domenico80 Inviato 7 Marzo 2022 Inviato 7 Marzo 2022 @paolosances Ah , capito , e lo so , il maiuscolo grassettato pardon a volte mi .... parte
Moderatori paolosances Inviato 7 Marzo 2022 Moderatori Inviato 7 Marzo 2022 @domenico80 e anche xo', xché. Che a dirla tutta, quando ho letto xo'ho pensato fosse la sigla di un cavo!😂 2
maximo Inviato 7 Marzo 2022 Inviato 7 Marzo 2022 19 ore fa, nixie ha scritto: Mia modesta opinione,un morsetto a cappellotto e/o mammut sono molto più validi su un solid core che su un multifilare,sul multifilare la vite tende a sparigliare i trefoli e a stringere solo una certa parte di essi, per cui si restringe il diametro del conduttor Dipende anche dalla sezione complessiva dei cavetti che vai ad attorcigliare, come sono avvolti e dalla sezione supportata dal morsetto. Quando mi è stato necessario mi sono tenuto molto abbondante nella scelta del cappellotto, in modo che la vite potesse appunto assicurare la tenuta meccanica senza smembrare la treccia. Inoltre non ho il vizio di serrare "a morte" la vite del cappellotto, quel tanto che basta onde evitare che la treccia fuoriesca accidentalmente. Ho poi l'abitudine di stagnare leggermente i conduttori sempre per una migliore tenuta meccanica 18 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Nel morsetto a cappellotto (mantello o campana) non dev'essere il morsetto a garantire il contatto, ma la treccia costituita dai singoli fili attorcigliati e tenuti da fascetta; altrimenti non elimini il contatto del mammuth. Il morsetto a campana serve ad assicurare la tenuta meccanica della giunzione, non il contatto elettrico. E' ciò che penso anch'io
appecundria Inviato 7 Marzo 2022 Inviato 7 Marzo 2022 Il 6/3/2022 at 11:53, Fabio Cottatellucci ha scritto: spina industriale da pannello Ugualmente ottimo ma più pratico, lo spinotto Neutrik Powercon.
nixie Inviato 7 Marzo 2022 Inviato 7 Marzo 2022 2 ore fa, maximo ha scritto: molto abbondante nella scelta del cappellotto, E qui ti sbagli,il morsetto ( a cappelloto e/o mammut)devono avere una sezione poco superiore al conduttore che inserisci,prendi un morsetto mettiamo 4mmq e inserisci un conduttore da 1,5mm stringi,poi tira fuori il conduttore e conta quanti trefoli ha strinto,poi prendi quello giusto da 1,5mmq stringi e riconta i trefoli strinti..Sia ben chiaro,non voglio insegnare a nessuno a fare le giunte ci mancherebbe,comunque nella quasi decina di anni che ho fatto l elettricista qualche migliao di giuntele ho fatte,anche quando non esistevano i morsetti a cappelloto e nemmeno il nastro di plastica,bensì quello telato.
Fabio Cottatellucci Inviato 7 Marzo 2022 Inviato 7 Marzo 2022 2 ore fa, appecundria ha scritto: Ugualmente ottimo ma più pratico, lo spinotto Neutrik Powercon. Sì ma personalmente preferisco gli standard ampi e industriali. 🙂
domenico80 Inviato 7 Marzo 2022 Inviato 7 Marzo 2022 alla fine sia il Neutrik che la presa < da cantiere > comportano rogne Rogne attinenti la connessione volante e tutto il resto che non credo si trovi già cablato , tranne usare il riduttore dalla presa da cantiere a apnnello sul finale x tornare al solito cavo ma allora , a che pro ? diverso è fare una connessione con femmina volante da < cantiere > , gavo ad hoc e spina finale Schuco .............. ma in questo modo devo fare un cavo x la 220 .......... meglio di no
maximo Inviato 7 Marzo 2022 Inviato 7 Marzo 2022 1 ora fa, nixie ha scritto: E qui ti sbagli,il morsetto ( a cappelloto e/o mammut)devono avere una sezione poco superiore al conduttore che inserisci,prendi un morsetto mettiamo 4mmq e inserisci un conduttore da 1,5mm stringi,poi tira fuori il conduttore e conta quanti trefoli ha strinto,poi prendi quello giusto da 1,5mmq stringi e riconta i trefoli strinti..Sia ben chiaro,non voglio insegnare a nessuno a fare le giunte ci mancherebbe,comunque nella quasi decina di anni che ho fatto l elettricista qualche migliao di giuntele ho fatte,anche quando non esistevano i morsetti a cappelloto e nemmeno il nastro di plastica,bensì quello telato. Ovviamente, almeno per me, quando intendo dire che mi mantengo abbondante nella scelta del mammut, con una certa ragionevolezza e/o buon senso, significa che se devo "mantenere" una giuntura da 1.5 mmq mi scelgo un cappellotto da 2.5 non certo uno da 4 6 o 16 mmq. Inoltre, come ho precisato, ho l'abitudine di stagnare o brasare la piccola treccia e di non serrare eccessivamente la vite del mammut, onde evitare appunto che i trefoli possano aprirsi a ventaglio
