Velvet Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 Praticamente uno ogni 4 giorni e l'ultimo oggi, a Rimini. A me pare che dietro a tutto ciò ci sia, come si è capito nei thread sull'aborto, il desiderio frustrato che hanno molti "ominidi" di controllare le proprie donne come fossero oggetti telecomandati. E quando le donne pensano, si muovono, agiscono e soprattutto decidono autonomamente l'unica soluzione che ha l'ominide è quella di eliminarle fisicamente a mazzate, coltellate o colpi di pistola. Senza parlare poi delle migliaia di donne che subiscono violenza fisica in famiglia da parte dei loro ominidi senza rimetterci le penne, e magari non lo dicono a nessuno per terrore. E' un problema culturale o cosa? 2
Severus69 Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 33 minuti fa, Velvet ha scritto: E' un problema culturale o cosa? Non lo so, ma ultimamente ho repulsione e sdegno per qualsiasi forma di violenza, fisica e verbale. Non la sopporto più, non sopporto i prepotenti, gli arroganti, i menefreghisti, i violenti, i disonesti. Non sopporto più nemmeno gli sport dove si deve prevalere sull' avversario con la forza. Ed tra queste la violenza su chi è più debole è ancora più meschina e schifosa. Animali, non vi sopporto più...Sarà l'età. 2
Amministratori cactus_atomo Inviato 25 Giugno 2022 Amministratori Inviato 25 Giugno 2022 @Velvet purtroppo è un problema culturale, le leggi possono poco visto che un non piccolo numero degli uccisori si suicida dopo il fatto, il che dimostra che una politica reperessiva a posteriori non risolve la questione quello che andrebbe fatto dal punto di vista legislativo è un incremento delle misure preventive, introdurre anche da noi l'ordinanza restrittiv a come negli usa (divieto di avvicinarsi fisicamente e anche con altri mezzi), in usa in caso di violazione di una ordinanza restrittiva scatta in automatico l'arresto e il giudice irroga una dodanna penale (carcere) di non breve entità. come dico sempre agli mici ed alle amiche in crisi sentimentale, i dispiaceri di cuore hanno due sole medicine la distanza ed il tempo, un soistema di ordinanze restrittiv ben fatto obbliga a mettere quella distanza che potrebbe portare ad una riduazione delle idde fisse. d'altra parte troppo spesso le donne (ma anche questo è un fatto cultirale) accettano le prevaricazioni le umiliazioni e le violenze da parte dei lor compagni, evitano di denunciarli e pure qundo lo fanno cadono nell'errore di accettare il cosiddtto "collo quo chiarificatore" (se una soria è finita c'è poco da chiarire)che n genere è l'occasione primaria che scatena l furia omicida. il fenomeno della violenza domestica è molro sottovaliutato nel nostro ordinamento fgiudiziario, c'è una sorta di voglia di rimettere insieme e ricucire una famiglia scucita, mentre alle denncie dovrebbero seguir provedimenti immediati di tutela
eduardo Inviato 25 Giugno 2022 Inviato 25 Giugno 2022 3 ore fa, cactus_atomo ha scritto: cosiddtto "collo quo chiarificatore" (se una Enrico, confesso che sono stato un paio di minuti a chiedermi a quale detto latino a me sconosciuto ti riferissi. Poi ho capito che scrivevi di un banalissimo "colloquio"...... Comunque, hai ragione, concordo.
appecundria Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 Il 25/6/2022 at 14:53, Velvet ha scritto: E' un problema culturale o cosa? Sentiamo il parere di @Roberto M sempre molto attento a questi reati. 1
Roberto M Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 @appecundria Grazie per avermi segnalato questo thread che mi era sfuggito. La penso esattamente come @Velvet, è un problema culturale, purtroppo in una larga parte della popolazione c'è "il desiderio frustrato che hanno molti ominidi di controllare le proprie donne come fossero oggetti telecomandati". Dal punto di vista tecnico giuridico trovo che un enorme passo avanti fatto per contrastare questo fenomeno sia dovuto alla legge scritta dalla Senatrice Giulia Buongiorno sul Codice Rosso, che consente di contribuire, per quanto possibile e se correttamente applicata, a contrastare questo fenomeno. Contribuisco alla discussione postando questa statistica dell'ISTAT molto interessante perchè molto analitica. Purtroppo è aggiornata al 2016. https://www.istat.it/it/files/2018/04/Analisi-delle-sentenze-di-Femminicidio-Ministero-di-Giustizia.pdf
Muddy the Waters Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 Propongo di mettere gli alpini a vigilare su questi reati!
