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Vaccini anti Covid 19: tipi, test di validazione, rapporto con patologie pregresse, esperienze personali


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Inviato

nella mia ex-azienda, strutturata in diversi open spaces da circa 60-70 persone, i due colleghi coi quali sono in contatto mi hanno riferito di 2 focolai nei loro rispettivi siti, tutti genitori con figli che vanno a scuola (elementari e medie) e che evidentemente portano a domicilio il virus.  

Inviato

 

DOMANDE E RISPOSTE

Vaccini, dopo sei mesi l’efficacia cala al 50% cosa rischia chi aspetta

di Michele Bocci (Repubblica)

1 Come cambia l’efficacia dei vaccini dopo sei mesi?

Secondo l’Istituto superiore di sanità, a sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, «si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in tutte le fasce di età». Se si osservano la trasmissione dell’infezione, l’efficacia passa dal 76% nei vaccinati con ciclo completo entro i sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 50% nei vaccinati con ciclo completo oltre i sei mesi. Nel caso di malattia severa le due percentuali cambiano, si passa infatti dal 92% all’82%.

2 Quanto rischiano di più le persone non vaccinate ?

C’è una differenza importante tra il rischio dei non vaccinati e quello di chi è vaccinato, al di là di quanto tempo è trascorso dalla somministrazione. Il tasso di ospedalizzazione per i non vaccinati secondo l’Istituto è 7 volte più alto rispetto a quello dei vaccinati da meno di sei mesi e 6 volte più alto di quello dei vaccinati da oltre sei mesi.Tra il 17 settembre e il 17 ottobre «il tasso di decesso nei non vaccinati è 10 volte più alto rispetto ai vaccinati da meno di sei mesi e 6 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi».

3 Chi si infetta anche se è vaccinato è meno contagioso?

«Non necessariamente», dice Andrea Cossarizza, immunologo dell’Università di Modena. «In chi si infetta ma resta asintomatico il virus non si replica in grande quantità. Quindi quella persona è anche meno contagiosa. Il legame con il vaccino è dato dal fatto che questo protegge anche e soprattutto dalle forme gravi di Covid, quindi chi si infetta comunque produce meno virus ed meno contagioso. Se però il vaccina non ha funzionato e quella persona sviluppa una malattia grave naturalmente è contagiosa come chi non ha avuto neanche una dose».

4 Cosa succede dopo 8 o 10 mesi a chi non fa la terza dose?

«Ci vorrà ancora un po’ di tempo per capirlo», dice Cossarizza. I dati dell’Istituto superiore di sanità non fanno distinzioni, valutano i casi tenendo conto solo del limite dei 6 mesi. «La copertura potrebbe anche continuare a scendere ma ora non ci sono i dati per dirlo. Magari calano gli anticorpi come avviene sempre dopo uno stimolo antigenico ma questo non è un indicatore di mancata protezione. L’organismo potrebbe non produrli in continuazione solo perché non ha incontrato il virus di recente».

5 Cosa avviene nell’organismo dopo la terza dose?

In questo caso c’è una sicurezza, come spiega sempre Cossarizza: «I dati ci dicono che grazie al booster somministrato a sei mesi dalla seconda dose la protezione viene rinforzata.

Che gli anticorpi calino non c’è dubbio, anche se come ho spiegato non è detto che questo significhi minore copertura». Fare la terza somministrazione, ha detto una ricerca guidata da Rino Rappuoli di Tls (Toscana life sciences) e pubblicata di recente su Lancet, protegge anche da tutte le varianti.

6 Se la protezione cala perchè il Green Pass vale un anno?

Secondo Cossarizza i dati non giustificano ancora un accorciamento della validità.

«Tendenzialmente ha ancora senso farlo durare un anno, perché una persona vaccinata è comunque molto più protetta di chi non ha fatto neanche una somministrazione. E infatti bisogna insistere sulle prime dosi». Per l’immunologo tra l’altro va considerato che, in generale «c’è un allentamento delle precauzioni che era inevitabile, visto che bisogna riprendere almeno un po’ a fare una vita normale. Sempre ovviamente rispettando le misure di cautela».

7 I vaccini dovevano fermare la pandemia Perché non accade?

«In realtà l’hanno rallentata e soprattutto stanno avendo un effetto importante sui casi gravi e sui morti, come dimostrano i dati», dice Cossarizza. Però la protezione data dai vaccini dopo alcuni mesi scende. «Per ovvi motivi non era e non è tuttora possibile prevedere la durata della copertura. Tra l’altro oggi ancora non abbiamo un cosiddetto correlato di protezione ben validato. Cioè non siamo in grado di capire dall’analisi degli anticorpi dei cittadini se esista un livello protettivo contro il virus e quale esso sia».

