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Melius Club

Alternanza scuola lavoro


ferrocsm

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Inviato
1 minuto fa, Guru ha scritto:

chi lavora nel mondo della scuola

La butto lì: la chiave è nell'autonomia che esiste ma...

Inviato

Abbiamo avuto per 3 anni dei ragazzi in scuola-lavoro.  L'azienda decise di partecipare all'iniziativa credo per motivi di immagine, di fatto impose la presenza degli studenti a uffici operativi che erano già a tappo di scadenze e incombenze.  Gli studenti affiancavano in senso letterale: Prendevano una sedia e si mettevano a fianco. Quasi nessuno aveva il tempo di spiegare prima cosa stava facendo, come e perché. 

L'affiancamento "sul campo" presentava problemi: I ragazzi possono viaggiare sui mezzi aziendali ? Devono avere i DPI e chi li deve fornire? Possono accedere a locali classificati ? Che orari devono osservare ? Cosa succede in caso di incidente ? Cosa posso dir loro di fare o non fare ? 

Quello che si sentiva dire era: "Domani puoi prenderti gli studenti un paio d'ore?" 

Quando l'hanno chiesto a me, poiché credo nell'alternanza scuola lavoro, ho preteso un giorno intero. Al mattino teoria in sala riunioni e al pomeriggio "field esperience" in un datacenter dove ho fatto veder loro le applicazioni di quanto detto in aula, e pure un po' di botti in cabina di media per la parte spettacolo che serve a fissare mnemonicamente la teoria appresa.  Nelle relazioni fatte dagli studenti, vinsi a mani basse. Le mie erano le cose che ricordavano di più e ritenevano particolarmente utili. 

  • Melius 2
Inviato

Una volta, figlio di una cliente che mi aveva chiesto la cortesia, gli abbiamo fatto mettere le mani nella vil materia contabile-fiscale dal punto di vista pratico, credo sia servito perché adesso lavora in un caf.

Inviato
5 minuti fa, Martin ha scritto:

ho preteso un giorno intero.

Si ma capisci che "un giorno intero" non è niente nè nell'arco delle tre settimane di alternanza, nè nell'ambito del ciclo scolastico-formativo.

E' solo una gita fuori porta, come un tempo quando ti portavano a rimirare il lago di Garda e la settimana dopo ti facevano la domandina a geografia.

Una alternanza scuola lavoro va costruita su ben altri tempi ed altre basi.

Inviato
12 minuti fa, Velvet ha scritto:

Una alternanza scuola lavoro va costruita su ben altri tempi ed altre basi.

Esatto. Secondo me l'esperienza scuola lavoro è utilissima a patto che sia ben costruita. Nel nostro caso era mancato il preavviso, se non un generico "lunedì arrivano 8 studenti",  il coordinatore dell'iniziativa era uno del personale che stava a Roma, non sapeva una mazza degli aspetti pratici del lavoro nelle sedi periferiche e nemmeno se ci fossero abbastanza sedie negli uffici, lato scuola gli insegnanti non sapevano qual'era la nostra attività e cosa potevamo offrire, in assenza di  ogni coordinamento preliminare. 

L'iniziativa non rispondeva ad un progetto dettagliato, era la buona volontà dei singoli a metterci una pezza. 

(e non ne uscimmo neanche male: Gli studenti si sentivano coi compagni impegnati in altre aziende, molti erano a far fotocopie passando carte allo scanner o banalmente messi davanti ad un pc con internet aperta senza nessuno a seguirli.) 

Inviato

@Martin Tutto esatto.

Anche nelle nostre esperienze abbiamo sempre cercato di coinvolgere i ragazzi anche inventandoci dei percorsi di sana pianta (teoria, osservazione e poi pratica, aggiungendo anche qualche lavoretto da svolgere in autonomia a casa  fornendo noi i mezzi, il che non guasta) ma so benissimo che in molti casi i "paracadutati" finivano davanti ad un PC a fare nulla o nella migliore delle ipotesi a riordinare scaffali e pulire mensole.

Il difetto sta nel manico, ovvero in come è stata concepita in Italia e in come viene gestita l'alternanza da parte delle scuole le quali, lo ripeto, mi dà l'idea trattino questa cosa come un corpo estraneo o un fastidio di cui liberarsi in qualche modo.

Inviato
7 minuti fa, Martin ha scritto:

Gli studenti si sentivano coi compagni impegnati in altre aziende, molti erano a far fotocopie passando carte allo scanner o banalmente messi davanti ad un pc con inetrnet aperta senza nessuno a seguirli.) 

 

2 minuti fa, Velvet ha scritto:

Anche nelle nostre esperienze abbiamo sempre cercato di coinvolgere i ragazzi (teoria, osservazione e poi pratica, aggiungendo anche qualche lavoretto da svolgere in autonomia a casa  fornendo noi i mezzi, il che non guasta)

Due modi diversi di porsi nei confronti dell'alternanza scuola lavoro, uno sbagliato e uno giusto. Però vedete che se anche solo da una parte ci si mette la buona volontà qualcosa ne caviamo? @Velvet quei ragazzini se hanno un poco di sale in zucca vi ringrazieranno anche se magari non da subito, per avergli insegnato qualcosa che se fossero rimasti seduti al banco non avrebbero imparato, al contrario di chi invece messo a far fotocopie e passare carte o ancora a spolverare scaffali avrà pensato solo di aver perso tempo e fatto perdere tempo. 

