daniele Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 .. un argomento interessante ed originale finalmente...analogico contro digitale; premessa; ho acquistato 2 LP di cui ho la versione cd e anche TIdal; con questi, ho fatto un raffronto A-B in tempo reale col mio bluesound node 2i vs thorens td125 ortofon quintet blue-trasformatori lundahl-amplificatore rega elex-r-dynaudio emit 20 Al confronto, ottengo che la versione LP ha i bassi molto piu enfatizzati e gli alti "indietro", del resto guardando la risposta in frequenza della puntina.. (una quintet black..la blue ha una discesa leggermente piu accentuata, ma non trovo ora l'immagine) Mi chiedo, la risposta in frequenza è secondaria rispetto ad altri parametri? Quando finisce il ruolo dell'equalizzazione ed inizia quello di altri parametri di confronto? (altezza, profondità, ricostruzione scenica etc..) Può una risposta in frequenza cosi poco lineare (e penso a Grado o a tante altre testine che sono molto apprezzate, ma hanno, rispetto ad un lettore CD, delle curve "personalizzate" di risposte in frequenza) far comunque preferire alla controparte digitale, la riproduzione? il buon suono deve allora essere equalizzato... non va bene equalizzare con un equalizzatore, ma va bene farlo con un disco e una puntina che ci mette del suo? Facendo il raffronto invece con una ortofon mm bronze, che ha risposta in frequenza assolutamente lineare, la differenza tra il disco e la controparte digitale è praticamente nulla... chiedo aiuto nel capire perchè, dopo aver speso qualche soldino nell'analogico, mi chiedo se non fosse stato il caso di prendere un equalizzatore behringer da 50 euro per ottenere un risultato simile 1
Aniroceppa Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 1 ora fa, daniele ha scritto: il buon suono deve allora essere equalizzato... non va bene equalizzare con un equalizzatore, ma va bene farlo con un disco e una puntina che ci mette del suo? Facendo il raffronto invece con una ortofon mm bronze, che ha risposta in frequenza assolutamente lineare, la differenza tra il disco e la controparte digitale è praticamente nulla... L'hai toccata piano. Io sono del partito "tutto lineare" (per quanto possibile, stanza e diffusori sono brutte bestie), e poi equalizzo quello che mi pare, quando mi pare e se mi pare, loudness compreso. Il behringer non lo prenderei, ma uno Schiit magari sì. Oppure usi il pc e lì si apre un mondo. 1
daniele Inviato 2 Marzo 2022 Autore Inviato 2 Marzo 2022 7 minuti fa, Aniroceppa ha scritto: l behringer non lo prenderei, ma uno Schiit magari sì. Oppure usi il pc e lì si apre un mondo. usufruisco del Pc da anni infatti :) foobar, hq player, DRC con dirac e altri software etc.. ho vissuto le varie fasi.. il loki lo stavo per acquistare qualche mese fa...
Aniroceppa Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 35 minuti fa, daniele ha scritto: il loki lo stavo per acquistare qualche mese fa... Se uno vuole restare nel dominio analogico, penso che sia una buona scelta per correggere a piacimento registrazioni non impeccabili, o anche solo per seguire il proprio "mood" del momento.
massimojk Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 3 ore fa, daniele ha scritto: premessa; ho acquistato 2 LP di cui ho la versione cd e anche TIdal sei sicuro che si tratti della stessa edizione?