8 È giusto dare il Green Pass con il tampone?

A Cossarizza questa regola «piace pochissimo. Perché una persona si potrebbe benissimo infettare subito dopo aver fatto il test, quindi anche prima di dover mostrare il Green Pass a qualcuno. Certo, la carica virale iniziale, cioè dei primi due giorni, è piuttosto bassa proprio perché quella persona si è infettata da poco. Però il rischio c’è». Quindi non è una questione di tipologia di tampone, rapido o molecolare.

«Anche se il secondo esame è più sensibile e quindi meno esposto a falsi negativi, il rischio è il contagio successivo».

I dati dell’Istituto superiore di sanità sulla minore protezione, che però resta alta contro le forme gravi

Chi si ammala si rivela comunque meno contagioso di chi non è immunizzato I dubbi sulla durata del Green Pass

@nullo

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Inviato
2 minuti fa, wow ha scritto:

Vaccini, dopo sei mesi l’efficacia cala al 50% cosa rischia chi aspetta

Sono riuscito a leggere che la protezione dal contagio era altissima. Poi dopo le prime verifiche al 75%, poi 65%.

ora che è passato qualche mese al 50%

A proposito di comuncazione, il grafico che hai postato mi aiuta poco, dovrebbero mettere il “peso” della popolazione vaccinata rispetto a quella non vaccinata per classi di età, altrimenti arriviamo nei pressi del paradosso sommando i vaccinati con prima e seconda dose.

Inviato

 

Virus, oltre 50mila casi in sette giorni così cambia l’identikit dei ricoverati

di Michele Bocci

Dopo sette giorni di crescita contenuta al 17%, nella settimana dall’1 al 7 novembre, la curva dei contagi torna a salire in modo netto. E negli ultimi sette giorni fa segnare, con oltre 50 mila casi, un incremento del 42,1% rispetto a quella precedente. I casi aumentano ma gli ospedali reggono, anche se nei reparti si inizia a vedere un nuovo tipo di paziente: il vaccinato da oltre 6 mesi. Il calo di copertura dopo 180 giorni, già certificato nei numeri dell’Istituto superiore di sanità, trova un riscontro in corsia. «La quota dei vaccinati che si ammalano cresce e in un certo senso noi ce lo aspettavamo. Un mese fa ricoveravamo solo pazienti che non avevano fatto neanche una dose, adesso no», spiega Marcello Tavio, primario delle Malattie infettive del policlinico di Ancona.

Nella settimana conclusa ieri i nuovi positivi sono stati 51.318, un dato che non si osservava dai primi di maggio, sei mesi fa. Tra l’1 e il 7 novembre erano stati 36.095. Anche il numero dei tamponi è aumentato, da 3,1 a 3,4 milioni, come quello dei morti che sono passati da 285 a 390. Negli ospedali la pressione sale, ma il tasso di crescita dei ricoveri resta inferiore a quello delle infezioni. Ieri erano ricoverate 4.105 persone contro le 3.613 di domenica 7 novembre, il 13,6% in più. E se si guardano solo le intensive si è passati da 398 a 458 pazienti, il 15% in più.

Il governo si professa ottimista. «Sarà un Natale libero», dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, riferendosi alle festività in rosso dello scorso anno. Sulla stessa linea il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che è «preoccupato» per l’andamento del virus ma aggiunge: «Faremo tutto quello che serve per lasciare aperto il Paese». Ma chi sono le persone che finiscono in ospedale adesso? Intanto, in base ai dati dell’Istituto superiore di sanità, prevalgono ancora i non vaccinati. Nel mese di ottobre sono stati ricoverati 2.890 cittadini che non avevano fatto alcuna dose e 144 che ne avevano fatta solo una. Si tratta del 55% degli accessi in ospedale. Questi malati appartengono a una categoria minoritaria di persone, appunto quelle che non hanno concluso il ciclo, cioè circa il 20% degli italiani. E infatti i non vaccinati continuano a rischiare di più di essere ricoverati. E non solo nei reparti ordinari ma soprattutto in terapia intensiva, dove rappresentano il 68% degli assistiti (in assoluto sono stati 380 in 30 giorni). Tra i deceduti sono un po’ meno, cioè poco più del 50%. Ma l’Istituto ha appena deciso di differenziare i dati di chi ha fatto il vaccino da meno o da più di sei mesi. In chi ha concluso il ciclo da più tempo «si osserva una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 10 punti percentuali. L’efficacia per i vaccinati da meno di sei mesi è pari al 92% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’82% per i vaccinati da oltre sei mesi». Così in 30 giorni sono finiti in ospedale quasi 2.400 vaccinati (il 44% dei ricoverati). Quelli assistiti in terapia intensiva sono stati 175 (il 32% del totale). Questo avviene perché il vaccino, che resta uno strumento fondamentale di prevenzione, in alcuni casi non funziona oppure funziona ma la sua copertura cala con il tempo.

