Panurge Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 Come per tutte le cose umane anche per la globalizzazione ci sono costi e benefici, pensare che sia semplice ragionarci sopra o che si possa fare lucidamente in un momento in cui pare siano visibili solo i difetti può portare a qualche errore, il famoso buttare via il bambino con l'acqua sporca.
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 Non sono mai stato un no-global, anzi! Però non è da adesso che sono critico. È qualche anno che dico che stiamo esagerando.
briandinazareth Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 È come per la democrazia: È piena di difetti, di problemi, di limiti ecc. Ma l'alternativa è molto peggio
briandinazareth Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 Comunque lo vedremo prestissimo con la Russia, se rimane Putin vedremo l'effetto di una riduzione della loro globalizzazione...
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 5 minuti fa, briandinazareth ha scritto: Ma l'alternativa è molto peggio Tu, al solito, vedi il mondo in bianco e nero. Contento tu...
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 5 minuti fa, briandinazareth ha scritto: se rimane Putin vedremo l'effetto di una riduzione della loro globalizzazione... Capisco il tifo, ma non rideremo neanche noi.
briandinazareth Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 @Paperinik2021 Cerchiamo di andare sul pratico. Cosa significa per te superare la globalizzazione? Uno stato dirigista che decide, ad esempio, che devi produrre quasi tutto in modo da non dipendere da nessuno? Dei dazi fortissimi che rendano conveniente produrre qualcosa che costa il doppio rispetto ad un altro posto? Oppure cosa?
ClasseA Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 La globalizzazione e il commercio internazionale si basano sul criterio economico della specializzazione. Faccio quello che mi riesce meglio e lo esporto, vendendolo a chi mi vendera' a sua volta ciò che la natura o la sua abilità permettono di produrre in maniera competitiva. Le stesse delocalizzazioni di siti produttivi e/o sedi legali dipendono dal costo dei fattori produttivi e anche dal trattamento tributario dei paesi ospitanti. Tutto ciò è comprensibile e inevitabile. Deve essere sostenibile, ma è un discorso che porterebbe lontano. Il discorso della dipendenza dagli altri esce fuori inevitabilmente in tempi di guerra. È una porcheriola nazionalista. Occorrono sforzi per la diplomazia, non tornare al mercantilismo all'inizio dell'età moderna. Gli Usa inanellano porcherie su porcherie, basti pensare alle trattative col Venezuela di Maduro fino a poco tempo fa considerato nemico pubblico. Voltagabbana opportunisti. Idem quelle stupidaggini per metà sciocche e per metà criminali, anzi, che sentiamo dire circa l'indipendenza energetica dell'UE. Draghi ha addirittura parlato di riaprire le centrali a carbone. Ma si vergogni! Bisogna trovare compromessi e con la pace abolire il prima possibile le sanzioni vigliacche e crudeli contro la Russia che possono unicamente spingere ad ulteriore inimicizia tra i popoli. Viceversa Usa sono stati "bravi" nel mercato delle armi visto che dal 2014 hanno armato l'Ucraina cercando a tutti i costi quello che poi è accaduto. Ecco: chi parla oggi di autonomia energetica mentre fa commercio internazionale di armi proclamandosi pacifista con una narrazione hollywoodiana dell'operazione mitare in Ucraina come vogliamo definirlo? Io direi criminale. 2
wow Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 La globalizzazione è il portato del capitalismo. Trovo improbabile un sistema capitalista non globalizzato ...
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 17 minuti fa, briandinazareth ha scritto: Cosa significa per te superare la globalizzazione? Perché fai sempre quello che cade dalle nuvole, quando sai benissimo che ne stano parlando a livello europeo? Si stabilisce una lista di beni ed assett strategici che vanno mantenuti (o riportati) in Europa. Anche finanziandoli con fondi europei. O i cinesi sono i più stupidi di tutti, visto che lo fanno? Già ci mancano le materie prime (anche per volontà nostra, a volte), vediamo almeno di evitare che ci mettano in ginocchio anche col resto. Ribadisco: che in tutta Europa non esista una sola fabbrica di fertilizzanti (che non necessitano di alte tecnologie o chissà quali investimenti) è da pagliacci.
