Questo è un messaggio popolare. antonio_caponetto Inviato 2 Luglio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Luglio 2022 Questo messaggio è stato riconosciuto da vignotra! È stato assegnato il badge Ringraziamento dal Club a antonio_caponetto con 10 punti. Adoro questa suite sinfonica di Rimsky-Korsakov, tanto da averla in diverse esecuzioni, su vinile e cd. L’ultimo acquisto è una prima stampa della registrazione di Reiner con la Chicago SO, 1960, RCA living stereo, che ho avuto la fortuna di trovare da un venditore americano in condizioni dignitosissime. Inutile dire che la resa acustica è spettacolare, straordinaria in una incisione che ha più di 60anni. Non sono in grado di analizzare le differenze interpretative, ma dal punto di vista emozionale quelle che preferisco sono forse quella di Previn con la LSO, più “profonda” mi vien da dire, e quella di Kogan con la Moscow State Orchestra, che mi sembra più controllata, più passionale. La meno coinvolgente è per me quella di Mackerras (LSOj. Nel mezzo pongo Karajan, con i Berliner, Ozawa con la Boston SO e Ansermet con l’Orchestra del Conservatorio di Parigi. Dal punto di vista Audiofilo il podio è di Reiner su Rca, Ansermet su London e Previn sempre RCA Victor che posseggo su xrcd. 2 1
Tronio Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 Trovo questo genere di valutazioni, ancorché personali e soggettive come è normale che siano, estremamente utili e preziose: grazie! 👍
Aless Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 Tra la sterminata discografia di quest’opera, segnalerei le esecuzioni recenti dirette da Pletnev e Petrenko (vassily). Belle dal punto di vista artistico e audiofilo
Lolparpit Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 Tra i grandi interpreti di Scheherazade aggiungerei Sergiu Celibidache, che in questo pezzo trovava un terreno congeniale alla propria estetica del suono orchestrale. Ci sono più registrazioni: io preferisco quella con l'Orchestra della Radio di Stoccarda rispetto a quella tarda con i Munchner. Se non ricordo male un nostro forumer lo ha sentito dal vivo, con grande soddisfazione. Buona serata, Angelo
cele Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 Questa composizione calzava a pennello a quel mago di colori che era Stokowski.
London104 Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 Ottime esecuzioni sono quelle di Kondrashin con il Concertgebouw e questa di Markevitch con la LSO. 1
analogico_09 Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 20 ore fa, Lolparpit ha scritto: Se non ricordo male un nostro forumer lo ha sentito dal vivo, con grande soddisfazione. Beato lui, adoro il "sulfureo" e angelico Celibidache. Una delle mie versioni preferite della Scherahazade è quella di Pierre Monteux con LSO. Una direzione "classica" nella quale freme tuttavia l'energia "sessuale", che il direttore coglie in modo elegantemente "corsaro", nel gioco della seduzione notturna, reale od onirica, interminabile e sfinente, nel crecendo emozionale implacabile della favola narrata dalla moglie "ingannatrice" y por lo tanto ancor più "eccitante"... Metafora immaginifica dell'arte fortemente legata all'eros, all'"inganno", all"artefizio", nel doppio piano del sogno e della realtà. Togliendo le croste del levigato e morale perbenismo rimarcato da altri direttori di scia, cosiddetti di grido, i quali spesso frustrano il carattere favolosa dell'opera del compositore russo, il grande direttore francese di nascita, universale d'elezione, restituisce alla partitura la sua più profonda e complessa verità estetica, psichica, erotico-emozionale, con buona pace delle rappresentazioni edonistiche , fantasiose, non già immaginifiche. La stessa immagine della cover del disco mi mi appare come plastica ed icastica rappresentazione visiva del "miele" sessuale con cui la donna ingannatrice, "femminista" ante litteram, placa e sottomette ad essa il grottesco furore virile... Ogni racconto è la sublimazione di un amplesso... Detto tra noi.., ho proprio ora quasi terminato di riascoltarlo sorseggiando un buon prosecco fresco al punto giusto... 🙂 1
maverick Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 Dal punto di vista artistico Gergiev non è secondo a nessuno, in questa esecuzione, pure se i Wiener sembrerebbero orchestra non perfetta per lo spirito russo (ma poi non è vero, i viennesi suonano meravigliosamente tutto...). Registrazione imperdibile a Salisburgo, c'è sul tubo. In cd con l'orchestra del teatro Kirov, ..spettacolosa pure quella.
