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Melius Club

Consigli su corsi di studio che offrono buone possibilità lavorative


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Inviato

L’Italia non è un paese dove lavorare con profitto. Punto

Inviato
1 ora fa, Severus69 ha scritto:

Mia figlia è al primo anno di Scienze e cultura

Ma poi sarà facile trovare una collocazione lavorativa? Chiedo, mia figlia darà gli esami di maturità al liceo scientifico ed e' piuttosto indecisa. Vorrebbe fare biologia e nel frattempo tentare con il test per medicina.

Inviato

@Severus69 In bocca al lupo. È un percorso duro che, se è fatto bene, da i suoi frutti e tante soddisfazioni. 
L’importante è non montarsi la testa. Conosco un ragazzo che ha fatto il lavapiatti durante un pranzo in cui era presente l’allora presidente USA Obama. Tornato in Italia si faceva chiamare chef e raccontava di essere stato lo chef personale del Presidente !!! Appena  i clienti hanno capito di che pasta era, però …il locale ha dovuto chiudere malamente! 
Oggi sono troppi quelli che si autocertificano chef in qualcosa….

  • Thanks 1
Inviato
1 minuto fa, keres ha scritto:

Vorrebbe fare biologia e nel frattempo tentare con il test per medicina

Fino a prima della pandemia la migliore occupazione per un biologo era nell'insegnamento, perché i laboratori analisi vivacchiavano molto ma molto a fatica. Il covid con relativi tamponi ha cambiato di molto le cose, ma è una manna temporanea. Con medicina invece si lavora sempre e bene, anche se attualmente c'è un brutto collo di bottiglia che impedisce a molti neolaureati di accedere alle specialità. Può essere che il PNRR sani almeno in parte questa situazione.

Inviato

Parlando invece di mestieri, vedo molto bene per un giovane frequentare corsi di meccatronica applicata all'automobile, soprattutto in quest'epoca in cui il parco auto sta velocemente cambiando la propria tecnologia. 

In ogni caso, che si parli di importanti percorsi di studio o di di avviamento al lavoro, credo giovane dovrebbe cercare di capire prima se ha l'obiettivo di avviare un'attività in proprio o meno, e se ha l'attitudine al rischio in prima persona. Essere anestesista ad esempio apre poche opportunità di libera professione, e "condanna" ad un'attività di forti responsabilità e guadagni inferiori ad esempio ad un semplice medico legale che si fa le budelle d'oro con le perizie per le assicurazioni. Un meccatronico troverà sempre impiego ma dovrà affrontare ingenti spese volendo aprire una propria officina. Conosco un ragazzo che ha fatto il garzone dallo zio fornaio poi ha aperto il suo panificio; con un investimento non impossibile ha ottenuto buoni guadagni e indipendenza.

Inviato
4 ore fa, gbale ha scritto:

Sicura? 🤔

Giro parecchio qui nelle Langhe e, senza arrivare alle incredibili cantine e agli spettacolari vigneti Ceretto/Gaja, e alle distese di noccioleti riservati alla Ferrero ma di proprietà di aziende per lo più a conduzione familiare, ti assicuro che qui stanno tutti bene e non risentono della crisi: dove prima c’erano tessiture o altre industrie, ora ci sono cantine e commercio e lavorazione di nocciole Tonda Gentile. Se poi ti soffermi a parlare con quel volpone di Farinetti, ti convinci che uno dei settori vincenti dell’economia  è quello della produzione/ lavorazione agroalimentare.  🙂 

Inviato
49 minuti fa, keres ha scritto:

Ma poi sarà facile trovare una collocazione lavorativa?

E chi lo sa...Diciamo che ci sono vari sbocchi, però si vedrà. Intanto le piace e va bene, e questo è già importante.

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, Guru ha scritto:

Rimango comunque del parere che con una qualsiasi qualifica in ambito sanitario si lavora sempre.

Posso confermare almeno per quanto riguarda i miei figli : l'igienista dentale ha dato la tesi nel novembre 2018 e a gennaio 2019 (si è voluto prendere un paio di mesi di 'vacanza') aveva già tutti i contratti pronti presso 4 studi. Il chimico tecnico farmaceutico (ctf, facoltà molto impegnativa) ha dato la tesi a dicembre ma lavora già da qualche anno in farmacia in quanto fuori corso: prima 2-3 giorni la settimana ora a tempo pieno; per il momento non vuole fare altro.

