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qual è il primo segno di civiltà di una cultura?


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Inviato

@Gaetanoalberto
È straccione abdicare ai nostri doveri individuali in favore di una cura elargita da una congrega di magnaccioni seriali che la solidarietà la eleva a sistema solo per mangiarci sopra. 
Non c’entra nulla l’avere un miliardo o mille lire. 
Vendersi la madre di tutte le dignità - quella di provvedere a se stessi in proprio - è straccione. 
Questa follia socialista ha tolto alla gente quel senso, quella voglia, di migliorarsi, di progredire e soprattutto di non dovere né dipendere né dire grazie ad altri. Quella cosa che ti fa passare dal rimetterti gli unici calzoni lavati la sera al mattino, pure ancora umidi spesso, ma non andare mai a chiedere un centesimo a nessuno. Questa cosa ha creato l’italia del dopoguerra ed il socialismo invidioso se l’è mangiata.

lo stato italiano si che è straccione anche in senso meramente finanziario. Pur di tenere in piedi il carrozzone requisitorio di fatica altrui si è ridotto a vivere di debito coperto da elargizioni della banca centrale. Tanto che la scema che la dirige non sa come finire con questo andazzo senza demolire definitivamente il carrozzone. 
Cosa c’è di più straccione di questo?

briandinazareth
Inviato
5 minuti fa, Jack ha scritto:

È straccione abdicare ai nostri doveri individuali in favore di una cura elargita da una congrega di magnaccioni seriali che la solidarietà la eleva a sistema solo per mangiarci sopra. 
Non c’entra nulla l’avere un miliardo o mille lire. 
Vendersi la madre di tutte le dignità - quella di provvedere a se stessi in proprio - è straccione. 
Questa follia socialista ha tolto alla gente quel senso, quella voglia, di migliorarsi, di progredire e soprattutto di non dovere né dipendere né dire grazie ad altri. Quella cosa che ti fa passare dal rimetterti gli unici calzoni lavati la sera al mattino, pure ancora umidi spesso, ma non andare mai a chiedere un centesimo a nessuno. Questa cosa ha creato l’italia del dopoguerra ed il socialismo invidioso se l’è mangiata.

lo stato italiano si che è straccione anche in senso meramente finanziario. Pur di tenere in piedi il carrozzone requisitorio di fatica altrui si è ridotto a vivere di debito coperto da elargizioni della banca centrale. Tanto che la scema che la dirige non sa come finire con questo andazzo senza demolire definitivamente il carrozzone. 
Cosa c’è di più straccione di questo?

 

tutto vero fino al primo problema di salute serio, che se siamo fortunati da invecchiare, statisticamente colpisce tutti. 

tutto vero fino a che non ci troviamo noi con le pezze al cūlus e abbiamo bisogno di supporto.

tutto vero fino a che non capiamo che dobbiamo sempre dire grazie e che siamo animali sociali; quindi, nei fatti, dipendiamo dagli altri, anche se pensiamo non sia così.

tutto vero fino a che non capiamo che tra tutti i magnaccioni ci siamo tutti noi (chi più chi meno).

perché, con le dovute differenze, senza la società che ci ha permesso di vivere bene, ci ha tenuto al sicuro, ci ha fatto studiare, lavorare ecc. saremmo sugli alberi.

non vuol dire che viviamo nel migliore dei mondi possibili o che non sia tutto migliorabilissimo e pieno di cose che fanno incacchiare... ma che buttare il bambino con l'acqua sporca mi pare un po' infantile.

Inviato
37 minuti fa, briandinazareth ha scritto:
1 ora fa, nullo ha scritto:

Come se, mentre le possibilità di mutua assistenza crescessero, l'uomo non ne riconoscesse più i vantaggi rispetto ai dovuti compromessi e al "prezzo".

Expand  

fino a che non ne ha bisogno... a quel punto cambia tutto

Non proprio, anche se quella che dici è una ovvietà.

Comunque il discorso parte dal caricarsi sulla schiena le responsabilità di coppia, dei figli e dei vecchi.

Mi pare una semplificazione adatta a riflettere per poi essere facilmente estesa ad altri contesti.

Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, Jack ha scritto:

Vendersi la madre di tutte le dignità - quella di provvedere a se stessi in proprio -

 

Ma siamo certi che la spesa ed il debito derivino da interventi a favore di chi non ha voglia di lavorare?

Per decenni la spesa in assistenza vera e propria è stata coperta dall'INPS utilizzando prevalentemente i contributi pensionistici dei lavoratori dipendenti. 

Le pensioni di alcune categorie: commercianti, artigiani, agricoltori, sono partite erogando trattamenti e prelevando e integralmente i fondi dall'altro lavoro dipendente. 

Lo stesso assorbimento di risorse maggiori delle contribuzioni riguarda tutto l'impiego pubblico, traslato sull'INPS, che ricevr rimesse dalla fiscalità generale.

Per decenni la crisi di impresa è stata trasferita sullo stato attraverso cassa integrazione mobilità e pensionamenti anticipati. 

Gli incentivi all'edilizia di cui parlavamo. 

