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Melius Club

Bruxelles: il nucleare è ufficialmente green


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Inviato
4 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

temo mi toccherà andare in giro in Tesla

Può essere.

Ma può anche essere che di fronte a qualche centinaio di futuri stabilimenti automotive chiusi o in fase di forte ridimensionamento, allo spettro della disoccupazione di massa, al crescere esponenziale del costo dell'energia elettrica e delle materie prime necessarie alla fabbricazione delle pile "qualcuno" magari decida che è il caso di procedere a tappe meno forzate e proporre un saggio mix di fonti e tecnologie, cosa peraltro già fattibilissima e in parte in corso.

D'altronde se qualcuno sta per uscire con motori euro7 non è che improvvisamente buttiamo tutto, compresi decenni di ricerca, e andiamo a pile o pedali per forza...

Staremo a vedere, credo che i prossimi 3 anni saranno cruciali per le decisioni a medio termine al di là delle sparate inattuabili fatte per far contenta Greta.

  • Melius 2
Inviato

Per il problema delle scorie (per evitare di avere un unica discarica nazionale magari al sud come qualcuno paventa..) penso che si possa risolvere solo a livello locale, ovvero decidendo che ogni regione ad esempio debba dotarsi sia di una centrale che dello stoccaggio e smaltimento delle relative scorie (individuando siti sicuri lontani dai centri abitati) come principio penso possa funzionare, anche se ci sarà sempre e comunque il cittadino che si lamenta perché troppo vicino al sito…del resto ad esempio in Francia come han fatto??? Ecco che ora d’un tratto ci ritroviamo molto indietro rispetto ad altri paesi per quei maledetti referendum…

Inviato
4 minuti fa, ivantaggi78 ha scritto:

ogni regione ad esempio debba dotarsi sia di una centrale che dello stoccaggio e smaltimento delle relative scorie (individuando siti sicuri lontani dai centri abitati

In Lombardia, ad esempio, non esiste alcun luogo lontano dai centri abitati. Probabilmente neanche in Emilia-Romagna, Lazio, Campania. Non so, penso.

  • Melius 1
Inviato
Adesso, penteante ha scritto:

e tu ci credi?

Più che altro spero di no, ma di queste teste di c... che ci sono in giro, non mi fido neanche un po'.

Inviato
1 minuto fa, Paperinik2021 ha scritto:

non esiste alcun luogo lontano dai centri abitati.

Lontano da centri abitati, che non sia a rischio esondazione, a rischio sismico, vicino a fiumi e laghi, lontano da installazioni di tipo militare ecc ecc ecc

 

I requisiti sono molteplici. E in Italia i luoghi simili sono pochissimi. Perciò le scorie le mandiamo a processare in UK (pagando lautamente).

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato

solo due appunti:

i tempi di costruzione non sono così lunghi come si prospettava prima (basandosi sulle centrali già esistenti). 

sul problema delle scorie ci dimentichiamo quanto sia incredibilmente inquinante e dannoso per la salute l'intero ciclo del petrolio, dovremmo fare un paragone con questo.

Inviato

Queste mode collettive internazionali non tengono conto delle  particolarita’ geografiche e politiche dei singoli paesi.

piazzare una centrale nucleare in italia e’ piu’ difficile che in francia o germania per via della

conformazione geofisica.

e bisogna pur tener conto dell’opinione pubblica.

Invece l’impressione che si ricava e’: che ha detto l’europa oggi? Trippa. Ebben trippa per tutti

  • Melius 2
briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, mozarteum ha scritto:

Queste mode collettive internazionali non tengono conto delle  particolarita’ geografiche e politiche dei singoli paesi.

piazzare una centrale nucleare in italia e’ piu’ difficile che in francia o germania per via della

conformazione geofisica.

e bisogna pur tener conto dell’opinione pubblica.

Invece l’impressione che si ricava e’: che ha detto l’europa oggi? Trippa. Ebben trippa per tutti

 

mode una fava... 

uscire dal petrolio e carbone non è una scelta, tantomeno una moda. è una necessità primaria. 

 la discussione reale è sul come farlo, che però dovrebbe basarsi sulla competenza scientifica, non  sulla pancia della gente (come sui vaccini e su altri temi simili).

in generale ho l'impressione che sul riscaldamento globale ci sia una sostanziale e tragica ignoranza dell'opinione pubblica.