maximo Inviato 7 Marzo 2022 Inviato 7 Marzo 2022 In merito al cablaggio e ricablaggio devo riportare la mia esperienza (molto lieta) su quanto ho rilevato sui due miei finali pro BGW che uso attualmente. Ho sentito la necessità di sostituire la ventola di raffreddamento, troppo rumorosa su entrambi gli apparecchi. Ho dovuto per così dire ricablare qualcosina in quanto le originali sono a 115V ca e le ho rimpiazzate tramite una opportuna modifica con le Noctua a 12 V cc (silenziosissime). Inoltre ho cambiato i morsetti di potenza e montato due connettori RCA per l'ingresso. La cosa che più mi ha lasciato piacevolmente sorpreso riguarda il livello della componentistica dei finali, addirittura i due potenziometri del gain sono dei Noble e non so su quanti amplificatori si trovino attualmente...Inoltre tutta la filatura, davvero ridotta, è realizzata con cavetti in rame argentato e nel momento in cui ho dovuto giuntare e prolungare alcune connessioni o crearle ex novo ho preferito usare ottimi cavi per cablaggio ugualmente in rame argentato. La riflessione che faccio è quindi la seguente: se il costruttore ha prestato attenzione a questi particolari e anche molti altri è evidente che volesse garantire un prodotto valido e affidabile. Il discorso è accettabile, credo.
Gici HV Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 Il 6/3/2022 at 17:24, domenico80 ha scritto: Certo che uscire con un cavo è un'ottima pensata se possibile Nulla di nuovo, è sempre stato così ma poi si è visto il business.. ..il mio giradischi ha il cavo che esce dal telaio,lo stesso un finale mch, un grosso sinto av e i deck,non credo che i progettisti di allora fossero sprovveduti.😉
domenico80 Inviato 12 Marzo 2022 Inviato 12 Marzo 2022 non so , chiedo. In hifi la vaschetta iEC è usata da tutti o quasi il contatto con il cavo di rete quello è e non è granchè con quelle 3 lamelle , nessun blocco di sicurezza , esempio , con possibilità di un contatto non troppo garantito Tuttavia è largamente usata , la vaschetta Ecco xchè chiedo se la vaschetta , di suo assai precaria , sia imposta dalla normativa ps mi correggo , la vaschetta non è imposta dalla normativa , come non scritto La normativa impone , se si vuole uscire con un cavo per la 230VAC di rete , un serracavo da pannello
audio2 Inviato 12 Marzo 2022 Inviato 12 Marzo 2022 1 ora fa, domenico80 ha scritto: Tuttavia è largamente usata , la vaschetta ci sono anche le vaschette con blocco, e anche quella da 20A, però le montano in pochi.
domenico80 Inviato 12 Marzo 2022 Inviato 12 Marzo 2022 7 minuti fa, audio2 ha scritto: ci sono anche le vaschette con blocco ecco , non lo sapevo
audio2 Inviato 12 Marzo 2022 Inviato 12 Marzo 2022 secondo me, quando uno ha le idee chiare con i cavi, questo aggeggio è per togliere la iec ed entrare diretti dentro l' elettronica, e fine. 1
maximo Inviato 12 Marzo 2022 Inviato 12 Marzo 2022 3 ore fa, domenico80 ha scritto: Tuttavia è largamente usata , la vaschetta Mica vero, negli ampli Pro "buoni" ma anche in quelli più economici, le IEC non si usano poi tanto. Molto diffuso il serracavo@audio2 Per non parlare delle generose sezioni dei cavi alimentazione
maximo Inviato 12 Marzo 2022 Inviato 12 Marzo 2022 E poi se vogliamo prestare fede a ciò che si dice spesso, perché aggiungere altri contatti inutili?? Che siano Furutech, WBT Made in Lourdes e altre diavolerie simili????????
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