musicante Inviato 18 Febbraio 2022 Inviato 18 Febbraio 2022 La compagnia Sound United proprietaria dei marchi Denon, Marantz, Boston acoustics e B&W, sarà acquisita dalla compagnia californiana di componenti elettromedicali Masimo Corporation, tanto per diversificare il portafoglio...
Amministratori Questo è un messaggio popolare. cactus_atomo Inviato 18 Febbraio 2022 Amministratori Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Febbraio 2022 @musicante forse perchè assimilano le bw a trapani per dentisti? 3
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 18 Febbraio 2022 Moderatori Inviato 18 Febbraio 2022 Oddio..... ci metteranno altoparlanti B&W nelle apparecchiature per le risonanze magnetiche per interloquire con i pazienti?
davenrk Inviato 18 Febbraio 2022 Inviato 18 Febbraio 2022 Troveremo le B&W anche dal dentista insomma.
musicante Inviato 18 Febbraio 2022 Autore Inviato 18 Febbraio 2022 @BEST-GROOVE Si ma solo in Europa. @davenrk Non solo...
alexis Inviato 19 Febbraio 2022 Inviato 19 Febbraio 2022 Vita dura per i marchi indipendenti alle prese con un mercato sempre globalizzato e aggressivo. Basti vedere cosa succede nel mondo auto… 😎
Membro_0020 Inviato 19 Febbraio 2022 Inviato 19 Febbraio 2022 22 ore fa, davenrk ha scritto: Troveremo le B&W anche dal dentista insomma. Al mal di denti si aggiungerà il mal di testa???? 😂😂😂😂
davenrk Inviato 19 Febbraio 2022 Inviato 19 Febbraio 2022 @alexis soprattutto in un periodo di rialzi sui costi di acquisto, creare delle sinergie è fondamentale per la sostenibilità
silvanik Inviato 19 Febbraio 2022 Inviato 19 Febbraio 2022 Credo che queste fusioni non possano essere giudicate a prescindere, nel bene o nel male, a parer mio una visione speculativa non porterà mai niente di buono per l'identità del marchio "conquistato", spesso appiattito nei contenuti e spremuto commercialmente nel tentativo di far cassa a basso costo, quindi pochi investimenti , poca ricerca etc, viceversa una visione lungimirante può esaltare con più grandi risorse economiche le potenzialità una piccola media impresa che non poteva permettersi alti livelli di ricerca e sviluppo. Oggi per esempio mettere sul mercato un amplificatore ben suonante e affidabile è semplicissimo, prendi dei moduli in classe D di qualità già pronti da essere presentati con un vestito buono, non puoi neanche smanettare più di tanto con l'alimentazione perchè questa, sofisticatissima è switching e ottimizzata in tempo reale da microprocessori dedicati durante il funzionamento, a modificarla c'è il forte rischio di fare peggio, ecco, a tutto questo gli aggiungi un bel logo noto e magari blasonato e decidi a quale prezzo si debba posizionare sul mercato e il gioco è fatto. Avrà ancora l'impronta sonora del povero marchio acquisito a sconto perchè agonizzante ma dalla solida reputazione qualitativa? Molto ma molto difficile. Questa è la globalizzazione, onore a chi ancora progetta partendo da un pcb dedicato e che non sia derivato da sinergie di gruppo. Poi esistono le eccezioni, in positivo, e io spero che questa operazione ne faccia parte.
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