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Melius Club

Sì alla candidatura di Ucraina e Moldavia per l'UE


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Inviato
13 ore fa, audio2 ha scritto:

perchè della lunga lista dei requisiti per poter aderire non ne soddisfava

nemmeno uno

Balle.

 

https://www.linkiesta.it/2022/06/ucraina-adesione-ue-francia-germania/


“…Parliamo di due Stati – Germania e Francia – la cui responsabilità nella tragedia ucraina è particolarmente pesante. Sono stati loro a porre il veto all’ingresso dell’Ucraina nella Nato nel 2008. Sono stati ancora loro, sotto l’alto patronato della cancelliera Angela Merkel e del presidente Francois Hollande, a sponsorizzare gli accordi di Minsk del 15 settembre 2014. Sono stati loro, insieme ad altri (ad esempio l’Olanda di Mark Rutte) gli artefici della politica del rinvio sine die di qualsiasi prospettiva concreta di adesione dell’Ucraina all’Unione, anche dopo la Rivoluzione della Dignità del 2014.

È la Germania a essere responsabile dell’aberrazione politica del Nord Stream 2, denunciata a gran voce dai paesi dell’Europa centrale e orientale. È alla Francia, attraverso il suo campione nazionale Total, che dobbiamo faraonici investimenti in Russia, un vero e proprio affare di Stato, se si considera il sostanziale silenzio dei media e la scarsa voglia delle autorità politiche e giudiziarie francesi di cercare di fare chiarezza sull’affaire de Margerie, nonostante le circostanze dell’incidente in cui è morto il presidente del gruppo ricordino sinistramente il modus operandi dei servizi segreti russi. Il suo aereo in fase di decollo a Mosca si scontrò con uno spazzaneve che si trovava in mezzo alla pista, malgrado non nevicasse. …”

 

Inviato
13 ore fa, ferrocsm ha scritto:

sulla concorrenza sleale che faceva alle nostre industrie poco competitive nei suoi confronti dato che pagavano la manodopera con all'incirca il prezzo di una scodella di riso, porcaccia miseria dicevo io che nel mio settore oltre che con la Cina si doveva combattere (si fa per dire) anche con Romania Bulgaria Repubblica Ceca Ungheria Slovacchia, che anche loro pagavano la monodopera forse non con una scodella di riso, ma due. E questo serviva allora in gran parte alla Germania che avendone qualcuna ai suoi confini li faceva lavorare alle sue specifiche pagandole il corrispettivo al valore dei loro fiorini, zloty, lev, il grosso vantaggio poi fu anche quello che senza più barriere doganali e il libero passaggio delle merci e delle persone soprattutto per chi operava ai confini era davvero notevole, li vollero in una Unione Europea ma si guardarono bene dal farli entrare anche in una unione monetaria e se un polacco voleva nel caso comprarsi una Mercedes la pagava in euro. Senza Europa non ci stiamo perché da soli siamo nessuno, ma storture da correggere ce ne sono parecchie e questa è una di quelle.

Ferruccio purtroppo questa è una realtà, ma è una realtà su cui l’Italia ha costruito il suo benessere e la sua ricchezza, la UE esisteva anche al tempo della lira, non c’erano confini per le merci manco allora, ed al tempo noi facevamo le svalutazioni competitive per sfruttare il gap dato dal cambio del marco o di altre monete forti contro la lira debole, erano “svalutazioni competitive” mirate a creare una concorrenza sleale che era condannata dal FMI, il punto è allora come oggi per i motivi più disparati ci si deve sempre raffrontare con realtà sociali in cui il costo della vita è diverso e con esso i salari reali, ma quelle posso essere realtà a tempo qualora tu cerchi di integrarle, mentre diventerebbero una sorta di problema di lungo periodo se quei paesi li lasciassi “cuocere nel loro brodo”, l’unica soluzione per ottenere un quadro macroeconomico simile, omogeneo per legislazione come per i diritti ed i doveri dei lavoratori, è quello di allargare la base è non di ridurla, una realtà europea frammentata come lo era in passato farebbe a maggior ragione il gioco di chi volesse sfruttare queste differenze per lucrare, un mondo diviso è un mondo fatto di innumerevole opportunità imprenditoriali per sfruttare le differenze di costo della vita, una realtà unica invece tende ad omologarle.

