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Melius Club

Perché la ricchezza non fa la felicità.


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Inviato
16 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

oltre un certo tetto,

Sopra i 500 annui di reddito.   Non possiamo fare l’elegia dei 3000 euro al mese.

la domestica evita gravosi e ripetitivi lavori domestici, una casa ampia (e quindi costosa) attenua i nervosismi infrafamiliari da spazi ridotti, vestire giacca sartoriale e’ meglio che una di cartone, una bella spider e’ un piacere non una disgrazia, poter andare a teatro nei migliori posti e non dal loggione dove si vedono solo i mocassini degli interpreti e’ fondamentale per apprezzare e ricordare la piece, ordinare al ristorante una tagliata di allevamento cortinese anziche’ una generica scottona e’ un piacere non una disgrazia, idem fare di tanto in tanto un bel regalo alle nostre compagne; bere spesso champagne o borgogna far studiar bene i figli, avere un bell’arredamento, andare dai miglior luminari, prendere una de luxe vista mare e non vista interna, fare massaggi, tutto cio’ e’ benessere vero non ha niente a che fare con le paturnie della ricchezza smodata.

poi e’ chiaro di necessita’ virtu’ e la scriminante e’ la cd penosita’ marginale del lavoro (e dello sbattimento) necessario a procurarsi l’argent de porsche

  • Haha 1
Inviato
7 minuti fa, mozarteum ha scritto:

una tagliata di allevamento cortinese

😂😂😂

  • Melius 1
Inviato

Salute, tranquillità economica, 'e capa, tempo.

Più o meno in ordine di importanza.

Comunque gioca in modo significativo anche l'anagrafe.

Per entrare nel merito di quanto proposto da Brian, mi rendo conto che tendo a vivere (confortevolmente) con poco e di poco, pur avendo, adesso, la possibilità di togliermelo qualche sfizio. 

Se non sentirò l'esigenza di ulteriori impegni lavorativi (sono abbastanza combattuto ma alla fine la conclusione e sempre quella di lasciar perdere) tra poco più di un anno avrò ancora più  tempo libero.

Il problema principale è come spendere questo tempo, che non è solo tempo libero ma anche quello molto limitato in cui puoi spararti le ultime cartucce. Vorrei avere la forza, fisica e mentale, di vincere la mia sindrome della tana (stare a casa, ascoltare musica, leggere, dedicarmi ai miei "giocattoli") di fare qualche pazzia. Mi piacerebbe molto viaggiare, per lunghi periodi, senza meta, magari in camper o in barca. Se la salute c'è, è "solo" questione di testa.   

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, Velvet ha scritto:

😂😂😂

Mangiata a Saturnia, una cosa dell’altro mondo…

Inviato
1 minuto fa, wow ha scritto:

Se la salute c'è, è solo questione di testa.   

Hai detto niente. Se uno non ha costruito interessi e passioni da giovane da “anziano” non fa niente. Un pericolo della terza eta’ e’ quello, in nome di un savonaroliano approdo alla vita, non di semplificare ma di tendere a un minimalismo trascurato e per chi c’e’ intorno insopportabile

  • Melius 2
Inviato
39 minuti fa, mozarteum ha scritto:

tempo e’ la cosa piu’ preziosa

Uno dei miei cavalli di battaglia. Che me ne faccio delle magico m9 o della sala delle meraviglie se posso ascoltare 3 ore la settimana? 

Inviato

La preoccupazione di poter perder quel che si ha ( il quanto varia da individuo,a individuo ),può generare insicurezza,minare la serenità e precludere eventuali momenti felici.

Non sono partito da zero,non ho mai dovuto preoccuparmi di mutui,mai fatto un finanziamento,ho comunque speso in immobili, per manutenzioni e abbellimenti,ho sempre accantonato e poi speso,oculatamente.

Qualche cazzata giusto quest'ultimo anno.

Il segreto per assicurarsi la serenità, è a mio avviso  che ognuno  viva sempre sotto le proprie disponibiltà.

 

 

 

acusticamente
Inviato
38 minuti fa, keres ha scritto:

chiaro che se chiedi tutti ti rispondono meglio esser ricco, io in primis.

Sinceramente io no.  Ovviamente non avrei voluto essere povero ma ho trascorso fino ad ora una vita soddisfacente pur stando in una media onorevole e non alta.

Se mi chiedessero “hai avuto una vita felice ?” (relativamente allo stile di vita e non alle sfortune che sono capitate) risponderei di si senza dubbi.