È un cambiamento che si inizia a vedere dentro i reparti. Tavio, che è anche il presidente della Società italiana di malattie infettive, racconta intanto che la gravità dei pazienti è simile a prima. «Un dato per me impressionante è che ricoveriamo ancora anziani non vaccinati. Non riusciamo a crederci. Ci dicono cose come “mio figlio mi ha detto che non dovevo”, oppure “mi son dimenticato” o addirittura “avevo paura che mi facesse male”».

Poi ovviamente ci sono anche persone più giovani che non hanno fatto il vaccino. «Sì, i cinquantenni scoperti. Ma la novità di questo periodo è un’altra — dice il primario — Mentre un mese fa quasi tutti quelli che vedevamo non avevano fatto il vaccino, ora cresce il numero dei persone che hanno ricevuto le due somministrazioni, in particolare da oltre sei mesi». Si tratta di malati che con i medici «dimostrano una maggiore consapevolezza di come stanno le cose. Hanno metabolizzato l’idea che la copertura diminuisce ed è opportuno fare il richiamo dopo 180 giorni ».

 

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@nullo ho aggiunto un altro grafico sopra.

20 minuti fa, nullo ha scritto:

A proposito di comuncazione, il grafico che hai postato mi aiuta poco, dovrebbero mettere il “peso” della popolazione vaccinata rispetto a quella non vaccinata per classi di età, altrimenti arriviamo nei pressi del paradosso sommando i vaccinati con prima e seconda dose.

https://lab24.ilsole24ore.com/numeri-vaccini-italia-mondo/#vaccinati-per-fasce-di-eta

Inviato

@wow

Il tuo ultimo post è piuttosto concreto in fatto di dati, e delinea una realtà

ben articolata.

ma manca a parer mio, la chiarezza necessaria a chi non si diletta a leggere tra le righe.

Si toglierebbero argomenti a qualche starnazzatore pro-vax, che finisce per alzare muri invece che sgretolarli e ne toglierebbe molti a tanti no-vax, certo rimarrebbe sempre un significativo zoccolo duro, ma quello è scontato.

che vuoi fare, in fondo sono un sognatore....

 

Inviato
47 minuti fa, nullo ha scritto:

in fondo sono un sognatore

questo è l'equivoco un po' populista secondo il quale tutti sono in diritto e capaci di comprendere e interessarsi di tutto. Per esempio prendo un aereo e non sto a fare una ispezione dei piani di volo o dei controlli ai quali è stato sottoposto il mezzo: lo prendo, mi fido e basta. E' la complessità delle società moderne.

A me, p.e. di tutti questi numeri, interessa poco o niente. A me interessa solo qualche principio: se mi vaccino ho minori probabilità di ammalarmi e stare male. I rischi che corro non vaccinandomi sono molto più alti di quelli insiti nella vaccinazione. Stop.

Inviato

Cala al 50% mi sembra tanto. Ho letto dei grafici ieri che dopo le 40 settimane cala al 75%.

Piu' che altro cambia il fatto che durante il contagio si manifestano i sintomi perche' l'efficacia sulle ospedalizzazioni e' ancora alta. Cerco qualche grafico.

Inviato
Adesso, criMan ha scritto:

Cala al 50% mi sembra tanto. Ho letto dei grafici ieri che dopo le 40 settimane cala al 75%.

Piu' che altro cambia il fatto che durante il contagio si manifestano i sintomi perche' l'efficacia sulle ospedalizzazioni e' ancora alta. Cerco qualche grafico.

se leggi bene, il calo al 50% è per i vaccinati con la sola prima dose

Inviato

@wow ho tutti i grafici sulla mia pagina FB salvati ma non riesco ad accedere. Ho sbagliato l'autenticazione a 2 fattori.

Mi sono auto bannato .

  • Haha 1
Inviato

ma anche calasse del 90%, pure se la scienza annaspasse dietro un virus "anomalo", i politici si cimentassero in decisioni strambe, che facciamo? niente vaccino, tutti a fare come gli pare, chi muore muore e chi se ne frega??

se ne percepiscono di stronzate... 