La Croazia a gennaio adotterà l’euro, oggi il costo della vita in Croazia è risibile rispetto al nostro, ma tenderà inevitabilmente a livellarsi nel tempo, sono le dinamiche normali di crescita economica di un paese.

Inviato

P.S. @ferrocsm Come puoi leggere nel precedente link chi si oppose al tempo all’ingresso dell’Ucraina nella NATO furono Germania e Francia, entrambe avevano interessi economici forti da tutelare con la Russia, la Germania comprava il gas a prezzi stracciati e si è legata mani e piedi al Gasdotto russo con una dipendenza quasi totale, maggiore persino della nostra, la Francia di interessi a quanto sembra ne aveva altri, ma sempre forti interessi economici legati alle materie prime, combustibili fossili nello specifico, queste erano le dinamiche della politica estera di alcuni membri della UE e per questo serve una politica estera comune ed una maggiore integrazione europea per la usale necessitano maggiori cessioni di sovranità, ma come hai letto anche nel thread ognuno mette davanti le proprie convinzioni, i propri interessi, le proprie idee politiche ed economiche, la sintesi se vuoi mettere d’accordo molte teste è difficile e spesso non popolare, a volte si porta dietro problemi sociali prima che economici, ma il punto è avere chiaro l’obiettivo oltre che l’interesse generale e non difendere i particolarismi, in Italia lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo da decenni ed i risultati, sia sul piano sociale che economico li abbiamo sotto gli occhi tutti.

Inviato

P.S. Balle 2

https://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_di_associazione_tra_l'Ucraina_e_l'Unione_europea

 

Accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Unione europea

L'accordo di associazione Ucraina-Unione europea è un accordo di associazione politica ed economica tra Unione europea (UE), Ucraina e i 28 Stati membri dell'UE (come parti separate in aggiunta all'UE). È entrato in vigore il 1º settembre 2017, dopo che era stato applicato in via parziale e provvisoria. Le parti si sono impegnate a cooperare e a far convergere la politica economica, la legislazione e la regolamentazione in un'ampia gamma di settori, tra cui la parità dei diritti dei lavoratori, la libera circolazione delle persone, lo scambio delle informazioni e formazione del personale nel settore della giustizia, la modernizzazione delle infrastrutture energetiche (dell'Ucraina) e l'accesso alla Banca centrale europea per gli investimenti. Le parti si sono impegnate a regolari riunioni al vertice e riunioni tra ministri, altri funzionari ed esperti. L'accordo stabilisce inoltre una zona di libero scambio globale e approfondito tra le parti.

L'accordo impegna l'Ucraina a riforme economiche, giudiziarie e finanziarie per convergere le sue politiche e la legislazione a quelle dell'Unione europea. L'Ucraina si impegna a conformarsi gradualmente alle norme tecniche e dei consumatori dell'UE.[2] L'UE si impegna a fornire all'Ucraina sostegno politico e finanziario, accesso alla ricerca e alla conoscenza e accesso preferenziale ai mercati dell'UE. L'accordo impegna le parti a promuovere una graduale convergenza verso la politica di sicurezza e di difesa comune dell'UE e le politiche dell'Agenzia europea di difesa.