Il sostegno al sistema bancario, che a sua volta ha scelto chi sostenere. 

Conosci gli effetti del moltiplicatore della spesa pubblica, che genera PIL?

L'imoennata maggiore del debito però si ha con l'attuazione negli anni 80 del sistema delle regioni ordinarie. 

Insomma, sicuri di non aver beneficiato, sia pure indirettamente di questo sistema che va bene finché ci fa stare bene? 

Sicuri che il costo derivi dal sostegno ai nullafacenti? 

 

 

Gaetanoalberto
Inviato
20 minuti fa, mozarteum ha scritto:

grande benessere diffuso e di una notevole vivacita’ economica in atto o in potenza.

Non c'è dubbio. 

Purtroppo una certa commistione con la politica ed un certo freno burocratico esistono. Però penso che dei miglioramenti ci siano stati e siano in corso. 

Alcuni lacci derivano, nostro malgrado, dall'inventiva del popolo, che ha una spiccata ed originale tendenza, di fronte alle regole, a individuarne le pecche od a tentare di aggirarle, invece di impegnarsi per applicarle pienamente. 

Chi è dentro i gruppi di interesse che spingono verso un certo barocchismo di regole procedurali ed una giustizia spesso tesa più alla prescrizione che alla decisione? 

Lo stato siamo noi... Cantavano.

Chi lo vuole cambiare però finisce spesso per aggiungere ulteriori particolarismi.

 

 

 

 

Inviato
30 minuti fa, mozarteum ha scritto:

la burocrazia terribile (da quella generata dalle leggi confuse a quella difensiva dettata dal terrore della corte dei conti, a quella pretestuosa a scopo corruttivo in senso lato).

Ecco questa unitamente alla inefficiente risposta della giustizia civile costituisce un freno agli investimenti.

Da incidere sul granito e porre in ogni piazza. *

* P.S:  Ovviamente dopo aver espletato la procedura VIA, sentito il parere della soprintendenza, valutata la coerenza col piano regolatore locale, presentata la SCIA, redatti i PSC e il DUVRI, nominata la DD.LL. e valutata lla corretta iscrizione CC.II.AA. e il durc dell'assegnatario lavori, ottenuta il CRE e rilasciata la CUL dal collaudatore nominato con apposite ordinanze. 

E salvo ricorsi di: Concorrenti esclusi / Opposizioni in consiglio comunale / Gruppi di No-stones / Associazioni "giù le mani dalle piazze" e "lasciamo il granito alla natura" / Proprietari di immobili con vista sulle opere... etc etc

  • Haha 2
Inviato
11 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

ha una spiccata ed originale tendenza, di fronte alle regole, a individuarne le pecche od a tentare di aggirarle, invece di impegnarsi per applicarle pienamente. 

Non sempre e’ cosi’. A volte si pensa di agire in conformita’ alle leggi o almeno in ragionevole applicazione delle stesse ma non e’ cosi’.

Natalino Irti uno dei piu’ grandi luminari del diritto civile del dopoguerra non a caso ha pubblicato pochi anni fa “il diritto incalcolabile”.

Le cause sono tante, una di esse e’ che le norme inseguono la casistica infinita dei fatti. E quando insegui i fatti devi adottarne il

linguaggio, che e’ tecnico e rinvia ad altre discipline, non sempre consapevolmente utilizzate dal legislatore.

Quando il fatto regna sulla norma le sue variabili vanificano la capacita’ predittiva della norma stessa e dunque la possibilita’ di applicarla.

Sono 35 anni che mi occupo di diritto amministrativo e questa e’ stata la parabola

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
1 minuto fa, mozarteum ha scritto:

diritto amministrativo

Una branca affascinante ed irta di soddisfazioni 😀

Qualche TAR l'ho frequentato anche io. 

2 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Quando il fatto regna sulla norma

Analisi acuta. 

Suggerivo che, a volte, dietro il fatto si cela un interesse, altre quell'intersecarsi di complessità di cui si parlava. 

Tuttavia, pur masticandone un po', non ho sufficiente immaginazione per uscirne.

L'inseguimento nasce da un'evoluzione spesso così veloce che difficilmente il legislatore esercita efficacemente la capacità predittiva. 

 

Inviato
29 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Non c'è dubbio. 

vuol dire non aver visto il benessere diffuso ma solo fasce di popolazione che per abilità impegno o rendita di posizione vanno bene. 

Quale benessere diffuso con stipendi che vanno da 1000 a 1500€ e qualcuno fino a 2000, rarissimi sopra? basta guardare le dichiarazioni dei redditi. Okkei mancano quelle degli evasori ma quelle dei dipendenti ci sono e non ne trovi più di poche sopra a 40-50K lordi 

Ed i giovani? che - anche al nord - guadagnano cifre ridicole "scopo assunzione" e sono co-mantenuti dai genitori?

In questi giorni mi sto prendendo cura del figlio del mio cariassimo amico che ho perso quest'inverno: primo impiego scopo assunzione supermercati Tigros, bachelor ing gestionale SUPSI, 850€ scopo assunzione, superato questo ancora 850€ in un'altra forma, che manco mi ricordo il nome, per pagarli un cavolo.