  • Melius 1
Inviato

La situazione attuale e' la seguente per i vaccinati:

72% della popolazione ha ricevuto una doppia dose
32% dei ricoverati e' costituita da persone con doppia dose
26% dei vaccinati in TI
38% deceduti tra i vaccinati

.

Tenete presente che abbiamo superato i 6 mesi.

i numeri sono ancora fortemente a favore del vaccino.

Il 68% dei ricoverati e' in sostanza non vaccinato ed e' composto dal 28%  della popolazione.

 

Immagine 2021-11-15 110510.jpg

Inviato

Questi sono i dati che ho trovato piu' aggiornati. Ancora li devo vedere ma li pubblico subito.

Dalla pagina FB di Marco Gerdol.

 

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Inviato
3 ore fa, wow ha scritto:

populista secondo il quale tutti sono in diritto e capaci di comprendere e interessarsi di tutto

Se parliamo di comunicazione e di togliere remore a persone che devono scegliere, ripeto scegliere, visto che gliene dai le possibilità, mi pare che il tuo commento sia abbondantemente fuori luogo.

devi spiegare il come ed il perché si proceda per aggiustamenti, devi chiarire perché vi siano differenze anche ampie fra i comportamenti dei diversi stati ue,  e devi far comprendere perché ci siano cambi di direzione e quanto siano opportuni e su quali basi.

i numeri, se bene espressi e ben spiegati, ti raccontano benissimo i vari trend e fanno comprendere la differenza fra un allarmismo serio, uno strumentale e uno fuori luogo a prescindere dall’indirizzo.

 

 

  • Melius 1
Inviato

@nullo hai voglia di spiegare, ma quando parte della gente è imbevuta di ideologia anti istituzionale se non eversiva, di un concetto anarcoide e individualista di libertà e di quantità industriali di fandonie a presa rapida rispetto al semplice vecchio buonsenso, spaccherà il capello in quattro anche su 2+2=4 o preferirà non capire. 

Ripeto il concetto: quando scelgo di prendere un aereo, sono consapevole di correre dei rischi, ma non chiedo i certificati di collaudo dell'aeromobile, non chiedo di verificare il livello del carburante nei serbatoi, mi imbarco e mi fido. 

Demando cioè la mia sicurezza a chi è preposto per questo; è un po' la stessa differenza che c'è tra democrazia diretta e d. indiretta. 

Basterebbe la semplice consapevolezza della realtà delle cose:  grazie a decine di milioni di persone che si sono vaccinate e continuano a vaccinarsi correndo anche dei rischi, al GP e ai sacrifici compiuti dalla maggior parte della popolazione durante il lockdown, la pandemia è per il momento sotto controllo e stiamo vivendo una vita più o meno normale.

Questo dovrebbe bastare per capire la correttezza delle nostre scelte. 

Il perché si procede per aggiustamenti ad esempio l'ha spiegato per l'ennesima volta sabato sera la prof. Capua in una eccezionale puntata di "in onda".

L'uomo della strada, più è ignorante e più è convinto di dover sovraintendere su tutto, anche su ciò che, per una serie di motivi, tra i quali la mancanza di strumenti, non riesce a capire. Se non riesce a capire pensa che ci sia la fregatura e va in strada a gridare "cianno arrobbato la libbbertà" oppure si informa su bioblù.

Credimi, fin quando ci sono formazioni politiche che giocano e incentivano questo andazzo, c'è poco da fare. 

 

  • Melius 1
Inviato

 

Terza dose vaccino, Palù: "Altissima efficacia contro infezione"

"La terza dose di vaccino previene l'infezione con efficacia elevatissima. Sono convinto che questo booster dovrebbe tenerci buoni almeno per un anno ". Giorgio Palù, presidente dell'Aifa, si sofferma sulle caratteristiche del vaccino covid e sull'efficacia della terza dose. "Abbiamo un vaccino disegnato su un virus che circolava due anni e mezzo fa, ha ancora la capacità di proteggerci nel 90% dell'evento grave. Parlare di immunità di gregge non ha più significato. Lo aveva quando le comunità regionali vivevano in un certo isolamento, oggi non c'è angolo del pianeta che non sia popolato. Non si può pensare di estinguere la circolazione del virus con 5 miliardi di persone ancora da  vaccinare o continenti ancora non vaccinati", dice il professor Palù intervenendo al punto stampa del governatore del Veneto, Luca Zaia.

