necessarie anche piccole dosi (p.b.) di infelicità? 

briandinazareth
Inviato
Adesso, wow ha scritto:

È possibile anche che per stare bene siano necessarie anche piccole dosi (p.b.) di infelicità? 

 

tanto quelle arrivano comunque 😂

briandinazareth
Inviato
14 minuti fa, audio2 ha scritto:

perchè i medi che conosco io con casa media famiglia media stipendio medio

non saranno sull' orlo del suicidio ma felici felici magari anche no

 

ma tu non fai testo, leopardi ti avrebbe dato del pessimista irrecuperabile.... 😂

riesci a pensare e parlare sempre dei soldi che mancano anche avendone parecchi. questa è sicuramente fonte di infelicità....

Inviato

La ricchezza, o altri fattori esterni per loro natura inevitabilmente mutevoli, possono fornirci una pienezza e soddisfazione durature?

Inviato
3 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

la ricchezza oltre un livello abbastanza contenuto non porta felicità ma il contrario. 

Brian, mi trovo pressapoco d'accordo con quanto scrivi però devo anche avvertirti che tendi a teorizzare eccessivamente. 

Inviato

Secondo il parere di un esperto (credo fosse Andreoli ma non sono sicuro al 100%) la felicità è uno stato esclusivamente individuale e, per definizione, simmetrico.  Ognuno è felice secondo criteri propri ma, e questa è la cosa più importante, non potrà mai essere felice per il 100% del tempo e/o delle situazioni di vita.  Un miserabile che diventasse ricchissimo in men che non si dica sposterà la sua personale asticella della felicità in modo da ricostituire il bilancio personale, altrimenti la gratificazione cesserebbe di avere un senso.   Il problema sorge quando un bombardamento mediatico continuo suggerisce che una vita di sola felicità sia possibile, e senza troppo sforzo.  Ne consegue un generale aumento del senso di frustrazione, con la disperata ricerca di "contare qualcosa".

Quando  Andreoli affermava queste cose i "social" erano ancora embrionali;  puntava soprqtutto su pubblicità e spettacolo. Figurarsi ora. Ho sentito gente lamentarsi dicendo "nella mia vita non c'è un c.zzo di instagrammabile"..

extermination
Inviato
52 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

quindi torniamo all'assunto iniziale.

Con i denari, compri  il benessere ( pur con tutta una serie di se e di ma) . Fattene una ragione.

Poi la gestione del tempo è fondamentale.
 

  • Melius 2
Inviato
2 minuti fa, extermination ha scritto:

Con i denari, compri  il benessere ( pur con tutta una serie di se e di ma) . Fattene una ragione.

Ps) poi anche la gestione del tempo è fondamentale.

No, togliamocelo dalla testa, con tutti i se, tutti i ma e tutto il tempo che vuoi. Lo dimostrano un sacco di casi umani di mia conoscenza, nonché il fatto che esistano non ricchi felici e ricchi infelici. 

briandinazareth
Inviato
13 minuti fa, wow ha scritto:

Brian, mi trovo pressapoco d'accordo con quanto scrivi però devo anche avvertirti che tendi a teorizzare eccessivamente. 

 

beh certo, stiamo teorizzando come è inevitabile analizzando un fenomeno generale, ma sulla base di tanti dati, su lassi di tempo lunghi e addirittura su misurazioni precise e puntuali. 

poi i fattori sono come sempre molteplici e un benestante solo ha molte probabilità di essere molto più infelice di un ricchissimo con tante buone e sane relazioni.

anche se normalmente i ricchissimi tendono a non avere buone e sane relazioni, ma entriamo ancora in un altro ambito.

 

13 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

La ricchezza, o altri fattori esterni per loro natura inevitabilmente mutevoli, possono fornirci una pienezza e soddisfazione durature?

 

solo le relazioni secondo me.


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