analogico_09 Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 Il 3/7/2022 at 22:44, maverick ha scritto: Dal punto di vista artistico Gergiev non è secondo a nessuno, ... In cd con l'orchestra del teatro Kirov, ..spettacolosa pure quella. Concordo, mi ero scordato di citarlo! Gergiev mi sembra miri di più alla rappresentazione musicale magniloquente ed esaltante, più "descrittiva" dell'immaginifico "fisico", esteriore, "teatrale" delle storie raccontate. Monteux è più "intimista" e sensuale, resta concentrato sulle sensazioni della donna che racconta e dell'uomo che ascolta stimolati dalle storie stesse; chiuso nell'alcova della sfinente seduzione il direttore francese sembra che voglia "spiare" la coppia per trovare un modo di sottolineatura musicale che possa evocarne i sentimenti, le pulsioni erotiche e psichiche, lasciando libero l'ascoltatore di immaginare in proprio gli aspetti più "esteriori" che Gergiev tuttavia disegna egregiamente con vivo senso del "colore". Mi piace di più l'interpretazione di Monteaux. Classica, meno "speziata" ma più profonda e musicale, forse l'interpretazione più buona per tutte le stagioni.
analogico_09 Inviato 6 Luglio 2022 Inviato 6 Luglio 2022 Il 2/7/2022 at 20:07, Lolparpit ha scritto: Tra i grandi interpreti di Scheherazade aggiungerei Sergiu Celibidache, che in questo pezzo trovava un terreno congeniale alla propria estetica del suono orchestrale. Ci sono più registrazioni: io preferisco quella con l'Orchestra della Radio di Stoccarda rispetto a quella tarda con i Munchner. La sto ascoltando ora in cuffia da tidal. Sono alle prime battute del primo numero e già sento forte sentore di somma arte... Anche Celi sembra più interessato a ciò che succede dentro l'"alcova", non già fuori.., non lancia l'orchestra all'attacco.., già dal primo "forte o fortissimo" iniziale controlla la massa sonora per dare spazio alla musicalità... Via via avanza la nave di Simbad solcando i flutti marini... sui quali l'orchestra viene fatta scivolare sensualmente, "flautata", "arpeggiata".., ripetto per l'intimità degli amanti... Sono ora alla storia del principe.., le trombe non sono quelle dell' apocalisse...
giorgiovinyl Inviato 7 Luglio 2022 Inviato 7 Luglio 2022 Ormai avete citato le edizioni di riferimento tranne Beecham EMI Kondrashin Concertgebouw e Reiner Chicago le mie preferite ma sarei curioso di ascoltare Stokowsky e Monteux Gergiev bella ma la morte sua è ascoltarlo dal vivo
mojo_65 Inviato 28 Luglio 2022 Inviato 28 Luglio 2022 Interessante thread, ho sempre amato molto questa composizione.. tra i miei riferimenti ho sempre Maazel con i Berliner, registrazione DG degli anni '80 ed anche Reiner-Chicago Symphony (nella riedizione Chesky). Tuttavia di recente mi é capitata un'interpretazione un po' diversa dal solito che ha un suo fascino, si tratta di Yuri Temirkanov a dirigere la St. Petersburg Philarmonic, un'edizione Signum Classics del 2013, ripresa dal vivo. All'inizio mi ha un po' spiazzato rispetto ai miei riferimenti, qualche tempo un po' dilatato, un approccio suadente, sognante direi...se vi capita ascoltatela, interessante... 1
smarmittatore Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 oltre alle citate, sulle quali spiccano , secondo me, Reiner e Kondrashin , c'è una verisone di Zubin Metha con la Israel Philarmonic orchestra che è bellissima e magistralmente incisa per la CBS. La versione di Gergiev con la Kirov, anche se molto quotata, per me una delle peggiori, non mi vuole piacere ne come interpretazione, tantopiù come registrazione.