Inviato
48 minuti fa, Velvet ha scritto:

In Italia esiste una barriera impermeabile fra scuola  superiore e mondo reale/lavoro che per essere abbattuta richiederebbe una rivoluzione completa.

questo dipende da che zona d' italia e che superiore, perchè dalle parti mie perlomeno fino all' epoca pre crisi, uno che usciva dall' itis e che fosse anche solo considerato quasi normale se voleva aveva il posto ancora prima di finire la quinta, senza annunci senza agenzie senza niente. poi che fosse anche pagato decentemente e con che contratto è un altro discorso.

Inviato

@Velvet Lato scuola, a parte una vicepreside che si faceva praticamente carico di tutto, l'atteggiamento degli insegnanti è stato "tiepido" per non dire di "indifferenza menefreghistica". 

A parziale attenuante va detto che anche lato scuola sapevano all'ultimo momento quali aziende avevano dato disponibilità, e non veniva consegnata loro nemmeno una scheda riassuntiva sul core-business delle aziende stesse e di cosa potevano offrire nel corso dell'esperienza.

Però un paio di settimane c'erano, e fatela almeno una telefonata c.zzo !...

Inviato
Adesso, ferrocsm ha scritto:

Però vedete che se anche solo da una parte ci si mette la buona volontà qualcosa ne caviamo? 

Si ma capisci che è uno scaricabarile che si basa solo sulla buona volontà (ed il tempo, le risorse, gli spazi, l'attenzione ecc ecc) delle aziende, mentre da parte della scuola non arriva nulla, neanche le informazioni basilari? 

2 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

quei ragazzini se hanno un poco di sale in zucca vi ringrazieranno anche se magari non da subito, per avergli insegnato qualcosa che se fossero rimasti seduti al banco non avrebbero imparato,

Ma certo che lo fanno, e in alcuni casi si resta in contatto. Però per le ragioni che ho già anche troppo noiosamente esposto, purtroppo così le cose non vanno.

E io mi sono tirato indietro dallo scorso anno proprio per i suddetti motivi, perchè purtroppo se già è difficile in tempi normali ed è una "missione" che ti carichi per buona volontà, in tempi difficili come questi diventa proprio inaffrontabile. E mi dispiace davvero.

 

Inviato
Adesso, Martin ha scritto:

Pero un paio di settimane c'erano, e fatela almeno una telefonata c.zzo !...

Esatto. Mai arrivata una durante lo stage. Figuriamoci mezza visita, per carità troppa fatica.

Inviato
5 minuti fa, audio2 ha scritto:

uno che usciva dall' itis e che fosse anche solo considerato quasi normale se voleva aveva il posto ancora prima di finire la quinta, senza annunci senza agenzie senza niente.

Questo vale ancora in molti casi a maggior ragione negli ultimi due anni, ma stiamo parlando di alternanza scuola lavoro. E' un discorso completamente diverso.

Inviato
7 minuti fa, audio2 ha scritto:

se voleva aveva il posto ancora prima di finire la quinta,

Anni fa il preside dell' istituto Tecnico Conciario scrisse ad unindustria Vicenza affinché le aziende lasciassero almeno diplomare in pace i ragazzi dopo gli stages...

Inviato

ai tempi miei già alle scuole medie inferiori si organizzava qualche visita nei fabbriconi locali per vedere i processi produttivi, questo perchè da una scuola periferica la maggior parte dei ragazzi/e sarebbe finita a fare l' operaio. nei miei ricordi c'è una bottiglieria, un' acciaieria, una grossa falegnameria e poco altro. futuri non radiosi, ma almeno certi. altre situazioni e prospettive.

Inviato
6 minuti fa, Velvet ha scritto:

E' un discorso completamente diverso

si ma prima di prenderli un giro per conoscerli glielo facevano fare, anche se non so in che modi, tempi e termini.

volevo solo dire che ( lungi da me difendere il sistema scolastico e credo che si sappia ) per una scuola che non

vede ne futuro ne niente altro non è semplice.

Inviato

poi chiaro che i discorsi sono complessi, in quanto alla mancanza di futuro concorre anche il sistema scolastico. cioè prendi uno dei licei, se non ha il posto, che gli fai fare di tirocinio/stage/alternanza scuola lavoro chiamala come vuoi. fotocopie ? guardare uno che sta buttando giù un progetto ? il runner porta caffè ? direttamente le pulizie ?

Inviato

comunque, sul fatto che il mondo del lavoro vada riformato in toto partendo dalla prima elementare non ci piove, perchè un 18enne che ci lascia la pelle ancora prima di cominciare e/o una ragazza madre e/o tutti gli altri sono cose che non si possono più sostenere e con questi numeri. costerà di più e ci saranno ancora meno margini, pazienza.

Inviato

Qualche anno fa ero direttore di un cantiere edile in Emilia per il completamento di un ospedale e fui contattato da un istituto tecnico per geometri con la richiesta di poter ospitare un loro alunno.

Ovviamente, come già fatto osservare, il tutto era una semplice incombenza per l'istituto ed una rogna per me, perchè capite bene che un ragazzino a spasso in un cantiere edile vasto e su più piani pericoloso.

Ho glissato anche perchè non avendo avuto alcun contatto con personale scolastico se non per via email, ho dovuto sorbirmi anche qualche telefonata di chiarimenti.

Quindi secondo me il problema è solo il modo in cui viene gestito questo processo dalla scuola.

Ormai le nostre scuole sono soltanto dei produttori di diplomi sulla carta e la maggior parte del corpo docente è inutile e parassita.

La scuola è secondo deve essere riformata prima di tutto nel corpo docente.

Troppi personaggi lavativi e senza alcuna coscienza del ruolo che hanno non formano adeguatamente i giovani ed i bambini.

Non ho dati sul numero di parassiti che popolano le scuole di tutti i gradi ma sono certo che nel corso degli anni i politici hanno piazzato nella scuola le peggiori risorse del paese. 


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