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Melius Club

LP vs CD nel 2022 da un ascolto di Mark Knopfler


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Inviato
1 ora fa, Pinkflo3 ha scritto:

avete mai sentito le band di Doom o Space degli ultimi anni? Sti ragazzi sono capaci di suonare un accordo e tre note per 5 minuti soltanto per far sfoggio dell'elettronica che usano in termini di pedali distorsori, fuzz, delay strani, reverse, riverberi oltretombali, e altre cose.

Senza le quali il genere non sarebbe ne esistito ne evoluto.

1 ora fa, Pinkflo3 ha scritto:

Perchè nella seconda metà del secolo scorso la musica era più bella, emozionava di più, formava anche le generazioni e questo anche grazie ad un uso positivo e appassionato (e competente) della tecnologia

Semplicemente perche quello allora passava il convento.

Inevitabilmente i gusti e gli stili cambiano, la tecnologia favorisce anche questi cambiamenti e apre a nuove possibilità, se poi non piacciono pace, troveremo sempre qualcosa da ascoltare.

 

Inviato
1 ora fa, Pinkflo3 ha scritto:

tutti i dibattiti sulla non purezza (digitalizzazione) dei master dei vinili di oggi lasciano il tempo che trovano e a mio parere non sono decisivi in quanto i vinili provenienti da registrazioni digitali si sentono spesso meglio dei corrispettivi supporti digitali

è da 4 anni che l'ho capito e sono stati 4 anni di grandi ascolti e godimento posso dire che fino a 4 anni fa non avevo mai ascoltato il mio impianto hi-fi anzi lo accendevo ogni tanto solo nei week-end perché ero spesso deluso, molte volte davo la colpa a turno alle casse o al pre o ai cavi o alla corrente,  da quando ho il giradischi lo accendo tutti i giorni, tempo permettendo, e mi godo  musica e impianto sempre.

Inviato

C'è una cosa però che non capisco, e cioè, dove sta il guadagno nel fare CD ipercompressi? Non sono molto ferrato in materia (infatti chiedo), ma perché un titolo su CD ha DR 7-8 e su vinile DR 11? Non si riesce a fare anche il CD con DR 11? Costa di più? Si venderebbe meno? Sarebbe troppo bello? Grazie.

Inviato
1 ora fa, Progressive ha scritto:

C'è la versione HDCD sempre del 96, i numeri sono buoni

https://dr.loudness-war.info/album/view/4196

Mark Knopfler - Golden Heart

Url: https://www.discogs.com/release/371889-Mark-Knopfler-Golden-Heart

Shared from the Discogs App

Reperendolo va dato sicuramente un ascolto, l'HDCD sebbene vecchio concetto della Microsoft mi pare, l'ho sempre trovato un buon ottimo sistema (mi vengono in mente i dischi dei Grateful Dead in HDCD che in genere suonano spaziosi e bene, è come un pò di reverbero aggiunto ma che non snaturalizza, anche se non è alta definizione, ma una bella versione almeno per me del 16/44). Gran bel disco se ottimizzato questo Golden Heart, e anche il Sailing to Philadelphia che ascoltavo stasera, i dischi di mr. Knopfler vanno riscoperti, possibilmente in versione ottimizzata.

 

angeloklipsch
Inviato

Dal mio punto di vista il CD sta diventando o diventerà un formato "audiofilo" proprio come il vinile. Ormai nelle nuove auto non montano più lettori CD, nei centri commerciali non trovi più lettori CD portatili. Siamo rimasti solo noi audiofili con il lettore CD in casa. Continuare a produrre CD ipercompressi (in grado di essere ascoltati con i più infami degli impianti o cuffiette,con Dr basso non ha più senso oggi. Spero i produttori lo capiranno presto.

 

  • Melius 1
Inviato

L'HDCD aggiunge solo qualche bit ai 16 dello standard Red Book, portandoli a 20 mi sembra, sempre che il lettore supporti il formato. Quindi l'unico parametro che va a modificare è il range dinamico del supporto. Bisogna vedere poi se questi bit in più vengono sfruttati. Certamente se si va a comprimere quei bit in più non servono a niente. Nel caso specifico il DR11 della versione HDCD lo si poteva ottenere già col CD normale se non fosse stato compresso.

Inviato
3 ore fa, angeloklipsch ha scritto:

Siamo rimasti solo noi audiofili con il lettore CD in casa. Continuare a produrre CD ipercompressi (in grado di essere ascoltati con i più infami degli impianti o cuffiette,con Dr basso non ha più senso oggi.

