Cano Inviato 25 Marzo 2022 Inviato 25 Marzo 2022 @appecundria https://www.google.com/amp/s/www.agi.it/economia/news/2022-02-28/gas-gazprom-accordo-per-nuovo-gasdotto-verso-cina-15819610/amp
Jack Inviato 25 Marzo 2022 Inviato 25 Marzo 2022 30 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Scusa ma viste le tue competenze stai forse affermando che il rublo è una moneta usata per gli scambi internazionali al pari delle monete di riferimento come dollaro ed euro? Ancora. Non c’entra una beata fava se lo sia o no. Per lo scambio di gas in questo contesto di mercato lo è. Take or leave it Per questa sola fetta degli scambi la Russia gode di fatto dello stesso privilegio che gli usa godono avendo la loro moneta riconosciuta come moneta del mondo
wow Inviato 25 Marzo 2022 Autore Inviato 25 Marzo 2022 15 minuti fa, Jack ha scritto: Guardate che ELVIRA NABIULLINA è un grande banchiere centrale. Non sarei stupito di sapere che è lei dietro a questa geniale difesa del rublo. Lì per lí aveva dovuto alzare i tassi di 10 punti per farlo. Tutto ciò è molto bello....
Cano Inviato 25 Marzo 2022 Inviato 25 Marzo 2022 pagamento in rubli dell’energia sarà positivo inizialmente sul fronte del cambio e darà vantaggio al Governo, perché ha studiato una manovra tesa a concentrare la moneta forte in entrata, che prima era incassata direttamente dalle società come Gazprom, Lukoil, nelle mani del Tesoro, controllando transazioni in dollari o euro che non sono più destinate alle aziende, ma al Governo https://www.money.it/perche-Putin-vuole-farsi-pagare-gas-in-rubli-intervista-prof-Lanza
wow Inviato 25 Marzo 2022 Autore Inviato 25 Marzo 2022 3 minuti fa, audio2 ha scritto: queste le usano ancora ? Inizia a stendere i tubi dai giacimenti in Siberia al porto più vicino, possibilmente non nel polo, a costruire gasificatori e rigassificatori ... Ma per favore, studiate come CT della nazionale che è meglio ...
wow Inviato 25 Marzo 2022 Autore Inviato 25 Marzo 2022 @Cano non capisci che stiamo ragionando sulla scala di mesi. Se la Russia chiude i rubinetti e aspetta il gasdotto per la mongolia è morta ...
Jack Inviato 25 Marzo 2022 Inviato 25 Marzo 2022 10 minuti fa, wow ha scritto: Tutto ciò è molto bello.... È un commento molto stupido questo da parte tua. Peccato Ps non avevo visto il link. Non è stupido megli così. Non condivido per nulla l’articolo linkato. Soprattutto il parallelo con Erdogan che sta facendo esattamente il contrario con la lira turca, lasciandola affondare malamente
wow Inviato 25 Marzo 2022 Autore Inviato 25 Marzo 2022 11 minuti fa, appecundria ha scritto: Ci vuole un bravo idraulico. te ne consiglio uno esperto di grondaie, ma anche di tutto il resto dello scibile umano ...
appecundria Inviato 25 Marzo 2022 Inviato 25 Marzo 2022 16 minuti fa, Cano ha scritto: Secondo te perché queste banche russe non sono sanzionate? Gazprombank, è appunto quello che intendevo per un "istituto specifico" e per valuta estera ciucciata dall'oligarca. Non cerchiamo contrapposizioni a tutti i costi.
wow Inviato 25 Marzo 2022 Autore Inviato 25 Marzo 2022 15 minuti fa, Cano ha scritto: In realtà in Cina lo stanno mandando dal 2019 Da dove e quanto?
appecundria Inviato 25 Marzo 2022 Inviato 25 Marzo 2022 8 minuti fa, Cano ha scritto: concentrare la moneta forte in entrata, che prima era incassata direttamente dalle società come Gazprom, Lukoil, nelle mani del Tesoro A me è sembrato evidente subito e l'ho scritto. Adesso, per giocare con la Gazprom devi andare a cambiare i gettoni alla cassa.
appecundria Inviato 25 Marzo 2022 Inviato 25 Marzo 2022 @Cano ho capito che hanno fatto l'accordo per il nuovo gasdotto, vediamo in quanto tempo lo fanno. Il principio è sempre lo stesso: perde chi collassa per primo.