L'accordo arriva dopo oltre due decenni in cui le parti hanno cercato di stabilire legami più stretti tra loro. Da un lato, l'Unione europea vuole garantire che le sue importazioni di grano e gas naturale dall'Ucraina, così come le sue esportazioni di merci verso l'Ucraina, non siano minacciate dall'instabilità della regione, ritenendo che l'instabilità potrebbe alla fine essere ridotta attraverso riforme economiche del paese.[3][4] L'Ucraina, d'altra parte, vuole aumentare le proprie esportazioni beneficiando del libero scambio con l'Unione europea, attraendo nel contempo interessanti investimenti esterni e stabilendo legami più stretti con un'entità sociopolitica con molti ucraini. L'Ucraina occidentale è generalmente più entusiasta dell'appartenenza all'UE rispetto all'Ucraina orientale.[5][6]

Le disposizioni politiche del trattato sono state firmate il 21 marzo 2014 dopo una serie di eventi che ne hanno bloccato la ratifica, culminata in una rivoluzione in Ucraina e rovesciando l'allora presidente in carica dell'Ucraina, Viktor Janukovyč.[7] Queste proteste furono scatenate principalmente dal rifiuto dell'ultimo minuto[8] di Janukovyč di firmare l'accordo. La Russia, il secondo partner commerciale dell'Ucraina, ha invece presentato come alternativa l'Unione doganale esistente di Russia, Bielorussia e Kazakistan.[9][10] Dopo il 21 marzo 2014 le questioni relative all'integrazione commerciale sono state temporaneamente messe da parte (in attesa dei risultati delle elezioni presidenziali ucraine del 25 maggio 2014) finché l'Unione europea e il nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko hanno firmato la parte economica dell'accordo Ucraina-Unione europea sull'associazione 27 giugno 2014,[11] e lo ha descritto come il "primo ma decisivo passo" dell'Ucraina verso l'adesione all'UE.[12]

I titoli III, V, VI e VII e i relativi allegati e protocolli dell'accordo sono stati applicati in via provvisoria dal 1º novembre 2014, mentre il titolo IV è stato applicato dal 1º gennaio 2016[13], per quanto riguarda le disposizioni relative alle competenze dell'UE. Le disposizioni sono entrate ufficialmente in vigore il 1º settembre 2017 in seguito alla ratifica dell'accordo da parte di tutti i firmatari.[1]

 

Inviato

Per me l'ennesimo errore, o forse lo fanno per fare fallire l'unione?

Diventerà un baraccone senza capo né coda.

  • Melius 2
Inviato
12 minuti fa, audio2 ha scritto:

sogni.

l' ucraina si ciulava il gas russo in transito, figurati il resto, i conti, la legislazione, tutto.

Si certo, come no.

Ad ogni modo, come evidenziato, se siamo dove siamo oggi è anche per responsabilità di Germania e Francia che posero il vero all’ingresso dell’Ucraina nella NATO.

9 minuti fa, audio2 ha scritto:

sogni 2.

il gasdotto north stream 2 lo avevano costruito proprio per saltare l' ucraina.

ucraina qua ucraina la, l' ucraina non ha mai rispettato alcun accordo, compresi quelli di minsk

Gli accordi di Minsk e prima il memorandum di Budapest di fatto non li ha rispettati la Russia e non l’Ucraina, è la Russia che ha fomentato, finanziato ed armato la minoranza russa in Donbass, inviando anche i propri soldati senza mostrine a combattere oltre ai mercenari della Wagner, arrivando con l’invasione odierna esattamente dove si riprometteva di arrivare, al tentativo di annessione del Donbass dopo averlo fatto con la Crimea.

P.S. Il North Stream 2 bypassava l’Ucraina solo perché così la Russia non avrebbe più dovuto pagare gli ucraini ed alla Germania andava benissimo il nuovo progetto perché avrebbe pagato ancora meno il gas.

Inviato
6 ore fa, maurodg65 ha scritto:

