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Melius Club

Fusibile audio


gianlucat73

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ClaveFremen
Inviato
8 ore fa, aldofranci ha scritto:

Il Rame è un metallo e viene liberamente percorso nei due sensi dagli elettroni "liberi" presenti al suo interno ("liberi" nel senso che si possono spostare liberamente). Gli elettroni si muovono all'interno del metallo anche se questo non è sottoposto a tensione. Il moto casuale degli elettroni liberi genera il "rumore termico" (piccolo ma misurabile).

Questa affermazione è una semplificazione, l'applicazione è perfetta solo all'interno del singolo cristallo di metallo in quanto le  impurità (gassose e non) presenti tra i singoli cristalli riducono la conduttività.

 

8 ore fa, aldofranci ha scritto:

Soffermiamoci sulla prima proprietà. Se il cavo avesse un verso privilegiato di percorrenza gli elettroni liberi preferirebbero andare da una parte piuttosto che dall'altra. Il risultato sarebbe che il valor medio della tensione di rumore non sarebbe più nullo e, ai capi del cavo si misurerebbe una tensione continua diversa da zero (media diversa da zero).

E qui, se eliminiamo la semplificazione di cui sopra, cade il castello, infatti nel singolo cristallo, che è isotropo, il valor medio della tensione di rumore continua a rimanere zero...quindi anche se il conduttore nel suo complesso fosse anisotropo non ci sarebbe nessuna accumulazione di cariche.

ClaveFremen
Inviato
8 ore fa, aldofranci ha scritto:

"So even if you could find wire that actually did flow current better in one direction than the other, its orientation would always be wrong half the time and right half the time, no matter which way you connected it because the signal is constantly changing directions. So orientation wouldn't matter.
Cable manufacturers who claim otherwise are operating outside the realm of science. They are either ignorant of the facts or trying to deceive you. In either case, you should have nothing to do with them"

 

Picchia duro il cowboy. 

E fa bene.

Veramente qualcosa di molto simile lo ha scritto qui Cactus-Atomo:

"se il fusibile è sulla alimentazione della rete ci passa corrente alternata quindi il verso della corrente che lo attraversa cambia ciclicamente."

 

Che è proprio l'affermazione che ho contestato in quanto sono le correnti che cambiano verso ma non il segnale, non è che se lo ha scritto anche qualcun'altro, pur autorevole, lo rende più vero...

Inviato

Perdonami Clave mi sembra di parlare con un novax, che ravanando tra lo scibile pseudo-scientifico che la rete vende in dose industriali trova sempre per ogni affermazione logica dieci contro-argomentazioni farlocche. 

Diventa ozioso, oltre che inutile, oltre che dispendioso in termini di tempo (che purtroppo non ho), continuare. 

Alzo bandiera bianca. 

Continua a girare fusibili se trovi diletto in questa ginnastica e buon divertimento. 

Inviato

@aldofranci il verso del cavo , può essere dato in caso di schermatura ... la schermatura andrebbe collegata verso la "sorgente" del segnale 

 

 

 

Inviato

@ClaveFremen sul fusibile immagino si sia già detto è importante che venga montato sulla FASE e non sul neutro per ragioni di sicurezza , ovvio se il fusibile salta si vede che c'è un problema quindi va interrotta la fase , questo è uno dei motivi importanti per tenere tutti gli apparecchi con la fase corretta ovvero guardando la iec con il buco centrale in alto la fase deve stare sulla proprio destra

 

un cacciavite cercafase costa pochi euro

oltre che alcune elettroniche messe in fase suonano meglio , sul rega brio R la cosa era decisamente evidente

Inviato
13 ore fa, ClaveFremen ha scritto:

Però ti voglio dare un ultimo 'input', l'isolante del cavo funge da dielettrico per il segnale e quindi lo influenza

Esatto, questo è il motivo per cui stesso conduttore, stessa geomertria ma dielettrico differente producono un suono diverso. Ma questo è stato anche argomento di studio scientifico, si chiama effetto piezoelettrico. 

Ti leggo con sincero interesse. 

