wow Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 Fortunatamente sto avendo un ritorno di fiamma per la fotografia che da qualche anno utilizzavo piuttosto distrattamente come documentazione di qualche viaggio. Sono assolutamente ignorante di postproduzione, sia dal punto di vista tecnico che creativo, nel senso che non conosco le potenzialità del mezzo. Come mi consigliate di imparare? Un buon manuale?
Roberto M Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 Io ho fatto tutto da autodidatta ma ho veramente sofferto molto, inutilmente e senza senso. Il consiglio che ti posso dare e’ di fare un corso di Postproduzione con un fotografo bravo, magari intensivo. E’ veramente utile. Se vai di tutorial rischi di non capirci nulla. PS: La postproduzione nella fotografia digitale e’ essenziale, sono veramente poche le foto che non hanno bisogno di essere sviluppate come si deve. E’ fondamentale secondo me imparare ad usare le maschere di luminosità. Il programma migliore da usare e’ Adobe Photoshop (Bridge, ACR e Photoshop). Pero’ e’ in abbonamento (10 euro al mese). Come alternativa quasi gratuita c’è “affinity” che va comunque molto bene, da abbinare a capture one. 11 minuti fa, wow ha scritto: Un buon manuale? Il manuale di Photoshop. E’ veramente tosto (mille pagine) ma c’è veramente tutto. 1
Roberto M Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 Dal punto di vista “creativo” con Photoshop puoi fare di tutto e di più ma poi non e’ più fotografia, diventa una sorta di grafica, a me non piace anche perché si vede. Al massimo io mi limito a togliere qualche rametto o elemento di disturbo (come nell’esempio che posto sotto). Questo rende la foto non più utilizzabile per i concorsi internazionali, ma chissenefrega.
Roberto M Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 Ecco un esempio di come la PP può migliorare di molto una foto. Sopra il jpg uscito dalla macchina con le impostazioni neutre del raw, sotto la foto postprodotta. Titolo: The Jungle Book. ….
wow Inviato 3 Luglio 2022 Autore Inviato 3 Luglio 2022 Neanche a me piacerebbe intervenire pesantemente in postproduzione, però è indubbio, e le tue belle foto sono un esempio lampante, che la p.p. aggiunge più di una marcia a una immagine. Pensavo di seguire un corso, ma di fotografia, ho visto che qui a TO ce ne sono di buoni, mentre per la pp, per esperienza, so che ho i miei tempi e mi sono trovato molto bene, per altri casi, con l'auto apprendimento. Mi piace molto Affinity, direi che il costo esiguo mi mette al riparo da eventuali ripensamenti.
djansia Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 @wow Mi butterei piuttosto su Lightroom, ora è davvero molto completo visto che hanno aggiunto anche maschere avanzate e migliora ogni anno di più. Poi ci sono molti video dimostrativi in rete. Peccato che è in abbonamento. Guarda se c'è in demo qualcosa della Luminar, un portento e in velocità per aggiustamenti base batte Lightroom diciamo 5 a 3. È importante nella postproduzione sapere e capire cosa accade al raw a seconda del comando che si usa ... ci vuole pazienza e tanta sperimentazione, tanto il raw rimane sempre li intatto e senza danni. Occhio ai software Luminar perché hanno un algoritmo davvero potente basato su AI, a volte stupefacente direi, quindi occorre un computer ben dotato e veloce. Occhio sempre a Luminar perché loro lo pubblicizzano per particolarità davvero troppo azzardate a mio parere tipo lo sfocato finto, la sostituzione di cieli o sfondi, ma tralasciano di evidenziare quello che a mio parere fa davvero bene con le regolazioni fondamentali. Gioca pure con le sostituzioni, lo sfocato e altri azzardi, più che altro per capire dove si sta arrivando con l'AI e capire si le potenzialità ma anche i danni che stanno causando gli algoritmi jpeg su telefonini e fotocamere per esempio. Insomma, buon ritorno alla fotografia e soprattutto buon divertimento. 1
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 4 Luglio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Luglio 2022 17 ore fa, wow ha scritto: Sono assolutamente ignorante di postproduzione ... Come mi consigliate di imparare? Un buon manuale? Se posso esprimere un parere personale da modesto fotoamatore che durante circa mezzo secolo di attività non ha (quasi) mai smesso di scattare, muovendomi tra analogica e digitale, con ogni tipo di pellicola 35 mm e diapositive, e attezzature varie, ritengo che ogni fotografo dovrebbe nutrire in cuor suo un "ideale" fotografico di pre-produzione, semmai, dedicandosi principalmente ed essenzialmente al piacere inebriante, eccitante, a volte "estatico" che da' il momento fulmineo, unico e irripetibile della creazione in atto, ovvero il momento decisivo del click nel quale tutto ha inizio e fine. Non che in seguito non si possa eventualmente "aggiustare" qualche eventuale difetto formale oppure migliorare alcuni basilari paramentri espositivi, per