Una riserva in caso di evenienze (salute, dentista o altro) è assolutamente utile e tranquillizzante, tutto il resto mi sembra molto relativo

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

film destinato a diventare di culto, quasi troppo vero per essere solo satirico.

La prima domanda che mi sono fatto vedendolo è se Meryl Streep si fosse per caso ispirata alla Santanchè.. 😁

briandinazareth
Inviato
20 minuti fa, mozarteum ha scritto:

a domestica evita gravosi e ripetitivi lavori domestici, una casa ampia (e quindi costosa) attenua i nervosismi infrafamiliari da spazi ridotti, vestire giacca sartoriale e’ meglio che una di cartone, una bella spider e’ un piacere non una disgrazia, poter andare a teatro nei migliori posti e non dal loggione dove si vedono solo i mocassini degli interpreti e’ fondamentale per apprezzare e ricordare la piece, ordinare al ristorante una tagliata di allevamento cortinese anziche’ una generica scottona e’ un piacere non una disgrazia, idem fare di tanto in tanto un bel regalo alle nostre compagne; bere spesso champagne o borgogna far studiar bene i figli, avere un bell’arredamento, andare dai miglior luminari, prendere una de luxe vista mare e non vista interna, fare massaggi,



il punto è proprio che l'idea che la giacca sartoriale aumenti la felicità è fallace. 

mi rendo conto che sia controintuitivo, ma è l'essenza del discorso e dei tantissimi studi sull'argomento che confermano questa cosa ad ogni latitudine.

anche perché, ovviamente, quello che tu stai reputando benessere, per un altro è roba da poveracci. e torniamo alla questione del posizionamento.

Inviato

Ma e’ fallace per te. A me degli altri non me ne importa niente.

figurati se devo leggere un libro di un cazzoide per decidere cio’ che mi da piacere o no

  • Haha 2
Inviato
1 ora fa, stefanino ha scritto:

basta un ictus che ti costringa a stare in una lungo-degenza per scoprire la differenza tra avere quattrini e non averne

A quel punto me ne frego, se permetti.

  • Melius 1
Inviato

 

3 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Hai detto niente. Se uno non ha costruito interessi e passioni da giovane da “anziano” non fa niente. Un pericolo della terza eta’ e’ quello, in nome di un savonaroliano approdo alla vita, non di semplificare ma di tendere a un minimalismo trascurato e per chi c’e’ intorno insopportabile

E' vero, ho davanti agli occhi l'esempio di mio padre, una persona che ha vissuto una vita lavorativa estremamente intensa, ma finita quella si è messo davanti alla televisione a coltivare una discreta depressione. 

Per fortuna sono caratterialmente differente. Le mie passioni mi fanno vivere bene, ma vorrei fare la pazzia ... 

O perlomeno alternare la routine inevitabile della terza età (famiglia, nipoti, moglie & scassacazzi assortiti) con periodi anche lunghi di evasione e di libertà.      

briandinazareth
Inviato
5 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Ma e’ fallace per te. A ne degli altri non me ne importa niente

 

stiamo facendo un discorso un po' più globale, profondo ed elevato, e la stai mettendo sul fatto che l'abito di sartoria pensi che ti renda più felice... 

e dai... 

se la banalizziamo dicendo meglio avere più soldi che meno soldi significa che non stiamo ragionando sul tema iniziale.

 

Inviato

In realtà la salute è la cosa più preziosa. Conosco molto bene la situazione. Poi il tempo... quindi 100eu al giorno al di sopra dei costi fissi della vita

Inviato

Ho detto la mia. Dicevi oltre in certo tetto e ho fatto esempi concreti. Questo e’ un argomento in cui la filosofia funziona poco

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Ho detto la mia. Dicevi oltre in certo tetto e ho fatto esempi concreti. Questo e’ un argomento in cui la filosofia funziona poco

 

ma veramente pensi che l'abito di sartoria abbia a che fare con la tua reale felicità? 

Inviato

Quando avevo 22 anni mi ricordo di essermi "appartato" con una bella ragazza. Eravamo sul belvedere di un famoso lago della provincia di Roma. Ero tutto felice ed.. Esuberante con quella bellissima ragazza. 

Accanto a me a 2 3 metri  una coppia di signori ben vestiti su una Mb classe S. Molto educati e a modo. Nei loro volti si intravedeva grande tristezza e preoccupazione. 

Da lì capii che i soldi non bastano, ma certo aiutano. 

 

 

 


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