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Amplificatore senza controreazione o amplificatore controreazionato ma con slew rate alto: qual è più fedele al segnale musicale?


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Inviato

Avete mai ascoltato un Am audio (o un Gryphon) in classe a pura (quella vera dove i finali non si spengono mai) senza controreazione out/in (e anche con bassa controreazione locale) e un amplificatore in classe a/b controreazionato ma con uno slew rate alto tipo Spectral o l'italianissimo Audia? Beh al di là del tipo di classe (a o a/b) ci troviamo sicuramente di fronte a due suoni molto diversi, direi diametralmente opposti (pur essendo entrambi a stato solido) e non credo che dipenda soltanto dalla classe di polarizzazione utilizzata. Su Audioreview di questo mese Montanucci misura il finale di potenza Audia Strumento n. 8 definendolo probabilmente il finale di potenza più veloce mai costruito per via di uno slew rate che supera i 200v /ms (anche se Spectral per il suo DMA 400 dichiara ben 650v /ms, ma credo non sia mai stato misurato dalle riviste italiane). Lo slew rate e l'assenza di controreazione non sono soltanto visioni diverse di "vedere" l'amplificatore:  entrambe sulla carta fanno del bene al messaggio musicale; ma per averle ai massimi livellli purtroppo l'una tende ad escludere l'altra. Lo slew rate serve per avere maggiore velocità da un amplificatore.  Il segnale musicale nella maggioranza dei casi non è fatto di suoni continui ma transitori, è più l'amplificatore riesce a seguere queste variazioni più ci dona una dinamica vicina all'incisione (e all'evento reale). Ne consegue che più è alto lo slew rate più avremo una dinamica reale; ma per raggiungere livelli altissimi di slew rate bisogna per forza di cose usare la controreazione out/in. Non ha però tutti i torti chi invece cerca di eliminare quest'ultima tenendola bassa anche a livello locale; perché la controreazione impone che il segnale attraversi un maggiore numero di componenti che finiscono per allungare il percorso del segnale deteriorandolo. Bisogna stare attenti ai dati che forniscono i costruttori perché non sempre sono reali. Ad esempio l'ammiraglia di Am audio, gli X-300 (300w in classe a) dichiarano uno slew rate di 90v /ms ma Montanucci su Audioreview misurò un più modesto 60v /ms. Domanda: ma nella scelta di un 'amplificatore è meglio privilegiare uno slew rate elevatissimo o l'assenza di controreazione out/in? Come al solito in questa nostra passione esiste più di una verità. Io dopo diversi e attenti ascolti sono giunto ad una mia personalissima conclusione: premesso che è molto difficile dividere l'indivisibile,  gli ampli con 0 feedback a volte mi sembrano più fedeli al timbro degli strumenti; gli amplificatori con slew rate elevato invece si presentano al mio udito più fedeli nella dinamica. E quindi? Cosa scegliere? Non c'è risposta (o meglio la risposta sarà sempre soggettiva).     

Inviato

Partendo dal presupposto che un segnale musicale non è un'onda quadra, avevo letto che slew rate di 35 v/ms sono gia più che abbastanza. Ora dovrei ritrovare dove l'ho letto.

Tra l'altro, parlando mi ms, il punto debole per me diventa più la reattività del diffusore,  che non quello dell'amoli.

Comunque,  bell'argomento.

Speriamo intervengano molti tecnici, e pochi tifosi.😀

Inviato
2 ore fa, veidt ha scritto:

Ne consegue che più è alto lo slew rate più avremo una dinamica reale; ma per raggiungere livelli altissimi di slew rate bisogna per forza di cose usare la controreazione out/in.

magari sbaglio io ..  ma non sono convinto che sia così - o almeno sempre così 

Armando Sanna
Inviato

Anche io sono sulla linea di pensiero di @Silencer  il suono mi piace o non mi piace, basta farsi troppe “pippe “ soprattutto se uno ha avuto possibilità di ascoltare o suonare qualche strumento dal vivo .

La mostra memoria sonora non dà scampo a tutto quello che sembra “ farlocco “ il resto è solo retorica . Ovviamente IMHO

  • Melius 1
Inviato

Penso che la slow rate sia sopratutto un argomento legato al marketing.. e non al suono.

ci sono finali a valvole dal suono superlativo, con dei valori di sr normalissimi.. direi che é una misura che piace soprattutto ai tecnici, meno a chi ascolta musica..

  • Melius 2
Inviato

Puoi avere uno slew rate infinito, ma poi devi muovere un altoparlante che ha un'inerzia evidente, qualsiasi tecnologia si utilizzi. 

