Martin Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 Comunque è inutile fare gli snob, che alle feste de L'Unità quelle vere - prima cioè che vi albergassero gli stand di risotto alle fragole - le serate coi "Duchi del Liscio" c'erano sempre e la classe operaia quella vera - cioè quella che doveva far la doccia in fabbrica a fine turno - apprezzava più della serata coi κακός καὶ ἀγαθός - il gruppo punk del Liceo Classico Franchetti, oppure di quella coi Funkysottolio - attempato gruppo di professionisti già sessantottini e dal look mughinian-rampinoide... 😁
Guru Inviato 8 Luglio 2022 Autore Inviato 8 Luglio 2022 Ieri sul lavoro ho conosciuto un ragazzo nato in Italia nel 2002 da genitori marocchini. Il classico ventenne italiano, con piercing e tatuaggi d'ordinanz. Accento e slang italianissimi. Un ragazzo nostro in tutto e per tutto, solo un po' più moretto. Gli ho chiesto se aveva la cittadinanza e mi ha risposto che gliel'hanno data al compimento del diciottesimo anno. Poi s'è rabbuiato e ha aggiunto "È dura nascere da genitori stranieri..."
Martin Inviato 8 Luglio 2022 Inviato 8 Luglio 2022 Comunque è chiaro che la questione è diventata una bandiera. Essere o meno cittadini non avrà alcun impatto sulla criminalità, che è lo spauracchio sventolato dalle destre. Siamo in Italia, le formalità vincono sempre sulla sostanza, e la migliore materializzazione della cittadinanza non andrà oltre il fatidico "pezzo di carta". Purtroppo. Personalmente ero favorevole ad uno ius soli di tipo americano, poi riconosciute come valide alcune obiezioni oggi penso che lo ius scholae sia un onorevole compromesso. Ma quello che mi muove è sopratutto la questione di principio, di bandiera, di immagine. Sugli effetti pratici di integrazione mi faccio poche illusioni.
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