Censura...

[Martin]

20 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

in lussemburgo non esistevano film vietati ma solo film permessi

era così anche in Italia. Le copie di proiezione dovevano essere accompagnate dal "visto" del "Servizio di Revisione Cinematografica della Direzione Generale della Pubblica Sicurezza presso il Ministero dell' Interno" . Un fogliaccio gualcito e straunto (viaggiava con le pellicole) pieno di timbri e marche da bollo, conteneva la desrizione della sceneggiatura per punti, la distinta dei punti critici e la prescrizione finale: dapprima VM14, 16 o 18 poi la categoria VM16 è stata abolita. 

Poiché la copia in visione censura era la prima stampata, accadeva che all'arrivo del visto si dovevano "tagliare" eventuali parti critiche, e tale incombenza era lasciata ai distributori. Spesso i metri tagliati erano comunque inseriti nella scatola.  (Curioso era vedere cosa censuravano nei film porno)

Fonte: Ho fatto il proiezionista 1984-1990 circa. 

[cactus_atomo]

@Martin giusto, ma sui cartelloni del cinema pparivno solo le diciture vietato ai minori di x anni, non bambini ammessi. da noi se non c'era la scritta vietato ai minori i bambini entravano

[daniele_g]

32 minuti fa, Martin ha scritto:

Ho fatto il proiezionista 1984-1990 circa. 

non avevo dubbi 😄

[Martin]

2 minuti fa, daniele_g ha scritto:

non avevo dubbi 😄

A proposito di proiezionismo, sapevate che nel settore i "tedeschi" eravamo noi ? Le macchine italiane, in testa quelle della Cinemeccanica di Milano, erano le mercedes del cinema, anzi di più. 

Anche ad Hollywood, le sale destinate alle visioni in anteprima assoluta riservate alla creme-de-la-creme delle major si facevano vanto di avere macchine Cinemeccanica (o altri prodotti italici, in testa Pion e Prevost) 

I crucchi di Kinoton inseguivano affannosamente, e dovevano loro fare i ribassisti, una volta tanto...