  • Thanks 1
ClaveFremen
Inviato
1 ora fa, aldofranci ha scritto:

Perdonami Clave mi sembra di parlare con un novax, che ravanando tra lo scibile pseudo-scientifico che la rete vende in dose industriali trova sempre per ogni affermazione logica dieci contro-argomentazioni farlocche. 

Diventa ozioso, oltre che inutile, oltre che dispendioso in termini di tempo (che purtroppo non ho), continuare. 

Alzo bandiera bianca

Aldo... non stai parlando con un 'novax', le persone come loro od i terrapiattisti od i complottisti non hanno nessuna esperienza diretta delle baggianate che affermano, semplicemente credono fermamente e contro ogni logica a qualcosa che hanno letto o sentito.

 

Sinceramente trovo anche piuttosto offensivo il paragone...ora potrei benissimo sbagliarmi sulla teoria elettronica ed aver scritto una manica di stupidate ma quello che sicuramente distingue me ed i tanti altri che parlano di argomenti controversi in ambito audio come il verso dei cavi, di differenza all'ascolto dei materiali (come rame TCP, OFC, OCC, etc), di differenza all'ascolto in base all'isolante del cavo, o di differenza all'ascolto tra apparecchi che hanno misure di distorsione talmente basse da essere sotto alla soglia considerata udibile è che osserviamo un fenomeno, in modo ripetibile e sempre uguale in diverse applicazioni e che quindi giudichiamo assolutamente reale.

 

Dopodichè ci sono altre persone che, in base alle loro conoscenze tecniche, ritengono impossibile che questi argomenti controversi abbiano riscontro nella realtà e tendono a spiegarli con la suggestione, il bias cognitivo ed il totem della non rilevabilità nei test in doppio cieco.

 

Il che mi potrebbe anche star bene se non fosse che essi stessi possono essere vittima del bias cognitivo ed ignorare incosciamente quanto sentono per non contrastare le loro convizioni profonde.

 

Ovviamente parlo delle persone di entrambi i campi che sono compententi e/o sanno come ascoltare e minimizzare i bias.

 

Perchè ci sono anche tanti 'groupies' che straparlano e ripetono a pappagallo (ed a volte assegnano Melius... 😉 ) cose dette da altri senza avere nessuna cognizione di causa.

 

Finchè uno dei due campi non riuscirà a dimostrare in modo inconfutabile e riconosciuto dall'altro la sussitenza o meno di questi fenomeni non ne usciremo.

 

Una cosa che potremmo fare, però, è smetterla di insultare e deridere gli altri (sordi, inseguitore di folletti, rapiti dagli alieni, novax, etc.) dando almeno il beneficio del dubbio.

 

 

 

 

  • Melius 1
ClaveFremen
Inviato
56 minuti fa, johnny1982 ha scritto:

il verso del cavo , può essere dato in caso di schermatura ... la schermatura andrebbe collegata verso la "sorgente" del segnale

Vero ma non è questo il caso di cui stiamo discutendo, si parla della direzionalità o meno di un semplice filo conduttore.

ClaveFremen
Inviato

Per chi mastica l'inglese (purtroppo la verisone italiana è assai più corta ed incompleta) consiglio la lettura di questo articolo di wikipedia sull'anisotropia, estratto con mia sottolineatura:

 

Materials science and engineering

Anisotropy, in materials science, is a material's directional dependence of a physical property. This is a critical consideration for materials selection in engineering applications. Tensor descriptions of material properties can be used to determine the directional dependence of that property. For monocrystalline material, anisotropy is associated with the crystal symmetry in the sense that more symmetric crystal types have fewer independent coefficients in the tensor description of a given property.[6] [7] When a material is polycrystalline, the directional dependence on properties is often related to the processing techniques it has undergone. A material with randomly oriented grains will be isotropic, whereas materials with texture will be often be anisotropic. Textured materials are often the result of processing techniques like hot rolling, wire-drawing, and heat treatments.

 

Traduco la parte sottolineata:

Quando un materiale è policristallino la dipendenza direzionale delle sue proprietà è spesso collegata processi di produzione a cui è stato sottoposto. Un materiale con grani orientati casualmente sarà isotropico mentre i materiali con una trama/struttura saranno spesso anisotropici. I materiali con trama/struttura sono spesso il frutto di processi di produzione quali la laminaziona a caldo, la trafilatura ed i trattamenti termici.