wow Inviato 25 Marzo 2022 Autore Inviato 25 Marzo 2022 22 minuti fa, Jack ha scritto: È un commento molto stupido questo da parte tua. Peccato La netiquette consiglia di leggere gli ultimi commenti prima di entrare in una discussione, giusto per non finire come con il ciucciariello rosso della commedia di De Crescenzo. Un paio di ore fa ho condiviso un articolo del Sole 24 ore (di Masciandaro) che sostiene esattamente il contrario di quanto affermi e non trascura che per tali motivi la governatrice abbia minacciato le dimissioni. Ora, non pensi che, invece di dare dello stupido ai tuoi interlocutori e distribuire patenti a chi sa e a chi non sa di cosa si parla, sarebbe stato meglio, senza forzare il riconoscimento di principi di autorevolezza, discutere sulla base di quell'articolo? 1
Panurge Inviato 25 Marzo 2022 Inviato 25 Marzo 2022 36 minuti fa, Cano ha scritto: In realtà in Cina lo stanno mandando dal 2019 Quanti miliardi di metri cubi e da quali giacimenti? Perché si parla di sostituire a breve gli invii verso la UE.
wow Inviato 25 Marzo 2022 Autore Inviato 25 Marzo 2022 2 minuti fa, Panurge ha scritto: Quanti miliardi di metri cubi e da quali giacimenti? Mettiti in fila ... 😉
wow Inviato 25 Marzo 2022 Autore Inviato 25 Marzo 2022 Manualetti di economia ... . . . . L’invasione voluta da Putin costa a Mosca 15 anni di Pil Effetto sanzioni. Il crollo sarebbe causato dalla recessione del 15% prevista per il 2022 e del 3% per il 2023, secondo le stime preliminari dell’Institute of International Finance Gianluca Di Donfrancesco Se sarà default, lo si vedrà presto, con i pagamenti di interessi e bond in scadenza a fine mese. Fin d’ora è invece certa la profonda recessione nella quale cadrà l’economia russa, che in due anni potrebbe bruciare la crescita faticosamente accumulata negli ultimi quindici, secondo i calcoli dell’Institute of International Finance (IIF). Istituti di ricerca e banche d’affari sono unanimi: la guerra scatenata da Vladimir Putin frenerà la crescita globale, devasterà l’Ucraina, ma avrà un costo elevato anche per imprese e cittadini russi, per effetto delle sanzioni imposte dai Paesi alleati. Con un crollo del 15% quest’anno e del 3% nel 2023, il Pil russo ripiomberà ai livelli di circa 15 anni fa, scrivono gli economisti dell’IIF, Benjamin Hilgenstock ed Elina Ribakova, in una valutazione che, per quanto drammatica, resta solo una stima preliminare. Se il conflitto si inasprirà, se arriveranno altre sanzioni a isolare sempre di più il Paese, il colpo sarà ancora più devastante. La Russia farà molta fatica a riprendersi da questa crisi, avvisa l’Institute of International Finance, perché l’emigrazione della classe media istruita e le restrizioni imposte da Usa e Ue sui trasferimenti di tecnologia ne freneranno lo sviluppo per anni. Allo stesso tempo, la fuga delle imprese estere, grandi e piccole, ne indebolirà il sistema industriale. Sostanzialmente in linea con le stime dell’IIF, Barclays e Goldman Sachs si aspettano un crollo a due cifre nel 2022. Per Barclays il calo sarà del 12,4%: «La frenata accelererà entro la metà dell’anno, quando le sanzioni faranno pienamente effetto. La contrazione sarà trainata dalla caduta dei consumi privati e degli investimenti». Goldman Sachs (che prevede un calo del 10%) sottolinea che la flessione dell’export russo si sta rivelando più severa del previsto. Secondo Sara Johnson, di S&P Global Market, «il Pil della Russia non tornerà ai livelli del 2021 almeno fino al 2030». L’economista prevede una contrazione dell’11% nel 2022 e del 3,7% nel 2023. Tutta propaganda, per il regime, che prova a rassicurare l’opinione pubblica. Con scarsi risultati, però: i russi fanno incetta di cibo e generi di prima necessità. Secondo Sberbank, questo mese la spesa per i consumi è balzata del 25% su base annua, dagli aumenti a cifra singola di prima dell’invasione. È l’effetto panico che spinge a fare scorte. Le previsioni di recessione sono accompagnate dalla corsa dell’inflazione, che potrebbe schizzare al 25% secondo alcuni economisti, e dal declassamento del debito, ormai “spazzatura”. Il rischio insolvenza per Mosca è aumentato in modo «significativo», avvisava ancora ieri una nota di S&P. Il costo per assicurare le obbligazioni sovrane si è impennato dopo le dichiarazioni di Putin sul pagamento in rubli del gas esportato nei Paesi «ostili». Il prezzo dei credit-default swap a 5 anni rifletteva ieri una probabilità di insolvenza dell’87%, da circa il 60% alla fine della scorsa settimana. Il rischio default pende anche su società che non hanno problemi di liquidità: ieri il gruppo siderurgico Severstal non è riuscito a pagare una cedola di 12,6 milioni di dollari, dopo che Citigroup ha bloccato la transazione. È la prima azienda russa a saltare un versamento.
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