Suonatore Inviato 27 Marzo 2021 Inviato 27 Marzo 2021 Ciao a tutti e ben ritrovati, sono un felice e soddisfatto possessore di un DP6 dal 1990 che è stato installato per anni su un Rega Planar 3 e da circa 13 su Basis 2001. Anni fa, preso dalla voglia di modifiche, ho disegnato e poi realizzato con il prezioso apporto di un amico attrezzista vecchia scuola, il meccanismo per la variazione del VTA on the fly (come si dice in gergo....). I bracci e il giradischi, essendo prettamente oggetti meccanici, attirano sempre la mia curiosità e leggendo un po' in giro ho trovato discussioni dove si spiegava l'importanza del tipo di contrappeso, delle ragioni per le quali i vari progettisti li costruiscono con determinate forme, posizioni di montaggio e materiali. La cosa che sempre ho colto è che comunque deve essere montato in modo solidale al perno o al supporto che lo ospita, chiaramente con la possibilità di variarne la posizione, Ebbene la cosa che non mi ha mai convinto fino in fondo, è il fatto che nei bracci Morch, i contrappesi ed il tracking-force sono infilati sul perno che li ospita, non direttamente a contatto del perno stesso, ma al loro interno ci sono dei piccolo o-ring per creare un minimo di interferenza che permette loro di rimanere in posizione senza viti o sistemi di fissaggio, infatti il diametro del perno è di 6 mm, i fori nei contrappesi (in ottone) da7mm. E' palese che questa pratica soluzione ha il difetto di avere i contrappesi disaccoppiati dal braccio e quindi il venir meno dell'altra funzione che è quella di smorzare tutte le vibrazioni create dalla testina in fase di lettura. Domenica scorsa ravanando nel box, mi è capitata una lamiera di piombo da 1,5mm ho tagliato una striscia che ho piegato su se stessa per il lungo, poi l'ho avvolta tipo girella Motta (bei ricordi.....) l'ho forata eccentrica da 6 e dopo aver raggiunto il peso originale ( 56g), con un po' di resistenza l'ho calettato sul perno, quasi attaccato alla torretta, applicato il tracking-force originale, ho rifatto il bilanciamento con la bilancina e ...... Grande risultato, oltre ogni aspettativa! Azzardo a dire che non sono proprio sfumature, si percepisce una pulizia e una prontezza sui transienti che prima non coglievo, l'articolazione è diventata ancora più precisa ed il basso più netto e preciso. Consiglio a tutti i possessori di questo meraviglioso e flessibile braccio di provare, non costa nulla e garantisce un ottimo risultato. Purtroppo ho cancellato per sbaglio alcune foto, posto quelle rimaste. P.S. è un prototipo brutto da vedere, adesso mi attivo per trovare un pezzo di tungsteno, per vedere l'effetto che fa. Grazie per la pazienza
Mighty Quinn Inviato 24 Ottobre 2021 Inviato 24 Ottobre 2021 @Suonatore Ciao, grazie Interessante La soluzione che uso io, stesso braccio, è la seguente: si applica un po' di blutak o simile tra peso e braccio in modo da, diciamo, "appiccicare" meglio il perno del braccio al peso. Ovviamente poi si regola il tutto.
Suonatore Inviato 24 Ottobre 2021 Autore Inviato 24 Ottobre 2021 @FabioSabbatini sai, la cosa che mi "infastidiva " era il fatto che il contrappeso non fosse perfettamente solidale al braccio e che ci fosse qualcosa di elastico che lo disaccoppiava dallo stesso. Utilizzando il piombo ho ottenuto con facilità un acvoppiamento con un minimo di interferenza che permette di mantenere la posizione prefissata, concentrare la massa più vicino possibile al punto di rotazione e di avere un materiale molto "sordo" e non magnetico. Ripeto, a mio avviso da provare! 1
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