 

Inviato
7 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

i tempi di costruzione non sono così lunghi come si prospettava prima

In Italia? Decidiamo se discutere di realtà o di unicorni, prima di tutto.

-Dal progetto su carta (un paio d'anni?) ci vogliono 5 anni minimo per individuazione del luogo e le autorizzazioni (sempre se non si mettono di traverso comitati, comuni, provincie, regioni, belle arti, WWF, FAI e Italia Nostra).

-Avute le autorizzazioni parte il cantiere (almeno 10 anni di lavori, a vedere le ultime costruite in giro per il mondo) per poi fermarsi 6 giorni dopo con la gente incatenata alle recinzioni.

-Finita la centrale va via almeno un anno fra collaudi e messa in opera.

 

Alla fine della fiera se non sono 20 anni sono 15.

Pochi, tanti? Dipende cosa vogliamo fare da grandi.

Se vogliamo l'energia a pochi schei quella è la strada principale. Altrimenti convincete pure i Nimby che per caricare le auto a pile senza nucleare, gas, petrolio e carbone ad ogni giardino ci vuole una pala eolica ed un fotovoltaico.

Inviato
6 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

tempi di costruzione non sono così lunghi come si prospettava prima (basandosi sulle centrali già esistenti). 

sul problema delle scorie ci dimentichiamo quanto sia incredibilmente inquinante e dannoso per la salute l'intero ciclo del petrolio, dovremmo fare un paragone con questo.

Probabilmente la grande criticità del nucleare italiano è nimby

briandinazareth
Inviato

@Velvet

 

non sto dicendo che il nucleare sia la soluzione, anche se i tempi di costruzione sono inferiori a quelli che citavi. 

dico che la discussione dovrebbe essere fatta su basi razionali e scientifiche e non un tanto al chilo. 

sull'eolico e solare vale lo stesso. 

in generale non abbiamo scelta, bisogna uscire dalle fonti fossili al più presto, sperando di limitare i danni.

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, wow ha scritto:

Probabilmente la grande criticità del nucleare italiano è nimby

 

certo, perché non ci si rende conto dei danni delle fonti fossili, ci siamo abituati e sono continue ma non catastrofiche nel singolo evento. 

invece sul nucleare è il contrario. 

ma il nimby colpisce pure l'eolico (no, alle pale offshore, no alle pale in generale) e addirittura il solare (oh, il paesaggio).

tutto questo mentre disintegriamo il pianeta col petrolio e il carbone in un modo irreparabile e con svariati ordini di grandezza superiore.

Inviato

tu quoque che ti sei appena comperato la uaz 2206

Inviato
5 minuti fa, Velvet ha scritto:

sono 20 anni sono 15.

Ci sono le centraline modulari di ultimissima generazione che probabilmente accorciano e di molto i tempi tecnici, almeno in un paese normale. 

Inviato
5 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

nche se i tempi di costruzione sono inferiori a quelli che citavi. 

Non in Italia, e lo sai benissimo. Non siamo più nel ianni '50 quando si sbancavano i paesi per far passare l'autosole o si chiudevano le valli per costruire dighe. Adesso ti si rivoltano contro tutti anche per fare una staccionata.

 

5 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

in generale non abbiamo scelta, bisogna uscire dalle fonti fossili al più presto

Quel "al più presto" è foriero IMHO di cattivi consigli. Dobbiamo uscirne certamente ma dobbiamo uscirne con intelligenza e senza buttare il bambino assieme all'acqua sporca.

 

Intanto, piuttosto che alle auto a pile, pensiamo ai 1100 voli fantasma al giorno che le compagnie aeree praticano solo per tenere occupati gli slot, per dire. E ognuno di quei voli inquina come un migliaio di automobili...

Di cose da fare per migliorare la carbon footprint ce ne sarebbero a josa, assai meno demagogiche del passaggio brusco all'elettrico, che è solo un paravento.

Inviato
6 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

uscire dal petrolio e carbone non è una scelta, tantomeno una moda. è una necessità primaria. 

E mentre noi europei facciamo gli eroi, mettendo a preventivo costi spaventosi, pur producendo una percentuale di inquinamento che non arriva all'8% di quella mondiale, nel resto del mondo se ne strafregano

https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/carbone-record-2021/

  • Melius 1
Inviato
Adesso, wow ha scritto:

almeno in un paese normale. 

Ecco, l'hai detto.


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