i quali non serve la "facilità" troppo grande e potente del fotosciòp, et similia, mentre se latitasse l'espressione fin da subito nessun intervento successivo potrebbe tuttavia donare alla foto ciò che non le appartiene. Una buona foto potrebbe meritare un semplice fotoritocco non invasivo come si è sempre fatto fin dai tempi della pellicola ai sali d'argento. La foto scarsa, insoddisfacente o medicre, potrà essere trattata con i sofisticati e potenti programmi postproduttivi trasformandola in ciò che non è, in una sorta di bella e impersonale oleografia vuota, patinata, alla moda, fatta in serie, in immagine "fantasy" elaborata in compuer-grafica, ma se la stessa foto non ha anima, senza anima resterà nonostante gli accanimenti "estetistici" post-produttivi. La fotografia digitale ha indubbiamente i suoi vantaggi e comodità, non intendo quindi generalizzare, ma è pur vero che con le sue eccessive "facilità" (di cui la fotografia creativa che ha in sè il valore non ha di che avvantaggirsene) abbia creato l'inesauribile e frenetico esercito di "scattini" che si sentono fotografi provetti perchè in possesso dei potenti strumenti dello smanettamento che inducono a puntare e a concentrarsi sempre di più sulla forma, sulla "bella foto" delle apparenze, dell'"avere", frutto di un'intelligenza "artificiale", sempre sempre meno sull'anima della fotografia, sull'espressione fotografica per la quale ci vuole invece il "vecchio" tipo di intelligenza umana. 2 1
analogico_09 Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 17 ore fa, Roberto M ha scritto: Ecco un esempio di come la PP può migliorare di molto una foto. Sopra il jpg uscito dalla macchina con le impostazioni neutre del raw, sotto la foto postprodotta. Titolo: The Jungle Book. La prima foto, molto bella (quanto chiedono per far trovare ai fotografi del "safari" un felino abbracciato ad un albero? 😄 ) mi sembra più "naturale" e realistica, grazie anche all'"imperfezione" del rametto, che non è in fondo così disturbante La seconda foto, sicuramemnte più chiamativa, mi sembra il fotogramma di un bellissimo cartone animato, remake del libro della jungla in ultra HD... nel quale tutto è perfetto ed insieme un po' "artificiale". Coltivo un'altra idea di fotografia. Battute a parte, la vita è in fondo un mix di ironie e di serietà.., è ovvio che una giusta misura di fotoritocco possa migliorare l'impatto visivo di una foto ma senza rischiare di assimilare a certi modelli visivi fatti in serie il "tono" complessivo delle immagini che dovrebbe corrispondere al "tono" interiore del fotografo, non già uniformato allo stilema oleografico corrente e generalizzato, se non anche inflazionato. 1
Roberto M Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: (quanto chiedono per far trovare ai fotografi del "safari" un felino abbracciato ad un albero? 😄 ) Chiedono sempre lo stesso, sia che trovi gli animali sia che non li trovi. Ed e' molto più facile non trovarli, specialmente in foreste e parchi grandi quanto una regione italiana (il serengeti sono 15.000 Km quadrati), oppure trovarli in situazioni non fotografabili. Ci vuole anche una buona dose di fortuna. E soprattutto andare tante volte. Il Leopardo è un animale che normalmente dorme sui rami (a differenza dei leoni), anche perché trascina le sue prede in alto per non farsele mangiare. 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: mi sembra più "naturale" e realistica Poi scattano i gusti personali, la fotografia di natura non è come la street, la prima foto è semplicemente più piatta, meno tridimensionale, più banale. Essenzialmente comunque, a parte il ramo tolto, questa post-produzione si basa sulla tecnica del "Dodge and Burn" (ovverosia scurire e schiarire selettivamente parti dell'immagine) come si faceva un tempo in camera oscura, passando la mano sotto il fascio di luce generato dall'ingranditore, con sotto il foglio di carta che si impressionava.
acusticamente Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 Lightroom è essenzialmente un programma di catalogazione e qualche correttivo. Non è assolutamente a livello di Photoshop ma per chi ritiene che le foto non vadano troppo interpretate può essere la scelta giusta. Photoshop è più preciso e ha più controllo ma l’apprendimento non è semplice. Potrebbe essere paragonato alla chitarra; puoi imparare tre accordi e fare un pezzo dei Led Zeppelin (questo è un classico esempio) oppure studiarla a livello di conservatorio. Ovviamente per fare tre cose in croce non vale la pena ma in ogni caso è un software affascinante e un punto di riferimento da anni. 1
wow Inviato 4 Luglio 2022 Autore Inviato 4 Luglio 2022 @analogico_09 secondo me la foto scarsa, hai voglia di fotosciopparla, resta scarsa. Tuttalpiù la pp consente quel pelino di drammatizzazione in più che mi affascina tanto. 19 minuti fa, Roberto M ha scritto: "Dodge and Burn" ecco, vorrei imparare queste tecniche ...
