il Carletto Inviato 22 Marzo 2022 Inviato 22 Marzo 2022 22 ore fa, Collegatiper ha scritto: In altri invece sembra che anche il filtraggio e l’eq avvenga nel dominio digitale. Hai esperienza di questa seconda tipologia ? Ritieni che filtraggio ed eq nel dominio digitale possano rappresentare un vantaggio ulteriore anche all’ascolto? Ti rispondo io, avendo esperienza diretta. Nell'impianto secondario ho una coppia di monitor pro nearfield M-Audio DSM-1, una serie di gamma medioalta, diversa dai prodotti soliti di quella casa, rivolti generalmente alla fascia entry level di quel mercato. Entrando nell'ingresso digitale il segnale non passa mai nel dominio analogico e viene processato integralmente in digitale, fino alla conversione in pwm per l'amplificazione in classe D. Ne sono certo perché il progettista stesso l'ha affermato. Altri adottano soluzioni differenti. Il confronto con l'ingresso analogico, pilotato da un dac Rme, mi fa preferire la prima soluzione (digitale), in virtù di una maggiore pulizia, silenzio, assenza di distorsioni e ricostruzione scenica eccezionale. Ovviamente questo relativamente ai miei diffusori, negli altri non è detto che il funzionamento e/o i risultati siano gli stessi
feli Inviato 22 Marzo 2022 Inviato 22 Marzo 2022 Anche nella mia esperienza, i risultati possono essere anche eccellenti a seconda del manico e delle cure dedicate, esclusivamente evitando doppie o triple conversioni D/A e A/D, ovvero rimanendo nel dominio digitale quanto più possibile. Nel mio caso, avendo scelto monitor pro passivi, significa sorgenti, crossover elettronico, DSP tutto in digitale e tre conversioni d/a a banda ristretta appena prima dei singoli amplificatori, che sono SE in classe A di EL34 sulle trombe, 4 EL84 mono per canale sui medi e classe D per ogni sub-basso.
Gici HV Inviato 22 Marzo 2022 Inviato 22 Marzo 2022 @feli tanta roba.. ..io, però,se passo ai monitor attivi è proprio per semplificare il più possibile..
il Carletto Inviato 23 Marzo 2022 Inviato 23 Marzo 2022 Il 22/3/2022 at 17:17, feli ha scritto: Nel mio caso, avendo scelto monitor pro passivi, significa sorgenti, crossover elettronico, DSP tutto in digitale e tre conversioni d/a a banda ristretta appena prima dei singoli amplificatori, che sono SE in classe A di EL34 sulle trombe, 4 EL84 mono per canale sui medi e classe D per ogni sub-basso. Per cui effettui il taglio a monte pur lasciando il crossover passivo? Come hai tagliato le tre gamme rispetto al crossover passivo? Io, prima di passare all'attivo vero e proprio (con eliminazione dei crossover interni e un finale per ogni driver, con due a ponte sui woofer) ho effettuato delle prove di multiamp ibrida, ma i risultati non mi hanno entusiasmato.
feli Inviato 24 Marzo 2022 Inviato 24 Marzo 2022 16 ore fa, il Carletto ha scritto: Per cui effettui il taglio a monte pur lasciando il crossover passivo? Come hai tagliato le tre gamme rispetto al crossover passivo? Chiedo venia, non mi sono spiegato. Utilizzo due monitor pro su base Elecrovoice, passivi e senza crossover. Quindi crossover elettronico esterno e amplificatori dedicati a ciascuna delle tre vie...
discus96 Inviato 30 Marzo 2022 Inviato 30 Marzo 2022 nessuno ha menzionato un aspetto commerciale di marketing che forse io valuto molto importante, avendo fatto studi in economia ed aventdo esperienza commerciale visto che è il mio lavoro. I monitor sono prodotti audio professionali dove la concorrenza è elevatissima, dove è fondamentale il rapporto prezzo/prestazione e dove i margini per il produttore sono contenuti. Inoltre non serve un suono che piace anzi sarebbe deleterio, ma un suono analitico per chi monta e produce musica per poter facilmente notare difetti o caratteristiche soniche da modificare in fase di produzione mixing mastering. L’Hi-FI invece è un campo dove i produttori hanno margini di profitto ben più ampi dovuti principalmente al fatto che i consumatori basano le loro scelte su altri fattori molto meno oggettivi, moda, marketing, estetica del prodotto, lusso, e prezzo che diventa una qualità del prodotto stesso. Il suono prodotto dunque diviene altamente soggettivo e rappresenta una caratteristica tipica di quel brand. Il suono prodotto è solo una delle caratteristiche del prodotto e certamente non la più importante. Come già ampiamente detto ognuno di noi a parte avere capacità uditive molto diverse tra noi, ha una cultura musicale, una formazione personale e professionale diversa e gusti musicali molto diversi, il risultato è che l’ascolto musicale è totalmente soggettivo. Io capisco perfettamente chi ama il suono valvolare, che io invece non sopporto, capisco chi ama la musica classica, che io a a parte rare eccezioni ascolto forse per il 2% del mio tempo e capisco anche chi acquista un amplificatore da 20 o 30 mila euro che io non acquisterei mai valutando il suo rapporto prezzo /prestazioni ingiustificato. Monitor o Hi-Fi dunque?? Io non ho dubbi monitor tutta la vita, ma questo vale solo per me, e capisco perfettamente chi invece fa una scelta opposta, sicuramente giustificata da elementi per lui determinanti e per me indifferenti. 2
roop Inviato 30 Marzo 2022 Autore Inviato 30 Marzo 2022 @discus96 Il tuo ragionamento è più che condivisibile e sensato. Ma non del tutto. Infatti ci sono marchi che fanno monitor sia hifi che pro (PMC, ATC, Dynaudio, Focal, la stessa JBL etc...). Sembrerebbero, quindi, vendere senza margine ai pro per bastonare il solito audiofilo boccalone. Le finiture dei prodotti hifi costano. Costano molto. Vero che, spesso, non suonano...
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