Si sono daccordo, è da anni che chi ascolta in mobilità non usa più CD, forse per loro è più comodo (e soprattutto economico!) produrre un solo master per tutto il digitale, cambiando solo la risoluzione. È ovviamente un errore tecnico e artistico non nel fare in se (qualcuno a ragione dice che i tecnici non sbagliano) ma rispetto alla finalità che dovrebbe essere produrre nel modo migliore possibile l'evento artistico e renderlo fruibile col massimo del criterio di qualità che non comprende l'eccessiva compressione della musica. Siccome dominano in modo assoluto i criteri affaristici del mercato economico e finanziario il processo di comprensione da parte di questo settore è davvero lento quando addirittura inesistente. Sembra che quando si parla di mondo della musica cosidetta "pop", popolare i produttori dimostrano ancora più ottusità e attaccamento al soldo, mostrando dispregio per una musica che ha molte ragioni d'essere e una grande dignità, quindi la considerano come oggetto delle manipolazioni peggiori.  

Inviato
12 ore fa, SerG ha scritto:

C'è una cosa però che non capisco, e cioè, dove sta il guadagno nel fare CD ipercompressi? Non sono molto ferrato in materia (infatti chiedo), ma perché un titolo su CD ha DR 7-8 e su vinile DR 11? Non si riesce a fare anche il CD con DR 11? Costa di più? Si venderebbe meno? Sarebbe troppo bello? Grazie.

Belle domande a cui non esistono a tutt'ora risposte definitive. Ci sono almeno due argomenti, a volte legati tra loro, che sono condivisi  (quasi si direbbe scientificamente) da chi segue il fenomeno: 1) la loudness war, ossia una sorta di guerra a voler alzare sempre più il volume dei dischi probabilmente per venderne di più, avere più successo, essere più fichi, ecc, nulla di male se non fosse che il metodo è completamente idiota visto che il prodotto finale è qualitativamente inferiore, c'è una logica deviata, d'altro canto nella nostra società assistiamo da sempre a questo tipo di assurdità). 2)  L'altro motivo più comprensibile ma che non giustifica è rendere la musica fruibile in modo migliore o  più comodo quando viene ascoltata in mobilità, su cuffiette e cuffie varie, in automobile, ecc in effetti comprimendo oltre ad alzarsi il volume si levigano o eliminano in certi casi gli alti e i bassi del volume contenuti in un brano, quindi se l'utente si trova a camminare nel centro trafficato di una città con le cuffie sente meglio la musica in modo costante. Anche qui la logica viene meno perché se pensiamo che la ipercompressione andrebbe attuata specie per la musica classica (che ha molti alti e bassi dinamici) o al limite anche per il jazz ma in questi generi la applicano poco (in modo selvaggio) i conti non tornano visto che la musica pop-rock è generalmente più lineare. 3) Un terzo motivo trasversale è il guadagno economico in quanto per fare un buon lavoro dovrebbero produrre almeno 3 master, per il vinile, per il digitale e per il digitale in mobilità, non che sia chissà quale lavoro ma questi pizzicagnoli speculano anche su quello quindi... 4) Alcuni dicono che sia dovuto anche alla modalità nella quale si mettono insieme le parti degli strumenti, se prendi pezzi fatti a distanza oppure se i musicisti non sanno suonare, per esempio non sanno dosare le dinamiche e questioni di questo tipo è più facile mettere assieme tutto con una bella livellata finale. Personalmente sospetto che anche questo motivo abbia una sua verità (ma è molto difficle che lo ammettano).

Per la questione del CD compresso vedi l'intevento di @angeloklipsch e la risposta. All'altra domanda il CD può essere prodotto a DR 13 basta che il mastering sia fatto tenendo conto di questo parametro. Non si venderebbe meno, in quanto andrebbe verso un tipo di acquirente, che al contrario ne acquisterebbe di più, quindi... Termino dicendo che ho sempre preferito la musica non ipercompressa in tutte le situazioni, mobilità, cuffie, hifi, tipi di musica. Forse perchè noi di mezza età siamo cresciuti senza loudness war e non ci siamo mai fatti problemi. Venga qualcuno a dire che quando c'erano i Walkman della Sony con le cassette e le cuffiette qualcuno si lamentava per questioni di volume basso oltre amenità. Se il volume è basso alzi un pò e ti becchi il brano per quello che è ma almeno sai che possiede una dinamica non danneggiata.

