granosalis Inviato 16 Maggio 2022 Inviato 16 Maggio 2022 Mi domando e vi domando, è il Dolby Atmos il futuro della riproduzione audio?
jerry.gb Inviato 16 Maggio 2022 Inviato 16 Maggio 2022 Il Dolby Atmos è stato creato per il cinema, nella versione home abbiamo nel software una versione ridotta come potenzialità (la versione cinema gestisce fino ad oltre 60 diffusori); ho sempre creduto nel multicanale, si ma inteso come capacità di ricreare virtualmente e verosimilmente l’ambiente originario dove si è registrato l’evento, ciò ha molta importanza nel caso delle registrazioni live, quindi significa che nei canali surround verranno destinati i riverberi, non gli strumenti musicali, altrimenti avremo una “por@ata”; in questo modo la stanza d’ascolto sembrerà veramente più ampia; diciamolo, ottima la stereofonia ma il multicanale sarebbe la giusta evoluzione dell’audio casalingo, magari in dolby atmos o dts. 1
granosalis Inviato 16 Maggio 2022 Autore Inviato 16 Maggio 2022 Intanto a Monaco nello stand di MSM Studio i creatori del Pure Audio Blu-ray, ci saranno delle dimostrazioni dell'audio immersivo.
captainsensible Inviato 16 Maggio 2022 Inviato 16 Maggio 2022 L'audio immersivo presupporrebbe una registrazione nativa fatta in quel modo e orchestrata appositamente per quel tipo di ripresa, quindi tutto l'immenso pregresso a 2 canali non penso trarrebbe alcun vantaggio di una codifica Atmos. CS
FedeZappa Inviato 16 Maggio 2022 Inviato 16 Maggio 2022 @jerry.gb Sono d’accordo con tutto quello che hai scritto. Peccato davvero che questa evoluzione sia abbastanza utopistica considerando l’invasivita’ di queste configurazioni, gli ingombri e il WAF. Inoltre il mercato tira verso la semplificazione, le soluzioni plug and play, i telefoni come sorgenti, gli auricolari bluetooth e il wireless come collegamento. Basta dare un’occhiata alla povertà di Intervemti e 3d nella sezione video home theater di questo stesso forum per capire che, per moltissimi, due canali sono già abbastanza. Questo al netto dell’intervento di @captainsensible, che va anch’esso considerato.
talex1 Inviato 16 Maggio 2022 Inviato 16 Maggio 2022 @FedeZappa Forse qui. Basta farsi un giro fuori dal nostro recinto e l'audio immersivo è una realtà sulla quale le grandi aziende (pro e consumer) stanno investendo molto. Si parla di installazioni di livello 1
talex1 Inviato 16 Maggio 2022 Inviato 16 Maggio 2022 @captainsensible una qualsiasi ripresa multimicrofonica o realizzata in studio e ci fanno quello che vogliono 1
talex1 Inviato 16 Maggio 2022 Inviato 16 Maggio 2022 @jerry.gb Non sempre i canali posteriori (o vari atmos dtsx aura) servono solo a riprodurre l'ambienza dell'evento. Spesso in produzione si vuole portare l'ascoltatore direttamente e virtualmente sul palco. O avere la stessa sensazione di un evento live immersivo (vedi L'Acoustic L-Isa o d&b Soundscape)
captainsensible Inviato 17 Maggio 2022 Inviato 17 Maggio 2022 @talex1 Si, ma devi poi mixarla in Atmos, nel senso che in quella fase devi attribuire le sorgenti alla posizione nello spazio. Per le nuove produzioni non ci sono problemi, le fai native, per le esistenti bisogna vedere se hai disponibile il master multitraccia per remixarle in Atmos, ammesso che abbia un senso. CS
scubi Inviato 17 Maggio 2022 Inviato 17 Maggio 2022 Provate a cercare, ad esempio, Bohemian Rhapsody o Michael Jackson in Dolby Atmos su YouTube. Indossate un paio di cuffiette collegate al pc ed avrete la sensazione dell’audio immersivo con impianto mch.
scubi Inviato 17 Maggio 2022 Inviato 17 Maggio 2022 Dimenticavo…Dolby Atmos è il futuro della riproduzione audio.
marcocalvi Inviato 17 Maggio 2022 Inviato 17 Maggio 2022 @scubi A me infastidisce che la voce dei cantanti si muova continuamente ed in modo regolare da dx a sx e viceversa. Ma che senso ha ? 1
Membro_0023 Inviato 17 Maggio 2022 Inviato 17 Maggio 2022 1 ora fa, scubi ha scritto: Dolby Atmos è il futuro della riproduzione audio Certo, il mondo è pieno di gente che non vede l'ora di mettersi 7 Magico (più subwoofer) in casa! Con un paio di milioncini viene fuori un impiantino da leccarsi le dita.