è quello di allargare la base è non di ridurla

Certo che si Mauro, ma dagli errori del passato qualcosa dovremmo pure arrivare a comprendere, gli anni che hai preso a riferimento erano quelli del nostro boom economico che ci ha permesso di crescere e prosperare (chi più chi meno) anche in virtù di una moneta non unica, come invece abbiamo ora, da svalutare inutile negarlo, ma ci siamo pure tirati appresso tanti problemi ancora non risolti, si cresceva con il pil a più del 10% anno ma siamo arrivati ad ammucchiare debiti a tre cifre che abbiamo prima ereditato noi e a cui mai si è posto rimedio e ora gli stessi debiti aumentati in maniera consistente li passeremo ai nostri figli e nipoti, questa è una di quelle storture cui facevo cenno prima e che se non risolte prima o poi verranno al pettine, a meno che si decida che chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato e la chiudiamo a tarallucci e vino, ma se io sono il debitore va tutto bene, se sono il creditore meno. E vorremmo magari ricominciare di nuovo sulla stessa falsariga anche con altre nazioni?  Altra stortura di questa unione è che paesi come l'Ungheria possano mettere il veto e bloccare qualsiasi iniziativa si voglia andare ad intraprendere e se è già è un casino ingovernabile a 27 figuriamoci a 30. Ho scritto questo di getto da uomo della strada, magari sbagliando, ma questa è la mia opinione da prendere con il beneficio del dubbio, ma nonostante tutti i  dubbi espressi nel merito comunque sempre da  fervente europeista quale sono.  

Inviato
16 minuti fa, ferrocsm ha scritto:

ma ci siamo pure tirati appresso tanti problemi ancora non risolti, si cresceva con il pil a più del 10% anno ma siamo arrivati ad ammucchiare debiti a tre cifre che abbiamo prima ereditato noi e a cui mai si è posto rimedio e ora gli stessi debiti aumentati in maniera consistente li passeremo ai nostri figli e nipoti, questa è una di quelle storture cui facevo cenno prima e che se non risolte prima o poi verranno al pettine

Certo, su questo hai perfettamente ragione, ma il punto è che come vedi nessuna soluzione è esente da problemi e quella che sembra una via semplice nasconde poi numerose insidie, lo stiamo vedendo oggi, delocalizzare in Cina o nei paesi dell’est ha, alla fine, portato alla luce problemi diversi per i quali in entrambe le situazioni diventa poco conveniente spostare le produzioni, in Cina per un mix di problemi geopolitici e logistici, nei paesi dell’est per problemi di geopolitica principalmente, alla fine tocca affrontare i problemi quando si presentano, una parte almeno, ma prima di tutto bisogna avere chiaro l’obiettivo, la metà da raggiungere, noi non riusciamo ad affrontare il

problema legato alle varie riforme da decenni, in realtà non ci abbiamo neppure mai provato realmente, parliamo ma tutti poi hanno paura di scontentare una parte del mondo imprenditoriale e glissano rimandando a data da destinarsi qualsiasi decisione importante, ma intento il mondo va avanti e noi restiamo inesorabilmente fermi.

Nel caso specifico dell’Ucraina, se le

cose andranno come molti di noi sperano, il primo problema non saranno i differenziali dei costi del

lavoro ma la ricostruzione del Paese, da quello avremo da guadagnarci più di quanto potremo rimetterci da altri aspetti, io non mi fascerei la testa prima di rompermela, le alternativa ad un’Ucraina completamente russa invece potrebbero essere peggiori e di molto invece.

 

Inviato

Io sento dire sempre di più sui media che il debito pubblico è responsabiltà del pentapartito, con complice il PCI e naturalmente i sindacati.

Dimenticando tante cose.

Praticamente fino a metà degli anno ottanta le tasse le pagavano solo i dipendenti, nessuna attività commerciale pagava il giusto ma si e no un decimo se andava bene.

Ma la colpa è dei baby pensionati! Certo anche loro, ma un contentino a chi manteneva il circo lo volevi dare?

Poi altra castroneria la si vede anche dalla Luna, Quanto era il debitpo pubblico a fine prima repubblica? Quanto è adesso?

Tenete presente che nella prima repubblica, come amano chiamala i giornalai, andavamo con inflazione a doppie cifre.

Per entrare nell'Euro si fecero grossi sacrifici regalando le migliori aziende agli amichetti in primis del PD, quindi il debito pubblico pur con inflazione molto più bassa guardate di quanto è cresciuto.

Il problema è che i politici hanno sempre più bisogno di clientelismo per poter perpetuare il potere.

 

 


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