Roberto M Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 1 minuto fa, wow ha scritto: secondo me la foto scarsa, hai voglia di fotosciopparla, resta scarsa. Certo questo è fuori discussione. Se non hai uno scatto significativo con Photoshop non fai nulla.
Roberto M Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 3 minuti fa, acusticamente ha scritto: Photoshop è più preciso e ha più controllo ma l’apprendimento non è semplice. E' così. Photoshop ti permette di fare cose che con LR non fai, oppure fai peggio. E non è che sia più "difficile", è una questione di abitudine e di apprendimento. Io conoscerò si e no il 10% delle funzioni e potenzialità di PS, e però mi bastano. La cosa più importante, che distingue PS dagli altri programmi, è la possibilità di lavorare con i Layer e con maschere di luminosità e di tonalità estremamente precise. TK8 (un plug in che costa solo 25 euro) per me è fondamentale, ed anche di apprendimento facilissimo. @wowIn questo link trovi la descrizione di TK 8 e come lavora. Ci sono anche dei tutorial video interessanti. https://goodlight.us/writing/TK8/tk8.html 1
Roberto M Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 Per tornare al discorso della PP e di come, se hai già uno scatto buono ti permette di ottenere una foto ottima e anche significativa, allego questo scatto cui tengo molto anche per come l'ho cercato (in fase di ripresa), per come intendo la fotografia naturalistica (animali ambientati, in pratica paesaggi con animali dentro, non figurine), e per le soddisfazioni che mi ha dato. La tecnica è non manipolativa (non ci sono parti aggiunte o rimosse, niente timbro clone, è per questo è stata accettata nei concorsi internazionali), ma solo un crop e variazioni di colori ad attenuare gli elementi di disturbo, e la tecnica, oltre al Dodge and Burn, è quella del Low Key. Titolo: Jurassic Park. Nikon D850 + Nikon 600 fl a f4 Origniale dal raw in macchina Foto Postprodotta
wow Inviato 4 Luglio 2022 Autore Inviato 4 Luglio 2022 Un articolo sulle differenze tra PS e Affinity (con il quale probabilmente inizierò) che leggevo stamattina diceva che la ridondanza di impostazioni, regolazioni, settaggi, comandi etc del primo ha un effetto spiazzante sul principiante.
wow Inviato 4 Luglio 2022 Autore Inviato 4 Luglio 2022 @Roberto M con questo tipo di pp dai una dimensione quasi onirica/fiabesca alle tue foto
Roberto M Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 10 minuti fa, wow ha scritto: con questo tipo di pp dai una dimensione quasi onirica/fiabesca alle tue foto In questo caso quel ritaglio particolare della foresta mi evocava un ambiente preistorico, giurassico, dell'epoca dei dinosauri, ed il collo della giraffa doveva essere proprio li. E' una foto cercata, non è venuta per caso. Eravamo a fine giornata e stavamo per rientrare nel Lodge, era già abbastanza buio quando un branco di giraffe inizia a passare davanti la foresta. Io ho notato quella piccola finestra (la foto è scattata con un 600 mm ed è anche croppata) e quel paesaggio li mi piaceva molto. Allora per un quarto d'ora sono rimasto sull'inquadratura, invece di inseguire le giraffe e cercare di comporle con lo sfondo che avevano, e mi sono detto, se passano li faccio una foto veramente bella, altrimenti amen. E' passata.
acusticamente Inviato 4 Luglio 2022 Inviato 4 Luglio 2022 50 minuti fa, Roberto M ha scritto: La cosa più importante, che distingue PS dagli altri programmi, è la possibilità di lavorare con i Layer e con maschere di luminosità e di tonalità estremamente precise. I livelli sono molto importanti e importante struttura per molti interventi e altrettanto i livelli di luminosità (che possono diventare anche di correzione tonale) Altrettanto importanti le maschere di livello. Questi sono gli elementi strutturalmente più importanti ma molti altri ci sono. La differenza con Lightroom è grandissima. Si pensi solo al timbro di L. che è semplicissimo mentre quello di P. può essere applicato in varie modalità. Tanto per fare un esempio nella modalità “scurisci” vengono modificati solo i pixel che sono più chiari del punto di origine, oppure il contrario nella modalità “schiarisci’ Sembra cosa minimale ma nella pratica permette di correggere difetti senza toccare il resto. Un esempio su tantissimi. @wow sono andato a riguardare in libreria e questo è un libro che avevo studiato anni fa e che mi sembra molto buono. Completo ma sicuramente impegnativo. Nel frattempo sarà stato anche aggiornato. . 1
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