 

Dopo 6 mesi, secondo gli studi, "c'è un calo della protezione dall'infezione. Se circolasse ancora il virus di Wuhan avremmo una protezione al 95% dall'infezione. Ora però circola la variante Delta, che è più contagiosa e fonde molto rapidamente il virus con la cellula. Non ha senso parlare di immunità di gregge vista la presenza di questa variante, diventata dominante in tutto il mondo anche rispetto ad altre varianti più immunoevasive. Il virus si sta adattando per diventare endemico", afferma ancora.

"La terza dose è qualcosa di nuovo? No. Esiste da quando pratichiamo la vaccinologia come scienza. Tutti i vaccini hanno una terza dose, si fa a 6 mesi dalla seconda dose e si chiama 'booster'. Dopo la terza dose abbiamo un'esplosione di 10 volte della risposta umorale e cellulare", dice Palù. "Questa terza dose, fatta col vaccino disegnato sul virus di 2 anni fa, copre tutti i mutanti a livello di infezione: previene l'infezione con efficacia elevatissima. Poi non esiste un vaccino che protegga al 100%, perché non tutti hanno i geni per stimolare la risposta", prosegue.

Capitolo green pass: "Che problema c'è a commutare il green pass in certificato vaccinale? Il green pass è stato una scelta eccellente di politica sanitaria ed economica".

https://www.adnkronos.com/terza-dose-vaccino-palu-altissima-efficacia-contro-infezione_67Zx6Ad7ZYOv2OWQ2WpmCx

 

 

  • Thanks 1
Inviato
5 minuti fa, Schelefetris ha scritto:

da non vaccinare

ancora da vaccinare

altrimenti gli amanti della tricoquadritomia dicono che diffondi fake ... 

Inviato
9 ore fa, wow ha scritto:

@nullo hai voglia di spiegare, ma quando parte della gente è imbevuta di ideologia anti istituzionale se non eversiva, di un concetto anarcoide e individualista di libertà e di quantità industriali di fandonie a presa rapida rispetto al semplice vecchio buonsenso, spaccherà il capello in quattro anche su 2+2=4 o preferirà non capire.

Parli dello zoccolo duro cui ho accennato anche io, ma non è a quelli che devi la necessaria chiarezza, è a tutti che la devi.

evidentemente non riusciamo a comunicare.

 

9 ore fa, wow ha scritto:

Ripeto il concetto: quando scelgo di prendere un aereo, sono consapevole di correre dei rischi, ma non chiedo i certificati di collaudo dell'aeromobile, non chiedo di verificare il livello del carburante nei serbatoi, mi imbarco e mi fido

È chiaro, come lo era  in precedenza.

Siamo però lontani da prassi codificate, non vedo un nesso così netto, siamo tuttora in una terra inesplorata e da interpretare, e gli oneri chiesti, in termini di libertà personali e possibilità di operare in ambito di lavoro, sono stati e sono ancora notevoli..... e non capisco perché tu, in ambito democratico, non debba comunque a i tuoi cittadini un doveroso e circostanziato quadro.

non credo, per fare un esempio, che tu abbia firmato deleghe in bianco al tuo consulente finanziario, leggi mifid, idem col tuo medico.

9 ore fa, wow ha scritto:

Basterebbe la semplice consapevolezza della realtà delle cose

Questo fa a pugni con quanto sopra, la consapevolezza la raggiungi solo con l’analisi approfondita dei dati e del rapporto fra cause ed effetti.

In ogni caso l'uomo della strada non deve sovrintendere alcunché, quello devono farlo i governi, l’uomo della strada deve avere tutti gli elementi per leggere e giudicare l’operato del governo, poter manifestare consenso o dissenso, e in base a quello che elabora, dare il voto quando ne avrà la possibilità, altrimenti sospendiamo l’esercizio democratico e amen.

è una opportunità per i governanti poter spiegare con dovizia il senso delle azioni di governo, ed è una opportunità per i cittadini avere tutti i dati necessari per giudicarne l’operato e scegliere fra le opzioni lecite che il governo pone in essere.

9 ore fa, wow ha scritto:

 

Credimi, fin quando ci sono formazioni politiche che giocano e incentivano questo andazzo, c'è poco da fare

Ci sono ampi movimenti che oggi prescindono dai partiti, come ci sono ampissime sacche di popolazione a cui i partiti fanno ribrezzo.

al limite sono certi partiti che seguono penosamente l’andazzo per mancanza di idee e di proposte serie, ma non hanno la maggioranza in parlamento e mai l’avranno in questo modo.

mai come in questo caso la consapevolezza della realtà delle cose dovrebbe farla da padrona.


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