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 4 minuti fa, wow ha scritto: Trovo improbabile un sistema capitalista non globalizzato Tu lo trovi improbabile, ma per un secolo ha funzionato abbastanza bene. Nessuno dice di chiudere le frontiere, ci mancherebbe altro. Si tratta di non affidare le proprie sorti a degli sconosciuti. Cosa che, nella vita reale, nessuno di noi fa. Un esempio stupido: se nella tua zona ci fosse un solo panettiere nel raggio di 50 km, te ne fregheresti bellamente o ti verrebbe un dubbio e magari impareresti a farti il pane da solo, che non si sa mai?
penteante Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 3 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: Un esempio stupido: se nella tua zona ci fosse un solo panettiere nel raggio di 50 km, te ne fregheresti bellamente o ti verrebbe un dubbio e magari impareresti a farti il pane da solo, che non si sa mai? Intanto se ci fosse un solo panettiere, i prezzi sarebbero alti, come per tutti i monopoli. Io no, non mi farei il pane da solo. Piuttosto aprirei un'altra panetteria, per creare una situazione concorrenziale in un mercato probabilmente ricettivo.
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 E quindi ti faresti il pane da solo. Anche se per venderlo, non cambia nulla.
Martin Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 1 ora fa, audio2 ha scritto: e pensare che avevamo la mivar E la Prandoni vogliamo buttarla via ? 🙂
Martin Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 Ad esempio, cacciare i cinesi a calci in coolo dalle forniture tlc. C'è chi l'ha fatto, e quando l'ha fatto era in EU. Se non ci fosse stato il "china swap" caldamente raccomandato dai cugini stars-and-stripes, avremmo consegnato le chiavi del sistema nervoso del paese a Pechino. E in ambito UE rimaniamo sempre tra i paesi più esposti.
diego_g Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 Non so discutere di massimi sistemi, però so per certo che molti miei clienti (multinazionali e no) stanno rivalutando seriamente le loro strategie di sourcing, quantomeno cercando fornitori più vicini geograficamente di quelli del Far East. . Poi, dal dire al fare... però le tematiche di analisi e mitigazione del rischio nelle Supply Chain sono molto dibattute oggigiorno. Senza andare alla pandemia o alla guerra, pensiamo anche solo al casino immenso che ha provocato il blocco del canale di Suez per l'intraversamento di quella enorme nave porta-container, la crescita dei costi di produzione che si ha anche in paesi come la Cina (da molti oramai reputata "troppo cara") o il recente (ante-guerra) "impazzimento" dei costi dei container... Tutte cose che, anche conti alla mano, rendono più conveniente un contenimento geografico della fileira. . Ovviamente, parlo di settori non troppo tecnologici, dove le barriere di ingresso siano insomma ancora scavalcabili in tempi rapidi. 1
Membro_0023 Inviato 11 Marzo 2022 Autore Inviato 11 Marzo 2022 A volte si ragiona come se da noi non ci fossero persone in grado di sviluppare alte/altissime tecnologie. Si tratta di finanziare, come fanno gli altri, senza farle scappare all'estero.
diego_g Inviato 11 Marzo 2022 Inviato 11 Marzo 2022 @Paperinik2021 alla fine, è tutta una faccenda di costi / benefici... Certo, più e più volte quel "fattore rischio" di cui si dibatteva più che altro a livello accademico, nei primi anni della globalizzazione, si è spesso dimostrato dura realtà, negli ultimi anni. . E quindi le aziende ragionano su come tornare indietro: la Turchia sarebbe molto gettonata come manifattura a relativo basso costo e discreta capacità tecnologica, ma anche qui le implicazioni geo-politiche non sono irrilevanti. Discorso simile per il Nord Africa. . Ad esempio, la Ferrero sta cercando di implementare potentemente la produzione italica delle nocciole, visto che Turchia e Cile (dove si riforniscono largamente) sono nazioni non proprio "tranquille": però ci si scontra con le obiezioni degli ambientalisti 😔.
Messaggi raccomandati