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Melius Club

Sulla corretta timbrica dell'impianto hi-fi


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Inviato

La timbrica del proprio impianto é personale.

L'errore stà nella presunzione di credere di avere un impianto perfetto e se qualcuno viene a sentirlo e muove una critica, legata ovviamente al suo modo di sentire la musica é un  incompetente.

 C'è chi preferisce un impianto molto dettagliato e trasparente, chi invece  lo preferisce più morbido e vellutato.

Non arrabbiatevi per gli aggettivi che ho usato, io li considero tutti positivi , sono passato attraverso impianti diversi e marche diverse, apprezzando le diverse tipologie di suono e spero di continuare a cambiare,  penso sia il bello dell'hi-fi.

I pianoforti  non suonano tutti uguali se no ci sarebbe un unico costruttore.  Gli artisti a seconda del suono che vogliono ottenere alle volte passano da una marca all' altra e sempre gli stessi artisti riescono ad ottenere suoni diversi dai propri strumenti.

È il bello della musica, ora qualcuno andrebbe a dire a Miles Davis che siccome il suo suono é diverso dagli altri non stà suonando la 🎺 😁

Può piacere di più o no questo é soggettivo.

 

 

 

 

 

  • Melius 2
Inviato

@jedi tanto bla bla per dire concretamente assolutamente niente. Ma non sei l'unico.

Inviato

@Titian

Forse è il tuo commento che è superficiale

Ma non mi fa impressione.

 

Inviato
Il 17/3/2022 at 18:34, diego_g ha scritto:

Quindi, secondo me, è preliminarmente necessario farsi un'idea "platonica", ideal-tipica di come debba essere un suono naturale, vero, per mezzo di tanti ascolti dal vivo. Quando questa consapevolezza l'avremo interiorizzata a sufficienza, in modo tale che diventi per noi un riferimento stabile (sebbene mnemonico), allora potremo discutere della maggiore o minore verosimiglianza timbrica.

Il tema è tutto qui. Il dal vivo riprodotto su un impianto casalingo è un falso mito. E' una questione di fisica. Puoi solo approssimare una fedeltà che chiamasi "verosimiglianza".

Mai sentito un impianto suonare come un live. Troppo diversa la distribuzione dell'energia nello spazio.

Sono due concetti differenti. La riproduzione casalinga ti potrà dare un maggior dettaglio ma sicuramente una dinamica non paragonabile ed una timbrica che potrà solo scimmiottare quella dell'evento.

saluti

Inviato

@rpezzane

Ci si può avvicinare, ma pareggiare la realtà è (secondo la mia esperienza) impossibile e disperante: quando sento gli esecutori che accordano gli strumenti prima del concerto, mi viene sempre voglia di buttare via l'impianto.

.

Il punto però è che senza un riferimento mentale alla realtà (in senso generale, più che con riferimento ad un concerto specifico) diventa anche impossibile darsi una direzione: infatti, come si può inseguire qualcosa che non si conosce?

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, rpezzane ha scritto:

E' una questione di fisica.

Vorrei ricordare che le impressoni d'ascolto è una cosa della psicoacustica non di fisica.

Quel che fiscamente è presente non combacia con la nostra percezione. La base scentifica del nostro hobby di ascolto della musica non è la fisica in modo diretto ma la psicoacustica.

Inviato
27 minuti fa, Titian ha scritto:

Vorrei ricordare che le impressoni d'ascolto è una cosa della psicoacustica non di fisica.

Quel che fiscamente è presente non combacia con la nostra percezione. La base scentifica del nostro hobby di ascolto della musica non è la fisica in modo diretto ma la psicoacustica.

mi riferivo al fenomeno di propagazione delle onde sonore. Un conto è la produzione di onde di pressione che arrivano da 50 strument dislocati su un palco di 20 metri che si propagano in una sala mastodontica ed un conto è la riproduzione di quello stesso evento tramite 2 diffusori le cui onde si propagano in una camera di appartamento.

Faccio sempre l'esempio di uno che suona il pianoforte con la finestra aperta e tu passi per strada. Confondi mai quel piano come se fosse riprodotto da un impianto ?

Saluti

Inviato

Comunque basta andare al cinema, per rendersi conto della differenza.

Inviato
1 ora fa, rpezzane ha scritto:

Faccio sempre l'esempio di uno che suona il pianoforte con la finestra aperta e tu passi per strada. Confondi mai quel piano come se fosse riprodotto da un impianto ?

Mai. Idem una voce e una batteria. Forse una chitarra acustica registrata strepitosamente potrebbe lasciarci un minimo di dubbio.  

Inviato
1 ora fa, naim ha scritto:

e cerco di ascoltarlo nel miglior modo possibile

Che potrebbe voler dire: in un modo che mi illuda che si tratti della stessa cosa che avrei potuto ascoltare nella realtà, in scala ridotta.