Inviato

Se non ricordo male,Pass disse che non esiste un amplificatore che non abbia un FB da qualche parte,se non fosse così, non sarebbe stabile.Mai posto il problema delle due filosofie,se al mio orecchio è gradevole,qualsiasi sistema mi va bene.Ho avuto sia gli uni che gli altri.

  • Melius 1
captainsensible
Inviato
12 ore fa, veidt ha scritto:

ma per raggiungere livelli altissimi di slew rate bisogna per forza di cose usare la controreazione out/in.

Diciamo che questa affermazione non è proprio esatta.

Matti Otala nei suoi articoli del 1977 scriveva che una conditio sine qua non per avere bassa distorsione di intermodulazione era che un ampli doveva avere elevato slew rate di suo, senza feedback.

Al limite la domanda dovrebbe essere posta diversamente: è meglio un ampli che in condizioni dinamiche fa meglio sulla carta ? Oppure che sulla carta fa peggio ma suona più piacevole ?

E si ritorna sempre sulla stessa domanda.

CS

 

 

  • Melius 1
Inviato

Quello che conta è il risultato all’ascolto. Il resto sono solo numeri… è pur vero che poi ci sono delle preferenze personali. Senza saperlo prima il mio orecchio preferisce amplificazioni veloci, uno dei miei piccoli preferiti dichiara ben 1000v/ms. ma si questo dato non è tutto. 

Inviato
15 ore fa, Ggr ha scritto:

Partendo dal presupposto che un segnale musicale non è un'onda quadra, avevo letto che slew rate di 35 v/ms sono gia più che abbastanza. Ora dovrei ritrovare dove l'ho letto.

 

@Ggr in teoria ma nella pratica non è così. Ho avuto in passato gli am audio A200 poi altre amplificazioni adesso i Bryston e ti assicuro che quest'ultimi hanno un suono più veloce rispetto ai pur potenti am audio. Se dieci audiofili su dieci considerano l'amplificazione Spectral come quella più veloce (o tra le più veloci) un motivo ci sarà: non credo che siano tutti sordi! 

Inviato
11 ore fa, alexis ha scritto:

Penso che la slow rate sia sopratutto un argomento legato al marketing.. e non al suono.

ci sono finali a valvole dal suono superlativo, con dei valori di sr normalissimi.. direi che é una misura che piace soprattutto ai tecnici, meno a chi ascolta musica..

@alexis e allora perché Viva ti ha messo un'amplificazione a stato solido per pilotare in modo ottimale i tuoi sub a radiazione diretta invece delle valvole? Il problema delle valvole è che erogano poca corrente quindi non sono adatte a pilotare sub grandi e poco cedevoli. Gli unici amplificatori a valvole che in questo parametro si avvicinano ai mostri a stato solido sono gli otl perché erogano più  corrente (tipo il GM 200 di Graaf o quelli che realizza l'ing. Chiappetta con il suo brand Si audio). Si avvicinano, ma non potranno mai eguagliare la capacità di controllo di un Krell o di uno Spectral;  questo discorso vale anche per finali a valvole da 1000w dotati di T.U. come i Vtl Sigfried. 

  • Amministratori
Inviato

la controreazion non è il male assoluto, nei finali di grossa potenza è praticamente inevitabile se si vuole garantire stabilità al cicuito, basta non esagerare, la controreazione uò essere locale o tale, molte ampli che dichiarano 0 contoreazione a livello locale sono leggermente controreazionati

Inviato

100A di picco, 5000 DF, 400v slew rate, 0,00000000001 distorsione. Sono sicuramente dati importanti per il marketing, ma mi domando, quanto serve realmente per un ascolto piacevole e fedele all'incisione?

  • Melius 1
Inviato
44 minuti fa, veidt ha scritto:

Ho avuto in passato gli am audio A200 poi altre amplificazioni adesso i Bryston

Fattore di smorzamento dei 2?

Inviato

@veidt argomento che finalmente sta tornando di gran moda, anche in altro spazio da qui, sia per lo slew rate sia per il damping factor.

Ti dico la mia... "In medio stat Virtus".

Ti sembrerà una banalità ma ho imparato a diffidare di valori estremi nell'una e nell'altra direzione.

Questo genericamente parlando nel panorama di quello che offre il mercato e delle applicazioni sui sistemi di altoparlanti.

Quindi potrei la domanda proprio sull'assunto opposto: se disponiamo di sistemi estremamente particolari per i valori del carico (o di caricamento) allora la cosa può benissimo mutare e si possono anche fare scelte di amplificazioni con valori molto bassi o molto alti.

Inviato

Probabilmente il segreto per far suonare bene un amplificatore è un sapiente mix di tutti questi dati tecnici.

I record numerici servono solo per acchiappare consensi. Come i 160 dB di SNR

  • Melius 1

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