 

Ma naturalmente le cose che scrivo non hanno nessun possibile fondamento nella scienza quanto piuttosto nell'alchimia...

Inoltre sto facendo cherry-picking come i novax/complottisti/terrapiattisti quindi i concetti che riporto, a sproposito, diventano automaticamente non applicabili in quanto fuori contesto. 🤨

 

O forse no? 🤔

 

Ai posteri l'ardua sentenza... 😉

Inviato
1 ora fa, ClaveFremen ha scritto:

Dopodichè ci sono altre persone che, in base alle loro conoscenze tecniche, ritengono impossibile che questi argomenti controversi abbiano riscontro nella realtà e tendono a spiegarli con la suggestione, il bias cognitivo ed il totem della non rilevabilità nei test in doppio cieco.

In effetti la mia domanda precedente serviva proprio a capire come tu verificassi queste differenze. Personalmente ritengo lo "stacca - attacca" un metodo valido solo per differenze macroscopiche, ed oltretutto andrebbe fatto senza sapere che cosa suona.

Un buon metodo per verificare differenze sottilissime lo adotta un ex forumer di Melius, Tom Capraro. Ma è una misura di differenza tra prima e dopo, non una prova di ascolto. Il problema, naturalmente, si sposta poi sulla soglia di udibilità: ma almeno si parte da un risultato oggettivo, e non da uno "stacca - attacca" che si porta dietro obiezioni (fondate) di ogni tipo.

ClaveFremen
Inviato
21 minuti fa, faber_57 ha scritto:

In effetti la mia domanda precedente serviva proprio a capire come tu verificassi queste differenze. Personalmente ritengo lo "stacca - attacca" un metodo valido solo per differenze macroscopiche, ed oltretutto andrebbe fatto senza sapere che cosa suona.

Un buon metodo per verificare differenze sottilissime lo adotta un ex forumer di Melius, Tom Capraro. Ma è una misura di differenza tra prima e dopo, non una prova di ascolto. Il problema, naturalmente, si sposta poi sulla soglia di udibilità: ma almeno si parte da un risultato oggettivo, e non da uno "stacca - attacca" che si porta dietro obiezioni (fondate) di ogni tipo.

Comprendo e rispetto lo scetticismo.

 

Nello stesso tempo per quanto mi riguarda questo modo di procedere funziona discretamente, prendendo le opportune precauzioni e con molte ripetizioni del test.

 

In ogni caso questa metodologia hai suoi limiti ed ultimamente la affianco, quando risulta tecnicamente possibile, alla registrazione di audio che passa dagli apparati modificati o dai diversi cavi o condensatori o qualunque altra cosa sotto test.

 

La registrazione è meno sensibile delle ns. orecchie di conseguenza le differenze diventano più piccole e se troppo piccole vengono perse per via della minore sensibilità ma ha il vantaggio di poter fare confronti quasi immediati, con diverse tracce di test e con ripetizioni a volontà e mi è stata molto utile permettendomi di verificare o confutare certe impressioni che avevo avuto dall'ascolto dal vivo.

 

Rimane il fatto che dopo aver 'sgrossato' con le registrazioni faccio un ultimo passaggio dal vivo e qui altre differenze escono fuori.

 

Non è facile e non è preciso ma finchè le tecniche di misura (non gli strumenti, di risoluzione ne abbiamo in abbondanza) non riusciranno a discriminare queste differenze non ci sono molte alternative.

 

I test in doppio cieco, se si vuole che siano effettivi, non si possono improvvisare, richiedono veri ricercatori con una metodologia impeccabile e le attrezzature e metodi adatti a evidenziare le differenze.

 

Ed infine il test a doppio cieco ha un solo risultato inconfutabile: quando dimostra che una differenza viene udita

Se la differenza non viene udita dal panel ci sono invece più risultati possibili: la differenza non esiste, il test non è stato ingrado di evidenziarla, il panel non era adeguato o adeguatamente addestrato.