mastergiven Inviato 17 Maggio 2022 Inviato 17 Maggio 2022 E' sicuramente il futuro. Molti studi di registrazione,anche italiani,stanno sperimentando in tal senso. Poi, se si affermera'....ho i miei dubbi,vista l'attenzione che il cittdino medio presta all'audio,ma non si sa mai... Per il WAF,ho fiducia nei nuovi sistemini Array di cui sul forum si e' gia' discusso e che permetteranno di appendere al muro diffusorini poco invadenti e wireless. 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 17 Maggio 2022 Amministratori Inviato 17 Maggio 2022 Al netto degli effetti spciali, che nelle prime dimostrazioni tendono a stupire gli ascltatori più impresionabili, io direi che ci sarebbe da riflettre sul perchè tutti i tentativi di portare il multicanale in campo puramente audio sono praticamente falliti, a partire dalla famosa quadrifonia che nei lonani anni '70 sembrava il futuro, per non parlare del sacd multicanale Il fatto è che il multicanale prevede necessariamente un ambiente dedicato all'ascolto, già la presenza di due diffusori è maltollerata nei piccoli appartamenti (che a livello mondale sono la stragrande maggioranza delle case di civile abitazione nei centri urbani) figuriamici un sistema atmos con almeno 7 diffusori. anche gli appassionati di video nella stragrande maggiornza dei casi, pur avendo sintoampli 7.1, di norma hanno due diffusori un centrale ed un sub, una piccola parete ha i due diffusori posteriori, e pochissimi arrivano al 7.1 esiste poi un problema di sw, il materiale dovrebbe essere disponibie sia in stereo che in atmos, e se questo non è un problema per un supporo fisico che può contenere pèiù tracce, con lo streaming la cosa è un pochino più complicata. da una pate sento dire che al pubblico moderno, tolti noi dinosauri, per ascoltare la musicabatsano du cuffiette e uno snmartphone, poi però pensiamo che il popolo delle cuffiette possa convetorisi di botto ad un sistema costoso ed ingombrante pesonalmente ritengo che atmos potrebbe avere una sua penetrazione in campo audio solo se riuscisse a sfindare nell'audioideo, le dimensioni sono importanti, un barbone senza fissa dimora può portare con s un sacchetto di costosi diamanti ma in un monolocale con amgolo cottura due patrician non le mette neppure il più intossicato degli appassionati posseduto da una tribù di scimmie 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 17 Maggio 2022 Amministratori Inviato 17 Maggio 2022 1 minuto fa, mastergiven ha scritto: wireless. ad oggi il wireless va bene solo per il segnale ma serve comunque la alimentazione da rete anche per i diffusori attivi il sistema si afferma se ci sarà hw, ma anche sw il più possibile standardadizzato
Aletto Inviato 17 Maggio 2022 Inviato 17 Maggio 2022 Qualche tempo fa, agli inizi della mia avventura qui su Melius, (prima dell’incendio) scrissi un blog d’esordio sul mio impianto mch e sulle differenze all’ascolto con il 2 canali secco. Fu un inizio difficile perché il tenore delle risposte fu abbastanza critico. Eppure già all’epoca mi divertivo a settare la mia configurazione mch non per un ascolto Home theatre quanto per un ascolto musicale. Già gli algoritmi di trasformazione degli ultimi AV sono in grado di gestire le uscite di una incisione stereo trasformandola in mch. Qui interviene l’ulteriore, complessa, trasformazione che ciascuno può operare sui livelli di uscita e sui tempi per “ giocare” e provare a creare una riproduzione più “ immersiva”. A tutti coloro che si mostrano scettici vorrei chiedere:” ma voi avete mai provato a casa vostra a settare e gestire un mch home per l’ascolto musicale? I diffusori principali amplificati con un finale dedicato sotto gestione del pre dell’AV che gestisce invece gli altri canali? Il centrale tirato giù per evitare che si prenda la scena. Due sub inseriti in ambiente in posizioni diverse e studiate e con interventi diversi, di dimensioni diverse. I diffusori in alto, a plafone nel controsoffitto, altri sulla parete laterale... Poi si posiziona il microfono test nel punto di ascolto e si cerca di tirar fuori qualcosa. Ed ecco che un semplice disco stereo assume un altra dimensione. E non si sente confusione o casino...provare per credere. DTS virtual per esempio, corretto e rivisto con DSP e gestione sulle uscite, consente già di avere una scena interessante. Certo è una libera interpretazione del segnale...ma abbiamo orecchie e cervello per farci un’idea autonoma di quello che testiamo e può essere divertente. Poi si passa alle incisioni native mch e allora la cosa si fa ancora più interessante.
roop Inviato 17 Maggio 2022 Inviato 17 Maggio 2022 Mah, sarà anche il futuro ma, per quanto mi riguarda è l' ennesimo standard che cercano di imporci (sia mai che riescano a vendere tdsotm in un altro costoso formato!). Ho avuto vari impianti home theater di elevato livello, sono arrivato al 5.1 poi hanno cominciato col 7.1, 9.2, atmos e, sinceramente, m' è passata la voglia. Anche perchè, la traccia audio in italiano era nella stragrande maggioranza dei casi oscena e non sempre uno ha voglia di stare concentrato e seguire un film in inglese (almeno a me, crea fatica. Guardare un film dovrebbe essere il contrario). Poi, se il 2 canali piange non è che HT rida: non si fanno manco più i lettori e il sw è ormai solo in streaming e in quel caso, la differenza a favore del supporto è palese. Anche le community tipo AvMagazine sono ormai striminzite. Eppoi vuoi mettere sentire Achille Lauro in Atmos con nmila canali???
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