audio_fan Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 Nel dettaglio della notizia spesso si ammette che l'omicida-suicida era in cura psichiatrica, ma si aggiunge comunque un "+1" alla statistica che viene così gonfiata. . Sempre sull' interpretazione dalla statistica: questa riguarda giustamente i delitti dei residenti, non dei soli cittadini né tanto meno dei soli aborigeni. Giusto. . Ma se facciamo sociologia sul profilo culturale-psicologico dell' assassino mi sembra corretto distinguere se questi ha almeno seguito un ciclo di studi in Italia altrimenti che senso ha includere nel ragionamento persone che si sono culturalmente ed umanamente formate altrove? . Scava scava, voglio vedere i 50 a quanto scendono...
appecundria Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 4 minuti fa, audio_fan ha scritto: delitti dei residenti, non dei soli cittadini né tanto meno dei soli aborigeni Che significa? 5 minuti fa, audio_fan ha scritto: voglio vedere i 50 a quanto Ah Ecco
audio_fan Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 Vedi, i 50 casi ci danno un dato grezzo, da approfondire. . E' ovvio he questo non resusciterà le 50 vittime, ma è altrettanto ovvio che se stiamo indagando sulle cause socio-culturali del fenomeno è bene approfondire il dato grezzo. . Se arrivo a concludere che "X" di quei 50 assassini erano in cura psichiatrica, l' approfondimento non è più su 50 casi ma su "50-X", fermo restando che un separato ragionamento andrà fatto sul perché e su come quegli "X" fossero in grado di nuocere a qualcuno. . Ma è un ragionamento completamente diverso. Molti anni fa lessi di un fenomeno (spero non più attuale) per cui i soggetti in cura psichiatrica, giustamente liberati grazie ai diritti riconosciuti negli anni '70, finivano inevitabilmente per tornare in famiglia per lo più in carico alle cure materne, con la ovvia conseguenza che quando questi per un motivo o per un altro avevano una ricaduta - che può manifestarsi nei modi più vari ma, eventualmente, anche violenti - a farne le spese erano le persone più deboli che gli vivevano vicino, le madri in particolare. . D'altro canto per meri motivi "fisici" se l'aggressore soverchia fisicamente l' aggredito è facile che questi soccomba, come nel caso di un giovane figlio nei confronti dell' anziana madre o, cosa ancora attualissima, della giovane madre nei confronti dei figli bambini.
Velvet Inviato 2 Luglio 2022 Autore Inviato 2 Luglio 2022 Non cerchiamo spiegazioni troppo semplici. Mi pare che i recenti assassini di donne con conclamati problemi psichiatrici pregressi siano una netta minoranza. La maggioranza sono mariti, ex mariti, compagni, fidanzati abbandonati ecc che conducevano una vita socialmente inserita e lontana da sospetti di problematiche di tipo psichiatrico.
audio2 Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 e allora il problema dove sta perchè invece di inasprire le pene che costa poco e fa sensazione ma in definitiva non risolve non si cerca di capire ed isolare il fenomeno
Gici HV Inviato 2 Giugno 2023 Inviato 2 Giugno 2023 Domanda: secondo voi, ad esempio, quale sarebbe la giusta pena per quell'essere che ha ucciso la ragazza incinta e cercato di dargli fuoco?
briandinazareth Inviato 2 Giugno 2023 Inviato 2 Giugno 2023 Il 25/6/2022 at 14:53, Velvet ha scritto: E' un problema culturale o cosa? È un problema preculturale, esiste ed è esistito durante tutta l'esistenza umana e non solo. Come lo stupro, il ratto o l'omicidio. La cultura dovrebbe essere un argine a queste bestialità... Ma ho l'impressione che anche a livello giornalistico ci sia spesso ambiguità. Non penso sia un problema di pena per l'omicida.
Gici HV Inviato 2 Giugno 2023 Inviato 2 Giugno 2023 36 minuti fa, briandinazareth ha scritto: La cultura dovrebbe essere un argine a queste bestialità... Secondo me la cultura c'entra marginalmente, il fatto più grave di femminicidio ( per fortuna fallito) vicino a casa mia riguarda un ragazzo commercialista e con una famiglia sana alle spalle.
Velvet Inviato 2 Giugno 2023 Autore Inviato 2 Giugno 2023 1 ora fa, appecundria ha scritto: Problema di sempre maggiore attualità. Provo sempre più orrore di fronte a questi fatti. È passato oltre un anno e la situazione sembra peggiorare. E sinceramente non capisco, non ci riesco.
Roberto M Inviato 2 Giugno 2023 Inviato 2 Giugno 2023 58 minuti fa, Gici HV ha scritto: Domanda: secondo voi, ad esempio, quale sarebbe la giusta pena per quell'essere che ha ucciso la ragazza incinta e cercato di dargli fuoco? Di istinto, sulla base di quello che si apprende dai giornali, ti dico il massimo della pena previsto dalla legge, con tutte le aggravanti posdibili. A freddo, ti dico che e’ impossibile rispondere, bisogna che sia fatto un processo, ovviamente secondo le regole, e che i giudici devono basarsi sui fatti emersi dalle prove e MAI sugli articoli dei giornali, sui servizi televisi e sui discorsi da bar.
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