Inviato
2 minuti fa, ClaveFremen ha scritto:

Non è facile e non è preciso ma finchè le misure non riusciranno a discriminare queste differenze non ci sono molte alternative.

Da quel che so (non l'ho mai utilizzato personalmente) il test utilizzato da Tom si spinge a limiti che sono vari ordini di grandezza inferiori a quelli dell'udibilità. E difatti lo ha spesso utilizzato per verificare situazioni come quelle proposte da te.

Solo una precisazione sul mio scetticismo 😀: io non metto in dubbio che delle differenze esistano (e ritengo che l'unico modo di rilevarle, a questi livelli, sia strumentale), bensì sono molto scettico sulla supposta incredibile capacità discriminatoria dell'orecchio. Almeno del mio....

 

ClaveFremen
Inviato
22 minuti fa, faber_57 ha scritto:

Solo una precisazione sul mio scetticismo 😀: io non metto in dubbio che delle differenze esistano (e ritengo che l'unico modo di rilevarle, a questi livelli, sia strumentale), bensì sono molto scettico sulla supposta incredibile capacità discriminatoria dell'orecchio. Almeno del mio....

Che sia possibile registrare, e quindi misurare queste differenze non ho dubbi, ma finchè si pensa di caratterizzare un sistema misurando un singolo tono o nei casi migliori 32 non penso ci arriveremo.

 

Ma non sottovalutare le capacità dell'orecchio...

 

Se guardi qui: https://neurochrome.com/pages/myref-fremen-edition#Summary

 

Troverai le misure del mio amplificatore My_Ref Fremen Edition effettuate da un ingegnere molto capace e molto scettico.

 

Ha misurato un singolo modulo con la componentistica di base secondo la mia BOM (quindi nulla di esoterico) ed ha una distorsione ad 1W di -111 dBc (0.00028 %), molto vicina alla soglia di udbilità citata da Amirm di Audioscience Review di 115dB.

La distorsione di intermodulazione residua è di -130dB!:

spacer.png

 

Insomma ha misure eccellenti e niente di meno mentre facevo il tuning bastava cambiare una singola resistenza con un'altra identica di altra marca/modello o addirittura GIRARLA per sentire piccole differenze di timbro e dettaglio...e tranquillo che queste differenze sarebbero ignorate dalle misure.

 

Ma attenzione...sto parlando di folletti cattivi che mi girano le resistenze di notte... 😉

ClaveFremen
Inviato
Adesso, johnny1982 ha scritto:

puoi prendere un filo occ cosi rimuovi il problema alla radice

Sono direzionali anche loro...tanto che i cavi commerciali che indicano un verso normalmente sono LC-OFC o OCC...

Inviato

@ClaveFremen i fili OCC che si acquistano non sono direzionali , certamente non è per i cristalli che potrebbero esserlo , semplicemente perchè il cristallo è unico

ClaveFremen
Inviato
1 ora fa, johnny1982 ha scritto:

i fili OCC che si acquistano non sono direzionali , certamente non è per i cristalli che potrebbero esserlo , semplicemente perchè il cristallo è unico

Dove lo hai letto che i fili OCC non sono direzionali? Non mi risulta nè dai dati nè all'ascolto.

 

Inoltre un cavo OCC multifilare ha sicuramente più di un cristallo in quanto alcuni dei fili singoli avranno più di una sezione di cristallo, il fatto che il cristallo sia lungo mediamente 125m non ti garantisce che lo spezzone in tuo possesso non ne contega due, per non parlare del fatto che nella sezione ce ne possono essere più d'uno affiancati...

 

Ed in ogni caso il cristallo è comunque deformato dalla trafilatura.

 

spacer.png

Inviato
2 ore fa, ClaveFremen ha scritto:

bastava cambiare una singola resistenza con un'altra identica di altra marca/modello o addirittura GIRARLA per sentire piccole differenze di timbro e dettaglio

Sono sicuro che si sentissero piccole differenze: il nostro cervello si inventa storie per giustificare la nostra vita, figurati che problemi ha ad inventarsene per giustificare una resistenza girata...

Perdonami la battuta, ma direi che abbiamo toccato il punto nel quale la pensiamo in modo diverso e dal quale, penso, non ci muoveremo.

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