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Il peso del piatto del giradischi: come influisce sull'ascolto?


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Inviato

In commercio ci sono tanti giradischi con piatti dal peso diverso. Si passa da piatti leggeri con un peso di 2-3 chili a piatti che pesano anche dieci chili se non oltre. Mi sono sempre chiesto: ma è sempre vero che più pesante è meglio è o possono esserci delle controindicazioni? Come influisce sull'ascolto? 

Inviato

Mi vien da pensare che i due fattori su cui può agire sono l'aumento di inerzia (sopratutto se la massa è concentrata sui bordi del disco) che aumenta la stabilità di rotazione (quindi positivo) e poi lo spostamento di eventuali punti risonanza, ma qui entrano in gioco anche altri fattori come il materiale quindi da questo punto di vista non credo sia sempre per forza positivo o negativo l'aumento della massa, e va comunque combinato con quelle che sono le caratteristiche di tutto il giradischi (parlando sempre di risonanze)

Inviato
7 minuti fa, veidt ha scritto:

ma è sempre vero che più pesante è meglio è o possono esserci delle controindicazioni?

È abbastanza vero 

Controindicazioni sono generalmente per il peso che agisce sul perno 

Oltre al peso conta molto la distribuzione delle masse, una massa maggiore verso l'esterno aumenta l'effetto volano 

Non è l'unica strada...piatti leggeri con materiale antirisonanti possono essere altrettanto validi, un piatto più leggero dissipa più velocemente le vibrazioni 

Poi ci sono i piatti costituiti da strati di diverso materiale, soluzione di solito molto buona sempre per contrastare le vibrazioni 

Non C'è un'unica strada ma una serie di compromessi da raggiungere 

Per come influisca sull'ascolto a grandi linee un piatto pesante avrà un suono più materico con basso più solido, uno leggero una maggiore agilità...a grandi linee

Inviato

Un quesito interessante, per una volta, ma senza soluzione certa.

aumentare troppo il peso del piatto, specie se in combinazione con un motore debole, om molti costruttori ingenuamente ancora fanno… è  controproducente… in pianto stressa di più il perno e biglia e soprattutto perché rende lento la ripresa del piatto dopo una frenatura indott dallo stilo nei solchi più impegnativi.

ovviamente se c’è dietro un motore ad alta coppia questo effetto si affievolisce, direi ch dipende dal progetto meccanico complessivo.

su un 301 e un 948, per esempio… il suono perde di velocità e reattività aggiungendo per esempio un matto micro cu 180 da 1,8 kg… per cui non è una ricetta sempre valida.

perchè… non dimentichiamolo mai, una testina frena sempre un po’ il piatto, e in modo discontinuo, a seconda delle modulazioni sul vinile.

Inviato
1 ora fa, veidt ha scritto:

anche dieci chili se non oltre. Mi sono sempre chiesto: ma è sempre vero che più pesante è meglio è 

 

Non dovrebbe essere tanto una questione di peso ma di materiale e massa che incidono su quante e quali frequenze vengono assorbite o enfatizzate. Ogni materiale vibra ad una certa frequenza o a più frequenze, con intensità che variano. E poi c'è il materiale della base. 

Un bel rebus

  • Melius 1
Inviato

Io ho 2 giradischi agli antipodi, un Lenco modificato, con piatto leggero e sopra piatto in Corian lencohell e un eat Forte s con piatto da 18kg sono due tecnologie differenti uno a puleggia e l altro a cinghia. Ti dirò che il Lenco che per la verità ascolto di più mi fa battere il piede a terra 

  • Thanks 1
Inviato

Il peso del piatto ha la sua importanza rispetto al tipo di trazione e se si vuole sfruttare o meno l'effetto di una massa rotante. 

Non meno importante è come è fatto il piatto ovvero tipologia e assemblaggio del  materiale o dei materiali impiegati, allo scopo di contenere o meglio ottimizzare le risonanze in gioco.
 

Trovo molto, molto funzionale la soluzione di piatti realizzati in sandwich di materiali diversi come alluminio, ottone e gomma, che oltre ad appesantire il tutto svolgono una funzione non risonante

bungalow bill
Inviato

Secondo me dipende dal progetto . Giradischi con piatto pesante e giradischi con piatto leggero . Sul mio Gyrodec non metterei un piatto non adatto ( più pesante o più leggero ) .

Inviato

Quello del mio brinkmann pesa circa 10 kg.

Inviato
11 ore fa, Montez ha scritto:

Ti dirò che il Lenco che per la verità ascolto di più mi fa battere il piede a terra 

@Montez ecco questa è stata anche la mia impressione quando su un giradischi venne sostituito un piatto leggero con uno più pesante. Il suono perdeva in immediatezza, ma in compenso il mediobasso era più pesante e presente. Quando sento queste variazioni mi domando sempre: dov'è la verità? Voglio dire, l'aggiunta di db sul mediobasso è presente realmente sull vinile, nell'incisione o è una semplice equalizzazione?  