 

 

  • Thanks 1
Inviato
16 ore fa, Pinkflo3 ha scritto:

Il CD del 1996 ha una notevole ipercompressione da loudness war con un DR attorno a 7-8, mentre il vinile sta su DR11. Il DR non è naturalmente l'unico elemento variabile importante e però pesa.

e' un problema di mastering e produzione del CD non del formato o della digitalizzazione. Se digitalizzi un LP con un ADC non percepirai differenze perche la conversione e' trasparente e replicghera' quindi le peculiarita' del vinile

Inviato
9 minuti fa, Pinkflo3 ha scritto:

perché un titolo su CD ha DR 7-8 e su vinile DR 11

perche i padroni del vapore produno musica da ascoltare con le cuffiette o per far casino o in auto o in mobilita'. questo non e' in genere vero se si parla di musica classica i cui valori di DR sono in genere molto buoni. Un CD con valori alti di DR sarebbe inascoltabile in certi contesti

Inviato

@Pinkflo3

1. da quanto ne so, per questioni psicoacustiche, "acchiappa" di più l'album compresso all'ascoltatore medio. Non è una novità, anche nelle TV la pubblicità la si "spara" perché acchiappa l'attenzione. Però in TV la cosa col tempo è stata almeno in parte regolamentata per l'intervento di associazioni e organizzazioni per la tutela del consumatore, perché stava arrivando a livelli indecenti.

2. invece di rovinare la musica si potrebbe fare affidamento ai dispositivi di riproduzione per "ovviare agli inconvenienti". In altre parole, il vecchio tastino "loudness", che oggi potrebbe facilmente essere sostituito dalle app di riproduzione per i dispositivi mobili. 

C'è della cattiveria, del sadismo, nella loudness war.

Per quanto mi riguarda, non posso permettermi il vinile per vari motivi. Ho smesso da tempo di comprare i CD quando so che sono compressi, anche se si tratta di miei idoli.

Inviato
11 minuti fa, UpTo11 ha scritto:

da quanto ne so, per questioni psicoacustiche, "acchiappa" di più l'album compresso all'ascoltatore medio.

perche suona piu' forte. Per questo durante gli ascolti comparativi bisogna allineare le uscite dei dispositivi in prova, se no gfara una figura migliore quello con l' uscita piu alta

Inviato

Comprare musica è diventato uno sbattimento oltre che costoso, i prezzi del vinile sono troppo alti, anche i CD non è che te le regalano, se poi non prendi in tempo le versioni più audiofile addio... quando ho voglia di comprare qualcosa cerco prima nei vari negozi di musica dell'usato ma anche loro hanno rincarato i prezzi, non sono più convenienti come una volta che poi mi sembra che solo io guardo che masterizzazione riporta tale cd per non avere fregature da loudness war o altro, la gente trova il disco di quell'album che gli piace e buonanotte senza badare se suona male o no, si pensano di fare l'affare invece...

Insomma prima di comprare un supporto fisico bisogna studiarci su, magari sentirlo prima, andare alla ricerca dell'oggetto perduto, da una parte dico evviva lo streaming che ti toglie tutti i pensieri.

.

Scusate se sono andato un po' fuori tema.

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, UpTo11 ha scritto:

da quanto ne so, per questioni psicoacustiche, "acchiappa" di più l'album compresso all'ascoltatore medio. Non è una novità, anche nelle TV la pubblicità la si "spara" perché acchiappa l'attenzione. Però in TV la cosa col tempo è stata almeno in parte regolamentata per l'intervento di associazioni e organizzazioni per la tutela del consumatore, perché stava arrivando a livelli indecenti.

Si giusto quanto dici alzandosi il volume e apparentemente sentendo tutti gli strumenti sullo stesso piano c'è quest'effetto "seduttivo", certo in ascoltatori meno preparati o per nulla preparati (la stragrande maggioranza della popolazione). La regolamentazione potrebbe anche esserci ma a differenza della pubblicità è un argomento meno sentito, meno diffuso, meno pubblico, più tecnico e sul quale servono ancor più competente. Poi tutti dormono come sempre a nessuno frega nulla di nulla.

Inviato
2 ore fa, stanzani ha scritto:

Per questo durante gli ascolti comparativi bisogna allineare le uscite dei dispositivi in prova, se no gfara una figura migliore quello con l' uscita piu alta

Se si fanno comparazioni assolutamente. Comunque il sound compresso lo si impara a riconosce anche a orecchio, a volte si sbaglia, ma molto spesso lo si sente e infastidisce.

Inviato
2 ore fa, UpTo11 ha scritto:

invece di rovinare la musica si potrebbe fare affidamento ai dispositivi di riproduzione per "ovviare agli inconvenienti". In altre parole, il vecchio tastino "loudness", che oggi potrebbe facilmente essere sostituito dalle app di riproduzione per i dispositivi mobili. 

Anche questa una buona idea, se mettessero su questi dispositivi mobili un tasto simile ad un livellamento il problema sarebbe risolto, ma non vogliono. I responsabili sono quelli che dirigono la baracca, per conto mio in primis gli ingegneri del suono e produttori che dovrebbero farsi sentire e rispettare piuttosto che essere meri esecutori servi. Ma pochi osano essere onesti.

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