massimojk Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 3 ore fa, daniele ha scritto: ho fatto un raffronto A-B in tempo reale col mio bluesound node 2i vs thorens td125 ortofon quintet blue-trasformatori lundahl- a parità di edizione/versione il confronto piuttosto che tra supporti è un confronto tra sorgenti che naturalmente influenzeranno il risultato. Perdonami ma originale è il metodo della comparazione piuttosto che il risultato
Amministratori cactus_atomo Inviato 2 Marzo 2022 Amministratori Inviato 2 Marzo 2022 è estremamente dificile confrontare due brani su supporti diversi, e a volte anche sullo stesso supporto, che siano identici. Oltre la registrazione, esistono processi di postproduzione che cambiano radicalmente le carte in tavola. un cd nella sua versione originale può suonare radicalmente diverso da una versione rimasterizzata, anche un xrcd suona spesso diverso dall'originale, il processo di ripulitura, per vesempio dal soffio del master, porta con se effetti positivi ma anche negativi- Ricordo che due versioni del celeberrimo the wall, una emi inglese ed una emi usa, messe sul mercato a distanza di diversi anni suonavano in mo percettibilmente differente ogni volta che facciamo u8n onfornto tra soegenti in realtò stiamo confrontando due file di cui nulla sappiamo di come siano stai manipolati
daniele Inviato 2 Marzo 2022 Autore Inviato 2 Marzo 2022 con una testina lineare come ortofon bronze mm, la versione digitale e quella analogica suonano uguale; (per me) @massimojk le versioni si, sono le stesse (nel senso, stesso master per supporti diversi) con la quintet blue che ha un leggero roll off sulle alte frequenza, suona un po piu cupo, pieno, profondo; ma se equalizzo il bluesound node con i bassi a +3db e gli alti a -1 i risultati sono molto simili..
Aless Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 Qualsiasi confronto dovrebbe, quando possibile, essere fatto con la versione del brano su bobina. Questo sì che è la versione di riferimento. Tutti gli altri supporti subiscono manipolazioni
Aniroceppa Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 Non ho capito, se il master viene registrato su bobina non subisce manipolazione, quindi niente mixing (?), compressione , etc, mentre se lo passo sulla lacca o sul cd lo manipolo? E gli album (direi tutti da 25 anni a questa parte) che nascono in digitale? E chi avrebbe accesso ai master su bobina, oltre agli artisti e alle case discografiche? Sono confuso.
Questo è un messaggio popolare. franz_84 Inviato 2 Marzo 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Marzo 2022 Argomento sempre spinoso ed affascinante .. io credo che purtroppo senza essere certi del master utilizzato per il vinile alcuna prova sia probante .. inoltre è facile che il set up analogico non sia settato a dovere, laddove tale problema è assente nell'ambito digitale .. se il vinile proviene da un master digitale, spesso si riscontra una mera diversa equalizzazione del programma sonoro. Se il master è invece puramente analogico le cose cambiano, tipo dischi analogue production, mofi, classic record. La netta superiorità del vinile è data dalla continuità nel tempo, nello spazio e nell'amplitudine del messaggio sonoro,tipico solo del dominio analogico, laddove il file digitale ha sempre un piccolo scalino, per quanto piccolo sempre presente. La diatriba in realtà non esiste, se si pensa che il suono è solo analogico, il digitale è una fotografia, un impacchettamento in numeri del messaggio sonoro che deve poi essere convertito sempre in analogico, i numeri non suonano.. Provare un vinile direct to disk è ad esempio illuminante, esperienza molto vicina al nastro master, garlacci me vende di ottimi di una etichetta attuale tedesca, quelli di Piazzola sono pazzeschi. La dinamica allo stato puro ... Non ho mai sentito un dac, per quanto performante - nel mio caso in casa mia combo accuphase - suonare come una testina top di gamma, ad esempio lyra titan i od atlas, bene interfacciate .. certo il digitale ha fatto passi avanti, ma la sensazione di riprodotto rimane, al punto che molti preferiscono i dac più vecchiotti mmb ak 1541 ecc agli odierni sabre 9038 pro, ad esempio.. il.problema è nel costruire un set up analogico performante, basta sbagliare abbinamento braccio/testina, un cavo, uno shell, un carico, e la frittata è fatta .. 1 2
alexis Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 @franz_84 la penso come te… digitale antitesi di musica… a. Erti livelli di analogico poi il distacco diventa incolmabile…ps gradiremmo tutti i riferimenti dei vinil che hai citato.. intendi la acousense, come etichetta?