Indoviniamo dove lo mando anche questo bravo ragazzo? a prendere 3'500€ a 20 km da casa (che oltretutto per prendere 850 deve andare a casa di Dio nel milanese), grazie allo stato che con la sua esosità ha fatto spostare tutte le aziende industriali a nord di Busto e Brianza in Ticino. C'è rimasta solo la whirlpool (per ora)

Peccato che non sappia il tedesco altrimenti stava già sopra Gottardo a 6'000 ed in due ore è a casa con l'alptransit.

Quale benessere diffuso? che le famiglie vanno da ZERO ad UN Figlio perchè DUE è off limits? non se li possono permettere due figli... 

 

Che benessere intendete? che si arriva a fine mese con la vacanzina istituzionale presa a rate? questo è il benessere diffuso di cui accontentarsi nel cuore dell'europa? 

mah...

 

 

 

Inviato

Sono stato molto in giro per l’Italia, il

benessere e’ alto e diffuso. Non so se si stia raschiando il fondo del barile, se sia un benessere drogato, ma da Mantova a Verona, da Firenze a Roma, viaggiando in autostrade e strade, vedo un benessere di auto, consumi, abiti, spesa voluttuaria piu’ esteso di quello che le dichiarazioni dei redditi evocano (ma ci sono molti redditi a tassazione separata).

Non credo che i redditi bassi per i giovani dipendano dalla fiscalita’ insostenibile. Forse c’e’ una idea di fare impresa aggressiva e che non porta manco ricchezza fiscale al luogo dove viene prodotta quando si tratti di grandi multinazionali.

D’altra parte tagliare le tasse significa tagliare spesa pubblica e quindi tagliare il sistema di coesione sociale sopra descritto.

Sono operazioni che si possono fare con gradualita’ e lungimiranza, non e’ una ricetta semplice da praticare dall’oggi al domani.

Quello che si puo’ fare subito e’ tagliare gli sprechi, ma questi ultimi in genere portano denaro ai ricchi compromessi col sistema (penso ad esempio alle forniture della sanita’ in certi luoghi d’Italia) non alle persone comuni.

I figli non si fanno perche’ non si vuole farli, c’e’ vita oltre la famigliola che nelle societa’ mature perde appeal per ragioni diverse da quelle economiche (altrimenti nessuno sarebbe nato negli anni 30 e 40)

  • Melius 2
Inviato
47 minuti fa, Martin ha scritto:

E salvo ricorsi di: Concorrenti esclusi / Opposizioni in consiglio comunale / Gruppi di No-stones / Associazioni "giù le mani dalle piazze" e "lasciamo il granito alla natura" / Proprietari di immobili con vista sulle opere... etc etc

hai dimenticato il parroco con sciarpa arcobaleno...

Inviato

Qua mi pare che ognuno veda solo ciò che vuole, uno gli atteggiamenti infantili in chi stigmatizza un sistema perché vuole crescita e responsabilità individuale che poi ricade su tutti, poi e pure vero che ci sia sopra la superficie del mare un benessere diffuso...

Il problema è però rappresentato da quello che non si vede e dal peso del debito pubblico che prima o poi...

Inviato

A mio superbo avviso il calo demografico deriva:

1) dalla fragilita’ delle relazioni di coppia d’oggidi’ improntate a gradimenti critici ed effimeri;

2) dall’innalzamento dell’eta’ riproduttiva che accentua la riflessione in danno della vitale spontaneita’ della filiazione;

3) dalla paura di perdere il versante edonistico e spensierato della vita (o di non aggravarlo con impegni e responsabilita’ a vita verso i figli) che e’ - a torto o a ragione- un dato attraente nelle societa’ del benessere soprattutto se combinato con la percezione dell’alea del vivere amplificata dalle mille notizie negative che giungono ogni giorno.

  • Melius 1
Inviato
7 minuti fa, nullo ha scritto:

problema è però rappresentato da quello che non si vede e dal peso del debito pubblico che prima o poi...

Potrebbe esplodere in danno dei creditori.

Cosa che non conviene manco a loro.

E’ noto il detto: se un’azienda ha un milione di debiti il problema e’ dell’azienda; se ne ha dieci e’ ancora dell’azienda. Se ne ha cento e’ dei creditori

Gaetanoalberto
Inviato
1 minuto fa, nullo ha scritto:

peso del debito pubblico che prima o poi.

Beh, genera tossicodipendenza. Giappone, Belgio sopravvivono. 

Si paga in necessità di avere anche amicizie forti e cointeressenze. 

Una "cura Thatcher" in un paese politicamente frammentato chi la riuscirebbe a sostenere? 

18 minuti fa, mozarteum ha scritto:

forniture della sanita’ in certi luoghi d’Italia

Che immagino intendi siano ovunque, ricordando qualche scandalo a Milano nel Veneto. Ormai sono prescritte le tangenziali Prandiniane di Brescia e la Milano da bere degli amici craxiani. 

Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Cantavano

anche lui cantava qualcosa del genere

( fate poche battute )

 


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