Inviato

@piergiorgio Considerando che se si riesce un domani a fare il salto di acquisire la licenza di una farmacia, si è a posto per la vita. Anche qui è questione di attitudine, ci sono ragazze che preferiscono utilizzare questa laurea per fare poco più che le bottegaie. Se i fondi mancano si può sempre creare una società, come hanno fatto alcuni ragazzi del mio paese, per rilevare la farmacia di uno che andava in pensione.

Inviato

@Guru ti posso citare la situazione di mio figlio che lavora nella farmacia comunale di un paese limitrofo a dove abitiamo: ha già cambiato 3 gestioni in pochi anni ma non ne conosciamo le motivazioni.

Inviato

Può essere che i comuni impongano ai gestori delle condizioni che fanno desiderare di affrancarsi ... È vero che il governo Monti ha diminuito il numero di abitanti per licenza, ma rimangono sempre tra le attività più sicure.

Inviato
7 ore fa, Martin ha scritto:

Siamo pur sempre il paese dove non pochi si facevano crescere l'unghia del mignolo per mostrare a tutti di "non lavorare con le mani"...

Ma perche’ i barbieri con che lavorano?

Inviato

Non credo che ci sia piu’ il pregiudizio per chi lavora la terra, perche’ e’ chiaro a tutti che oggi non si tratta di zappare ma di fare l’imprenditore agricolo.

Deve piacere pero’. Per me sarebbe una rottura di palle preferisco fare l’assaggiatore.

Ho letto poi che un ettaro di noccioleto rende a pieno regime circa 6000 euro al lordo di costi e tasse.

Quindi per essere attrattiva questa iniziativa di ettari ne servono almeno 40 sperando che non ci sia un incendio provocato da una mina della nato, seguito dalla invasione delle cavallette al termine di un lockdown per la ennesima variante omicron

Fabio Cottatellucci
Inviato
7 ore fa, Guru ha scritto:

"Se non hai voglia di studiare ti prendo un fondo e fai l'agricoltore". Io la vedevo come una minaccia, invece "maturando" ho capito che lui me lo proponeva come alternativa niente affatto male.


Io spesso cito il seguente esempio.

Un cugino mio coetaneo fece i primi due anni di astrofisica qui a Roma, in corso e con ottimi voti.

Però la sua passione era la campagna; cambiò facoltà e si iscrisse ad Agraria (credo non qui a Roma, mi sembra che all'epoca non ci fosse, penso che si iscrisse a Viterbo). Sbigottimento generale per la scelta.

Si laureò brillantemente in agraria e, con un amico, mise a frutto entrambi i corsi di studio e mise su una piccola società di consulenza che prendeva in affitto tempo-satellite per eseguire rilevazioni e seguenti studi agronomici su richiesta di clienti. 

La società è andata bene, da qualche anno si è comprato una fattoria nell'alto Lazio e finalmente fa l'agricoltore full time.
 

Inviato

Guardando all’esperienza di mio figlio, dei suoi amici e dei figli dei conoscenti, i più brillanti hanno percorsi di studio e di lavoro all’estero, ed hanno raggiunto rapidamente una posizione ed un reddito non comparabile con i coetanei rimasti in Italia. Questo ha un prezzo, sia per i ragazzi che per le famiglie, non solo in termini economici, ma il sapersi gestire in un ambiente internazionale, la conoscenza approfondita delle lingue, e la sprovincializzazione  sono un grande valore aggiunto.

  • Melius 1
Inviato

Un posto da usciere al Ministero batte qualsiasi possibile carriera lavorativa all'estero 

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MarioVanWood
Inviato
13 ore fa, Jack ha scritto:

L’Italia non è un paese dove lavorare con profitto

con quella faccia nessuno

Inviato
16 ore fa, Panurge ha scritto:

Fossero tre ettari di vigneto, almeno alla peggio uno si beve il raccolto ed è contento lo stesso. 

Zitto te 😃 che un ettaro lì dalle tue parti costa come un super attico a Milano o a Roma. Per tornare a bomba e rispondere in qualche modo a Maria Teresa prendo a riferimento quanto ascoltato stamattina in radio dove è passata la notizia che i musei hanno visto un incremento di visitatori pari a più del 30% nella fascia dai 16 ai 25 anni dopo che la Ferragni si è fatta fotografare agli Uffizi, io sono sempre stato dell'idea che noi italiani ci si pianga troppo addosso e siamo sempre pronti, noi che abbiamo passato gli anta, a denigrare  in special modo soprattutto i giovani, certo che le mie convinzioni vengono poi messe a dura prova da notizie come queste, ma che giovani sono quelli che hanno bisogno di un Influencer da 20 milioni di seguaci per visitare un museo? 


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