Se è così, siamo d'accordo al 100% 🤗

Inviato
3 ore fa, naim ha scritto:

Perché per conto mio si dovrebbero distinguere le due cose. Noi siamo appassionati di registrazioni, concerti e session che non sono, per forza di cose, replicabili

finalmente

 

1 ora fa, diego_g ha scritto:

Che potrebbe voler dire: in un modo che mi illuda che si tratti della stessa cosa che avrei potuto ascoltare nella realtà, in scala ridotta.

vedi la risposta che ho quotato di @naim. Poi dipende anche e soprattutto da che musica si ascolta, per quanto mi riguarda ascolto al 90% musica rock/blues/soul, tutta roba frutto di  taglia e cuci in studio di registrazione. Insomma ascolto casalingo ed evento live sono due cose ben diverse, poi certo, un impianto deve saper riprodurre, quando l'incisione lo consente, una chitarra come una chitarra, un sax come un sax, una batteria come una batteria ecc...

Inviato

@Superfuzz 

E dove lo impari come suona una chitarra, un sax o una batteria?

A casa degli amici, con i loro impianti? In questo caso, imparerai come suonano i loro impianti, vedrai quelli che ti piacciono di più e sceglierai di farti un impianto il cui suono assomiglia al loro, se appunto ti piace.

Però se non hai un riferimento ideal-tipico al suono live, come fai ad essere sicuro che ciò che ti piace è anche verosimile, ammesso che per te questo conti qualcosa?

Inviato

@diego_g certo che devi conoscere come suona  il singolo strumento, e quindi l'ascolto live è fondamentale in questo senso, ti faccio però notare che poi tutti questi strumenti suonano assieme e questo cambia assolutamente tutto (per dire, una registrazione può mettere volutamente in risalto uno strumento piuttosto che un altro, alterando di fatto la timbrica complessiva).

Inviato

Ho studiato chitarra classica per qualche anno. Studiato e non strimpellato, penso di essere anche piuttosto scarso e sono anni che non suono più. Ma non è questo il punto. Il discorso è che riconosco facilmente il suono “corretto” di questo strumento, che forse sarà anche uno dei più facili, ma posso affermare che tutto dipende dalla registrazione. Magari non tanto dalla qualità o dalla timbrica ma dalle dimensioni e dalla verosimiglianza dell’evento. Ogni registrazione e un mondo a se, alcune volte correttissime altre, tante altre, interpretato e magari gigantico. Il nostro impianto deve riprodurre fedelmente queste differenze mantendo la fedeltà alla registrazione e alle caratteristiche dello strumento. 

Inviato

Anche gli strumenti amplificati hanno il loro "sound" , o timbrica se vogliamo. Il suono di Mark Knoplefer, è inconfondibile. Lo è quello di Van Halen  come quello di altri chitarristi noti. 

Per cui secondo me, non restringerei il campo della fedeltà timbrica solo agli strumenti acustici non amplificati. 

Poi chiaro che resta sempre il passaggio della registrazione e del mix, a noi perlopiù sconosciuti. Però bene o male, certe cose si riconoscono. Perché sono fatte anche per essere riconosciute. 

Inviato

Eh, la fedeltà alla registrazione... beato chi sa davvero come doveva essere la registrazione! Io non ne ho la minima idea, non me lo spiegano mai quando compro un disco o vado di streaming.

Io dico che mi sembra buona se, suonata sul mio impianto, mi ricorda abbastanza le cose che ho sentito dal vivo. Altrimenti non ne ho la minima idea.

.

Io parto da un altro punto di vista: se il mio impianto, con un'ottima registrazione, mi ricorda un evento dal vivo, posso ipotizzare in modo molto serio che sia un impianto fedele, in quanto fa ciò per cui l'alta fedeltà - come concetto - è nata.

.

Insomma, la faccio breve: se vi piace, se vi va, se potete andate a sentire tanta musica dal vivo. Oltre ad essere cosa gradevole in sé e per sé, vi allenerà all'unico standard inalienabile, che è quello della realtà, a cui penso umilmente che i nostri impianti dovrebbero tentare di  rifarsi.

.

Se invece vi piace un altro gioco, e gradite di più assecondare le tendenze in atto e fare suonare il vostro impianto secondo i dettami più trendy - a prescindere dalla realtà - allora è indubbiamente meglio concentrarsi sugli apparecchi, i tweak, gli impianti etc. e diventare "cinture nere" di questo mondo un po' autoreferenziale. In fondo, è un bellissimo gioco anche questo.

Inviato
31 minuti fa, one4seven ha scritto:

 

Anche gli strumenti amplificati hanno il loro "sound" , o timbrica se vogliamo. Il suono di Mark Knoplefer, è inconfondibile. Lo è quello di Van Halen  come quello di altri chitarristi noti. 

Per cui secondo me, non restringerei il campo della fedeltà timbrica solo agli strumenti acustici non amplificati. 

 

Questa differenza la puoi sentire anche con la radio della nonna

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