daniele Inviato 2 Marzo 2022 Autore Inviato 2 Marzo 2022 1 ora fa, fabrizio ha scritto: di che LP si tratta ? salve Fabrizio; in particolare con questi (niente di audiophile, anzi...) chick corea elektrik band "The Chick Corea Elektric Band", ivano fossati "macramè" fleet foxes "shore" daniele silvestri "acrobati" cofanetto eugenio finardi remaster (vs controparte in cd remasterizzata, non la prima stampa cd che suona totalmente differente) deep purple infinite sting the bridge; suonano praticamente uguali tra sorgente digitale e lp in caso di ortofon bronze mm o, con ortofon quintet blue, piu pieni e corposi ma con un "roll off" sulle alte frequenze. Il setup analogico è curato in modo simil-ottimale (con disco test hifi news) Altri dischi la cui versione LP è particolarmente curata, suonano ovviamente in modo diverso e per me, migliore rispetto al cd; ad esempio donald fagen morph the cat, preparato da steve hoffman per il vinile, steely dan aja cisco, dal suono eccezionale rispetto a diverse stampe cd che ho, alcuni "music matters jazz blue note" etc.. Grazie a tutti per il dibattito; purtroppo non posso lasciare il melius a ciascuno di voi perche ho pochi messaggi
Aless Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 1 ora fa, franz_84 ha scritto: garlacci gallacci? quale etichetta tedesca?
fabrizio Inviato 2 Marzo 2022 Inviato 2 Marzo 2022 @daniele Salve Daniele, non li ho tutti, ma alcuni di questi li possiedo e li ascolto; quello che descrivi corrisponde alla realtà, la gran parte delle stampe "Made in EU" le stiamo ascoltando con una attenuazione in gamma alta di quasi 3 db . Questo perché si stanno usando torni di incisione con testate che hanno l'equalizzaziolne che non è RIAA. Se tu avessi la possibilità di ascoltarli con un fono dotato di curve di eq variabili ti accorgeresti che la risposta in frequenza e la tonalità si avvicinerebbe a quella del cd o dei files e li supererebbe in termini di apertura ,risoluzione e dinamica . Saluti, Fabrizio. 1 1
daniele Inviato 3 Marzo 2022 Autore Inviato 3 Marzo 2022 @fabrizio purtroppo ho attualmente pre phono solo riaa (l'integrato presente nel rega e un piccolo croft micro a valvole); ti ringrazio molto del tuo messaggio
franz_84 Inviato 3 Marzo 2022 Inviato 3 Marzo 2022 Garlacci è sound and music, i dischi sono della Berliner Meister, consiglio vivissamente Chamberjam europe e Bolivar soloist musiche di Astor Piazzola. Con un impinato analogico al top si tratta di una esperienza incredibile, il vinile nella sua massima espressione, senza passare dal nastro ma incisione in presa diretta dal vivo sulla lacca master del vinile. Anche i sacd con lettori stratosferici da 50k, i combo accuphase costano così da nuovo, seppur super eccellenti, hanno sempre un senso di riprodotto rispetto al vinile. Debbo purtroppo dire che clamorosamente anche i vinili di provenienza digitale e modesti, se ad esempio riprodotti con le lyra settate al top, stracciano il corrispondente digitale. Penso sia legato alla conversione, che nel vinile non avviene .. cioè, anche il master digitale suona meglio sul vinile al top, perché non avviene la doppia conversione.. il jitter ed il clock rimangono problemi irrisolti e forse irrisolvibili, mentre le testine fonogtafiche sono giunte ad un livello tale da riprodurre appieno la dinamica che sarebbe teoricamente inferiore sul supporto vinilico.. i progressi negli ultimi anni sono stati clamorosi .. 1
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