Inviato

@alexis esattamente, quello che nessuno mai dice....la testina soprattutto nei pieni orchestrali e nelle tracce complesse e dinamiche rallenta il piatto in maniera abbastanza apprezzabile, questo è il motivo per cui a parità di giradischi se metto un motore più "grande e potente" il suono risulta più dinamico e immanente.

  • Thanks 1
Inviato
3 ore fa, SpiritoBono ha scritto:

la testina soprattutto nei pieni orchestrali e nelle tracce complesse e dinamiche rallenta il piatto in maniera abbastanza apprezzabile

Scusami, e in che modo lo farebbe?

Inviato

@NlCO con l'attrito, so che è difficile crederlo ma è cosi.

Come puoi notare un upgrade costante dei grandi giradischi è quello di installare motori più prestanti, non solo per la costanza di rotazione (cambio dei toni degli strumenti in caso di accelerazione o rallentamento) ma anche per la minore sensibilità all'attrito della puntina.

Prendi il tuo giradischi, prova a fare ruotare il piatto A MANO senza puntina..... girerà un tot ....poi appoggia la puntina e riprova.

  • Thanks 1
Inviato

Il volano serve proprio ad accumulare energia meccanica, per rilasciarla quando serve: grazie al volano è quindi possibile impiegare motori meno potenti e anche motori-trasmissioni meno regolari nella costanza del moto, senza pagare pegno.

.

È un concetto apparentemente controintuitivo: piatti leggeri vogliono motori-trasmissioni più regolari, perché non hanno una propria forte inerzia con la quale compensare. Viceversa, un motore meno potente vuole un piatto pesante, o meglio con un alto momento di inerzia, proprio perché questo serbatoio di energia meccanica compensa i rallentamenti indotti dall'attrito della testina nei solchi e/o da l'elasticità di una cinghia.

.

Dal punto di vista della regolarità della rotazione, ovviamente, l'ideale sarebbe un motore potente e regolare, che non generi esso stesso disturbi vibrazionali, con una trasmissione al piatto senza perdita di energia: in queste condizioni un piatto pesante non servirebbe e anzi sarebbe uno stress per i cuscinetti (che comunque il buon progettista sa dimensionare in modo opportuno: diverso è aggiungere massa non prevista ad un progetto preesistente).

Queste cose però costano parecchio.

.

D'altro canto, una scelta saggia potrebbe essere quella di economizzare un po' sul motore, isolando i suoi disturbi dal resto con una trasmissione a cinghia e appunto compensando la sua mancanza di coppia con un piatto pesante, che col suo effetto volano mantenga costante la velocità angolare.

.

Tutt'altro tema, anche se correlato a quello del peso, quello della scelta dei materiali per impostare la frequenza di risonanza...

  • Melius 1
Inviato

Ma anche un piatto pesante come quello del Platine verdier… rallenta in presenza di modulazioni forti sul vinile.. e poi con il suo motore debole ci mette un bel po a riprendere quota.  dando vita a un suono svogliato e lifeless ( esagerando il concetto)
ecco perché sono nati i supermotori come il Dereneville.. e pure altri.. proprio da queste osservazioni. 

  • Amministratori
Inviato

dipende anche dl tipo di gira. gli emt a trazione diretta usano piatti leggeri, in quanto la precisione del moto è data dalla qualità del motore e delle sue regolazioni.

indubbiamente su un cinghia le cose cambiano, una massa maggiore da più inerzia, il che significa però più tempo per andare a regime, pià sforzo sul perno e sul motore. fissarsi su un solo parametro ha poco senso, inutile avere una precisione del moto di un rdine di grandezza superiore a quella prodota dall ecentricità del dsco, non si oterrebbero benefixi udibili mentre si peggorerebbe in afrfidabilità

  • Melius 1
Inviato
18 minuti fa, alexis ha scritto:

ecco perché sono nati i supermotori

Che però vanno adottati in un progetto coerente, ossia tendenzialmente in configurazioni DD o a puleggia: disegni che prevedano motori potentissimi con una trasmissione del moto al piatto per mezzo di cinghia elastica o di una cinghia anche rigida, ma soggetta a microslittamenti, potrebbero essere addirittura controproducenti in caso di "cogging", immaginando un piatto con poca inerzia.

.

Disegni con motori potentissimi e piatti ad alta inerzia mi sembrano ridondanti e sicuramente costosi, anche se probabilmente ottimi dal punto di vista dell'efficacia.

  • Melius 1

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