mom Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 Inizio io con questo suggerimento: Esistono studi che, in Italia, sono piuttosto snobbati: gli istituti di istruzione superiore di agraria, enologia, coricoltura, la facoltà universitaria di agraria e quella di scienze forestali. Eppure all’estero, questi indirizzi sono quotati e permettono carriere di successo con ottime rendite. Trovare un bravo giardiniere o un’impresa seria a cui fare riferimento qui, è molto difficile. Non sto parlando del pensionato che arrotonda con taglio erba o potatura approssimata, ma di veri e propri professionisti/ manager esperti che sanno consigliare e progettare giardini, parchi e coltivazioni agricole a 360 gradi. Ci sono poi gli imprenditori di aziende agricole dotati di attrezzature all’avanguardia, abili anche nell’utilizzo degli strumenti informatici: se andate all’estero li trovate molto più che da noi, in Francia come in Canada, per esempio. L’Italia è un territorio estremamente fecondo e gode di clima eccezionale. Perché non approfittarne? Se io dovessi consigliare a un/a ragazzo/a un indirizzo di sicura possibilità lavorativa ben remunerata, oggi, non avrei dubbi. C’è come una sorta di vergogna, un timore diffuso di essere etichettati come contadini, agricoltori, coltivatori diretti, che rema contro questo settore. I veri problemi invece possono essere altri perché, saper condurre un’azienda agricola è un lavoro impegnativo e non scevro da rischi di vario tipo: malattie, calamità naturali, animali selvatici iperprotetti e dannosi. Vale comunque la pena di mettersi in gioco con umiltà, magari iniziando da gradini bassi, utilissimi per acquisire esperienza, abilità e capacità organizzativa ma sempre con la certezza assoluta di non restare mai disoccupati… e oggi non è cosa da poco! . p.s.: i magnifici opulenti e preziosi vigneti e i noccioleti nelle Langhe sono un esempio perfetto di successo! Ma il discorso vale anche in altre regioni altrettanto ricche grazie all’agricoltura. 😉 1
gbale Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 47 minuti fa, mom ha scritto: Se io dovessi consigliare a un/a ragazzo/a un indirizzo di sicura possibilità lavorativa ben remunerata, oggi, non avrei dubbi. Sicura? 🤔
Martin Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 1 ora fa, mom ha scritto: C’è come una sorta di vergogna, un timore diffuso di essere etichettati come contadini, agricoltori, coltivatori diretti, che rema contro questo settore. Esatto. Questo stigma affligge la percezione sociale dei lavori che prevedono il contatto con materie aventi massa, anche fuori dell'agricoltura. Siamo pur sempre il paese dove non pochi si facevano crescere l'unghia del mignolo per mostrare a tutti di "non lavorare con le mani"...
Schelefetris Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 @Martin ed io che vado in giro coi vestiti sporchi per far credere che lavoro tanto 😞 1
Guru Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 Quando prendevo brutti voti mio padre mi diceva: "Se non hai voglia di studiare ti prendo un fondo e fai l'agricoltore". Io la vedevo come una minaccia, invece "maturando" ho capito che lui me lo proponeva come alternativa niente affatto male. Anche il trota oggi mi pare viva gestendo la fattoria che il padre gli ha comprato.
Martin Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 Va detto che il livello e la preparazione tecnica dei giovani imprenditori agricoli sono oggi di tutto rispetto. Essi devono saper spaziare dalle competenze tecniche specifiche e non, a quelle avvocatesche necessarie per riuscire quantomeno a rimanere a galla con la testa fuori nell'oceano degli adempimenti burocratici, e spesso servono pure competenze relazionali e comunicative per fare pubblicità e/o vendita diretta sul web e non finire stritolati nella morsa delle condizioni capestro imposte dalle centrali d'acquisto della GDO.
audio2 Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 1 minuto fa, Martin ha scritto: a quelle avvocatesche necessarie per riuscire quantomeno a rimanere a galla con la testa fuori nell'oceano degli adempimenti burocratici si va di caf a tempo pieno anche li il numero di giovani e di donne che stanno aprendo l' attività è solo perchè ci sono dei contributi finiti quelli, finito tutto.
audio2 Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 per esempio, io dei terreni arabili un due / tre ettari da mettere a mais saltano fuori, cinghiali permettendo adesso c'è la crisi del grano e tutto quello che ne consegue credete che qualcuno nei paraggi sia venuto a dirmi affittami qualcosa ? no, zero perchè ? perchè non ci sono margini
Panurge Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 Fossero tre ettari di vigneto, almeno alla peggio uno si beve il raccolto ed è contento lo stesso. 1
vaurien2005 Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 Se dovessi scegliere una professione direi: espurgo pozzi neri, fabbro con ape cross, idraulico idem. 1
audio2 Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 ci torneremo presto a queste forme di artigianato creativo
Questo è un messaggio popolare. LaVoceElettrica Inviato 18 Maggio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Maggio 2022 La prima volta che il giardiniere venne da me per sistemare piante e praticello, gli chiesi se aveva un recapito. Al che mi diede il suo biglietto, intestato "dott. Xxxx Yyyy". -Ah, lei è agronomo?- gli chiesi. -No, sono avvocato- ed era vero. 4
Severus69 Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 22 minuti fa, LaVoceElettrica ha scritto: No, sono avvocato- ed era vero. Difende le piante... 1
Guru Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 50 minuti fa, Martin ha scritto: Va detto che il livello e la preparazione tecnica dei giovani imprenditori agricoli sono oggi di tutto rispetto. Essi devono saper spaziare dalle competenze tecniche specifiche e non, a quelle avvocatesche necessarie per riuscire quantomeno a rimanere a galla con la testa fuori nell'oceano degli adempimenti burocratici, e spesso servono pure competenze relazionali e comunicative per fare pubblicità e/o vendita diretta sul web e non finire stritolati nella morsa delle condizioni capestro imposte dalle centrali d'acquisto della GDO Vero, ma non esageriamo. Un mio conoscente, scarpe "molto grosse" ma cervello fino, vive più che agiatamente gestendo un vigneto. Produce lambrusco biologico. Non vi indica, ma vende l'uva a una cantina. È tutt'altro che fesso ma non è certo una cima.
Guru Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 Rimango comunque del parere che con una qualsiasi qualifica in ambito sanitario si lavora sempre. Alcune poi a fronte di studi non certo inaffrontabili consentono, abilità e attitudine permettendo, di avviare attività in proprio sicure e remunerative.
Severus69 Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 @mom Mia figlia è al primo anno di Scienze e cultura della gastronomia, speriamo possa essere un buon viatico per una futura professione.
Martin Inviato 18 Maggio 2022 Inviato 18 Maggio 2022 58 minuti fa, LaVoceElettrica ha scritto: -Ah, lei è agronomo?- gli chiesi. -No, sono avvocato- ed era vero. mi viene in mente quella dell'idraulico che chiede 500 euro al primario di cardiochirurgia: "accidenti, io sono primario, professore con vent'anni di cattedra, e per una visita ne chiedo 300.." "eh lo so bene, chiedevo 300 anch'io prima, quando facevo il primario... " 1 1
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