nirazz Inviato 15 Ottobre 2022 Inviato 15 Ottobre 2022 Oltre alle già citate meritevole di segnalazione come direzione e risalto sonoro degli strumenti mi sembra Bernard Haitink con la London Philharmonic Orchestra.
SimoTocca Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 Tutte versioni molto belle quelle fin qui citate …. Ad iniziare da quella di Reiner giustamente famosa sia per la qualità artistica che per la ripresa del suono, impeccabile anche a distanza di quasi settant’anni. Vedo che non sono state citate due versioni che io ho molto amato: 1) Quella di Bernstein a New York, di cui si attende con ansia la rimasterizzazione a breve 2) Quella di Muti a Philadelphia, con una raffinatezza di impasti sonori e di amalgama… davvero speciale. Gli archi suonano setosi… anche in CD! Il che dice tutto… Per qualità audio, ma anche per inaspettata e notevolissima qualità artistica mi corre l’obbligo di citare la registrazione, recente, di Krivine con l’orchestra del Lussemburgo: suono lussureggiante, piani sonori ben distinti con ottoni in primo piano…
SimoTocca Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 Il 7/7/2022 at 13:14, giorgiovinyl ha scritto: Gergiev bella ma la morte sua è ascoltarlo dal vivo Ascoltato a Firenze, proprio in Sherazade con la sua orchestra del Mariinskj…. nel dicembre 2021… concerto conclusi con la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco… ehm… che pover’uomo ancora non poteva immaginare della guerra imminente…😉 Bella esecuzione, ma dal vivo, molto più intrigante Temirkanov un paio di anni prima con la sua orchestra russa…quella di SanPietroburgo…
noam Inviato 20 Aprile 2023 Inviato 20 Aprile 2023 @London104 Markevitch con la LSO è stata una sorpresa molto positiva. La sto ascoltando adesso per la prima volta , ritmi vertiginosi ed incalzanti , la sua interpretazione va ad aggiungersi alle classiche di Reiner , Osawa, Kondrashin senza perdere nulla a confronto . @London104
SimoTocca Inviato 23 Aprile 2023 Inviato 23 Aprile 2023 Certamente tutte molto belle le “letture russe della musica russa” da parte del grande Igor Markevitch. Il particolare con la London molto bella l’integrale Philips delle sinfonie di Tchaikovsky di recente rimasterizzata in formato HiRes 24/96 …. Ma torno su Sherhazade per segnalare questa bellissima lettura di un giovanissimo direttore già “star” del podio a meno di 23 anni…Emmanuel Tjeknavorian. È una lettura magica perché esalta la componente fiabesca del racconto musicale di Rimskj-Korsakov ma senza per questo non essere giovane, fresca, rapida e anzi rapinosa nei tempi. L’esecuzione dell’orchestra tedesca è tecnicamente perfetta. La registrazione in digitale nativo HiRes 24/192, ascoltata sul mio impianto cuffia (Stax 9000) è tecnicamente riuscita a punto da essere “mozzafiato” e da lasciare al palo registrazioni di riferimento (come quella di a Reiner a Chicago citata in apertura e a casa mia ascoltabile in vinile, in CD, in SACD e adesso anche in file HiRes… bella registrazione, certo, ma questa qui la lascia davvero “al palo”! Per la completezza delle armonica, la cura dei dettagli orchestrali, le percussioni in particolare …. Ascoltare per credere…
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